17-01-2002, 17:21Berlusconi, cattiva politica, prostituzione, tangentiPermalink
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get up!... get up!
stay on the scene...
Diciamo la verità: non riusciamo a tenere il passo.
Il fatto è che noi abbiamo case e famiglie da mandare avanti: poi, nei ritagli di tempo, certo, si fa una riunione, un convegno, un’assemblea, un forum, una manifestazione, però a volte si avrebbe voglia anche di stare a casa, dare l’aspirapolvere, stendere la sfoglia, vedersi con gli amici.
Berlusconi no. Lui, è risaputo, dorme quattro ore per notte. Gli amici li ha già messi al lavoro, Confalonieri alla Mediaset, Galliani al Milan, e quindi ha tutto il tempo che gli serve per fotterci, davanti, dietro, dovunque, con un’energia e un fervore che hanno quasi del comico. Immunità parlamentare. Legge Bossi-fini sugli immigrati. Articolo 18. E già che ci siamo un bel condono edilizio in Sicilia – d’accordo, non è Berlusconi, questo, ma ormai che differenza fa.
Siamo sfibrati. Non reggiamo il ritmo. Non ne possiamo più. E lui è sempre dietro a spingere.
Non c’è più il tempo di pensare. Non c’è più il tempo di ridere. È come un comico che tira fuori tutte le gag nei primi cinque secondi: si resta fulminati. Guardate un po’ questa:
In altre occasioni sarebbe bastato il titoletto per fare ironia e scompisciarsi. Il flagello più vecchio del mondo ha i minuti contati, adesso se ne occupa lui personalmente. O non vuol dire forse che, dopo il dicastero degli Esteri, ha intenzione di fare anche la puttana ad interim? Un’opera lodevole, visto che, come gli ha ricordato lo stesso Don Benzi, si tratta di “mantenere l'appetito sessuale di dieci milioni di clienti”. Ma lui è capace di questo e altro: “ha detto che dopo i 100 provvedimenti di questi primi mesi di governo, comincerà con la prostituzione” Così, da solo? No. “Mi ha detto che ne parlerà con i suoi collaboratori". Ah, meno male. Ma spero che anche in questo caso Giuliano Ferrara si limiti a parlare e non faccia nulla di concreto. L’impatto ambientale sarebbe devastante.
Volendo – già che ci siamo – mancare di rispetto a un sacerdote e a due povere ragazze, si potrebbe fare facile ironia su quello che è successo: perché per andare a trovare Berlusconi Don Benzi se ne è portate proprio due? Che all’uscita trattenevano entrambe un assegno da cinque milioni? È un vero cavaliere, ha offerto il giro. Come dice Carla Corso, la sindacalista più vecchia del mondo (ha sotterrato Lama e Trentin, e sopravviverà anche a Cofferati), “hanno finalmente fatto la più bella marchetta della loro vita". Piaccia o no, è così.
Va bene, ci siamo fatti la risata, ci sentiamo un po’ più liberi, si torna al lavoro. No, alt, mi era sembrato di vedere qualcosa. Ahi…
Ecco cosa c’è che non va.
Ma guarda com’è strano il mondo. E come sono strane le emergenze. La prostituzione, per esempio, è un’emergenza da più di dieci anni. Ogni tanto qualcuno la tira fuori, l’Espresso e Panorama ci fanno la copertina, intervistano la “storica sindacalista”, poi tutto torna in naftalina. È l’emergenza buona per tutte le stagioni. C’è uno scandalo, una trattativa indecente da far passare sotto silenzio? Ma perché non parliamo d’altro? Di prostitute, per esempio, che girano in tanga per le nostre belle città. Che vergogna. Bisogna fare qualcosa. Adesso me ne occupo personalmente. Gianni (Letta), chiama quel prete, si quello lì, come si chiama, quello che le salva dal marciapiede, convoca una conferenza stampa e vammi a comprare le calze a rete…
get up!... get up!
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Diciamo la verità: non riusciamo a tenere il passo.
Il fatto è che noi abbiamo case e famiglie da mandare avanti: poi, nei ritagli di tempo, certo, si fa una riunione, un convegno, un’assemblea, un forum, una manifestazione, però a volte si avrebbe voglia anche di stare a casa, dare l’aspirapolvere, stendere la sfoglia, vedersi con gli amici.
Berlusconi no. Lui, è risaputo, dorme quattro ore per notte. Gli amici li ha già messi al lavoro, Confalonieri alla Mediaset, Galliani al Milan, e quindi ha tutto il tempo che gli serve per fotterci, davanti, dietro, dovunque, con un’energia e un fervore che hanno quasi del comico. Immunità parlamentare. Legge Bossi-fini sugli immigrati. Articolo 18. E già che ci siamo un bel condono edilizio in Sicilia – d’accordo, non è Berlusconi, questo, ma ormai che differenza fa.
Siamo sfibrati. Non reggiamo il ritmo. Non ne possiamo più. E lui è sempre dietro a spingere.
Non c’è più il tempo di pensare. Non c’è più il tempo di ridere. È come un comico che tira fuori tutte le gag nei primi cinque secondi: si resta fulminati. Guardate un po’ questa:
In altre occasioni sarebbe bastato il titoletto per fare ironia e scompisciarsi. Il flagello più vecchio del mondo ha i minuti contati, adesso se ne occupa lui personalmente. O non vuol dire forse che, dopo il dicastero degli Esteri, ha intenzione di fare anche la puttana ad interim? Un’opera lodevole, visto che, come gli ha ricordato lo stesso Don Benzi, si tratta di “mantenere l'appetito sessuale di dieci milioni di clienti”. Ma lui è capace di questo e altro: “ha detto che dopo i 100 provvedimenti di questi primi mesi di governo, comincerà con la prostituzione” Così, da solo? No. “Mi ha detto che ne parlerà con i suoi collaboratori". Ah, meno male. Ma spero che anche in questo caso Giuliano Ferrara si limiti a parlare e non faccia nulla di concreto. L’impatto ambientale sarebbe devastante.
Volendo – già che ci siamo – mancare di rispetto a un sacerdote e a due povere ragazze, si potrebbe fare facile ironia su quello che è successo: perché per andare a trovare Berlusconi Don Benzi se ne è portate proprio due? Che all’uscita trattenevano entrambe un assegno da cinque milioni? È un vero cavaliere, ha offerto il giro. Come dice Carla Corso, la sindacalista più vecchia del mondo (ha sotterrato Lama e Trentin, e sopravviverà anche a Cofferati), “hanno finalmente fatto la più bella marchetta della loro vita". Piaccia o no, è così.
Va bene, ci siamo fatti la risata, ci sentiamo un po’ più liberi, si torna al lavoro. No, alt, mi era sembrato di vedere qualcosa. Ahi…
Ecco cosa c’è che non va.
Ma guarda com’è strano il mondo. E come sono strane le emergenze. La prostituzione, per esempio, è un’emergenza da più di dieci anni. Ogni tanto qualcuno la tira fuori, l’Espresso e Panorama ci fanno la copertina, intervistano la “storica sindacalista”, poi tutto torna in naftalina. È l’emergenza buona per tutte le stagioni. C’è uno scandalo, una trattativa indecente da far passare sotto silenzio? Ma perché non parliamo d’altro? Di prostitute, per esempio, che girano in tanga per le nostre belle città. Che vergogna. Bisogna fare qualcosa. Adesso me ne occupo personalmente. Gianni (Letta), chiama quel prete, si quello lì, come si chiama, quello che le salva dal marciapiede, convoca una conferenza stampa e vammi a comprare le calze a rete…
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