Il Partito-Bomba di Enrico Letta
16-03-2021, 00:40governo Letta, PdPermalinkSono quelle domande che non ha senso porre a un conclave. Magari all'inizio un'idea c'era – ma mancava l'uomo – poi hanno iniziato a far la conta degli uomini e nel frattempo l'idea è sfumata. Nota che in teoria questo dovrebbe essere il grande partito del centrosinistra a vocazione maggioritaria, nota che in teoria dovrebbe essere un apparato leggero, in sostanza il comitato elettorale di un grande leader carismatico, e che proprio per questo motivo lo statuto prevedeva l'acclamazione del segretario mediante primarie. Le facciamo le primarie per acclamare il carisma di Enrico Letta? No, probabilmente siamo ancora esausti dall'entusiasmo con cui abbiamo acclamato il carisma del fratello di Zingaretti, e inoltre un codicillo dello stesso statuto stabilisce che se il Grande Leader Carismatico a un certo punto non se la sente più, la palla passa a un organo nazionale anch'esso in teoria eletto durante le primarie ma ehm, alzi la mano chi si era reso conto che lo stava eleggendo, insomma il paradosso regna: il PD è un partito maggioritario che però appena cade il paravento del leader svela una più sobria e ragionevole carrozzeria proporzionale – Letta lo hanno eletto le correnti, che in teoria non ci sono e in pratica sono l'unica cosa che tiene ancora assieme il PD, come gli odi intestini e le alleanze tra nemici dei nemici sono l'unica cosa che riunisce certe famiglie per le feste comandate. Questo non sarebbe nemmeno un grande problema, senonché è previsto che Letta abbia delle idee, una visione: e questo nonostante nessun elettore del PD abbia previsto negli ultimi cinque anni (ma anche prima...) di affidarsi alle idee e alla visione di Enrico Letta.
Ma poi c'è quella sciocchezza del voto a sedici anni.
Sulla quale io in realtà non ho nemmeno un'opinione così forte – non mi sembra il caso, tutto qui, non ne vedo la necessità; se evitassimo di rendere i licei un campo di battaglia elettorale ci faremmo tutti quanti un favore perché non so se vi ricordate, ma quando Salvini parlava di mettere le videocamere a scuola, non intendeva garantire che nessuna merendina fosse più estorta, ma voleva vigilare sui discorsi degli insegnanti ai ragazzi. Ma il punto non è tanto questo: il punto è che... perché dobbiamo parlarne? Una cosa che non interessava a nessuno all'improvviso deve tornare a essere dibattuta perché è un pallino di un tizio eletto durante un faticoso conclave di correnti? Praticamente abbiamo preso il peggio dal sistema maggioritario (il leader che impone le sue idee) e il peggio del proporzionale (la farraginosità dei meccanismi con cui persone rimaste ai margini tornano all'improvviso alla ribalta, e ci va grassa che Forlani non fosse più disponibile).
Poi c'è il due per mille.
Voi ve lo siete dimenticati, ma io no. Enrico Letta è stato il capo del governo che ha in sostanza abolito il finanziamento ai partiti, trasformandolo in un un obolo che il contribuente può decidere se offrire o non offrire – indovinate cosa sceglie di fare la maggioranza della popolazione. La stessa maggioranza della popolazione che poi si lamenterà dell'inconsistenza del ceto politico e dell'opacità con cui si sostiene. Se un Matteo Renzi non ci vede neanche più niente di male a finanziarsi adulando sovrani sanguinari, è anche merito di Enrico Letta che condivideva questa idea così affascinante nei primi anni Dieci, del politico abile fundraiser che si muove saltellando tra fondazioni e board e consulenze e aiuti degli amici, sempre in teoria trasparentissimi ("è tutto on line!") Nel frattempo il partito vero continua a perdere dipendenti e strutture e non ha neanche i soldi per stampare i manifesti ma non importa, tanto ormai le campagne si fanno coi tweet, perlomeno quelle disastrose. Enrico Letta è l'ennesimo leader convinto che in questa situazione il Pd possa giocarsi le elezioni contro partiti fondati e/o sostenuti da potenti gruppi finanziari: e ovviamente le elezioni devono essere maggioritarie, magari col mattarellum che a Enrico Letta piaceva molto. Invece alla Corte costituzionale risultava incostituzionale, ma cosa volete che ne sappiano. Nel frattempo il parlamento è cambiato, ha perso tantissimi seggi, il che renderebbe la distorsione maggioritaria ancora più sensibile (e disastrosa per il Pd), ma Letta è l'ennesimo leader che da quell'orecchio non ci sente, vien da pensare che li selezionino con un esame audiometrico. Oppure sta già sentendo la bomba ticchettare, sta già pensando quale cavo tagliare per farla finita prima.
Spendi spandi spending review
14-04-2015, 11:221500 caratteri, governo LettaPermalinkMa sono ottocento pagine.
Non resta che nominare una commissione che se li legga e ci faccia un riassunto, tanto più esauriente se la si dividerà a sua volta in una diecina di sottocommissioni, ognuna con un capitolo specifico da studiare e sintetizzare. Quando si tratta di risparmiare, da noi non si bada alle spese.
(Visto che mi avanzano un po’ di caratteri, li regalo a Francesco Daveri: Fino a che la politica dà in appalto ai tecnici la stesura di un listone di cose da fare, anche radicali, non si va da nessuna parte. Le listone dei chirurghi dei tagli sono montagne che hanno finora partorito solo il topolino della listina di spesa “aggredibile”. Con l’unico risultato che la spesa pubblica in percentuale sul Pil è aumentata di tre punti dal 2003 a oggi, per un totale di cinquanta miliardi in più.)
Renzi e la squadra non simpatica
22-02-2014, 02:37governo Letta, RenziPermalinkLa squadra che Enrico Letta presentò in primavera aveva qualche chance di sembrarci simpatica, proprio come certe rose disperate messe assieme con due spicci giusto per sfangare una retrocessione: qualche vecchia gloria, qualche ex giovane promessa mai mantenuta, qualche guizzo buono per attirare l'attenzione dei giornali (la Idem), qualche sconosciuto che magari a metà stagione esplode... non è successo, non è esploso nessuno, anzi molti si sono rivelati indecorosi flop; ma per qualche settimana ci abbiamo anche sperato. E vista la situazione non è stato il peggiore dei governi possibili.
La squadra che ieri ha presentato Renzi non è altrettanto simpatica. Costretto per contratto a mantenere tutti i ministri Ncd, Renzi non poteva che bilanciare la situazione aumentando le poltrone del Pd, facendo anche molta attenzione agli equilibri interni del partito. Naturalmente nessuno è insostituibile, ma è triste che non si sia trovato lo spazio per Cécile Kyenge: la scelta di affidare l'integrazione a un'italiana di origine straniera è stata la più coraggiosa e giusta che Enrico Letta abbia fatto. Dispiace non trovare in Renzi lo stesso coraggio, anche perché la mancata riconferma della Kyenge non potrà non essere interpretata come un segno di distensione nei confronti di quella mezza Italia che alla sola idea di un ministro della repubblica nero è andata in confusione, da Sartori a Salvini. Io avrei preferito che continuassero imperterriti a sbrodolarsi addosso il loro razzismo, ma forse è una visione delle cose puerile. L'importante è che passi la legge: il razzismo si sconfigge estendendo i diritti civili, non creando personaggi. Ma mi dispiace lo stesso.
Se il team Letta poteva affascinarci per la sua fragilità, quello di Renzi ci indispone per la sua pretesa solidità - che poi è tutta da dimostrare. Letta governava con uomini di Berlusconi, è vero, ma era costretto dalla situazione eccezionale: dieci mesi dopo la situazione non è più così eccezionale, gli uomini di Berlusconi sono ancora più o meno tutti lì e ormai puntano al 2018, salvo che dicono di non essere più uomini di Berlusconi. Per quel che importa io continuo a non credere nell'esistenza del Ncd, o meglio nell'esistenza di un Ncd dotato di volontà propria: credo che esista soltanto nel tempo e nello spazio che Berlusconi ha deciso di concedere, un comodo espediente per mantenere in piedi la legislatura e chiamarsi fuori dalle scelte impopolari del governo. Scelte impopolari di cui Berlusconi per primo ha bisogno, sia come azionista Mediaset sia come leader politico abituato a dilapidare i tesoretti accumulati dalle gestioni precedenti.
A questo punto, più che speculare sulla composizione del governo, sarebbe utile cercare di capire se esista un patto Renzi-Berlusconi, e che cosa preveda: in particolare nelle noticine scritte in piccolo a fondo pagina. In teoria c'è una convergenza sulla legge elettorale: e però la legge elettorale era molto urgente soltanto finché si pensava di andare a votare il prima possibile. Adesso che non se ne parla più, c'è tempo per riflettere, mandando avanti una cosina come l'abolizione del Senato, che potrebbe richiedere anni. Nel frattempo, Renzi e Berlusconi si trovano in una situazione paradossale. Finché vanno d'accordo, il governo regge, e la cosa fa comodo a entrambi: ma la legge elettorale che vogliono varare equivale a un divorzio programmato: con l'Italicum le larghe intese non si potranno più fare. Ma a questo punto conviene ancora varare l'Italicum?
Dal punto di vista di Berlusconi: con l'Italicum mi gioco tutto, o la va o la spacca. Se invece manteniamo il mattarellum, e il M5S continua a essere refrattario a qualsiasi alleanza, mi basta tenermi il 20% per continuare a fare l'ago della bilancia. Chi me lo fa fare?
Dal punto di vista di Renzi: a me l'Italicum piaceva perché ero convinto che avrei vinto io: poi sono usciti dei sondaggi che devono avermi fatto cambiare un po' idea, visto che ho fatto dimettere Letta e mi sono messo al suo posto. A questo punto, col mattarellum, il PD è in una posizione centrale che lo rende indispensabile alla formazione di qualsiasi governo futuro, proprio come la Democrazia Cristiana: chi me lo fa fare di cambiare una situazione tanto vantaggiosa? Per passare a un sistema che rischia di consegnare una legislatura ai berlusconiani o ai grillini? Ok, affossare l'Italicum dopo averlo battezzato sarebbe un terribile voltafaccia: proprio come quello che ho fatto la settimana scorsa, e il partito mi ha seguito. Mi seguiranno anche stavolta, del resto conviene anche a loro.
Dal mio punto di vista: l'Italicum mi sembra orribile, sarei il primo a essere contento se smette di essere una priorità. Nei prossimi mesi si tenterà l'abolizione di molte cose, province e senati. Poiché nessuna provincia abolita ci farà recuperare punti di PIL: poiché la trasformazione del senato in un dopolavoro per presidenti di altri enti locali non inciderà particolarmente sulla produttività; poiché in generale nessuna riforma promessa da Renzi può avere risultati percepibili in tempi brevi, è lecito immaginare che il PD non avrà riscontri positivi nelle prossime consultazioni elettorali e in generale nei sondaggi. A quel punto i democratici dovrebbero essere davvero masochisti per continuare a sostenere l'Italicum - e non è detto che non lo siano. Però, alla fine, non è più comodo continuare così? La maggioranza è stabile, Berlusconi garantisce un'opposizione blanda (ha abbastanza pendenze giudiziarie da essere ricattabile), Grillo da parte sua si incarica di assorbire l'elettorato più arrabbiato e impedire che possa trasformarsi in altro che un'opposizione ringhiosa e ininfluente. Le strutture triangolari sono le più stabili di tutte, e questo nei fatti è un triangolo rettangolo: Grillo sta alla base e costringe i due cateti ad appoggiarsi l'uno all'altro. Sta funzionando, molto meglio di tutti gli algoritmi elettorali che avrebbero dovuto garantire questa o quella governabilità. L'Italia si può governare: basta costringere qualche maestranza di centrosinistra e qualche notabile di centrodestra a sopportarsi reciprocamente, mentre la plebe rimasta fuori dal palazzo si sfoga con qualche spettacolo offerto da predicatori e artisti di strada.
Io sono d'accordo con te riga per riga
I morti però li avrei lasciati riposare in pace
io invece batto la tangenziale e non hai idea di che traffico di clienti ci sia anche il lunedì sera (esodati, ex imprenditori ex operai ecc.) si vede che risparmiano sul brodino
Sono un volontario della caritas quando volete venire a vedere anche qui è sempre pieno, sempre più di italiani (esodati, ex imprenditori ex operai ecc. cè di tutto e di più)
Purtroppo devo confermare che ne ho viste di ogni.
Di tutta la gente che ho visto e conosciuto in questi anni solo un 20% si salvava. Per capirci nel privato un 80% sarebbe stato fatto fuori subito o sarebbe stato costretto a cambiare atteggiamento.
La cosa forse più scontata e anche lampante è che appena si entra , dal giorno stesso ci si adagia.è brutto a dirsi ma è così.
Come fai a mettere nello stesso elenco, suicidarsi e le altre cose?
Provo tanta ma tanta pena per te
Anche se non sei statalino sei parente di statalini.... succhi dalle stesse fenditure.
Io ho votato Berlusconi per quindici anni perché mi aveva promesso che avrebbe ridotto tu e tutti gli altri statalini alla fame.
Non avrei più pagato per gli statalini che insegnano gli italiano agli stranieri che vogliono rubarmi il lavoro.
Berlusconi stava per farlo quando lo hanno incastrato con la nipote di Mubarak e adesso voto Beppe Grillo, perché anche lui è un miliardario che odia gli statalini. Vinciamo noi e voi farete la fame.... e poi vedremo se sarete ancora tanto spiritosi sui suicidi....
un imprenditore italiano
E insomma dicevo, il dubbio mio, lungi da me l'idea di sottoporlo con l'intento di fare il furbo, è: ma gli statali i conti con stipendi da fame mica li fanno già?
Notevole in ogni caso il ragionamento che regge il tutto: la dignità è direttamente proprzionale allo stipendio che uno prende: perso 60% dello stipendio, persa 60% di dignità di padre.
A me hanno insegnato dell'altro, che la dignità non sta nella colonna dove sta lo stipendio e che anzi è proprio nei momenti più difficili che la vedi emergere in tutta la sua dimensione.
Ovvio, dev'essere una caratteristica preesistente al momento di difficoltà, ma quello sia in un caso che nell'altro.
Cioè se non hai in te la dignità non ce l'hai manco quando guadagni come un chirurgo plastico, così come se ce l'hai la conservi persino quando ruberai per sfamare un figlio..
A me hanno insegnato questo e per questo trovavo, per esempio, la Merini una persona con una dignità inarrivabile per l'80% di quelli che conosco e gente assolutamente ricca a me vicina avere la dignità di un pomodoro di mare (senza voler offendere i pomodori di mare e i loro familiari, s'intende).
Ma magari ho avuto io cattivi maestri e capisco che il nuovo corso che riduce a un discorso economico qualsiasi cosa, chieda di rinnovarsi un po' anche nei princìpi.
Spero non disturbi troppo se ugualmente qualcuno preferisce comunque tenersi questi.
Al limite sbagliamo noi e magari anche noi un giorno parleremo di ogni cosa facendola partire da quanto guadagni e quanto sei in grado di averlo fatto onestamente oppure, sognato futuro, l'onere della prova a carico dell'accusato imporrà di restituire il malloppo ad incaricato gruppo di cittadini.
Ma magari invece no e forse è quello che fa un po' la differenza tra chi passa il suo tempo a contare morti e soldi e chi invece si guarda intorno, lavora, sta in piedi, non divide il mondo in nemici e potenziali nemici.
Sarà interessante il giorno in cui questi statalini dovranno fare i conti con uno stipendio da fame e da miseria.
Sarà interessante il giorno in cui questi statalini inizieranno a perdere la dignità di persone e di padri di famiglia.
Sarà interessante il giorno in cui inizieranno a venire tanti strani pensieri a questi statalini saccenti e boriosi.
Sarà interessante il giorno in cui potrebbero venire in mente delle soluzioni tendenzialmente sbagliate.
Ma tutti noi ci auguriamo che questo non accada mai.
Allora te lo ripeto tu non puoi fare il furbo con me perché io me ne accorgo.
La copertina è sufficiente per i titoli e quella si prende, domandarsi se un uomo che si uccide per duemila euro si sia ucciso per una somma di problemi personali dei quali i duemila euro sono solo la punta dell'iceberg, perché nessuno sano di mente si uccide per duemila euro, è cosa da non perderci tempo, c'è da combattere la politica, la casta, le banche, avanti al prossimo caso da usare per dire che TUTTI gli imprenditori si uccidono.
La cosa che più lascia basiti è come non ci si renda conto che se qualcosa manca di rispetto a uno che si è suicidato, qualsiasi sia il motivo per cui l'ha fatto, quel qualcosa è esattamente il cominiciare a lanciarsi il cadavere tra avversari politici quando è ancora caldo, in una squallida gara a chi è più bravo a dimostrare che la colpa è dell'altro.
Immaginati la scena, due che litigano su chi sia più bello tra Renzi e Grillo trovano a terra un cadavere e cominciano a tirarselo a vicenda per dire "Guarda! Guarda cosa hai fatto!" mentre intorno i familiari in trance da dolore non saprebbero fermare nemmeno un criceto sulla ruota.
Arrivi tu e gli dici di finirla, non di litigare, ma di farlo lanciandosi cadaveri.
Loro ti rispondono che non sei sensibile, che stai mancando di rispetto ai familiari intorno che, se non li stanno fermando, significa che danno loro ragione.
Com'è vista così?
Bella scena, eh?
Perché è proprio così che è andata.
La cosa del fare il furbo credo sia da ricondurre alla modalità di dialogo ormai diffusa, che ha preso l'approccio dei bar e senza mediarlo di una virgola ne ha fatto discorso politico.
Ormai sul web 3 su 4 finiscono i dialoghi dicendoti che non ti conviene ridere troppo, che la tua pacchia sta per finire, che faremo i conti, che restituirai tutto, che il tempo sta per scadere.
Non lo so, è tipo Vitellozzo ma su scala nazionale.
Tu vai a comprare il pane e incontri uno che suggerisce a chiunque gli capiti a tiro di ricordarsi che deve morire.
Non lo so perché non puoi fare il furbo, ma nel dubbio segnatelo.
Ogni volta che si suicida un imprenditore scatta l'agiografia dell'imprenditore. Ha fatto degli errori? Lascia familiari e dipendenti nella merda? È sempre colpa degli altri. Non è mai colpa degli imprenditori italiani, che per definizione non sbagliano mai.
Se interessa il contatore al momento è a 10.
Facciamo così: io ho detto idiozie, sia messo agli atti, e a Leonardo non frega nulla dei suicidi, sia messo agli atti pure quello, ok, a posto così, fermate il contatore delle sottolineature di cosa scrivono gli altri e fate questa incredibile rivoluzione che è l'avvio di quello che conta i commenti nei quali spiegate anche il perché.
E no, mettere il link al blog di Grillo non vale come argomentazione.
Non fuori dal recinto di Grillo, se non altro.
Né vale quello che ormai comunemente è definito Straw Man Argument che, lo spiego a favore di grillino, è quel trucco dialettico che prende il mio cenno al credito al consumo, l'altro in cui ironizzo sull'uso propagandistico del suicidio, e li unisce per replicare che avendo io (il punto in cui si inserisce l'implicito "quindi" è quello in cui scatta il trucchetto) detto che ci si suicidi per la rata del tv sono uno che viaggia tra il ridicolo e l'allucinante.
Argomentare significa prendere un punto che (se) interessa discutere e da lì partire per offrire la propria analisi/posizione/valutazione aggiungendola.
Prendere le parole d'altri metterle in uno shaker e versarle nella coppa per mostrarla e dire "Hai visto cosa hai detto?" non è considerato argomentare ma perdere del gran tempo.
Parlare del problema alchool tra i giovani e della sofisticazione dell'olio italiano attraverso il mercato delle olive estere, non significa aver detto che il martini non sia un buon aperitivo.
(sintesi sempre a favore di grillino pur sapendo che avendola io messa oltre la terza riga se sei un grillino non l'hai letta)
Questo è quello che hai scritto.
Puoi fare il furbo con gli altri, con te stesso ma non con me.
Poi puoi menarla sugli imprenditori evasori (che vanno giustamente puniti secondo me, ma voi ci fate la legge elettorale e tanto altro....eheheh) ma mettere sullo stesso piano il suicidio con le altre cose è patetico ed è penoso volersi anche arrampicare sugli specchi pur di non voler ammettere di aver detto una idiozia totale.
Per quel che riguarda i suicidi in carcere da cosa desumi che me ne freghi? Fosse per me io darei il cell. a tutte le famiglie, non solo a quelle nobili. Comunque fai pure se ti fa star bene.
Secondo me a loro non frega niente dei suicidi e nemmeno degli imprenditori, sono senza orizzonti e le loro critiche sono circolari, se spieghi che intendevi una cosa, si attaccano a un'altra in loop. In generale molta dell'energia partecipativa sopravvissuta agli anni 80 e 90 e 10 si sta disperdendo in internet nei blog e forum. Ti da l'illusione di partecipare, ti permette di restare anonimo, ti fa sentire parte di una massa e allo stesso tempo ti da l'illusione di prevalere nella tua individualità. Mi chiedo quando ci sarà l'identità digitale agognata da casaleggio che fine faranno i troll... Altro discorso per chi interviene nei blog pagato dagli uffici SEM per spargere un pò di zizzania nel terreno nemico....
Ho scritto che suicidarsi è tendenzialmente sbagliato. Se questo è infangare gente, beh, amen, consideratevi infangati.
Se dovesse capitare a una persona a me cara, come in effetti potrebbe anche essere già capitato, io ne soffrirei ma potrei anche continuare a pensare che si tratta di un modo tendenzialmente sbagliato di risolvere un problema.
Il fatto è che secondo me a voi non frega molto dei suicidi: infatti in galera se ne suicidano tanti che non vi fanno perdere il buonumore. Vi interessa la sacralità degli imprenditori. Siccome un imprenditore non sbaglia mai, anche quando fa affari sbagliati e perde scommesse che non avrebbe dovuto fare, ne deriva che qualsiasi problema gli piove sulla testa da un destino infingardo, probabilmente pilotato da parassiti statali. Si suicida? È senz'altro un martire.
Siete ridicoli e, sì, infangate qualsiasi tipo di ragionamento. Offendetevi pure, e se la cosa vi risulta insopportabile, una soluzione c'è.
mi cade un mito!
Ti dovesse capitare una tragedia di questo tipo a una persona cara sono sicuro che eviteresti queste idiozie..o forse no.
Che pena
Per tacere dei lemming - anzi no, non tacciamone!
Hai offeso i familiari di qualsiasi specie vivente sul pianeta terra, sei un abominio!
Ma per te è importante difendere il tuo posto nella ka$ta! continua così.... complimenti....
Potresti iniziare a scusarti con loro se avessi un minimo di sensibilità.
Hai poi offeso la tua intelligenza e la nostra con quell'elenco
Ma per te importante è difendere con le unghie il tuo posto da statale..chissenefrega se la gente si dà fuoco, o si impicca
- è solo un modo tendenzialmente sbagliato di risolvere un problema-
Abominevole!
"lo era ai tempi di silvio"
Come se fossero finiti i tempi di silvio....
Sei proprio un acuto osservatore...complimenti...fai le classifiche di sanremo che è meglio....
Purtroppo sono già morti, quindi scusarsi è inutile.
Tu sei ancora qui, quindi non sei suicida, quindi non ti ho offeso.
Mi dispiace tantissimo di aver scandalizzato la tua altissima sensibilità, e ti prometto che se non verrai più qui non ti succederà più. Nessun tentativo di trattenerti da parte mia.
Non hai offeso me, hai offeso tutte le persone che per disperazione si sono uccise.
Se ogni tanto si mettesse da parte la arroganza e la spocchia, e si chiedesse scusa per aver detto una cosa idiota?
Mi dispiace averti offeso, non sapevo che tu fossi un suicida. Massimo rispetto.
Come fai a mettere nello stesso elenco, suicidarsi e le altre cose?
Abominevole
I suicidi sono strani: se si suicida un detenuto, pazienza. Se si suicida un imprenditore, è sempre un martire della crisi.
Più in generale qualunque cosa facciano gli imprenditori (suicidarsi, sequestrare uffici postali, frignare, evadere le tasse) è sempre buono e giusto: lo era ai tempi di Silvio, lo è sul blog di Beppe.
Oggi ho mangiato fuori e a momenti non trovavo un tavolo, ma statisticamente non significa nulla, probabilmente erano tutti parassiti statali e gli imprenditori erano a casa a struggersi.
1) conflitti di interesse
2) concentrazioni di potere mediatico
3) voto di scambio
4) commistioni politica - economia
5) democrazia interna ai partiti (magari certificata da organi esterni)
queste sono cose che veramente influenzano negativamente la governabilità e la democrazia
http://www.beppegrillo.it
Non mi pare che questo imprenditore si sia rovinato a causa delle rate tv plasma 3d....cosa ne pensi?
Capisco che internet abbia ormai occupato la maggior parte dello spazio vitale delle persone tanto da aver prodotto delle emozioni vivibili solo al suo interno, ma ancora la possibilità di essere bannato da un blog o la scoperta di esserlo stato non rientrano nella colonna dei timori che paralizzano, per fortuna.
Se dovesse arrivare qualcuno che ha qualcosa da dirmi nel merito delle mie idee che, condivisibili o meno, hanno diritto di espressione al pari di quelle contrarie sarò ben felice di confrontarle, se al contrario dovesse arrivare anche un quarto con l'ansia di dispensare suggerimenti di forma o di cura della mia salute, per evitare (in quel caso sì) di abusare dell'ospitalità eviterò sicuramente di replicare.
Buona notte
C.
Ma dici quelli dei quali parla Grillo o quelli che gli ha replicato Renzi?
No perché bisogna focalizzare il punto di vista, altrimenti non si capisce se siano colpa del governo o di chi lo combatte e sai che non è argomento sul quale l'essere approssimativi è indice di sensibilità.
Visto che come l'altro prima di te ami essere particolarmente preciso nell'argomentare la contestazione, seguo anche te sul profondissimo punto sollevato confermandoti che i ristoranti, da me frequentati quotidianamente per motivi di lavoro in ogni loro tipologia e costo quindi dalla trattoria da 4 euro un primo piatto a quello che 4 euro è il coperto, sono effettivamente tutti sempre pieni.
In questo senso e sempre per non farti sentire secondo privandoti di una chisura al pari del tuo predecessore, direi che anche con te possiamo dirci d'accordo sull'immagine di un paese che ha fame.
(sta arrivando anche quello che allora io voto Renzi delle banke o possiamo andare a cena tranquilli?)
Gli imprenditori si stanno tutti ammazzando perché sono indietro con le rate del tv al plasma
Gli operai scioperano non perché alla disperazione ma per solidarietà nei confronti degli imprenditori in difficoltà nelle rate dell'ultimo moedello di tv al plasma.
Bruno, potevi chiudere il tuo pezzo dicendo che i ristoranti sono sempre pieni così facevi contento anche il tuo vero capo...il ventennio non è finito....
87 miliardi di euro la somma complessiva di denaro impiegato nel gioco d'azzardo.
Di questi la maggioranza viene immessa nelle slot machines.
Il gioco assorbe il 12% della spesa delle famiglia.
Lavorano nel settore quasi 10 mila aziende.
15 milioni sono in totale i giocatori abituali e di questi una congrua percentuale di giocatori patologici.
87 miliardi di euro.
Pensaci la prossima volta che ti diranno che questo è un paese che non ha in tasca i 4 per pagare l'IMU.
12% di spesa di ciascuna famiglia.
pensaci la prossima volta che ti diranno che le famiglie non hanno più margini per il superfluo perché non li hanno nemmeno per il necessario.
15 milioni di giocatori abituali per 87 miliardi di euro.
Sì ho trovato la risposta al tuo dubbio e confermo: vivo nel paese dei balocchi.
Ed essendo proprio quello che ho scritto un po' meno sinteticamente là sopra, direi che siamo d'accordo nell'immagine complessiva.
Io sto bene comunque, grazie.
Perché il mondo non mi appaia un inferno non ho bisogno di riguardarmi ma solo di non fare mai la vittima di destino infausto e congiunture a me avverse nonostante io sia così bravo buono e volenteroso.
Davvero, dovresti provare, è inebriante quando scopri quant'era facile a saperlo prima.
Non lo diresti mai quando ci sei dentro e invece funziona davvero.
Pazzesco, è morto anche il cantante del Banco. Cos'è, una strage di rocker italiani anni '70?
Altro coccodrillo, Leo? Stavolta meno aspro, scommetto...
)
Mi piace pensare comunque che tu stia scherzando e che non credi ad una parola di quello che hai scritto.
Riguardati e stammi bene.
Ci fai 8 milioni di voti non perché ci siano 8 milioni di persone alla fame, ma perché c'erano 8 milioni in attesa di qualcuno che dicesse loro che invece che male avrebbero potuto diventare cura semplicemente salendo sul carro di mangiafuoco, senza prima crescere, capire, formarsi, magari anche scusarsi per quel pezzettino di responsabilità che in quanto cittadini come tutti hanno.
Non aspettavano altro che fottersi dieci euro al giorno nella slot dal tabaccaio e tenersi giusto i due euro necessari per poi uscire a comprare il FQ sul quale gli si spiega con un martello che va avanti dalla sua apertura che se non mangiano non è colpa del fatto che si sono tutti comprati tv al plasma con credito al consumo che dopo qualche anno ti bussa alla porta ma è colpa d'altri, sempre di altri e che salgono sul carro di mangiafuoco da domani di euro per le slot ne avranno venti senza nemmeno bisogno di lavorare.
8 milioni raccolti con un rastrello del genere in un paese nel quale si legge un libro ogni due anni e si sciopera senza nemmeno sapere il perché, sono persino pochi, ma la fame lasciamola alle teorie propagandistiche a favore degli ignoranti, perché un paese con tutte queste slot non è un paese alla fame per principi di logica e di microeconomia a portata davvero di chiunque abbia fatto almeno le superiori.
(mi scuso con Leonardo, io breve non ci riesco proprio a esserlo nonostante siano anni che ci provo)
Poi certo la crisi ha avuto come esito la polarizzazione della società e quella che prima era la classe media nello scomparire ha distribuito un po' sopra e un po' sotto i suoi appartenenti, aumentando quindi anche la fascia meno abbiente né più né meno di quanto però abbia incrementato anche quella più agiata, ma l'idea che questo sia un paese che sta sperimentando la fame è un'idea che non ha alcun collegamento con la realtà.
E non lo dice Bruno, lo dicono le centinaia di sale Slot che crescono come funghi sostituendo ogni saracinesca chiusa di qualsiasi settore fosse, con una bella insegna appartenente all'unico che tira.
I numeri del gioco d'azzardo sono numeri che non raggiungi con sei finanziarie messe insieme e dal momento che nella slot non ci metti i Pagherò ma moneta contante che devi avere in tasca, il proliferare delle sale slot in barba a qualsiasi descrizione funesta della realtà è la prova del fatto che quei soldi ci sono e sono tutti in circolo, con la differenza che prima venivano distribuiti in ogni settore commerciale, oggi finiscono tutti dentro un collo di bottiglia che non li reimmette nel circolo del commercio se non sotto forma di altre e nuove sale slot.
E anche se sembra una riduzione del problema, per capire quanto al contrario ne sia cuore basti pensare al curioso paradosso della logistica: come mai se la fascia più bassa della popolazione è quella che più starebbe vivendo in condizioni da fame, la colonizzazione delle sale slot avviene per il 90% proprio in quei quartieri popolari nei quali a sentire le descrizioni dei catastrofisti non dovrebbe esserci nemmeno più il denaro per il pane?
Non c'è nessuna fame vera in giro, questo è il fatto.
Ci sono difficoltà, c'è un'oggettiva stretta del credito che certo finché non troverà soluzione farà sempre da diga a qualsiasi ipotesi di sblocco, c'è una situazione industriale che sta decimando le PMI e una politica di progetto a lungo termine per leggere la quale servirebbe la stele di rosetta, ma sostenere che questo paese sia al confine con la rivoluzione da fame è possibile solo se si è completamente privi di qualsiasi esperienza diretta con la realtà o se si ha convenienza a sostenerlo.
A me non sembra di aver mai criticato beppegrillo perché ha inserzioni: al massimo per il modo in cui fa una comunicazione politica nello stesso stile delle inserzioni ("incredibile! guarda cos'è successo!")
La situazione attuale me la immagino così: salvo le eccezioni già previste, Trentino e Valle d'Aosta, entrambe le Camere sono elette con un proporzionale con i vecchi sbarramenti (coalizzarsi o meno serve solo a determinare quale soglia assegnare a cada lista); alla Camera i seggi dovrebbero essere assegnati col collegione unico (quindi è un proporzionale serissimo, quasi il più proporzionale dei proporzionali possibili), mentre al Senato su base regionale (quindi è un proporzionale un po' più farlocco, un po' alla spagnola).
Con questo sistema, se al posto della staffetta ci fossero state nuove elezioni, e se anche il PD renziano tuttonuovo (cit.) fosse arrivato sulle ali dell'entusiasmo al 35-37, poi avrebbe dovuto rimediare il restante 13-15; come? andando di lusso ad Alfano e Monti e maluccio al Berlusca, con una maggioranza tipo questa; altrimenti con una grande coalizione, in stile montiano o paleolettiano; o infine con un improbabile accordo con Grillo; tutti scenari cui è preferibile quello attuale; e infatti secondo me è proprio così che è andata: Renzi s'è fatto (o s'è fatto fare) due conti ed ha capito che la situazione più facile in cui lavorare, quella che richiede meno compromessi, è proprio questa, ergo staffetta.
Parlo sul serio: i fascisti quelli veri erano ex soldati e quindi erano pericolosi, i grillini pensi che sappiano da che parte si impugna un fucile? E se mai imparassero, che abbiano il coraggio di combattere? Nah, il fascismo è decisamente cosa di un'altra epoca.
Non pensiate che ne sia *totalmente* contento: in effetti noi europei moderni siamo talmente lontani dalla violenza, ormai, che se qualcuno mai decidesse di installare un bel regime autoritario di quelli seri non so chi lo fermerebbe.
Forse questo dovrebbe farci ragionare che la stabilità non è necessariamente un valore, al contrario un valore sarebbe avere un governo serio e preparato.
Stabilità e serietà sono due paramentri indipendenti, eppure molti si sono illusi che bastasse garantire la stabilità per risolvere tutti i problemi.
E la cosa più seccante, detto a margine, è che dal punto di vista politico Berlusconi è vivo e vegeto peggio della volpe ai famosi funerali.
Ho però raggiunto quell'età in cui quando vedo un banner pubblicitario lo ignoro automaticamente, dispiace che ci siano lettori che ancora si facciano distrarre dalla pubblicità.
Io ho sempre appoggiato Renzi e ora ho il fiato sospeso, tu l'hai sempre criticato e ora tutto sommato ti trovi bene.
Grande è la confusione sotto il cielo.
E questa da dove salta fuori? Vermanente tutta la fisica (problema del terzo corpo) e l'economia (ottimo paretiano impossibile per beni in numero superiore a due), i sistemi elettorali (paradosso di Arrow e Sen) per non parlare delle relazioni amororse, ci dicono il contrario di ciò che crede lei. Quando subentra il terzo elemento in gioco nascono i problemi e i paradossi.
Installatevi Ad Block Plus e non rompete più i coglioni !
Come molti vorrebbe che ci fosse un vero partito che lotta per i diritti sociali, organizzato, capace di comunicare e in grado di vincere. Che la protesta non sia lasciata a dei confusi manipolati e che sempre più gente capisca che è dannoso votare per loro.
Il fatto che la demagogia tenda a vincere proprio nelle fascie sociali più disagiate non ci deve far smettere di sperare e fare qualcosa di meglio che la demagogia, caro Anonimo ;)
quello che fingi di ignorare è che la "plebe" sta cominciando a fare la fame vera, quella che non ti fa più ragionare e ti rende facile preda dei demagoghi più criminali.
Quando Grillo si sarà sbriciolato (e sta già succedendo, se non si è presentato in una regione in cui l'anno scorso aveva il 30% non è per caso), chi verrà dopo non parlerà solo di politici zombie, dirà di andarli a prendere fisicamente e farli fuori, e non rimarrà inascoltato.
Credo che Antonio volesse intendere che usi lo stesso sistema della casaleggio associati per far cassa. E questo è un dato.
Tutto legale e tutto legittimo, ci mancherebbe, però fa sempre un po' ridere il bue che dà del cornuto all'asino.
Sempre per tornaconto e l'italia poveretta sta a guardare.....
Renzi va veloce (appunti)
14-02-2014, 04:02governo Letta, RenziPermalink- Renzi forse ha una sola cosa in comune con D'Alema: se qualcuno gli dice che è insostituibile, necessario, che solo lui può salvare la situazione, Renzi non fa nessuna fatica a crederci. Gli viene naturale. Poi tra vent'anni magari ammetterà di aver fatto un errore - non mancherà di approfittarne per esprimere valutazioni sulla salute mentale dei suoi ex alleati. Renzi ha solo questo in comune con D'Alema, ma è già troppo.
- Vedo molta delusione in giro; riesco a vederla bene per contrasto, visto che io tutto sommato sono allegro. È uscito il sole, e nella lista delle cose che mi dispiacerebbe perdere il governo Letta non c'era. Forse il segreto è illudersi il meno possibile e Renzi mi ha molto aiutato in questo. Non mi è mai parso un nobile cavaliere: la sua campagna per la rottamazione mi è sempre sembrata strumentale all'autoaffermazione. Renzi stava coi giovani perché è giovane; ora che è nell'apparato fa una mossa da apparato; quando sarà più vecchio starà coi vecchi; se fosse mancino lotterebbe per i mancini (ehi, potrebbe usare lo stesso slogan!)
- Dopo vent'anni di bipolarismo, di seconda repubblica, ci ritroviamo di fronte a una crisi di governo che più democristiana non si può: chi negli anni Ottanta già leggeva i giornali in questi giorni sta ingollando una madeleine dopo l'altra, sembra l'ottantasette con il giovane Cossiga che nomina il giovanissimo Goria. Forse è tempo di tentare un bilancio: l'unico leader italiano che è riuscito a reggere una legislatura intera (con più di un rimpasto) è stato l'eccezionale Silvio Berlusconi. Anche il centrosinistra è riuscito a farsi cinque anni, (1996-2000), ma con quattro governi diversi (Prodi, D'Alema, BisD'Alema, Amato). Dopo aver provato il bipolarismo, l'uninominale, il listino, i listoni, forse è il caso di arrendersi: non è una questione di regole. Il parlamentarismo italiano è trasformista di natura; lo è da prima della prima repubblica; ci ingegniamo a cambiare gli strumenti ma i manovratori continuano a rompere una media di un governo ogni anno e mezzo. Possiamo dirci che è un problema di cultura: il parlamento è considerato una continuazione della battaglia politica, la campagna elettorale sui media non si ferma praticamente mai. Possiamo trarre l'estrema conclusione e farla finita con la repubblica parlamentare - ma l'unica alternativa sul mercato si chiama presidenzialismo, e i nostri aspiranti presidentissimi si chiamano ancora Berlusconi, Grillo, Renzi. Io per ora mi terrei il parlamento.
- Quindi per favore non parliamo di colpo di Stato. L'anno scorso abbiamo votato (poco e male); ora i nostri rappresentanti siedono in parlamento e ci rappresentano senza vincolo di mandato. Se voteranno la fiducia a un governo Renzi, Renzi sarà un capo del governo legittimo quanto lo era Enrico Letta. I golpe sono un'altra cosa: per esempio, corrompere senatori per far cadere il governo, ecco, questo mi sembra già più simile a un golpe. E non credo che sia necessario aspettare una sentenza per decidere se Berlusconi l'abbia commesso o no: sul piano politico i riscontri offerti da De Gregorio dovrebbero bastare. In una qualsiasi altra democrazia occidentale credo che sarebbe bastata la famosa telefonata in cui B. spiega a Saccà che sistemare una tizia in una fiction Rai può servirgli a far cadere il governo. Questo, se proprio non è un golpe, è quantomeno un originale tentativo. Berlusconi è un golpista, Renzi no. Al limite è uno che vuole far riscrivere la legge elettorale e un po' di costituzione a un golpista, c'è una piccola differenza che magari qualcuno di voi apprezzerà.
- Diamo una possibilità a Renzi: se una settimana fa la pensava come noi sulla follia di una staffetta, e adesso ha cambiato idea, potrebbe semplicemente aver appreso o compreso cose che a noi sfuggono. Senz'altro ha accesso a più informazioni. Noi non abbiamo ancora capito che maggioranza avrà: Alfano nicchia, Vendola si tira indietro. Ma se ha fatto una mossa così pesante, deve per forza sapere qualcosa che noi non sappiamo. E allora, escludendo Vendola, escludendo Alfano, non potendo fare più di tanto appoggiarsi su transfughi m5s o addirittura sulla Lega di Salvini, non resta che una possibilità: Berlusconi deve avere dato il via libera. Non credo che possa sostenere Renzi con Forza Italia: l'appoggerà dall'esterno, ma l'appoggerà fin tanto che gli conviene. Insomma fino alla prossima sentenza o al prossimo sondaggio che gli dica bene. Difficilmente si arriva al 2018, così.
- (Non riesco a non pensare a uno di quei personaggi di fiction scadenti che a un certo punto commettono un errore assolutamente stupido, gratuito, inverosimile; e ti arrabbi con loro, senza riflettere che te la stai semplicemente prendendo con gli autori di una fiction scadente che non sapevano più dove andare a parare).
- Renzi va veloce. Ha sempre un piano, ma appena le cose vanno male, lo cambia. Lo schema fino a due settimane era: legge elettorale con Berlusconi, poi elezioni e si vince. La legge elettorale si è subito impigliata in parlamento; i sondaggi hanno tutti più o meno detto flop. Renzi ha cambiato piano. Potrebbe persino dirgli bene. L'Italia potrebbe rimbalzare fuori dalla crisi in primavera (rimbalzano perfino i gatti morti, se cadono da abbastanza in alto). Berlusconi potrebbe invecchiare un altro po' e accontentarsi di un salvacondotto. Grillo potrebbe stancarsi, fare due conti e tornare definitivamente alle tournée. Potremmo arrivare al 2018 con una classe politica migliore, in cui Renzi non sarebbe nemmeno più il meno peggio a cui rassegnarsi. Potrebbero succedere tutte queste cose. Potrei anche vincere al superenalotto. Ma statisticamente ha più chance Renzi. E allora proviamo, vediamo che combina. L'alternativa è la disperazione e, non so voi, ma io proprio non me la posso permettere.
- Del governo Letta non avrò nostalgie, ma spero che la Kyenge non debba interrompere il suo lavoro proprio ora. Ci sono cose un po' più importanti delle battaglie per le poltrone: la questione dei diritti civili è la prima che mi viene in mente, il razzismo segue a ruota.
Questa è buona.
Dare ad uno dei migliori teologi (e forse uno dei peggiori papi) dell'imbroglione è interessante.
io di un segretario-presidente in pectore e di cosa gli passa per la testa, vorrei itneressarmi solo in relazione a cosa le sue scelte comportano per me, elettrice, cittadina. sì, ok, è il mondo dei sogni, lo so.
quanto a Sofri, renziano di ferro e lo so bene, a me è sembrato l'unico degli articoli letti che non ha dato giustificazioni rocambolesche.
A tal riguardo tu Leonardo cosa ne pensi? O preferisci lavartene le mani?
Meglio però l'onestà di Renzi che l'ipocrisia e la falsità di chi l'ha preceduto che a parole fingeva di fare la guerra a B. e nei fatti ci faceva affari sulla testa degli italiani.
Questa è la storia, il resto è fuffa.
Prima inizi a far girare cifre a tre o quattro zeri, poi a cinque o sei, e allora forse sei pronto per un ministero.
[Certo che però è disarmante: uno chiede che titolo ha tizio (peraltro accusato da diverse parti di essere un raccomandato di lusso) per fare il ministro; ti rispondono in due; uno dandoti del sessista; l'altro che ha un dottorato]
Renzi è il segretario del PD e Presidente del consiglio in pectore. Non è che sia proprio del tutto illogico che si parli tanto di lui....
L'impressione è che ne stai facendo una questione personale
Chiedevo solo a chi ne sa più di me sulla Madia di spiegarmi se e se sì perchè questa apparentemente fragile ed eterea creatura veltroniana sarebbe pronta per quel ruolo.
Un conto è fare il dirigente di partito, un altro il ministro (con portafoglio).
Vorrei sapere cosa ha fatto nella sua vita questa ragazza per poter ambire alla posizione di ministro del lavoro; al massimo imparo qualcosa di utile per prepararmi alla megliocrazia prossima ventura.
Certo, per uno che parla quasi esclusivamente di quanto sia bravo Renzi e di quanto il giornalismo italico sia cialtrone, mica come i 'merigani, magari potrà anche avere un senso.
Personalmente, però, la profezia che si autoavvera non è esattamente quella che definirei un'analisi politica sensata.
meglio tardi che mai
a me questa cosa fa una rabbia infinita e basta. perchè è l'ennesima volta in cui il PD mostra un totale disprezzo per il suo elettorato (compresi gli ex e i potenziali).
basta.
magari fra 2, 5 o 10 anni renzi come d'alema cambierà idea e ammetterà di aver sbagliato, ma prima di quel momento il segretario del pd sarà un altro
invece beppe strillo cambierà idea mille volte senza mai ammettere di aver sbagliato
se poi tolgono la scritta "vendola" dal simbolo di sel potrei anche guardare da quella parte
http://www.francescocosta.net/2014/02/13/nella-testa-di-renzi/
Domanda solo per gli amici "de sinistra" (quelli che in vita loro non hanno mai votato Casini, Fini e/o Monti): dove e come troverete le forze per votare PD-Renzi al prossimo turno?
Se tutti accusano il governo Letta di immobilismo, perché Renzi si caccia nella medesima posizione, condannandosi quindi a diventare in capo ad un anno una figura invisa ai più?
A parte le ipotesi complottistiche (è pagato da Berlusconi) e quelle cretinistiche (fa così perché è un cretino), mi sono imbattuto nell'ipotesi di Gramellini (giornalista de La Stampa).
Gramellini sostiene che Renzi faccia così perché è costretto: il governo Letta non piace, quindi è assai probabile che alle prossime elezioni europee il PD avrà un tracollo, e tutti daranno la colpa a Renzi. Così Renzi si è detto "se proprio devo prendermi la colpa, almeno proviamo a fare il presidente del consiglio: se resto dove sono son fregato, allora tantovale provarci".
Non so se l'ipotesi di Gramellini sia corretta, ma al momento mi sembra la più plausibile fra quelle in circolazione.
" ...ma quel tipo che è venuto qui la settimana scorsa...chi era? Ha detto di essere il presidente del consiglio italiano"
" E tu che hai fatto?"
"...ma niente, mi ha chiesto 500.000.000 di euro per fare qualcosa in Italia... e io... glieli ho dati"
" Ma sei proprio un coglione!... Italiano eh?...Ti ha inculato i soldi ed è scappato"
Dopo di lui, quello che correva da solo contro “il principale esponente dello schieramento a me avverso”.
Da oggi preparo la birra e i chips vicino al computer perchè non vedo l’ ora di assistere allo spettacolo del terzo scienziato che pensa di essere furbo e che viene trombato da uno dei personaggi più mediocri della storia d’ Italia (che continua a prosperare solo perché ci sono degli idioti che da vent’ anni gli danno spazio). Circo Italia!
Purgatorio VI, 127-135
13-02-2014, 18:09Dante, governo Letta, Pd, RenziPermalinkdi questa digression che non ti tocca,
mercé del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
per non venir sanza consiglio a l'arco;
ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco;
ma il popol tuo solicito risponde
sanza chiamare, e grida: "I' mi sobbarco".
(Il PD ha tanti problemi: uno abbastanza trascurabile è il citazionismo ginnasiale che assale chiunque salga su quel palchetto, come se uno spettro di Veltroni vi aleggiasse sopra irrassegnabile: per dire oggi abbiamo avuto l'Attimo fuggente, Karl Kraus e altri incarti di cioccolatini di incerta attribuzione. E Dante. Civati ha citato il quinto canto dell'Inferno. Secondo me c'è andato vicino: ha solo sbagliato cantica. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma [censura]).
Almeno si risparmia: il sindaco-segretario-premier all-in-one arriverà in smart a guardare il neopresidente B inaugurare la Expo. Cool.
In che guaio ti stai cacciando, Matteo Renzi
13-02-2014, 12:40avercela con D'Alema, governo Letta, ho una teoria, Pd, RenziPermalinkD'Alema era diverso - e nessuno sembra avere nostalgia per i suoi tempi: nemmeno D'Alema stesso. Anche a lui capitò, nel '98, di cambiare idea; forse una maggiore esperienza gli suggerì di non strombazzare prematuramente sui giornali "chi me lo fa fare": purtroppo la Storia ci insegna che c'è sempre qualcuno che riesce a farci fare qualcosa, il Quirinale o la Nato o la crisi o la Ue. Le trattative che intavolò in quei giorni con Scalfaro, Ciampi e Cossiga, rimasero quasi del tutto riservate: D'Alema non passò per una banderuola. In compenso non poté più scrollarsi di dosso l'immagine di segreto tessitore di trame. Ecco un rischio che Renzi e Letta non corrono: tra una conferenza stampa e una riunione in streaming, abbiamo finalmente la possibilità di assistere al parto di un progetto politico in diretta. Purtroppo, come tutti i parti non è un bello spettacolo: c'è il sangue, gente che urla e maledice i propri affetti; forse era meglio restare in sala d'attesa a riflettere (continua sull'Unita.it, il sito di un quotidiano che ha compiuto 90 anni, e non li dimostra).
Innanzitutto non è vero che non mi piaci.
Certo non mi piace la maniera in cui difendi (quasi) sempre e comunque il tuo beniamino, però (a) non sei l'unico e (b) su altre cose mi sei sembrato lucido (non, però, sugli ogm).
Direi che non andiamo d'accordo essenzialmente politicamente, il che non è poco ma non siamo più negli anni '70; forse se in Italia ci fosse appena un po' più di pluralismo, non ci saremmo mai ritrovati a pensare di votare per lo stesso partito, e dunque a discutere in questo modo "feroce" perchè nessuno vuol mollare il brano che ha in bocca.
Mi dispiace se risulto ridicolo, fosse anche solo ai tuoi occhi; ho sempre pensato che qui da Leonardo ci si potesse confrontare senza l'idea di un pubblico che legge ed alza le palettine coi voti popolari, e dunque senza autocensurarsi; sta' pur sicuro che quando mi renderò conto di essere ridicolo saprò tacere per sempre.
La metafora è sbagliata, o meglio vale solo fino ad un certo punto; mi sembra che su questo convieni anche tu — e infatti io dicevo a Sandro che (imho) era lui a non capire.
Non mi pare di sbracarmi in lodi sperticate verso chiunque dica il contrario di ciò che dici tu, nè questa volta nè in generale; ma forse hai in mente un riferimento che non riesco a cogliere.
In ogni caso, pace.
Puoi citarmi dove faccio intendere che tutto questo è un gioco tanto per perdere tempo?
Nel frattempo: non ti piaccio? Mi sta bene. Non sono quasi mai d'accordo con te, non vedo quindi perché dovrei. Però se eviti di renderti ridicolo e di appesantire la conversazione in maniera inutile fai un favore a te e a tutti.
Quello che dice u. e che tu trovi così di buon senso non è diverso dal "fatelo provare" della Zanicchi (che forse non a caso ora, a quanto pare, vorrebbe provare pure Renzi); per carità, basta intendersi sul significato di buon senso (altrove common sense).
Niente di che, Sandro.
Chi sei qui tu per decidere quali metafore vanno bene e quali no?
L'unico che può dire qualcosa al riguardo è Leonardo. Ti è chiaro?
Invece di vomitarci addosso la tua insofferenza cerca di ascoltare anche gli altri che magari impari qualcosa.
Sandro
l'ipotesi che il governo Renzi potrà fare molto, e TUTTO quello che farà sarà inviso a quasi tutti gli italiani (eccetto il Pregiudicato e la sua corte dei miracoli), non ti sfiora la mente?
Insomma, se è così convinto di poter fare più di Letta è perchè qualcuno (indovina chi) gli ha garantito che glielo permetterà.
Il problema del governo Letta è stato l'immobilismo. Una delle cause dell'immobilismo è il fatto che il governo è supportato da una maggioranza assai eterogenea, con idee e valori diversi (tanto per fare un esempio, ricordate come Alfano è subito saltato su sentendo parlare di diritti per le coppie di fatto?).
Renzi ha deciso che poteva dare tutte le colpe a Letta, e fin qui la strategia è chiara, accusandolo di immobilismo e facendo capire che quando ci sarà lui allora sì che le cose funzioneranno. E quindi cosa fa? Va a mettersi nella posizione di Letta, in modo da essere a sua volta paralizzato da veti incrociati.
Io non capisco, probabilmente mi sfugge qualcosa, ma se Renzi si mette alla guida di un governo che non sarà in grado di far nulla esattamente come il governo Letta (mica son cambiati i numeri in parlamento), come potrà evitare che fra un anno tutti gli diano la colpa della cosa?
Ma forse sono io che non ci arrivo...
Se non sei d'accordo prova ad argomentare anonimo, se ne sei capace.
Mi auguro sinceramente che riesca a fare quel che ci vuole, anche se non riesco bene ad immaginare come: Letta si è rivelato veramente incapace, ma non era tutta sua responsabilità, quell'immobilismo stolido.
Tutti allineati a lisciare il pelo del nuovo capo....
Che tristezza sentire anche gente di una certa età che pesa le parole per non urtare la sensibilità del nuovo ghe pensi mì in salsa toscana e non più brianzola...
Che tristezza
altra cosa saggia sarebbe pensare prima di parlare, voglio dire se non sei un concorrente o un ospite di maria de filippi (tendo a confondere le due categorie), è chiaro che giornali e tv si divertono, ma te (nel senso di matteo renzi) che ci guadagni?
oh, io ho votato bersani (la volta prima), famo a capisse...
certo alle prossime elezioni penso mi darò delle martellate sulle mani, così, tanto per farmi passare la voglia di votare, anche se alle europee ci sono le preferenze
Abolire le province è così sciocco
28-12-2013, 03:23catastrofi, governo Letta, ho una teoria, provinciaPermalinkSe i politici tendono a non pensare più di tanto al territorio, non è per miopia o egoismo; semplicemente, il territorio non vota (continua sull'Unita.it, H1t#211).
Mi par di capire che tu non abbia ancora trovato qualche associazione interessata a un progetto di "provincia trasversale" che unisca valli longitudinali non collegate tra loro.
A questo punto il consiglio è correre subito a brevettare la cosa, cioè ci pensi? Hai avuto tu per primo l'idea che risolverà per sempre i problemi della gestione degli enti locali. Devi solo trovare qualcuno che la sappia scrivere in italiano e il gioco è fatto.
Ti riassumo la discussione: io stavo proponendo un'unità di territorio, che unisca comunità che sono interessate alla gestione degli stessi problemi. (Ad esempio, un fiume che nasce a monte e scende a valle).
Tu ritieni che i territori siano semplicemente degli insiemi di posti dove vivono abitanti e che vadano adeguati agli abitanti. Ritieni ad esempio sia più sensato, per via delle famose "economie di scala" mettere tutti gli abitanti di montagna insieme.
Risultato: un'enorme "provincia trasversale" che (sto cercando di spiegartelo da un po', ma temo che tu non mi abbia ancora seguito) non ha nemmeno un'asse di traffico che colleghi i centri più importanti.
Sarebbe poco popolata e dovrebbe gestire una grande porzione di territorio. D'altra parte anche se gli amministratori combinassero alcune magagne, non pagherebbero per i risultati (ad esempio: inquini un fiume: a valle scompaiono i pesci).
I soldi sarebbero pochi (per esperienza "economie di scala" significa tagli lineari), i centri abitati lontani e separati: facile immaginare rivalità, per la gestione del budget. Nota che a gestire questa mega-provincia dovrebbero essere sindaci, cioè persone elette per gestire le priorità dei centri abitati, non dei territori; e nel loro dopolavoro. Nota che l'abitante di Castelnuovo non ha effettivamente nessun interesse a migliorare la viabilità delle strade che dal Mugello portano a Forlì. (Perché ho la sensazione che se tra un toponimo e l'altro aggiungessi Gioiosa Jonica non te ne accorgeresti?)
Forse, dico forse, è per tutti questi motivi che nessuno ha mai proposto una cosa del genere?
A tutte queste obiezioni tu finora non hai risposto con niente; sei più interessato a giustificare i tuoi errori di ortografia elementare con la scusa che sono abitudini. Cioè ci mancherebbe anche che tu debba rinunciare alle tue abitudini da cialtrone per adeguarti agli standard di una conversazione.
Intervieni su un argomento che non conosci; presenti un esempio che non conosci; ti difendi falsificando le opinioni del tuo interlocutore. Se quello te lo fa notare, è il professorino che sbrocca. Sei uno spinoff di Fanelli, confessa.
...altra cosa buffa da notare è che se sei d'accordo con lui passano in cavalleria a senza h...vocali e consonanti buttate a caso....frasi iniziate e mai finite...
Adesso il problema è Modenesi con la M maiuscola, che una cosa che io faccio per abitudine, è vero, anche se si dovrebbe fare soltanto con i popoli antichi (e non mi riesce di capire perché i moderni no). Però è un mio errore, sì...Credo che sia legittimo permettere a Leonardo Tondelli di pascersi di questa soddisfazione.
Nel frattempo abbiamo capito che la soluzione di tutto è dare più soldi alle Province. Una soluzione da genio della lampada.
PS: non ho messo le virgolette quando ho scritto non rispondo "su mi dolgo il capo"...oddio, dovevo mettere le virgole anche adesso! E cosa penserà di me Leonardo prof. Tondelli?
Buonanotte...
Pensa che parlando delle slot e delle lobby che le controllano, di cui non sapeva molto (ma guai a farglielo notare!?), ha comunque voluto avere l'ultima parola e non ha mancato di dirmi che ho la rogna.
Poi mi ha dato dell'incivile perché avevo preteso che non offendesse!!!???
Un comportamento davvero curioso!
La mia impressione, mi potrei anche sbagliare, è che voglia non tanto approfondire e magari ascoltare le opinioni altrui sui diversi argomenti in uno scambio alla pari, quanto fare il maestrino e imporre il proprio pensiero.
Nel modo più banale: aumentando il budget e le competenze. Togliendole alle regioni, che (salvo quelle a Statuto Speciale) sono enormi raggruppamenti di territori ammucchiati per motivi statistici.
"Mai capitato di sbagliare un copia incolla?"
Migliaia di volte. Adesso senti questa: più sopra hai scritto "Modenesi" con la m maiuscola. Lo hai fatto più di una volta. Ora, per favore, dimmi che è una svista dovuta a un copia-incolla, e non alla sciatteria di uno che non conosce le norme di ortografia più elementari.
E poi, naturalmente, via di virgolettati falsi: è l'unico modo che hai per controbattere. Stai falsificando l'opinione del tuo interlocutore: non puoi fare diversamente, visto che non ti puoi abbassare a cercare di capire il tuo interlocutore.
E ora invito il lettore a un viaggio nel consiglio di una "provincia trasversale" come se la immagina Uqbal: il sindaco di Bobbio saluta i suoi consiglieri comunali, monta sull'elicottero diretto a Montefiorino, dove si è deciso di tenere la riunione bimestrale.
All'ordine del giorno c'è il fiume da manutenere: chi sarà stavolta il nominato? Quest'autunno chi allaghiamo: i modenesi o i fidentini?
"Ehi, la Halliburton ha detto che ci fa il tre per due sulle grandi opere e l'elicottero in omaggio".
"Wow, viva le famose economie di scala".
Fine.
Ora, prima di trollare oltre, mi presenti un montanaro emiliano-romagnolo che sia interessato al tuo incredibile progetto? Altrimenti non mi resta che pensare che la "provincia trasversale" sia stata ideata da te, primo in Italia a concepire un'idea così alta di programmazione efficiente.
Non rispondo su mi dolgo il capo. Mai capitato di sbagliare un copia incolla? Evita di esporti al ridicolo arzigogolando sui refusi. Non insisto sul punto perché non voglio passare anche io da dodicenne.
Nel frattempo noto come tu fossi partito da: "Ehi, in E.R., o quantomeno a Modena, nessuno collauda le casse" per arrivare "Ehi, ma noi qua siamo tanto ben amministrati!".
PS: le virgolette sono una sintesi e non vanno intesi come citazioni precise. Sapevatelo, altrimenti Leonardo Tondelli si arrabbia (oddio, si arrabbia comunque, eh).
b) "Mi dolgo il capo" cosa significa? Tu parlare mia lingua? È proprio necessario rimarcare le tue lacune?
c) Vedo che continua a sfuggirti il punto: i fiumi sono fatti in un modo per cui se nel Frignano non badano al Panaro, il Panaro diventa un problema per chi abita nella bassa. Quindi è interesse di tutta la provincia interessarsi al proprio fiume. Questo è quello che si cercava di spiegare quando si parlava di "unità di territorio". Alcune province sono costruite attorno a un fiume, altre in una valle, altre in un'area costiera. Fino all'esplosione di qualche anno fa avevano tutte un senso.
Cosa importa a Modenesi e peri-modenesi di tutte le problematiche dei montanari? Niente, direi.
Il punto è proprio che non riesci a capirlo: ti sfugge il senso di una collettività legata a un territorio. Se la montagna frana a valle, è un problema per chi abita in montagna e per chi abita a valle. Per te "montagna" e "valle" sono generi merceologici. Ragioni come un tizio della grande distribuzione: mettiamo tutto il genere "montagna" insieme, così spuntiamo anche gli sconti, grazie alle "famose economie di scala e con una programmazione efficiente". È indicativo che tu non sappia flettere il verbo "dolere" ma sia pronto a piazzare sintagmi come "economie di scala" e "programmazione efficiente". Non c'è nessuna ignoranza che non si possa rischiarare con un po' di neoliberese a casaccio.
Non stai vendendo zucchine ai grandi magazzini, sciocchino. Stai organizzando un territorio. La comunità che ha interesse alla cura del Taro è la comunità della valle intorno al Taro. Gli abitanti dell'appennino romagnolo hanno altre priorità. È così difficile da capire? Sì, perché c'è un problema ideologico in mezzo.
Ora, se tu volessi rileggere il pezzo con calma, ti accorgeresti che si presenta un problema (negligenza nell'amministrazione del territorio) e si suggerisce una soluzione (potenziamento dell'ente locale preposto). Non si difende lo status quo - il commentatore più sopra lo stava difendendo, però uno strano status quo deprovincializzato.
Tu invece continui a fraintendere il problema e a suggerire una soluzione (il conferimento dei poteri ai sindaci nel loro dopolavoro) che non potrà che favorire gli interessi di chi abita nei centri più popolati. Ma l'interesse collettivo degli abitanti di un territorio non è necessariamente l'interesse degli abitanti dei centri più popolati. Non ci sono moltissimi modi per scrivere una cosa che hai deciso di non capire.
PS: Ma tu dove lo faresti il capoluogo della provincia montuosa emiliana? Castelnuovo o Pavullo? Pensi di collegarli con una metropolitana? Hai almeno capito che non esistono collegamenti che non passino per i rispettivi capoluoghi, e che al momento l'unica viabilità possibile (e perfettibile) è quella lì?
E stiamo parlando soltanto delle casse di espansione; delle quali so poco, effettivamente, ma mi interessa di più il senso del ragionamento, che io sin dall'inizio non avevo ristretto a queste benedette casse.
In ogni caso, facciamo il punto: le casse non sono state collaudate, ma tu te la prendi con me perché rilevo il fallimento delle istituzioni che non hanno fatto nulla per il problema da te stesso sollevato;
Lamenti il centralismo -e lo rinfacci a me che voglio potenziare i comuni-, ma giustifichi le province con l'idea che abitanti "lontani" possono imporre decisioni che i locali non vorrebbero prendere. All'anima del decentramento!
Sostieni che secondo te non è che vada tutto bene così, ma quando ti si suggerisce che forse si possono rivedere i confini, il numero e la struttura delle Province, parti in quarta.
E' curioso.
PS: per la "sagoma" sugli investimenti infrastrutturali, come le ferrovie. Le autostrade, le ferrovie e gli aeroporti si fanno scala provinciale? Le FS rendono conto alle Province? Che potere contrattuale ha una Provincia nei confronti di Moretti?
a) che tu conosci l'Emilia Romagna meglio di me. E' un risultato ma non me ne compiacerei, perché l'E.R. mi serviva più come esempio che altro. Però ti credo di credermi che non sono così all'oscuro come credi di concetti come Val Padana, Appennino e bacino idrografico.
b) che aver scritto ente amministrativo invece di "ente di secondo livello" è una colpa che suscita in te rabbie veramente eccezionali. Mi pento e mi dolgo il capo.
c) In secondo luogo: è possibile che queste famose casse di espansione non siano state collaudate perché ai Modenesi di città e a tutti che abitano la parte pianeggiante della pianura non importa niente (nella loro scarsa lungimiranza, è chiaro)?
Modena e i comuni circonvicini più grossi a valle da soli vanno per i 400.000 abitanti: Modena più Castelfranco, Finale, Carpi, Formigine e altri ma escludendo Sassuolo, Fiorano e altri vicini ai monti -che cmq non fanno parte della comunità montana, si noti.
Tutta la Comunità Montana di Frignano quanti ne ha, 30.000? Tra Modena e i montanari a chi importa delle casse di espansione? I fatti cosa suggeriscono? I fatti dicono che le casse non sono state collaudate e suggeriscono che agli abitanti della pianura non importi.
Cosa importa a Modenesi e peri-modenesi di tutte le problematiche dei montanari? Niente, direi.
Da quel che si evince dai tuoi interventi, sembri pensare che i Modenesi dovrebbero essere favorevoli ai collaudi, tanto mica sono le loro le case che devono essere allagate. Peccato che non essendo noi in Cina, i danneggiati dal collaudo dovrebbero essere risarciti. I modenesi e vicini hanno voglia di accollarsi questa spesa? Ne dubito (e infatti non lo hanno fatto, dato da cui continui a voler prescindere).
I montanari in comunità così frazionati non potrebbero, neanche volendo. Una provincia trasversale invece potrebbe, per via delle famose economie di scala e con una programmazione efficiente.
Noto che insisti a parlare di Emilia-Romagna - regione che peraltro non appare tra le peggio amministrate al mondo, ma non sarà senz'altro a causa delle province. Perché non la guardi su una cartina fisica, intendo una vera? Non credo che tu l'abbia mai fatto.
Sennò l'idea di "un'istituzione sola che li raggruppasse insieme" ti apparirebbe in tutta la sua demenzialità. Ma tu hai capito come fa un abitante di Santa Sofia ad arrivare a Castelnuovo ne' Monti? Ora te lo spiego, e se non ci credi verifica pure su google maps: no, non segue il tuo ditino che si sposta in linea d'aria.
Purtroppo, a causa di una imperfezione naturale dell'orografia nota col nome volgare di "montagne", l'abitante non può perforare cinque o sei valli appenniniche, ma è costretto, pensa che roba, a passare da Forlì e a prendere l'unica direttrice, la ss9 o la linea ferroviaria o autostradale che sono parallele: fino a Reggio, che è l'hub naturale per tutti gli abitanti di quel rettangolino che si chiama provincia di Reggio e che tu non capisci perché abbia senso.
Questo è forse il motivo per cui in tanti secoli non ci sono poi stati tanti abitanti di Santa Sofia smaniosi di raggiungere Castelnuovo (malgrado la sua posizione così centrale in un eventuale raggruppamento di tutto l'appennino emiliano, che tu primo al mondo stai proponendo: si vede che prima di eravamo tutti imbecilli da alcuni secoli in qua). Invece da Santa Sofia avevano tutti voglia di andare a Forlì o Faenza: perché? Perché non era ancora arrivato Uq a spiegargli col ditino sulla cartina che i loro veri interessi stanno cinque o sei valli longitudinali più a ovest, nell'appennino reggiano.
Analogamente, a un modenese se c'è una piena del Taro non gliene può fregar di meno; così come a un parmense non interesserà poi troppo il cattivo stato delle casse di espansione a monte di Modena. E a un montanaro, pensa un po' delle casse di espansione che stanno nel suo territorio potrebbe anche interessare molto poco, visto che servono a evitare alluvioni a decine di chilometri più a valle. Purtroppo è la terza volta che te lo spiego, il che ti sembrerà infantile e rabbioso: a me sembra invece che tu non abbia la voglia o la necessità di capire.
Ma non ti senti in confidenza un po' sprecato a dare lezioni di geografia umana nei commenti di questo umile blog? Perché non sei negli uffici che contano a suddividere l'italia in dieci territori rettangolari come il Colorado? Non sarebbe tutto molto più razionale? Anche il fango verrà utile: in fin dei conti non è che un sistema per pareggiare valli e montagne. In the long run sarà tutto pari.
E' evidente che abbiamo idee della buona educazione abbastanza diverse, ma non è una sorpresa e quindi pazienza. Se ti fa piacere tenere la conversazione su piano infantile, prego, il blog è tuo, l'ultima parola tua di default.
Ma: oggi per le Province abbiamo bisogno di elezioni e abbiamo un Consiglio. Con il progetto Delrio invece non ci sarebbero elezioni e la Provincia si ridurrebbe ad una sorta di coordinamento intercomunale. Questo è quel che intendo io per amministrativo al posto di politico e che mi sta benissimo.
E a me basterebbe questo, ma Delrio intende questa soluzione come ponte verso la totale abolizione. Che mi lascia qualche perplessità ma non mi fa stracciare le vesti.
Se ti fa piacere, puoi non considerare le mie obiezioni, però mi sembra che quella di Claudio VdA rimane in piedi, così come quella dell'anonimo del 28/12, 14.13 e di Delio, che ti fa notare, senza parlare di "sciocchezze", che il tuo è un completo non sequitur.
Come lo è quello di accusarmi di centralismo, visto che di fatto la proposta che ti ho linkato devolve ai comuni e alle città metropolitane molte responsabilità, mentre quella di Delrio dà peso ai comuni.
In ogni caso, questo l'hai scritto tu: "Ovviamente chi vive nei grossi centri riuscirà a imporre le proprie priorità". E' esattamente ciò che determinano le province: privilegiare i grossi centri capoluoghi. Ragion per cui a chi vive nei capoluoghi, importa poco degli argini dei fiumi a monte, importa poco delle mulattiere (nelle regioni di montagna), importa poco delle strade che non portano ad altri capoluoghi, importa poco in generale di ciò che finisce per essere provincia remota. Remota e separata, perché è chiaro che tutti gli abitanti del sud delle province dell'Emilia Romagna sarebbero maggioranza in un'istituzione sola che li raggruppasse insieme, mentre ora sono frazionati, e meno incisivi, nelle diverse province.
Attendo fiducioso una risposta rabbiosa.
Ma metti appunto l'appennino emiliano: è costituito da valli longitudinali. Non si possono mettere assieme. Ad esempio, per un abitante di una valle l'ospedale di riferimento, il più vicino a cui arrivare via gomma continuerà a essere quello del capoluogo di provincia, non quello di un'altra valle magari più vicina in linea d'aria). La suddivisione tradizionale era 'organica': metteva insieme paesaggi diversi con interessi in comune. Poi gli interessi sono diventati contrastanti, ma ancora oggi è interesse dei modenesi curare le vie d'acqua del Frignano, non quelle di altre valli. Se passa tutto a Bologna, le necessità del Frignano saranno ancora meno difese.
Trasformazione "in enti amministrativi invece che politici", per esempio, non significa nulla; a meno che tu non abbia deciso che d'ora in poi in italiano un "ente amministrativo" non è più amministrato da politici eletti dai cittadini. Prova a spiegarti in italiano: chi ci vuoi a decidere le cose negli uffici provinciali? Dei sindaci nel dopolavoro, dei galoppini degli uffici regionali, dei prefetti, chi?
"Se i modenesi e gli abitanti di Pievepelago hanno interessi diversi" = non hai letto bene e, ovviamente, non hai capito.
"l'attenzione al territorio è funzionale al benessere delle persone": per stare attento al territorio devi creare disagio a un sacco di persone; devi ledere gli interessi di tantissime persone. Per collaudare una cassa d'espansione devi allagare le abitazioni di gente che c'è andata ad abitare dentro. Lo puoi fare se c'è una collettività vasta che riesce a imporre le sue priorità su quelle di comunità più ristrette. È il motivo per cui tutte le nazioni dell'Europa occidentale con dimensioni paragonabili all'Italia hanno enti di secondo livello elettivi; un'altra possibilità è che non sei ancora arrivato tu a spiegare le cose ignorando il tono polemico di chi ti manda a quel paese.
"Ovviamente gli investimenti infrastrutturali non hanno nulla a che vedere con questa discussione": che sagoma. Prima arrivi dicendo che i trasporti pendolari non si fanno più su ruota, che è una cosa che fa troppo middle age, penso che dalle tue parti ci si esprima così... quando ti si fa umilmente notare che non è previsto lo scavo di nessuna subway per Piandelagotti, e che nei prossimi trent'anni si continuerà a partire e arrivarci via corriera, giù la serranda: tutto questo non ha niente a che vedere con la discussione: come no; nessun esempio pratico ha nulla a che vedere con la discussione.
Passa un buon anno imparando cose.
La contrapposizione fra grossi centri e territorio formato da paesucoli potrebbe essere armonizzata creando due "enti provinciali": la provincia urbana e la provincia rurale. Non è un'idea originale, visto che alcune realtà tedesche funzionano esattamente così, con competenze e poteri differenziati a seconda del territorio.
In tale ottica, si potrebbero ridisegnare le province e ritagliarle sul territorio: l'Emilia da questo punto di vista sarebbe perfetta, con una bella provincia urbana lungo la direttrice della via Emilia e una provincia rurale nella zona appenninica, aventi compitenze e mansioni differenziate, vista la diversità dei territori. La provincia non farebbe più riferimento ad una "capitale provinciale", ma ad un territorio con delle specifiche.
Concludo che la mia vuole essere una riflessione, non una bacchetta magica che tutto solve ;)
Buon anno.
A parte il tono inutilmente polemico o offensivo che ho imparato ad ignorare (altrimenti non commenterei oltre). Il tema m'appassiona, solo che non sono un ingegnere.
Un problema tipicamente italiano è quello dello sprawling, ovvero il fatto che lo sviluppo edilizio ha colonizzato le campagne senza soluzione di continuità, deturpando il territorio e rendendolo ingestibile (se si vuole, un altro fallimento delle Province come organo politico piuttosto che amministrativo).
Ma il punto è un altro: se i modenesi e gli abitanti di Pievepelago hanno interessi diversi, a che serve tenerli insieme in un'istituzione che risulterà sempre penalizzante per una delle parti in causa o paralizzata dalle divergenze? Nella tua impostazione strapaese contro stracittà à la Maccari la campagna è perdente, come i fatti da te citati confermano. Ed è invece proprio il problema che io segnalavo nei post precedenti.
Sulla contrapposizione persone-territorio tralascio di insistere perché è ovvio che interessano le persone, e che l'attenzione al territorio è funzionale al benessere delle persone. Il punto è capire cosa si adatta meglio a cosa.
Ovviamente gli investimenti infrastrutturali non hanno nulla a che vedere con questa discussione (e in ogni caso, le ferrovie non sono gestite a livello provinciale, visto che le ex-concesse sono per la maggior parte interprovinciali).
La cosa buffa e che ti rende il peggior troll di te stesso, è che per darmi dello sciocco non ti sei accorto che nella proposta linkata le province ci sono, eccome se ci sono, e che il mio punto è la loro trasformazione in enti amministrativi invece che politici.
Beh, buon anno.
Non pare, ma fa molto.
Innanzitutto che caspita di nome è Pievepelago?, solo per rispondere sinceramente alla domanda "di dove sei?" un pievepelagese deve spendere in media dagli 8 ai 20 giorni della sua vita; darwinianamente è destinato all'estinzione.
Prova a ragionare in modo più smart.
Intanto aboliamo le province.
Se poi un fiume esonda, aboliamo i fiumi.
Se la popolazione si accentra, aboliamo la popolazione, o i centri.
Se poi nel processo qualcosa va storto, riavviamo.
Male che vada ripristiniamo le impostazioni di fabbrica.
Il back-up ce l'han già fatto quelli della NSA.
Ribattezziamo il tutto come Firenze.
E diamo pieni poteri alla sua giunta comunale.
Così risolviamo anche il problema di capire cosa minchia è 'sto fantomatico "sindaco d'Italia", e risparmiamo anche un po' d'inchiostro, bit e polpastrelli.
Quella più sciocca è che le province si debbano adattare alle persone. Sta in calce a un pezzo che dice l'esatto contrario: le province si devono adattare al territorio. Lo so che ti dispiace, ma il territorio ha priorità che non sono le tue, e se non le rispetti smotta tutto quanto.
Il tuo punto di vista mi sembra quello solito del residente dei centri che non capisce a cosa serve la provincia perché a lui non serve: il problema è "l'utente di Modena" che fa prima ad andare a Reggio.
Ti sfugge tipicamente il fatto che l'organizzazione provinciale non serve a risolvere problemi a chi abita nei grossi centri serviti dalle direttrici nazionali; il problema non è l'utente di Modena, ma quello di Pievepelago. Tu non hai la minima idea di dove sia: non è il tuo problema, probabilmente è il suo. Dai per scontato che presto o tardi dovrà convergere verso un centro più grosso, così nel tuo modello funziona tutto bene.
In realtà se c'è una tendenza da combattere è quella verso l'accentramento della popolazione: anche il territorio sta meglio, se un po' di gente continua ad abitare a Pievepelago o Piandelagotti. Questa gente, storicamente, converge verso Modena perché la geografia è fatta così: se l'Italia l'avessi creata tu probabilmente l'avresti fatta più razionale, è un grosso problema. Ah, non ci sono collegamenti ferroviari da Pievepelago, e per il momento sarà un po' complicato farli, visto che la tendenza è quella di accelerare soltanto il trasporto ferroviario tra i centri medio-grossi. Quindi sì, le direttrici del traffico tra i piccoli centri continueranno a essere quelle provinciali, e il traffico continuerà ad andare su gomma perché investimenti infrastrutturali non se ne faranno: soltanto che i politici che dovranno prendere le decisioni non saranno più eletti dai cittadini della provincia, ma da quelli di una regione che comprende territori diversissimi con priorità diversissime. Ovviamente chi vive nei grossi centri riuscirà a imporre le proprie priorità, e tu festeggerai mentre ti piove il fango addosso. Tutto va sempre per il meglio nel migliore dei mondi possibili.
Con Fede scolpita nella Pietra, naturalmente.
PS: io sono contrario alla provincia di Monza, è chiaro. E trovo che i mali di Monza siano estendibili ad altre province, tutto là.
Le linee di forza del trasporto non sono quelle provinciali, e i pendolari italiani, di nuovo, non ne tengono conto. Il fatto che le amministrazioni provinciali sembrino avere il tuo stesso identico approccio è una delle ragioni per cui il Trasporto Pubblico Locale (che da un pezzo non è più solo corriera) è così poco efficiente, tale per cui (esempio a caso, tanto per dare un'idea) uno in Versilia probabilmente trova un sacco di collegamenti per Carrara e l'interno, ma se deve andare a La Spezia, s'attacca.
Guarda la forma delle province dell'Emilia-Romagna: striscioline verticali infilzate dalla via Emilia. Un utente di Modena fa molto prima, e ambisce, ad arrivare a Reggio Emilia o a Bologna, o uno di Parma ad arrivare a Reggio, mentre dei collegamenti con il resto della provincia se ne fa poco. E se mi chiedi dove devono andare i parmensi meridionali, è probabile che abbiano più interesse ad andarsene in Liguria che a Parma. Ovviamente questi sono soltanto esempi improvvisati per dare un'idea, ma l'Italia è piena di questi casi (i casi delle province nell'hinterland delle grandi città sono un esempio tipico).
Sono le province a doversi adattare alle persone, non viceversa. Ciò detto, meglio dell'abolizione può essere una riorganizzazione radicale che preveda una maggiore articolazione (comuni, città metropolitane, province autonome, province metropolitane e Roma).
Per la scelta delle scuole: alle famiglie non importa sapere in quale provincia sono, ma se sono raggiungibili comodamente da casa o dal posto di lavoro, il che ci riporta a quei flussi di cui sopra. Il punto vero però è che alle Province non spetta tanto decidere chi deve andare a scuola o dove, ma provvedere all'edilizia scolastica e alla fornitura di suppellettili varie...ti pare siano efficienti?
Il fatto non si riesca a gestire tutto a meraviglia potrebbe anche essere dovuto ai troppi enti che si devono occupare della questione, e i tanti rivoli in cui è facile spartire le responsabilità una volta che accadono i drammi.
È tutto giustissimo, tutto perfetto, epperò le province esistono: perché abolirle se va tutto bene?
Oppure sta andando tutto un po' meno bene (la cadenza quasi mensile con cui avvengono disastri naturali potrebbe causarti qualche dubbio), ma allora forse regioni e agenzie interregionali non riescono a gestire tutto così bene,
....Quello che distingue davvero le due regioni è, come dite voi, la "politica". In una delle due governano i... non so come si chiamino, sono un Fiume e non leggo molti giornali, li chiamerò i Fessi. A un certo punto persino i Fessi hanno capito che le inondazioni in autunno e in primavera non erano più emergenze, ma un problema cronico. E hanno pensato di risolverlo alzando gli argini, scavando nuovi canali, costruendo casse di espansione e allargando quelle esistenti.....
....Anche nell'altra regione è piovuto. Ma gli argini erano più alti, le casse di espansione pronte ad accogliermi; così ho esondato appena un po'.....
La provincia di Monza è il peggiore esempio che si possa fare: non ha senso, era Milano che doveva diventare da tempo area metropolitana.
Io sono un insegnante e credo proprio che la dimensione provinciale sia quella ottimale per gestire la distribuzione del territorio degli istituti: l'abitante di una provincia sceglierà la sua scuola tra quelle della provincia, non del comune o della regione. La "provincia" è un insieme di terre raggiungibili con un trasporto interurbano (la corriera al mattino).
Se prendi il caso del Magra (o del Secchia o del Panaro) hai un fiume di medie dimensioni che attraversa una o due province. Alcune si potrebbero accorpare, ma la provincia è nata in epoca napoleonica proprio come insieme di territorio amministrabile.
Invece le regioni erano raggruppamenti di province a scopo statistico, e dal 1970 in poi hanno iniziato a centralizzare competenze che non necessariamente sanno gestire. Perché a Bologna i consiglieri ravennati o piacentini dovrebbero interessarsi di una cassa d'espansione modenese? Cosa gliene viene banalmente in tasca? Non ho niente contro i piacentini, ma non capisco perché i miei rappresentanti debbano mettere voce nei fatti loro, e i loro nei fatti miei.
h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale. Perché?
i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale. Qualunque insegnante sa che ciò è privo di senso, anzi crea un mondo burocratico parallelo surreale.
l) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. Ah beh.
In ogni caso, esiste un progetto di revisione di Province e Regioni molto dettagliato e interessante, che non le annulla ma le diminuisce drasticamente e ridisegna tutta l'architettura delle istituzioni da comune a regione:
http://www.cityrailways.it/storage/pdf/R1202_enti_territoriali_propostaV2.pdf
a) difesa del suolo. E' ciò di cui si discute qua e a cui ha obiettato Pietro.
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche. Ovvero fiumi, laghi, e altri specchi d'acqua. Quanti acquedotti sono intra-provinciali? Quanti impianti elettrici rispettano i limiti provinciali? L'Acquedotto Pugliese, per dire, è presente da solo in tre regioni.
c) valorizzazione dei beni culturali. Perché? Boh. Chiese, musei, centri storici interprovinciali ne conosco pochi. Il famoso coordinamento si fa sicuramente meglio in Regione. Come di fatto già avviene.
d) viabilità e trasporti. La fruizione di strade e TPL extra-urbano se ne frega dei limiti provinciali, e anzi è danneggiata moltissimo dal fatto che ogni Provincia si considera un'isola. Monza e Milano sono province diverse e sono collegate dal tram. Idem per la metro interprovinciale di Napoli.
e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali; Stato e Regioni vanno benissimo.
f) caccia e pesca nelle acque interne; comuni e consorzi di comuni vanno benissimo.
Nel caso specifico di Modena le autorità preposte citate sono due: Regione e Agenzia Interregionale. Il fatto che la seconda sia addirittura interregionale fa capire che tutto sommato non è quella della Provincia la scala giusta.
Provincia di Modena che peraltro esiste e non sembra aver avuto alcun ruolo in questa pianificazione territoriale.
Siccome vorrei entrare nel merito (sia pure senza avere certezze granitiche per le quali non ho competenza) vediamo gli ambiti di intervento delle Province. Però lo faccio in altri post, perché altrimenti diventa così lungo da andare nello spam.
Il sistema di fiumi, torrenti e canali artificiali della pianura padana ha uno sviluppo di 10 mila km, e apparentemente funziona bene.
Da questo punto di vista sostenere che enti come le provincie, che non hanno mai dimostrato interesse e capacità di affrontare problemi in cui sono assolutamente incompetenti servano a qualcosa mi sembra surreale.
In realtà le provincie sono troppo piccole e i fiumi se ne fregano dei confini tra una provincia e l'altra, dare in mano ai politici locali certe cose è il miglior modo di polverizzare le responsabilità , così poi quando capita qualcosa non è colpa di nessuno.
Se il politico locale non pensa a certe cose è SOLO perchè LUI non ha nessuna responsabilità PERSONALE quando succede qualcosa.
Il bluff di Renzi
15-12-2013, 23:24Beppe Grillo, governo Letta, RenziPermalinkLa mossa di Renzi
a) ricorda a tutti che il Pd sta per intascare una cospicua rata di rimborsi elettorali;
b) suggerisce che il Pd, di questi soldi, possa fare benissimo a meno: tant'è che Renzi si permette di buttarli tutti sul piatto così, come un giocatore ben disposto a perdersi in una mano tutto quel mucchio di fiches di cui inconsciamente si vergogna.
In sostanza, più che a mettere in crisi Grillo, il bluff lo aiuta a rimarcare la sua coerenza: il M5S i rimborsi non li ha mai voluti, nemmeno per usarli come merce di scambio. Secondo me insomma non è stata una gran mossa: ma per fortuna non me ne intendo tanto, né di politica né di poker.
anzi no, forse uno lo consulta (casaleggio)
come si farà quando quanlcuno non lo vorrà più?
facciamo conto come bossi, come si fa a metterlo in minoranza e a dirgli da oggi fai il megafono di te stesso?
oh, intendiamoci: è un'ipotesi di scuola, perché è ovvio che grillo ha sempre ragione
In ogni caso secondo me parliamo di una questione- quella dei rimborsi- la cui rilevanza politica ed economica è ampiamente sovrastimata.
3) Il livello di democrazia interna del pd è imparagonabile a quello del M5s, che è un partito impensabile senza grillo e casaleggio. Certo che nel pd ci sono gruppi di potere, oligarchie, porcherie assortite, ecc, nessuno si fa grandi illusioni. Ma faccio notare che in 24 anni scarsi di pds ds pd ci sono stati (a spanne) 9 segretari diversi e 5 candidati premier. Tutti eletti, con o senza primarie. Siamo su un piano completamente diverso.
4) la sovreccitazione populistica del periodo mani pulite che stava dietro il referendum del 93. Quel triennio che sembrava una figata e che è culminato l'ascesa di Berlusconi (che all'inizio era l'antipolitico per eccellenza, addirittura chiamò di pietro nella sua squadra di governo). Da allora ho imparato a diffidare di certi entusiasmi.
3) onestamente, al di là delle dichiarazioni di facciata, non so se nel pd c'è più democrazia che nel m5s....la mia impressione è che poi le decisioni vere ed importanti vengano sempre prese ai piani alti...rispetto comunque la tua opinione.
4) secondo te qual è il motivo allora?
3) No certo, ma si tratta di un contesto totalmente diverso. Il pd ha comunque una democrazia interna con cariche elettive, renzi ha stravinto le primarie ed ha un mandato democratico, senza contare che il pd non ce la mena con miti millenaristici della democrazia partecipata
4) "ha senso andare nel 2000 se già sai che non viene considerata la tua opinione?" direi assolutamente sì, e in ogni caso a non votare si perde il diritto alla lamentela. Direi che se quello fosse il motivo (e secondo me non lo è) abbiamo a che fare con un corpo elettorale decisamente moscio
5) Beh la sx ha fatto un sacco di vaccate, è chiaro, insieme a qualcosa di decente (tipo non cedere al modello lideristico/personale/mediatico imperante-purtroppo in questo Renzi non è un segnale del tutto rassicurante). Ma quale che sia il giudizio sul pd, questo non toglie e non aggiunge niente alla pochezza del m5s. Un guercio non è meno guercio se accanto ha uno zoppo.
2) è vero è già un segnale che fa ben sperare, speriamo non rimanga isolato
3) la proposta/baratto che ha fatto credi che renzi l'abbia prima proposta alla base?
4) http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/finanziamento-partiti-“il-referendum-1993-stato-tradito”/188614/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/12/miliardo-mezzo-euro-anni-cosi-partiti-hanno-aggirato-referendum/203926/
Nel 93 vai a votare e il tutto viene messo nel cassetto....ha senso andare nel 2000 se già sai che non viene considerata la tua opinione?
Io sono sempre per la partecipazione ma capisco chi si è sentito preso in giro e non è andato a perdere tempo...
5) puoi aver ragione. mi dici però cosa ha fatto di positivo la sinistra in questi ultimi 20 anni?
Che il M5S possa fare delle cose buone rimango molto scettico ma sono disposto a riconoscergliele in caso positivo; certo prima bisognerebbe decidere cosa vogliono fare.
2) Il baratto di Renzi è senz'altro fumoso e "politicante", concordo; ma almeno per una volta il pd non ha giocato in rimessa;
3) Grillo avrebbe dovuto rispondere a Renzi "le decisioni politiche le prende la base, sottoponiamo la questione alla base con al nostra mirabolante piattaforma e vediamo che dicono", invece ha confermato che lì dentro decide tutto lui, e per quanto mi riguarda basterebbe questo per squalificare in toto tutta l'operazione politica del m5s e tutta la sua propaganda; insomma, ripeto, è con tutta evidenza un bluff sin dalle fondamenta;
4) la volontà dei cittadini è stata espressa in occasione del referendum del 2000, quando, chiamati a esprimersi sui rimborsi elettorali, hanno ampiamente disertato le urne- ma chissà perchè quel referendum non se lo ricorda nessuno...e mi piacerebbe tanto sapere dov'erano quella domenica tutti gli incazzati da tastiera che oggi sembrano perdere il sonno per l'apocalittico problema dei rimborsi elettorali;
5) ammetto serenamente che il m5s mi fa paura, perchè lo considero dannoso da un punto di vista della qualità civica e politica del paese e perchè si appropria malamente di cause spesso giuste, deformandole e svuotandole, con effetti controproducenti
A parte sciocchezze anche clamorose di alcuni grillini io ho ascoltato dalla taverna e da di maio dei discorsi che mai ho sentito fare dal pd quando faceva opposizione.
Se non ci fosse stato il m5s siamo tutti sicuri che ci sarebbe stata la decadenza ? Non avremo mai la contro prova ma io non ci metterei la mano sul fuoco...
Siamo onesti poi le espulsioni ci sono state anche nel pd negli anni passati ma hanno fatto meno rumore....perchè la stampa sicuramente non è benevola col m5s come lo è col partito di riferimento.....se siamo onesti questo è innegabile...
Per paura io intendevo la paura non tanto delle elezioni quanto il fatto che il m5s possa fare delle cose buone e della buona politica...mi sembra che per partito preso non si vorrebbe neppure considerare una cosa di questo tipo...forse la paura che potrebbe far vacillare degli ideali di una vita....ed è quindi più che comprensibile questa nostra paura...
Mah… uno qualsiasi dei dirigenti del M5S… cavolo è vero niente dirigenti! Un parlamentare del M5S? No, quelli devono stare zitti e muti e votare a comando… non so, ma c'è qualcosa che non mi torna.
Se per "avere paura" intendi che ne temano i risultati elettorali e tentino di sottrargli voti credo (credo) che ciò faccia parte del normale funzionamento della democrazia
Il dato di fatto è che m5s ha già rinunciato al malloppo (46 milioni) e i partiti da 20 anni prendono rimborsi fregandosene della volontà dei cittadini.
Renzi ha proposto un baratto fumoso tra l'altro offrendo in cambio della refurtiva...
..è poi ovvio che ha risposto grillo...lo ha chiamato in causa direttamente!!!??? Chi doveva rispondere secondo te?
La mia impressione è che abbiamo una gran fretta di catalogare il m5s come bluff...
Se questo ci fa stare meglio...
Mi sbaglierò ma la mia impressione è che ne abbiamo paura. ...
Oltretutto Renzi si è rivolto a Grillo in persona e non al m5s, e Grillo per niente turbato ha risposto di persona a stretto giro, e meno male che lui è solo il megafono, il movimento è un movimento orizzontale con la democrazia diretta e uno vale uno ecc ecc. Ma questo non ci stupisce, ormai.
Perché, fondamentalmente, il più grosso bluff rimane il m5s.
cioè, metti che il m5s prende il 20, il 15, il 10 è comunque una vittoria perché ha preso il supermillanta per cento rispetto alle precedenti europee o c'è una soglia al di sotto della quale grillo potrebbe dire: non è andata tanto bene?
no, perché a poker vince chi alla fine si porta via più soldi, indipendentemente dalla bravura, dai trucchetti, dal culo
e poi (dittature a parte) c'è sempre un'elezione successiva
e comunque non va dimenticata la campagna elettorale: ci si entra in un modo e se ne esce in un altro, oltretutto alle europee ci sono ancora le preferenze (mò valli a fa' elegge' tutti 'sti crimi, nuti, ecc.)
Purtroppo come direbbe pigi "è quest'acqua qua.."
Il lapsus divino
14-12-2013, 01:48governo Letta, ho una teoria, religioniPermalink"Il sistema del due per mille non frega il cittadino". "Se il cittadino non opta, quindi non sceglie Stato o partiti, il contributo, il due per mille stesso, rimane allo Stato". Così ha detto Enrico Letta e senz'altro è una buona notizia: per molto tempo abbiamo temuto che anche il due per mille di chi non intendeva scegliere (il cosiddetto "inoptato") sarebbe stato distribuito ai partiti. Non è così: eravamo i soliti prevenuti, il sistema del due per mille non fregherà il cittadino.
Ma perché ci era venuto un dubbio del genere? Semplice: avevamo pensato di applicare al nuovo "due per mille" lo stesso sistema che funziona per l'otto per mille con cui si finanziano le confessioni religiose. Nel caso dell'otto per mille infatti l'inoptato viene ri-distribuito secondo un criterio proporzionale: la confessione che ha ottenuto il maggior numero di "preferenze" ottiene la fetta più grande. Se si considera che più o meno il sessanta per cento dei contribuenti non esprime nessuna preferenza, ne risulta che il 37% dei contribuenti che scelgono la Chiesa cattolica riescono a dirottare su di essa l'85%... (continua sull'Unita.it, h1t#209) (dati del Senato relativi al 2007): più del doppio. Per contro l’Assemblea di Dio e l’Unione delle chiese metodiste e valdesi hanno deciso di rinunciare alla loro quota di inoptato.
non t'è proprio possibile immaginare un diverso punto di vista senza scomodare le categorie filosofiche come "fette di mortadella sugli occhi"?
ricordati tu piuttosto la cronologia dei movimenti, prima che grillo cominciasse a dare benedizioni e poi dispensasse il suo simbolo e poi cominciasse a dare patenti di ortodossia (e a revocarle)
Dunque, dal mio punto di vista i livelli problematici sono diversi.
1) Innanzitutto non mi piace l'idea di fondo, ossia che una fetta, per quanto "piccola", del gettito fiscale sia destinata alle confessioni religiose (o eventualmente allo stato); certo, sussidiarietà, centri sociali, scout, volontari e quant'altro; ma si tratta comunque di enti che si organizzano come meglio credono, e talora si esprimono in maniera "eversiva", penso alle varie "obiezioni di coscienza", ai pro-life nelle strutture sanitarie pubbliche (non entro nel merito, chè tanto lo ha già fatto Leonardo altrove).
2) Il punto chiave, hic et nunc, è ovviamente la destinazione dell'inoptato; qui sono d'accordo con lo spirito di quanto dice Leo nel pezzo, ma il fatto è che per risolvere questa cosa è necessario prima venire a capo di (1).
3) Trovo problematico a margine quel che ne consegue, ossia che io con la mia firma possa muovere i "soldi altrui", o viceversa che altri decidano la destinazione dei "miei soldi". Se per il finanziamento dei partiti questo può essere inevitabile, dato il requisito della segretezza del voto, e la non-schedabilità dei cittadini, ma per le religioni, che peraltro rivendicano una dimensione pubblica e palese, trovo che ciò non abbia molto senso.
A margine, restano altre questioni aperte.
Ad esempio si dice che la Congrua, e quindi l'8 per mille siano dei risarcimenti per gli espropri dei beni ecclesiastici; ma un risarcimento si fa fissando un valore da risarcire e restituendolo in maniera dilazionata secondo certe condizioni fino all'estinzione del debito; qui, invece, l'estinzione non è proprio prevista; ma un credito infinito è un sopruso bello e buono, così come un debito inestinguibile è una truffa (e poco conta che sia stato lo stato stesso a disporli).
Poi mi dispiace che l'indignazione stia "montando" in conseguenza della crisi; come per gli f35, che non andrebbero acquistati in quanto arma di offesa, e non in quanto la nostra partnership al progetto dà benefici marginali, o perchè abbiamo pochi soldi, così il dirottamento dell'8 per mille non dovrebbe esistere anche se l'Italia fosse un immutabile Eldorado; e non dovrebbe esistere in quanto truffa (già detassando donazioni volontarie erogabili da parte del singolo contribuente in sede di dichiarazione dei redditi, come mi pare già si faccia altrove, lo stato farebbe una concessione sin troppo larga).
Resta da capire il margine d'azione.
Credo che se la legge sia emendabile unilateralmente dallo stato sia di per sè controverso; bisognerebbe innanzitutto cercare di capire come stanno le cose, perchè se ciò che conta è solo la legislazione interna in quel caso c'è margine teorico per agire, e pratico per sollevare la questione, iniziare a far pressione. Magari un referendum sarebbe comunque bocciato, in quanto si parla di tasse, ma almeno il problema potrebbe essere messo in agenda; ed è proprio questo il punto. Il fatto che Leonardo ne parli, e che scelga di farlo sull'Unità, è già qualcosa.
[non posso rileggere, ho scritto di getto, vogliate perdonare tutti i pasticci disseminati qua e là]
PS per C: il comico è milionario ma è pure genovese.
C.
C.
Togli le fette di mortadella che hai sugli occhi....
Ricordati che per fare la buona politica non c'è bisogno degli sghei..
se vogliamo l'8 x 1000 è il degno erede della decima sempre voluta e pretesa dalla chiesa
nella discussione sul finanziamento ai partiti non dovremmo confondere i piani: tra chi commette reati (mazzette & tangenti), chi utilizza male il finanziamento (sempre reato, ma forse meno grave) e chi vuole che i partiti siano finanziati alla luce del sole (per esempio col 2 x 1000)
ora concentriamoci, chiudiamo gli occhi e immaginiamo cosa ne sarebbe ora dell'italia senza finanziamento pubblico e con berlusconi pieno di sghei...
fatto?
al confronto la corea del nord sembra un paradiso...
In realtà mi sono limitato a dire che tutti ragliano che quell'articolo passò coi voti dei comunisti, ma omettono che una maggioranza per approvarlo ci sarebbe stata comunque; ovviamente non era certo il punto del mio intervento, ma mi sembra un dettaglio non da poco, ed ho voluto farlo notare.
[quanto a cambiare un articolo della Costituzione, mi pare che non sia roba banale, pure se dal giorno dopo inizi a cospargerti di benzina e a darti fuoco]
@secondo anonimo firmato C.
Certo, assolutamente, firma meno del 40%, per cui la firma di Marcello sicuramente sposterà nel senso che dici tu.
Volevo, però, sottolineare il meccanismo, che sarebbe iniquo (in un senso o nell'altro) anche se si esprimessero tutti: non si tratta di destinare il proprio 8 per mille a Tizio o Caio ma di esprimersi su come l'8 per mille del gettito complessivo andrebbe ripartito; tra le altre cose, è proprio per questa ragione che lo stato non può trattenere per sè il contributo di chi non firma: il singolo contributo è indisponibile.
Su ogni accordo tra Stato e Chiesa (Chiesa, non Santa Sede o Vaticano) riconducibile al Concordato, non è possibile alcun referendum, nè una modifica unilaterale da parte del nostro legislativo; mi piacerebbe sbagliarmi, ma temo che in questo faldone rientrino sia l'8 per mille, sia insegnamento della religione cattolica.
Quanto ad eventuali modifiche, credo che l'unica cosa modificabile sia il numerino; poichè l'x per mille nasce in conseguenza del fatto che alla stragrande maggioranza di preti e suore di guadagnarsi il pane col sudore della rispettiva fronte ingozza poco, attualmente dovrebbe essere meno del 4; in teoria, sempre se ricordo bene, ci sarebbe una commissione apposita col compito di accordare periodicamente quella cifra; tuttavia a causa di impicci vari (ivi compresa una folgorazione sulla via di Damasco) non lo ha mai fatto.
1) E' vero che uno non decide per la propria percentuale di irpef, ma è anche vero che molte persone non effettuano alcuna scelta quindi è come se marcello decidesse per se e per qualcuno che non sceglie. Il suo voto in pratica, in questa specie di grosso sondaggio di opinione sui cui si basa l'8 per mille, vale più di uno. E' probabile infatti, a meno che non sia molto ricco, che la sua opzione tolga alla chiesa cattolica più di quanto sperava!
2) Non ne sono sicuro, ma il concordato prevede solo che una frazione del gettito irpef vada alla chiesa. Il meccanismo di ripartizione delle scelte non effettuate dovrebbe essere previsto solo dalla legge italiana e quindi liberamente modificabile.
C.
Volendo semplificare, quandanco avessero firmato tutti, se sei povero ti sarà andata di lusso, se sei ricco altri avranno deciso la destinazione delle tue tasse, se sei medio non si sa.
Sempre per come l'ho capita io, si sbaglia anche Leonardo, nel senso che il meccanismo dell'8 per mille è considerato parte di un qualcosa di equipollente (in base a non so quale sentenza) ad un trattato internazionale, su cui (a) in base all'art. 75 il popolo bue non può avere voce in capitolo, e (b) non può essere oggetto nemmeno di una revisione unilaterale da parte del Parlamento, per via del vergognoso art. 7 (quello che tutti si beano di ragliare che passò coi voti dei comunisti, senza però specificare che sarebbe passato comunque).
la cosa più odiosa dell'8 x 1000 è proprio quella. io sono ateo e me ne frega un c... niente della religione, ma in questi anni ho sempre messo la firma su ebrei o valdesi (come minoranze) così non vanno alla chiesa cattolica neanche di ritorno
sospetto che per cambiare la legge bisogna rimettere mano ai patti e...
E anche questa lasciata è persa.
21-11-2013, 01:57governo Letta, RenziPermalinkConsiderato che il PD è da qui in poi il partito di Renzi - e che Renzi da qui in poi perde definitivamente l'appeal che aveva in quanto avversario dell'apparato del PD;
che il suo vero avversario interno è Enrico Letta, il cui progetto consiste nel tener duro a Palazzo Chigi fino al semestre di presidenza UE;
che il governo Letta, senza aver perso un solo ministro del PdL, da qui in poi sarà visto dall'opinione pubblica come un governo del PD, a cui saranno rinfacciate tutte le scelte impopolari;
che d'altro canto nessuna di queste scelte impopolari porterà concreti vantaggi ai cittadini nell'immediato, e che anche chi parla di ripresa nel 2014 ne parla sottovoce e immagina coefficienti dello zero virgola: nulla che ti possa far vincere le elezioni;
che nel frattempo Berlusconi, svincolato dal governo, è già libero di risintonizzare la sua offerta politica sul malcontento popolare, ammesso che ne abbia ancora la voglia e la forza (da questo punto di vista è veramente strano che chiuda il programma di Del Debbio);
che anche Grillo non è che stia perdendo tempo, e che non può che trarre vantaggio dalle debolezze interne dei due contendenti;
...calcola quando conviene a Renzi far cadere il governo.
Risoluzione:
Immediatamente. Renzi è un prodotto genuino, non si può conservare in frigo più di tanto. Più passa il tempo, meno fresco diventa, più rimane coinvolto nelle scelte del governo.
Più passa il tempo e più Berlusconi ha tempo per riorganizzarsi; anche per ricucire con Alfano & co. se a un certo punto avesse bisogno di ricucire. Invece se si vota di nuovo a febbraio, B. si ritrova con un partito tutto da inventare e potrebbe anche trovarsi in difficoltà: non ha più i riflessi di un tempo.
Se ne deduce che:
Non resta che trovare una scusa, il primo scandalo a disposizione che coinvolga qualche membro del governo, il primo voto di sfiducia utile.
Ovvero:
il giorno migliore per far cadere il governo era... ieri.
Non ho parole...queste battute non fanno più ridere neanche mia figlia di 5 anni...
E' questa la intellighenzia che dovrebbe rappresentarci. Ha senso uscire di casa con questo freddo e cacciare fuori anche i due eurini?
A parere insindacabile del signor Leonardo chi è il troll provocatore?
Prima di rispondere un piccolo e trascurabile dettaglio: lord maks ha difeso a spada tratta la linea di pensiero del signor Leonardo mentre l'anonimo la pensa diversamente.
Chiaramente ora mi beccherò anche io del troll grillino..
R.
E anche i miscredenti da incenerire.
Ovviamente, fai molta attenzione alla punteggiatura, appena non si è d'accordo con il pensiero di Leo ti becchi del troll grillino....guai a pensare che magari ci sia qualcuno del pd non propriamente soddisfatto di come vanno le cose...
Non spetta semplicemente a me difendere Vendola; mi contento di saper distinguere un'inchiesta fatta bene da una killerata. Spero che anche i lettori del Fatto condividano questa competenza e traggano le loro conclusioni.
Il suo modo di "rispondere" è ripetere magari con parole diverse, del resto ha un vocabolario non indifferente, le stesse cose che ha scritto nel pezzo e ovviamente solo ed esclusivamente dalla sua prospettiva (che è naturalmente quella giusta :) Non esce mai di una virgola da quello che ha scritto, credo che questo gli dia sicurezza...quindi scordati che ti possa rispondere e men che meno dare ragione....
In genere scrivo col mio account ma in questo caso preferisco rimanere anonimo....
Alessandro
Ti assicuro che non penso che tu sia espressione di un qualche consorzio di poteri forti che ispira i blog a difendere Vendola (se no non perderei tempo a scriverti - e tu a rispondermi, cosa per la quale comunque ti ringrazio - ma proprio per questo mi sembra che una parola su questo da parte tua sarebbe chiarificatrice, anche in omaggio al giornalista Carlo Vulpio, che l'inchiesta su Vendola l'ha fatta, ed è giunto a conclusioni molto simili alle mie.
Raf
Perché?
Ma se ci hai fatto caso, il pezzo che ti ha colto sul vivo si intitolava "il Fatto cosa pensa di te?", non "Vendola è innocente".
Se tu pensi che io sia qui per difendere Vendola, o io sia espressione di un qualche consorzio di poteri forti che ispira i blog a difendere Vendola, non hai capito.
Io mi pongo semplicemente il problema: ma si può trattare i lettori così? Con intercettazioni montate ad arte, la base, e il pezzo accorato che chiede dimissioni perché il politico che ride coi potenti sui morti di cancro è una vergogna?
Se la tua riposta è sì perché lo fanno anche tutti (chi?) per esempio la Repubblica, e il tuo esempio è la rubrica sulle imbecillità dei grillini, mi sa che non ci siamo. La Sarti che sbaglia a fare i conti su twitter non sarà un grosso scandalo, ma è una notizia fatta e finita in sé (e infatti la sua linea di difesa è dare addosso agli hacker, come sempre). Vendola che dice di essersi divertito al telefono non dimostra niente. È una scorciatoia per chi le inchieste non le sa fare o non ha voglia di leggerle.
A dire il vero quello che conosciamo bene sono le scelte secondarie, che fanno riferimento a posizionamenti passivi, di sopravvivenza... sappiamo che le ali estreme devono fare can can per cavalcare il giusto sentimento di protesta il loro compito, sappiamo che B fa di tutto per salvare se stesso e le proprie ricchezze (anche proponendosi come sistema), sappiamo perchè Letta toglie l'Imu... ecc... sappiamo che Cuperlo vuole difendere i residui di una vecchia scuola organizzativa di partito e anche molte posizioni di rendita... sappiamo che Renzi è un più o meno sincero boyscout con manie di protagonismo... (ma è anche l'unico che ci mette entusiasmo)
e tutto qua... ci mancano le motivazioni delle vere scelte di fondo e capiamo che ci mancano, perchè ci sono cose enormi che non ci spieghiamo, quella del salvataggio reiterato di B, quella dell'appoggio del centro sinistra alla guerra in kosovo, la scelta di candidare marini, la scelta di candidare prodi, quando si sapeva che era difficile che in quelle condizioni alla seconda votazione sarebbe passato, la scelta di far fuori prodi da parte di tantissimi (odiavano prodi? perchè? odiavano bersani? perchè?) la scelta dei giudici di non condannare i concessionari del gioco d'azzardo per l'evasione fiscale... (è dei giudici la responsabilità di non aver fatto pagare nulla !!! e i politici non parlano perchè il gioco dazzardo è un'entrata enorme per l'erario)
si dice, ed è plausibile, che ci siano delle sorta di massonerie, dei gruppi che stanno aldilà dei partiti e aldilà delle corporazioni, ma questi gruppi multilivello non sappiamo che disegno abbiano alla fine, si fanno la lotta fra loro, questo è certo, ma attraverso mille posizionamenti incrociati e non si capisce perchè.
sono solo per difendere gli interessi dei propri affiliati, ma come fanno ad essere sicuri che non ci siano affiliati in più "gruppi segreti" hanno degli ideali di fondo come le antiche massonerie, una visione del mondo?
e comunque anche questa ipotesi delle massonerie è tutta da dimostrare e chiarire...
ergo, date queste premesse, non possiamo prevedere la data della caduta di nessun governo
Alessandro
Questa è la vera questione, Leo, non il "dossierino" sul quale tu continui a spostare il discorso. Di "dossierini" sono pieni tutti i giornali (la Repubblica ha praticamente una rubrica fissa con le stronzate dette o scritte sui social network dai grillini, ed è giusto, perché chi vota deve sapere se il suo candidato crede che gli installino dei chip sotto pelle, o che esistano le sirene e i poteri forti ce lo nascondono, o non sa fare i conti sulle pensioni; e sono cose - credo che condividerai - molto meno gravi dell'atteggiamento di Vendola e Cancellieri).
Raf
E se B. vuole tempo, non deve dare a Renzi i numeri per far cadere il governo.
Cosa dice la persona che ha studiato seriamente il caso ilva da anni sul presidente?
Sul serio non riuscite a percepire la lieve differenza?
Raf
Tutto il resto è ineccepibile.
http://aldro.com.unita.it/lavoro/2013/11/20/lilva-io-lavevo-detto-e-scritto/
comunque, secondo me, non dovrebbero mancare occasioni di far acdere il governo e andare a votare... diciamo che alcuni dei ministri di questo governo potrebbero (parlo da un punto di vista statistico) fare delle gran cazzate
certo che non far dimettere la cancellieri...
comuque, per citare il filosofo, verso le primarie del pd e oltre
Perché finora il piano era di aspettare che a settembre il nuovo governo tedesco finisse la campagna elettorale e ci lasciasse fare più debiti. Al momento i conti pubblici sono MENO solidi di come li avesse lasciati Monti, e abbiamo rimandato/tolto per l'IMU e cianciato di evitare l'aumento dell'IVA.
2) L'occasione opportuna per far cadere il governo era il 28 aprile.
Cancellieri buh, vergogna, eccetera
05-11-2013, 02:37giustizia, governo LettaPermalinkÈ in tal veste che, dopo aver preso sommaria visione dei fatti riguardanti il ministro Cancellieri e la scarcerazione della sua amica Giulia Ligresti; dopo aver soppesato i pro e contro e scelto le arringhe dei più titubanti difensori (Luca Sofri) e garbati accusatori (Massimo Mantellini) del ministro, dichiaro che, per quanto mi compete
Sono indignato. Credo che la Cancellieri dovrebbe dimettersi.
Segue la motivazione:
Sono indignato perché la Cancellieri ha aiutato un'amica; questo aiuto era perfettamente conforme alle leggi, al buonsenso e alla decenza; non è tuttavia decente che un ministro aiuti qualcuno piuttosto che un altro (anche quando questo uno non è esponente di un'associazione a delinquere a carattere famigliare, che incidentalmente la Cancellieri frequentava). Bisognerebbe aiutare tutti; e siccome ciò è impossibile, nell'esercizio delle sue funzioni un ministro non deve aiutare nessuno. Ho trovato particolarmente convincente Mantellini quando parla della "variabile umanitaria": il nostro problema è che "ci innamoriamo dell’eccezione, specie se questa contiene una quota sentimentale in grado di scaldarci l’animo. In nome di questo siamo disposti a ridiscutere i valori e perfino la struttura dell’organizzazione sociale". È un difetto che riconosco perlomeno in me stesso, ogni volta che sul posto di lavoro abbuono una nota o un'insufficienza perché rifuggo la crudeltà: invece di esercitare le mie funzioni, mi sembra di infierire su un debole o un inerme. Non ha nessuna importanza che questo debole o inerme sia povero o ricco, bianco o nero, e infatti Giulia Ligresti non è povera e non è simpatica; purtuttavia se fossi al posto della Cancellieri non sarei in grado di infierire su di lei, anche se ciò sarebbe non dico doveroso, ma coerente col ruolo che dovrei rappresentare (ministro della Giustizia in una nazione con prigioni indecenti). Capisco insomma la Cancellieri; ma in quanto presidente della Corte Suprema dell'Indignazione la condanno lo stesso a ricevere la mia accorata richiesta di dimissioni. Cancellieri buh! Cancellieri vergogna! Cancellieri dimettiti!
Esaurite le formule di rito, il qui presente si toglie il parruccone e torna un tizio qualunque, e si sente male.
Non per la Cancellieri, bravo ministro ma non indispensabile (tanto più che il governo non sembra dover durare ancora a lungo). Non per Giulia Ligresti, bando alle ipocrisie: a me interessa veramente poco della salute di Giulia Ligresti. Mi sento male perché non mi sembra di aver mai trattato con tanto disprezzo il pubblico, i lettori, gli italiani in generale. Sul serio penso a loro come a un branco di rancorosi pecoroni a cui dare in pasto la vittima sacrificale, la fanciulla della ka$ta anoressica e inetta alla reclusione? Tenerla in prigione piuttosto che fuori non serve a nient'altro che a questo: a soddisfare l'appetito di un pubblico frustrato che non sa con chi prendersela, e vuole il sangue. E io qui con la catinella che mi lavo le mani e mi domando: quid est veritas? Magari avete ragione voi, non sarebbe la prima civiltà ad aver istituzionalizzato i sacrifici umani. Se a questo siamo.
Eh? No, scusate, pensavo a voce alta. Non lo faccio più. A che punto era il coro? Ah sì: Cancellieri buh! Cancellieri vergogna! Cancellieri dimettiti!
Il problema principale di questo articolo è, però, che si fida completamente delle tesi della cancellieri! Bisogna vedere se le cose stanno davvero così come dice lei..
Fritz
11/8/2013, 6:32:00 PM
Poi decidi: uno è paraculo o troll, entrambe le cose mi sembra un po' complicato.
Io a dire il vero avrei una certa fretta, perché Renzi mi sembra l'unico con qualche chance di vincere, ma tra sei mesi temo che svapori lui pure. Già adesso mi sembra abbastanza sgasato.
Leo sa che a breve renzie diventerà segretario di partito prima e premier poi.
Spera di procrastinare quanto più possibile questo momento. Ancora oggi preferirebbe infatti di gran lunga perdere con pierluigi piuttosto che andare al governo con renzie. Gli crollerebbe tutto un mondo.
Quindi fosse per lui, piuttosto si andrebbe avanti con letta e con le larghe intese, pur con scarso entusiasmo, fino al 2074.
L'equilibrio è precario, le dimissioni farebbero entrare in crisi questo governo.
Meglio non chiedere le dimissioni.
Pare che il prossimo articolo verterà sulla ribollita.
Ci sarà un pistolotto iniziale in cui l'autore spiegherà le origini della forte avversione nei confronti del famoso piatto toscano.
Saremo poi accompagnati in un viaggio interiore che gli permetterà di mangiare la ribollita ma non con entusiasmo.
L'autore infatti tra le righe, con un alone di mistero, ci farà capire che ne farebbe anche a meno.
È (abbastanza) grave il comportamento della Cancellieri, non il fatto che la Ligresti sia a spasso. E invece oggi c'è gente incazzata perché è la Ligresti sta facendo shopping.
Grazie
Qual è il senso di questo blog?
Ora ti dicono che l'articolo (chi l'ha scritto?) è inutile (!?) sterili (!) tutti i commenti..quindi anche i tuoi (!) ...in pratica l'anonimo qui sopra, ti ha detto che non sei in grado di distinguere tra argomenti sciocchi e interessanti...e tu ne sei contento?!
La pubblicità che vedi tu sul sito non è la stessa che vedo io (non mi è mai capitato di vedere kellog's). Google la seleziona a seconda dei gusti dell'utente, che profila in base ai siti che visiti o ad altre informazioni a cui riesce ad accedere. Per esempio adesso io vedo un servizio di pizze a domicilio. Si vede che google pensa che tu sia un tipo da kellog's.
Non ti dico quanto mi passa google per un passaggio pubblicitario, ma fidati, non ci campa nemmeno Beppe Grillo con le inserzioni, figurati me. Anche i siti dei quotidiani, per cercare di far qualche soldo, pubblicano video di animali simpatici e tette celebri, non i ragionamenti che piacciono a te.
Preferisco di gran lunga un commento così a quelli che mi vogliono assolutamente far cambiare opinione (senza aver capito, il più delle volte, che opinione ho).
Più contatti più dindini per te..non funziona così?
Può anche essere che sia uno soltanto con l'hobby degli account e dei nick...al giorno d'oggi c'è tanta gente strana in giro...
Guglielmo, fidati, i sistemi per aumentare o diminuire "sensibilmente" gli accessi a un sito sono molto diversi (questo ad esempio è un pezzo che porta molti più accessi di quanti non ne perda. Non che fosse stato concepito per questo).
Mi suggerisce che c'è gente che non si rassegna a un'opinione diversa dalla propria. Non è una gran notizia.
Non ti suggerisce niente?
"Complimenti: è un pezzo in cui chiedo le dimissioni della Cancellieri."
Eh, Leonardo, impegnati di più!
Ora scappo che ho il bambino sul fuoco, ci si vede in bocciofila.
Più tardi, in seguito a una regolare comunicazione, si attiva.
Se sei convinto che la telefonata provi una qualche irregolarità o reato, non ti resta che denunciare la Cancellieri. Se nessuno lo sta facendo (i grillini? non mi pare) forse è perché non è stata commessa nessuna irregolarità o reato; e la telefonata può essere intrigante ma non dimostra nulla.
Nonostante questo (la Cancellieri non ha commesso irregolarità o reati) con questo post io ne ho chiesto le dimissioni, perché ritengo che comunque ci sia stato un favoritismo, che è indecente. Quindi qual è il problema? La mia mancanza di entusiasmo?
Ma in questo caso cosa avrei *deciso*? Qualcuno mi ha fatto una domanda, io ho risposto. Continuate a riproporre brandelli di metafora che evidentemente non avete mai capito (minuti di recupero? Tra un po' finisce una qualche partita? Potete tranquillamente andare avanti all'infinito; il punto è che state ripetendo la stessa domanda. Devo cambiare la risposta perché non vi piace?)
Tu non vuoi una semplice risposta: vuoi una risposta che ti piaccia.
La esselunga infatti pare stia avendo da qualche annetto qualche problemuccio a livello burocratico in particolare in emilia romagna ma si sta facendo di tutto per farla
aprire....ci mancherebbe..
Mi permetto sommessamente di porre alla vostra attenzione "falce e carrello"...si legge bene...
Se la cancellieri ha chiamato il giorno stesso dell'arresto è "ha dato tutta la sua disponibilità per qualsiasi cosa"....il quadro è completamente diverso.
Non si può più far rientrare il discorso della malattia della figlia..ne convieni?
Come al solito non hai risposto..ma del resto il blog è tuo e ed è giusto che sia tu a decidere tutto. Mi ricorda l'atteggiamento di tanti padroni di marchi e di partito che qui giustamente tanto si criticano....
Evviva la coerenza..evviva il ma-anchismo...
Quello che tu chiami "castello" è un'ipotesi: e non è accusatoria. Mi sembra molto semplice.
Al massimo stai tu provando a costruire un castello per cui io sosterrei delle tesi quando mi farebbero "comodo". Saresti in grado di spiegare in che modo dovrebbe essere più "comodo" per me sostenere una tesi piuttosto che un'altra su un blog personale?
Se si è davvero attivato il primo giorno abbiamo a che fare con un ministro VEGGENTE...non credi?
Tornando al tuo articolo ...ah già..quando ti fa comodo sei il tizio comune...quando non ti fa più comodo sei il parruccone....
P.S.
Chi sei tu per stabilire chi scrive le sciocchezze?
Scusa, non so tu quale anonimo sia: magari è la prima sciocchezza che scrivi. Però qua sopra ne sono già state scritte molte.
Un comune denominatore è l'uso di formule stereotipate ("castello", "platee di pensionati") di cui ormai si è perso il senso. Nel lessico della cronaca giudiziaria un "castello accusatorio" è un insieme di indizi e di prove che dovrebbe dimostrare la colpevolezza di qualcuno. Io non voglio dimostrare la colpevolezza di qualcuno. Ho scritto che è indecente che un ministro aiuti qualcuno (piuttosto che aiutare tutti): tanto mi basta.
Sai per certo che c'è stato un medico compiacente?
"Il problema non è che la ricca viziata alla quale la pappa non và sia uscita." Anche secondo me non è un grosso problema; e infatti non mi affligge particolarmente che sia uscita.
C'è qui invece gente nei commenti che mi sembra sinceramente afflitta: non per giustizia di classe, o forse per una caricatura di questo concetto.
Puoi naturalmente pensare che il pd sia responsabile di ogni disgrazia, e quindi anche dello stato delle carceri. Gli ultimi due governi avevano altre priorità. Il pd poi si trova a fronteggiare una fetta più grande della stessa opinione pubblica che trovi qui. Anche a me piacerebbe che il pd parlasse di come risolvere lo stato delle carceri, ma è un sistema molto semplice per perdere le elezioni.
Le elezioni invece si vincono individuando obiettivi semplici (è ricca! è viziata! è Ligresti! sicuramente la diagnosi è di un medico compiacente!) e dando addosso.
ricorda anche sommessamente che la magistratura dovrebbe essere soggetta solo alla legge e non agire per impulso di un membro dell'esecutivo.
Il problema non è che la ricca viziata alla quale la pappa non và sia uscita. il problema è lo stato delle carceri, che non è stato affrontato nè dal precedente nè dell'attuale governo (entrambi sostenuti dal pd). il problema è la non trasparente interazione di poteri dello stato che dovrebbero essere sulla carta separati. il problema è il riemergere sullo sfondo del concetto di carcere come luogo di internamento e allontanamento dalla società, concetto al quale la nostra lady tutta di un pezzo, per un pelo mancato candidato sindaco berlusconiano per bologna, non sembra voler cambiare (pur essendo l'unica che ha l'obbligo di farlo). il discorso delle dimissioni, chiederle si o no e in forma piu o meno civile è puro fumo negli occhi.
nessuno al quale venga in mente un concetto forse frusto ma pur sempre attualissimo: giustizia di classe?
dai, dillo che lo fai per aumentare i contatti e quindi sfangare egregiamente la pagnotta anche in tempi di crisi e di largheintese
In ogni caso posso suggerire un'ipotesi? Come un eczema si spiega per reazioni allergiche (etc...), forse dopo 30 anni di compressione salariale (etc...) questo livore è qualcosa più che qualcosa di cui avere pietà.
Buone cose.
Non meriti neanche una risposta...
Il problema è che si presume che altri nella stessa situazione non abbiano potuto contare sull'interessamento sollecito del ministro: quindi, dal momento che verso di loro si consuma un'ingiustizia, si dovrebbe consumare anche per la Ligresti. È l'illegalità che dovrebbe essere uguale per tutti?
Non so se sei d'accordo ma se così fosse cambierebbero non poco le cose....
Il fatto che hai fatto esprimere la richiesta di condanna al tuo ego parruccone, non al tizio normale. Pareva anche questo ironico.
Questo passaggio infine mi ha fatto pensare che, ancora, non ci credessi veramente quando parlavi di dimissioni:
"A che punto era il coro? Ah sì: Cancellieri buh! Cancellieri vergogna! Cancellieri dimettiti!"
Ad alcuni, e a me, ha dato l'impressione che non avessi molta voglia di partecipare a quel coro.
Colgo l'occasione per ripetere che chiedere le dimissioni per non lasciare la piazza ai forcaioli è come rapire un nero per evitare che lo faccia il Ku Klux Klan.
Il riferimento è a questa frase
"Ma lo ritengo perché non vorrei dare ai forcaioli di nessun partito un appiglio in più per la prossima campagna elettorale"
Libero di irritarti o di rispondere eccentricamente, ovviamente, però trovo che una risposta meno arrogante e più argomentata me la potevi dare.
Mi sa che stai facendo confusione tra "perseguitare" e "applicare la legge"
(mi permetto di ricordare sommessamente che la legge dovrebbe essere uguale per tutti...sia che ti chiami silvio, giulia, totò...ecc.)
Il punto è che nel momento in cui mi sorprendo a pensare: eh, la gente è fatta così, livorosa, ecc.: in quel preciso momento, in cui alla pietà per una persona di giustappone la pietà per una "gente" che ha bisogno di vedere perseguitati colpevoli, io divento Pilato: ed è una sensazione che non mi piace.
"Il pezzo che hai appena letto ne chiede comunque le dimissioni."
Sto sbagliando?
"Sia chiaro, io sono, in maniera ferma e rigorosa, per le dimissioni del Ministro....ma anche per una umana comprensione di quanto accaduto e quindi per una piena assoluzione!
Mitico Uolter!
peccato, qua una volta era tutta inteliggenza, come dice quell´altra ex brava e comune amica
http://bit.ly/17KQiXu
tibi
Tu hai bisogno che qualcuno ti dia una risposta univoca. Io non ne do quasi mai. Non è terzismo, è proprio che non è il mio business. Trovi tantissimi blog che ti spiegheranno cosa pensare con le parole più semplici possibili. Io penso che la Cancellieri abbia commesso un errore e debba dimettersi; e allo stesso tempo penso che sia odioso chiederne le dimissioni. Non è che sia una cosa complicatissima: è il sentimento del contrario, una cosa che ci rende un po' meno univoci e un po' più umani.
Se qualcuno ti chiedesse di intercedere per lui, tu magari gli diresti che non puoi; ma dicendolo un po' ti vergogneresti. Tutto qui.
Magari per dare un taglio più accettabile per la nostra sensibilità e contemporaneamente per "ridimensionare" ..si può prendere spunto dagli anziani caricati-a loro insaputa- sui pullman e scaricati direttamente sulle sedie-rigorosamente mai in prima fila- delle varie convention del nostro principale competitor...
Il punto a me pare che sia: se un ministro vanta una lunga e amichevole frequentazione con una famiglia un po' discussa (un po' tanto, e per ragioni abbastanza gravi), e se questa frequentazione ha originato, come forse è inevitabile, qualche episodio che i malevoli potrebbero interpretare in maniera equivoca - il patriarca che si vanta di aver favorito la carriera del ministro, il figlio del ministro che ha lavorato per una società dei Ligresti e che quando scoppia il casino (evidentemente il senso dell'opportunità non è una dote di famiglia) si precipita a dichiarare che lui ha fatto l'impossibile per salvare i Ligresti - è davvero il caso che quando la famiglia in questione finisce nei guai con la giustizia il ministro si affretti a telefonare la sua solidarietà e si metta a disposizione al grido di "non è giusto, non è giusto"? Non potremmo sceglierci dei ministri un po' più avveduti, e magari un po' più disponibili a dare spiegazioni quando pestano una cacca, invece di fare gli offesi?
Che cosa dovrebbe convincerci che questo è un comportamento appropriato per un ministro della giustizia, il fatto che Alfano ne ha combinate di peggio? (tra l'altro, se non sbaglio, nel pasticcio kazako la Cancellieri fu la prima a sporgersi dal balcone per garantire che tutto si era svolto nel modo più regolare e a scagliare anatemi contro chi lo metteva in dubbio, altro exploit che non ce la farà rimpiangere se mai dovesse decidere di dimettersi)
Forse Leonardo il parruccone sta discutendo animatamente con Leonardo il tizio comune :)...e tra poco magari prenderà una posizione più chiara
L'idea che un ministri si attivi su segnalazione diretta non funziona: il ministro non farebbe altro tutto il giorno, e scegliere qualcuno sì e qualcun altro no non è giusto.
Però vogliamo dire che tutto sto casino è esagerato? Va bene, è un errore, ma è un errore veniale senza vittime al quale si può emendare non facendo la carità anche ad altri cento sfigati, ma tirando fuori una proposta che denunci i guasti del sistema e che cambi almeno qualche pezzo del sistema, e in tempi rapidi.
Poi basta, fine, morta lì.
Se sono in disaccordo con Leonardo è nel chiedere le dimissioni solo per non dare argomenti ai forcaioli alle prossime elezioni. No, questa cosa va discussa nel merito, non nel senso del vantaggio elettorale (è una cosa che ricorda l'atteggiamento di Grllo sull'immigrazione...lo dico senza polemica ma è così).
Tra l'altro per capire questa preferenza per le dimissioni ho dovuto leggere i commenti, perché dal pezzo m'ero fatto l'idea che Leonardo fosse contrario alle dimissioni e punto.
Allora scusami ma non è vero che "ne chiedi comunque le dimissioni"
Vi sono altre autorità che decidono sul singolo trattamento carcerario dei detenuti. Essere "amici di" non dovrebbe incidere sull'esito di queste scelte.
C'è qualche altro luogo comune che vuoi visitare prima del tramonto? Cerca sempre di rispondermi come risponderesti a Bambi.
Quando la questione è del tutto indipendente: un ministro può intercedere per un individuo x o no?
Lo dicevo io che le larghe intese potevano nuocere alla salute.....
E non mi pare che ora tu voglia prenderti a schiaffoni davanti allo specchio...tutt'altro...
P.S.
Chiede le dimissioni il Leonardo col parruccone. Il Leonardo tizio comune esprime comprensione e solidarietà mettendo a fuoco solo l'aspetto umano e non quello giuridico.
Tu chi sei dei due?
Sei andato a fare la spesa alla coop o alla esselunga?...:)
La Cancellieri è un membro dell'esecutivo, non del legislativo. Il pezzo che hai appena letto ne chiede comunque le dimissioni.
Io poi l'ho scritto: ritengo che la Cancellieri debba dimettersi. Ma lo ritengo perché non vorrei dare ai forcaioli di nessun partito un appiglio in più per la prossima campagna elettorale; non perché ritenga in un qualche modo che una Ligresti dentro o fuori dimostri un particolare stato di diritto.
In uno stato di diritto, in linea di massima, le carceri non scoppiano di detenuti.
Ti faccio una domanda: se invece di me ci fosse Bambi, coi suoi occhioni, le rivolgeresti le stesse domande assurde?
Pensaci bene: tu che ti freghi le mani perché credi di aver trovato la domanda cattiva (una fallacia ipotetica che non vale neanche la pena di essere catalogata), e dall'altra parte Bambi, coi suoi occhioni lucidi.
Perché non rispondi? Ti hanno mangiato il cervello?
Sicuramente no.
E' esagerato, ma è esattamente ciò che ho pensato leggendo questo post. Ti seguo da anni, l'evoluzione del pensiero di una persona può essere giustificato in mille modi, ed essere perfettamente coerente. Ho diversi anni in meno di te, e alla fine del post ho provato paura.
Ora, nel merito, la questione a me pare evidente: il ministro potrà aver fatto lo stesso gesto con altre cento, mille persone, ma la gravità della situazione resta immutata, perchè qui stiamo parlando di un diritto che deve spettare a qualunque persona, non di un atto concesso grazie alla benevolenza del potente di turno (e poi quando cambierà il ministro?). Non ricordo nemmeno particolare impegno della Cancellieri a cancellare le leggi inique che hanno portato alla situazione odierna, a parte generici appelli per l'indulto (lol).
E questo forse e` un sentimento tollerabile per un nipote ma che mai un amante vorrebbe provare. Tempi andati, impermanenza, cose tristi.
Comunque..io, che oltre ad essere bbbuona so´pure sentimentaaaal e nonna,ti assicuro che l´incazzatura che mi prende insieme alla maggior parte di quelli costretti a partecipare al disvelamento di ´ste realta´da halooween, poco ha a che fare con la tua paranoica visione da macello.
Questo per il succo, ma se la spada ( la tua natürlich) affilata di un tempo sceglie Sofri jr o lo scout Mantellini per il confronto, anche la celebrata estetica si da`latitante; scusa ma chi se li.... come ci possono aiutare tipi simili e specie per questa storia,che e` una storia scandalosa e di molte pese conseguenze,mica.. un buco nero di credibilita`e fiducia;ed e`qua che sta il sangue vero, il vero danno.
Io penso che ..
Bhe`, meglio il link succosucco anche perche` c´e` il lavoro interessante di un giovane artista turco che indora la pillola. Io ripassero`, un amore e´ pesssempre!
http://nishangainberlin.blogspot.de/2013/11/stupidi-la-solidarieta-alla-cancellieri.html
No, tenerla in prigione serve a dimostrare che viviamo in uno stato di diritto, dove chi commette un crimine paga a prescindere da quanti soldi ha (o ha rubato) o da quanti ministri conosce.
"cosa vuol dire corruzione... una mano lava l'altra!"
(f. guccini - "la genesi", millennovecento e qualcosa)
forse sono un uomo troppo semplice e la penso così:
http://lacasadilapo.wordpress.com/2013/11/04/2242/
si chiama ministero della giustizia perché la grazia l'abbiamo persa da tempo.
stammi bene.
Potrebbe anche esserlo, ma poi come ti comporteresti con gli altri da bocciare?
Non so, sarà una cosa da etica personale? A me una volta mio padre mi raccontò di aver subito delle pressioni per promuovere un tizio ad un esame, pressioni cui non poteva dire di no. Mi disse anche che, avendo proceduto ad alzare di 6 punti il voto del soggetto raccomandato, fece lo stesso con tutti gli altri che si presentarono a quell'appello (2 giorni di esami) perché altrimenti non si sarebbe sentito a posto con se stesso.
Non ho trovato nessun segno della stessa necessità di egliaglianza nella difesa della ministra. Un ministro non è una persona qualunque, un ministro (sopratutto della Giustizia) dovrebbe avere un concetto un pò più egualitario di Giustizia.
Avrebbe potuto portare il caso all'attenzione dei media.
Avrebbe potuto sponsorizzare una interruzione della carcerazione preventiva nei confronti di tutti quei detenuti per cui non era ritenuta assolutamente necessaria...
Così, onestamente, pare proprio una porcheria. Solo a me?
Mah
Andrea
http://malvinodue.blogspot.it/2013/11/la-frattura-tra-umanitario-e-legalitario.html
Raf
Allora, però, prima dite questa cosa, e ditela per cortesia convintamente: il sistema non funziona, il Tribunale della Libertà sta lì tanto per, ma quando il gioco si fa duro serve un Ministro, un Deus ex Machina qualunque che risolva problemi. A uno, certo, perchè a tutti non può, passerebbe le sue giornate a risolvere casi di gente che non conosce, col rischio di liberare pericolosi criminali, abili simulatori. Meglio si limiti pertanto a quelli che conosce, su quelli avrà modo di essere umana, e ponderata.Ci piace? A me, tantissimo, faccio parte di quella minoranza che, all'occorrenza, forse un numero di telefono di qualcuno che conta, da chiamare, lo trova.
E trovo sia giusto così: che il Sistema non funzioni, che abbisogni continuamente di risposte eccezzionali, che tutti noi anime belle di sinistra lo riconosciamo inutile in quanto tale, e che alla fine della fiera è molto meglio il si salvi chi può.
Io può.
Ti rifaccio la domanda.
Se Berlusconi avesse aiutato Giulia Ligresti (così come ha fatto la Cancellieri) avresti scritto lo stesso pezzo?
Sono graditi solo post allineati al pensiero Unico di Leonardo alias Roberto
Astenersi pensatori liberi che osano fare un poco di critica al governo Letta Napolitano.
Mettiamola così: se avessero quattro ruote ciascuna, le tratterei entrambe da carrelli della spesa. Così non è.
O tutti abbiamo il numero del Ministro o non lo deve avere nessuno!
La legge impone che ci si fidi di medici avvocati psicologi magistrati che monitorano la situazione dei carcerati....punto.
Se poi avalliamo-turandoci il naso - le corsie preferenziali avalliamo automaticamente una ideologia contraria ai nostri principi di sinistra.
E che sia un governo di sinistra a portare questa bandiera è grave oltre che paradossale.
Dal punto di vista "umanitario" sono d'accordo che è meglio salvare una vita piuttosto che nessuna...ma guarda caso si salvano sempre le vite di ricchi benestanti intrallazzati ....
l'argomentazione è stata usata per cheidere la scarcerazione varie volte (inadatto al carcere significa che solo i poveracci sono adatti: fanno una vita di merda e quindi possono sopportare la carcerazione preventiva anche per piccoli reati)
non mi piace il comportamento della cancellieri, non mi piace che 'sta gente continua a infilare i propri teneri figlioli dappertutto, in posti che non dovrebbero proprio occupare, il familismo e nepotismo all'ennesima potenza
la cosa mi urta assai
tuttavia, se dovessi sputare su tutti quelli che si son fatti raccomandare per qualcosa o hanno falsificato un documento per scalare la lista d'attesa dell'asilo o non pagare il ticket o... non credo avrei abbastanza saliva
se fosse vero che cancellieri ha fatto qualche decina di telefonate simili per segnalazioni ricevute di persone a lei sconosciute... per me è assolta
senza nulla togliere al fatto che - potendo scegliere - io non la frequenterei, ecco
ma io, per dire, sono il tipo che non ha niente da dire se un presidente di regione cattolico va a trans (per me sarebbero cazzi suoi), avrei da ridire se usa la macchina di servizio
l'ipocrisia non è reato, credo
Lasciamo stare ruby e consideriamo la stessa identica situazione con berlusconi al posto della cancellieri e lasciamo allora anche la figlia di ligresti .....
se sì, hai ragione te, sennò...
Se al posto della Cancellieri ci fosse ...un nome a caso...Berlusconi...e si fosse interessato per fare uscire una sua amica...avresti scritto queste stesse cose?
Ehi, Grillo, la piattaforma?
02-10-2013, 02:31Beppe Grillo, governo Letta, ho una teoria, internetPermalinkCome andò alle Quirinarie, un grande esempio di democrazia diretta (elaborazione grafica di Paolo Viglione) |
Non posso che dare ragione a Claudio Messora, portavoce del M5S quando se la prende coi parlamentari transfughi del MoVimento che hanno già affermato di voler votare stamattina la fiducia al governo Letta: Non dovrebbe essere, questa, una decisione da prendere solo dopo avere ascoltato quello che ha da dire? Giusto. Purtroppo a quel punto potrei girare la stessa obiezione a Messora stesso, che sembra dare per scontato che i parlamentari M5S invece voteranno contro: non dovrebbe essere, questa, una decisione da prendere solo dopo avere ascoltato quello che ha da dire? Anche Grillo in questi giorni sembra piuttosto sicuro che si debba andare alle elezioni: non dovrebbe essere, questa, una decisione da prendere dopo aver consultato gli elettori? Mi sembrava di aver capito che il MoVimento avesse molto a cuore la questione della rappresentanza, al punto da mettere in discussione la costituzione là dove nega un vincolo di mandato per i parlamentari; a questo punto però vorrei che Messora o Grillo mi spiegassero: come fanno a essere sicuri che chi ha votato M5S in febbraio desideri una crisi di governo proprio oggi, e le urne al più presto? Con tutto quello che implica (impossibilità di intervenire su imu e iva, persistenza del porcellum...) No, sul serio, come fanno? Sondaggi? E perché non li pubblicano?
Oppure basta dare un'occhiata veloce ai commenti sul blog, anche se poi Grillo non risponde mai? Ma il migliaio di persone che ha tempo da perdere per commentare lì o su facebook non è necessariamente un buon campione statistico. E allora, davvero, io non mi stupisco che sia Grillo a dettare la linea, e Messora a ripeterla per chi si era distratto, da bravo capoclasse: ogni partito ha un minimo di struttura, di gerarchia, anche se si chiama movimento e ha un non-statuto con un non-leader. L'unica cosa che non capisco è come fa Grillo a sapere sempre qual è la volontà dei suoi elettori... (continua sull'unità.it, H1t#199)
E’ venuto il tempo di cambiare sistema, di riappropriarsi di se stessi e della propria capacità di decidere. E’ venuto il tempo di restituire il potere decisionale alle uniche intese che possano definirsi davvero larghe: quelle che coinvolgono tutti i cittadini, utilizzando processi e metodi che 65 anni fa non erano disponibili.
Se possono mettersi d’accordo 50 persone nel chiuso di un palazzo, allora possono farlo anche 50mila persone all’aperto. I modi esistono già: consentono di informarsi attraverso la rete, delegare a chi si ritiene competente in materia, ritirare la propria delega, riassegnarla, riprenderla in mano.
Ma se realizzare questa piattaforma è veramentè così difficile, ho una buona notizia per lui e per tutti i pentastellati: il Partito Pirata tedesco ne ha una simile, è open-source e permette di votare on-line agli iscritti, affidando il controllo di garanzia ad un eventuale ente terzo onde evitare sospetti di frodi.
E' pronta, basta solo scaricarla; inoltre, come ho detto, é pure open-source: cosa volete di più dalla vita?
Il sistema operativo si basa sul riconoscimento dell'identità digitale (certificataa dalla cartà d'identità con la quale si è iscritti)
QUINDI
ogni voto sarà monitorato dal sistema operativo
Quindi non esiste libertà di voto perchè la precondizione stessa del riconoscimento del votante preclude la segretezza e di conseguenza la non influenzabilità dei votanti.
Mi spiace ma la democrazia on-line è e rimarrà sempre VIRTUALE e SIMULATA
Dario
Quel che scrive conferma quanto scritto sopra: potevano votare soltanto gli iscritti a tutto il 2012. Tutti gli altri elettori sono da presumere opportunisti che tentavano di salire sul carro del vincitore, e Grillo & co. non si fanno scrupolo di rappresentarli.
Questo che è presentato come un limite politico è soprattutto un limite tecnico: sono bastati in ventimila per far saltare i server alle quirinarie, molti meno dei duri e puri che avrebbero avuto diritto di voto. Se in seguito si vorrà allargare il bacino, gli incidenti aumenteranno, a meno che all'improvviso Grillo e Casaleggio non si dotino di strumentazioni d'avanguardia che fin qui non ci hanno fatto vedere (credo facciano ancora i blog con movable type).
Per quanto riguarda Rodotà... è tutto chiarissimo: non ha vinto le quirinarie, era la terza scelta, lo hanno nominato in 4000, e appena ha aperto bocca per dire qualcosa non gradita a Grillo è stato scaricato con infamia.
però 30.000 persone che votano su 50.000 aventi diritto che poi sarebbero lo zerononso degli internettauti non si possono chiamre "la rete", per esempio
non si possono sfottere quei 2-3 milioni di minchioni (ops, c'ero anch'io) che si mettono in coda, firmano un foglio, mostrano il certificato elettorale, tirano fuori 2 euro e votano alle primarie del piddì
perfino la lega è più democratica del m5s: c'era un modo per mettere all'angolo bossi (il creatore-fondatore) visto che la sua gestione del partito non era piaciuta, ma se un giorno si volesse votare per mettere in minoranza grillo, perché non piace quel che fa o dice?
ripeto, come fa a sapere che gli 8 o 10 milioni che hanno votato m5s la pensano come lui? o meglio: chi ha votato m5s e non fosse (per carità, è solo un'ipotesi di studio eh) d'accordo con lui come deve fare per farglielo sapere?
ma non era solo il portavoce o il megafono? di cosa esattamente?
Certo che costruire teoremi sul m5s conoscendo cosi' poco le sue basi costituenti e le sue motivazioni non e' che faccia proprio onore.
E quel Rodota' che "non era malaccio" e' lo stesso a cui mi riferisco io?
Io parlo di questo qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Rodot%C3%A0
Il fatto che la Gabanelli sia un nome "migliore di qualunque altro" lo trovo discutibile: preferisco Napolitano. Rodotà non era malaccio ma è stato candidato in modo abbastanza fortuito. Entrambi in seguito sono stati accusati da Grillo di varie cose, quindi adesso molti del m5s non li considerano più "migliori di qualunque altro". Quindi i 50.000 si erano evidentemente sbagliati, anche e soprattutto relativamente a quelli che dovrebbero essere gli scopi del m5s. Che rifiutando Prodi si sono ritrovati al Quirinale Napolitano: manovra non proprio perfetta, secondo me.
se a te un sondaggio (non particolarmente rappresentativo e senza il minimo criterio di scientificità) sembra un sistema democratico va bene, ci mancherebbe
ma la domanda vera è:
come fa grillo a sapere quello che vogliono i "suoi" elettori?
quelli che non hanno votato per sbaglio m5s ovviamente (quelli, se ho ben capito, devono andare aff... giusto?)
E non farebbe male nemmeno notare che, invece di un gruppuscolo di politici di vecchia data, sono stati 50.000 signori nessuno a decidere la figura per cui hanno votato i 160 parlamentari del m5s. E che il nome uscito da quella consultazione, pur parziale e imperfetta, era evidentemente migliore di qualunque altro, anche e soprattutto relativamente a quelli che dovrebbero essere gli scopi del pd. Che e' perfino riuscito a non votarlo, e a far rieleggere Napolitano. Eccellente manovra.
La natura di B. (e la nostra)
30-09-2013, 02:59Berlusconi, governo Letta, PdPermalinkTutto quello che è successo, un istante dopo che è successo, ci è parso inevitabile; e adesso con chi dovremmo prendercela? Con Berlusconi? Ma Berlusconi non poteva che comportarsi così, è la sua natura: come lo scorpione che non può non pizzicare la rana, B. doveva prima o poi affossare questo governo. Potremmo prendercela con Enrico Letta. Ma anche la rana in fondo non poteva che comportarsi così: la sua unica chance era imbarcare lo scorpione e convincersi che sarebbe andato tutto bene. Era il suo ruolo e, per quanto ridicolo, lo ha portato avanti con un certo stile. Letta avrebbe potuto fare più o meno di quello che ha fatto, e tutto questo sarebbe successo ugualmente: lo sapevamo. Magari ignoravamo la goccia che avrebbe sbilanciato i piattini in equilibrio così precario (la sentenza della Cassazione) - ma in coscienza come potevamo sperare che il governo durasse molto di più?
Era nato per cambiare legge elettorale e prendere tempo, in attesa che Berlusconi decadesse o Grillo si sgonfiasse. Grillo si è rigonfiato, Berlusconi sta per decadere, ma ha preso la legge elettorale in ostaggio - e anche questo tutto sommato era abbastanza prevedibile. Nel frattempo il PD avrebbe dovuto prepararsi alla campagna elettorale più difficile, e non è andata così. Lo dico da osservatore parziale, che ha sempre evitato di infilarsi nel coro di chi critica il PD sempre-e-comunque: stavolta possiamo prendercela soltanto con noi stessi. Sapevamo che Berlusconi poteva staccare la spina in qualsiasi momento, e abbiamo perso tempo in una battaglia precongressuale estenuante, alimentando sui quotidiani polemiche inutili, fino alla catastrofe dell'ultima caotica, incomprensibile assemblea del PD. Non potendoci aspettarci lealtà da Berlusconi, o ragionevolezza da Grillo, l'unica cosa che chiedevamo è che il PD reagisse alla batosta rispondendo almeno a un basico istinto di sopravvivenza: tanto più che il candidato ormai c'è, può essere più o meno simpatico ma c'è, e le stesse primarie sarebbero pleonastiche (il che non significa che non possa convenire celebrarle, anche soltanto come cerimonia: però nessun plebiscito ci ha mai fatto poi vincere le elezioni). Niente da fare, a quanto pare: bisognava litigare sulle primarie, sulle convenzioni che nessuno sa cosa siano, sul ruolo del segretario rispetto al ruolo del candidato... intanto domani comincia la campagna elettorale, e il congresso è convocato per dicembre. Berlusconi non ha più niente da perdere e potrebbe persino vincere.
E a questo punto ritorna la vecchia domanda: ma sul serio? Stiamo davvero lasciando che un evasore fiscale milionario si metta a sparare a zero sugli avversari politici attraverso canali televisivi che ha accumulato in plateale violazione delle leggi - finché non le ha lui stesso cambiate? Gli stiamo davvero lasciando la possibilità di raccontare altre bugie a quel quinto di italiani che lo ascolta ancora e che gli è sufficiente per dettare condizioni in parlamento? Che altro deve fare, ancora, Silvio Berlusconi, per convincerci della sua natura di nemico pubblico? Cosa trattiene le istituzioni dal trarre le estreme conseguenze di fatti altrettanto estremi? In Grecia il leader di un partito neonazista è in carcere con l'accusa gravissima di essere il mandante di un assassinio. Berlusconi non è un nazista e non è un violento; in compenso quelle contro di lui non sono semplici accuse: Berlusconi ha corrotto, Berlusconi ha rubato, a Berlusconi non si dovrebbe consentire la libertà di far cadere un governo o addirittura causare la fine di una legislatura. Se questo diritto glielo riconosce in qualche perverso modo la Costituzione, violiamola pure: lo facciamo tutti i giorni quando si tratta di torturare i detenuti comuni o non riconoscere il diritto d'asilo. Inutile prendersela con B., fin tanto che lo lasciamo libero di offenderci: ma perché lo lasciamo libero? Di cosa abbiamo paura? O anche questa disponibilità a lasciarci fottere così, anche questa rientra nella nostra "natura"? Trenta mesi fa, un professore osò scrivere su un quotidiano di sinistra che un'emergenza del genere andava risolta coi carabinieri.
Ciò cui io penso è invece una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale «stato d'emergenza», si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d'autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d'interessi, le cause di affermazione e di sopravvivenza della lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l'Italia alla sua più profonda vocazione democratica, facendo approdare il paese ad una grande, seria, onesta e, soprattutto, alla pari consultazione elettorale.
Insomma: la democrazia si salva, anche forzandone le regole. Le ultime occasioni per evitare che la storia si ripeta stanno rapidamente sfumando.
Lo presero per matto - carabinieri e forze di polizia non godono di molto credito presso quel bacino di lettori. E tuttavia Asor Rosa aveva molto semplicemente ragione: contro i ladri non si mandano i generosi manifestanti; contro i ladri e i nemici della salute pubblica uno Stato, se vuole sopravvivere, si difende con la forza. Ma era già tardi, nell'aprile del 2011.
il PD ha scelto il governo di larghe intese. ok, non voglio nemmeno entrare nel merito del perchè di quella scelta. diciamo che c'erano dei motivi (non per me, ma ne posso capire la logica).
se però, una volta insediato Letta il democristiano, ovvero indubbiamente una figura capace di tenere insieme le cose, si sono di colpo scordati cosa il PDL aveva fatto durante il governo Monti, allora sono "de coccio".
voglio dire, con Monti sono passate più cose gradite a Berlusconi che non al PD e l'abbiamo visto con la sua bella faccia di bronzo durante la campagna elettorale fingere di nemmeno essere stato parte di quel governo. l'ha pagato tutto il PD e lo sappiamo (a parte campagne elettorali sbagliate o meno).
per quale motivo questa volta il PDL avrebbe dovuto essere più affidabile? per quale motivo il PD ancora e sempre gioca di rimessa, lasciando sempre la palla in mano agli altri? per governare? no, visto che ha fatto solo rinvii e sospensioni.
per la sua sopravvivenza? no, perchè già l'accordo gli ha fatto perdere qualche carrettata di voti, (oltre ai i 101), quindi perchè non mettersi in cassaforte subito la legge elettorale? o la legge sull'omofobia fatta bene?
perchè non rischia mai qualcosa? quante mosse stupide e pavide ancora dovrà fare per capire che è proprio questo essere perennemente timoroso a fargli perdere voti?
ha perso perfino il mio. e pragmatica come sono, non era per niente facile. (i grillini all'ascolto non si emozionino, non voto M5S manco se mi drogano la mattina del voto)
e nemmeno parlo dele sue questioni interne, perchè ne capisco poco e perchè quel poco che mi pare di capire è che pure all'interno si muovono allo stesso modo, come ubriachi.
Mi permetto di citare una cosa apparsa sul FB di Gilioli
"Gli ultimi rumor sono grotteschi.
Cioè: per evitare la scissione, il Pdl voterebbe compatto la fiducia a Letta. Ma Letta non vuole, perché senza scissione rimarrebbe ostaggio di Berlusconi.
Allora pensa di dire cose pesanti in Aula sulla giustizia, prima del voto, per evitare che i falchi del Pdl gli votino la fiducia.
Semplice no?"
Ho aggiunto
"Semplice si. E in questo modo taglierebbe anche le gambe a Renzi, e forse, trasformerebbe il PD definitivamente in un partito neodemocristiano tagliando fuori dai giochi le componenti che si considerano parte della sinistra del partito. Pure in silenzio, perché ogni scissione del gruppo "a sinistra" sarebbe oro per Letta, che coglierebbe l'occasione per unirsi a S. Civica e ai fuorusciti di Berl per rifondare una nuova DC sulle spalle di Letta e Alfano, quarantenni che ci garantirebbero altri 40 anni di DC (e ringraziate che l'alternativa è 40 anni di Marina)"
Ora secondo me i due scenari sono davvero
a) il PD si spacca e si rifa la DC con i fuoriusciti di Berlu
b) il PD resta intero e la sua ala sinistra (altro che frangia centrista) viene messa più o meno a tacere sotto l'implicita minaccia che dopo una scissione si torna a un DC vs PCI, senza però che ci sia più il PCI.
Belle prospettive... vi piacciono?
Io alle primarie voto Civati :)
Andrea Kimboz
Temo che non siate rimasti in molti a credere alla storiella del PD babbione (cmq non giustifica). Si può essere cmq babbioni fino a un certo punto.
Sempre più gente invece, s'è convinta della storiella del PD complice. Le sparate di Violante (e meno male invece che ha parlato dico io) e di Letta che poco prima delle elezioni ha chiarito di avere molta più affinintà per il PDL (questioni di famiglia?) che non per il M5* sembrano confermare questa ipotesi.
Andrea Kimboz
Temo che non siate rimasti in molti a credere alla storiella del PD babbione (cmq non giustifica). Si può essere cmq babbioni fino a un certo punto.
Sempre più gente invece, s'è convinta della storiella del PD complice. Le sparate di Violante (e meno male invece che ha parlato dico io) e di Letta che poco prima delle elezioni ha chiarito di avere molta più affinintà per il PDL (questioni di famiglia?) che non per il M5* sembrano confermare questa ipotesi.
Andrea Kimboz
Ci sono lobby che non si possono non permettere di non essere rappresentate in parlamento, con o senza Berlusconi.
Ci penseranno loro a tener su il governo Letta almeno per un annetto.
1) Berlusconi a meno che non si vada a votare a dicembre va ai domiciliari ed è fuori dai giochi per sempre
2) Berlusconi fa bene ovviamente a provarci dal canto suo
3) Le elezioni porterebbero a un vero rischio default o ulteriore commissariamento-declassamento-impoverimento
4) Letta non cadrà
5) Il centrodestra si spacca
6) Per effetto collaterale si spacca anche il PD
7) Ci ritroviamo con la democrazia cristiana
8) Meglio così e tanti saluti
La mia tesi è che ci sia stata una buona parte (chiamarla frangia evoca una piccola frazione, ma non la rende più piccola in automatico) di persone nel PD che si riconoscono in Letta (e Violante, Epifani, Napolitano, Franceschini, Esposito, ...) e che si è giocata una partita rischiosa ma calcolatissima per un pò di mesi, convincendo i loro amici "colombe" del PDL a mollare B.
Ora che il piano di espugnare il PD sembra aver funzionato stanno venendo alla luce. La giornata di oggi ne è la riprova.
Andrea Kimboz
Ora, può darsi che in tutto questo, e nel continuo - ed abusivo - rinvio del congresso PD, tu riesca a vedere una lucida strategia. Io ci vedo solo un gruppo dirigente che ha sbagliato tutto quanto era possibile sbagliare, ed ora si é barricato nella cabina dei comandi con l'intenzione di resistere il più a lungo possibile. Mi pare che la seconda lettura si adatti ai fatti degli ultimi mesi meglio che attribuire al PD (ma quale dei molti PD?) una qualunque strategia.
Mi potrai dire, giustamente, che il PD fa quello che é necessario per governare. Ma al PD, per governare, serve prima di tutto trovare abbastanza gente che lo voti. E il suo comportamento, la sua opposizione timidissima durante il governo Berlusconi, l'essere sempre un passo indietro e sostanzialmente ostile rispetto alla società civile, anche quando questa lo implora di prendere unaposizione ferma su questioni di civiltà e di democrazia, la sua sudditanza verso l'area cattolica, l'impressione fondata che i suoi dirigenti stiano barricati con il terrore che i propri militanti esprimano effettivamente la loro opinione, sono tutti fattori che non aiutano affatto il PD a prendere i voti che gli servono.
Non serve a niente arrivare il giorno dopo le elezioni e dire: dovevate votarci. Un PD che fa queste cose non viene votato, semplicemente, e sarebbe il caso di agire di conseguenza, invece di lamentarsi con gli elettori irresponsabili.
In questi mesi ne ho sentite di tutte: il Pd rallenta perché così bolliscono Renzi, il Pd accelera perché così Renzi non fa in tempo a prendersi la segreteria. C'è un sacco di gente che ha bisogno di leggere sul giornale che il Pd è diviso, ci sono giornalisti che ne scrivono, c'è mercato e c'è letteratura.
Nel frattempo Grillo ha deciso che preferisce tenersi il porcellum, ma è senz'altro colpa della lotta interna al pd.
quindi sì, questa cosa è stata solo idiozia e lotta interna del PD.
E non è più una questione interna al pentapartito: c'è un rischio concreto di frana a livello europeo.
Senz'altro le teste di cuoio hanno regole d'ingaggio, che prevedono probabilmente l'eventualità di sparare a vista su un criminale che stia puntando a un ostaggio: nessuno si è mai lamentato della scarsa costituzionalità della cosa.
Il "mito" di B. è alimentato dai suoi media: si tratta esattamente di sequestrarglieli e di ripristinare la legalità (è illegale raccontare bugie in televisione, B. lo fa da molti anni).
Constant nell'800 veniva dopo Napoleone e l'illuminismo, gente ben più sgamata francamente.
Il porcellum non si cambia perché non c'è una maggioranza in parlamento. Il fatto che il pdl sia "in minoranza" non significa nulla (anche il pd da solo è "in minoranza") finché è nella maggioranza che sostiene il governo.
Il pd ha le sue responsabilità, ma addossargliene tutte è propaganda (che sta funzionando, vedi l'eterno ritorno della solita allusione di Violante).
perchè se nemmeno il Parlamento attuale, dove il PDL è in minoranza, riesce ad abolire il Porcellum (tutta una questione interna al PD), non riesce ad approvare una legge sull'omofobia decente (vedi come sopra), se dei tristemente famosi 101 dopo mesi si sanno - forse - una decina di nomi in tutto, allora vuol dire che si vuole lasciarglelo fare. non io e non te e non molti elettori (ex, nel mio caso) del PD.
non verranno mai chiamati i carabinieri.
Valeva la pena ricordarlo magari anche prima, quando si votava.
Però anche la rana e lo scorpione sono in odore di Paganesimo.
a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;
b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo I, del codice penale;
c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale."
Ergo allo stato attuale Berlusconi non può essere candidato.
Dopo di che mi chiedo: c'è ancora qualcuno a cui sta a cuore la democrazia?, quella roba tipo una testa un voto?, perchè se il punto è la stabilità, Mussolini l'ha assicurata per vent'anni.
Perché fare un governo assieme a B.? Vedasi il pezzo subito dopo "siamo già da molti mesi nel campo della disperazione" cui seguirà di nuovo il "ma non avete schifo a fare un goerno con B." e così via ciclico ciclico ciclico... ;)
Tornando alle cose serie, la sinistra per tanti anni non è riuscita a liberarsi di un simile soggetto anche per la tendenza a preferire i facili "j'accuse" al pragmatismo.
L'attuale legge dice che gli ineleggibili non sono i proprietari di aziende concessionarie, bensì coloro che le amministrano. A norma di legge, dunque, Berlusconi è eleggibile e Confalonieri non lo è. Falso dunque dire che è dal 1994 che è così: non è così e tale legge va cambiata il prima possibile.
La sinistra avrebbe potuto fare una legge migliore durante l'unico periodo in cui ha avuto una maggioranza per farla, ossia la XIII legislatura (1996-2001) e il fatto che non sia stata fatta allora fu un errore madornale che tutt'ora stiamo scontando: molti dei dirigenti di allora (D'Alema, Veltroni, Bertinotti...) sono oggi lontani dal Parlamento e chi non lo è (Violante)... diciamo che se stesse zitto e sparisse sarebbe meglio per tutti.
Nella XIV legislatura la sinistra era all'opposizione, nella XV non disponeva dei numeri e nella XVI di nuovo opposizione.
Nell'attuale legislatura c'è stato chi ha provato a tappare il buco, ossia la famosa proposta Zanda-Mucchetti che prevedeva l'ineleggibilità non solo per chi amministra ma anche per chi possiede (mi sembra si arrivi sino al 3° grado di parentela), purtoppo però il fuoco di sbarramento contro tale proposta esercitato da Grillo ha fatto sì che non se ne facesse di nulla. La cosa è stata assai sgradevole, visto che i numeri per approvarla ci sarebbero stati (PD +SEL + M5S) e chissà quando si ripresenterà una simile occasione.
Sprecata colpevolmente la XIII legislatura, in molti speravamo che la XVI non venisse sprecata, ma evidentemente per qualcuno è più importante portare testimonianza della propria purezza che fare effettivamente le cose necessarie.
Nessuno sconto a Violante dunque, ma nella lista dei colpevoli non c'è solo lui.
Ne deduco che la legge che vietava ai medici privati di operare nelle strutture pubbliche è stata fatta ad uso e consumo di Berlusconi.
Ne deduco che le leggi Bassanini sull'autocertificazione hanno aiutato Belrusconi.
Ne deduco che le leggi chiave sulla sanità pubblica (quelle poi smantellate da Berlusconi) le volesse Berlusconi (per smantellarle, ovvio), al pari della legge sull'autonomia scolastica (poi distrutta dalla Moratti), e potremmo addirittura spingerci a quella contro la produzione di mine antiuomo o ai comitati di controllo pubblici sui prezzi ai tempi del cambio Lira/Euro onde evitare speculazioni... quei comitati che secondo Teeto erano così tanto voluti da Berlusconi che la prima cosa che fece Tremonti nel 2002 fu di cancellarli.
potremmo fare tantissimi altri esempi, evidenti a chiunque negli ultimi 20 anni non abbia tratto le proprie informazioni dal TG4 o da tele-Minzolini: per tale gente non c'è speranza.
Candidati locali sconosciuti e un leader carismatico e noti a tutti: sembra fatto apposta per il M5S!
Secondo me, vincerà di nuovo. Soprattutto se lo tromberanno.
Leonardo si chiede come sia possibile, in realtà temo che sia semplice: quando si gioca a certi livelli di potere/denaro si è in pochi a giocare, a quel punto tutto diventa di nuovo semplice, è come contar balle con gli amichetti alle elementari. Quando si decide chi tira la prima biglia sulla spiaggia tra 5 amici di 10 anni, si attuano gli stessi meccanismi di quando si decide (in Italia e in qualche paese africano, temo solo) in 5 amici chi sarà il prossimo candidato del consiglio. O quando si fa diventare tesoriere di un partito uno che fino a poco prima faceva il buttafuori in discoteca.
Temo che sia tutta qui la orribile banalità di questo male che ci attanaglia e ci schiaccia e ci fa, in definitiva, passare la voglia di provarci, di lottare, anche un po' di vivere. Qui.
Paolo v.
E poi dire che Constant cavalcava l'ovvio... Siamo nel 1800 circa e si parla di un concetto che nemmeno a distanza di 200 anni riusciamo a far nostro! Magari fosse ovvio, magari...
Come se non commettessimo tutti i giorni arbitri del genere?
Dopodiché, se qualcuno ti aggredisce per strada, tu i carabinieri li chiami. Qualcuno potrà obiettare che è una manifestazione di disperazione, ma che altro dovresti fare? Berlusconi ci sta aggredendo, una volta ogni tanto vale la pena di ricordarlo.
È lecito aspettarsi che una legge elettorale garantisca stabilità, ma finché ci troviamo in una situazione triangolare come questa non c'è legge elettorale che tenga. Da qui ad auspicare il mantenimento del porcellum, però, ce ne corre: nessuna legge è imperfetta, ma il porcellum consegna praticamente il parlamento alle segreterie dei partiti che stilano le liste. Si capisce che Grillo e Berlusconi ne siano entusiasti, ma prima lo stralciamo meglio è.
Su Renzi non ho cambiato parere, ma, appunto, le alternative sono Grillo e Berlusconi.
Premesso questo, in primavera temporeggiare mi sembrava una scelta obbligata, e metterci un centrista era la cosa più ovvia: superfluo notare che Bersani non intendeva prestarsi. Però temporeggiare ovviamente non bastava, bisognava organizzarsi ed è qui che qualcosa non ha funzionato.
Cioè magari il problema fossero i democristiani del Pd: loro almeno hanno obiettivi e sono disposti a negoziare. Il caos dell'ultima assemblea non dipende da loro.
Magari i poliziotti non mi stanno simpatici, ma se mi trovo i ladri in casa non è che convoco una manifestazione.
Non è una richiesta da "elettore di sx": ha poco a che vedere con le vicende del Pd, che aveva i suoi motivi per temporeggiare. Da elettore di sx lo capisco, ma da un punto di vista più astratto mi domando perché si consente a una persona di abusare tanto di una posizione di potere che ha raggiunto illegalmente.
La storia dei caramba comunque mi pare più manifestazione di disperazione. Non che sia immotivata, ci mancherebbe.
Distinti saluti.
Herr Lampe
Per poterlo fare dovrebbe vincere un qualche tipo di procedimento giudiziario; ma i processi non li si vince con cavilli, rinvii, e quant'altro i suoi avvocati di fiducia sono allenati a propinare.
Per vincere le lezioni, dunque, dovrebbe farlo tramite prestanome; e, per quanto male si possa dire e pensare dell'elettore medio italiota: siamo davvero sicuri che il prestanome vincerebbe?, ersatzberlusca per ersatzberlusca, davvero l'elettore medio italiota preferirebbe il prestanome al berluschino excomunista?
Poi c'è questa abitudine di incolpare il Porcellum di ogni male; eppure tutti dicono che il punto chiave della nuova legge elettorale dovrebbe essere la stabilità, ossia, allo stato attuale, permettere ad un 25% di persone di prendersi il 50 e passa % dei seggi, ossia permettere che venga perpetrata una truffa antidemocratica peggiore di quella attuata dal Porcellum (che si limita a farlo solo alla Camera).
Resterebbe pure la domanda: a chi/cosa servirebbe una vittoria dell'affittaponti democristobamiano?, alla sinistra?, al rilancio dell'economia?, al ricompattamento delle classi sociali nella prospettiva di un futuro più cool e/o più smart?
Mettiamoci d'accordo con noi stessi, così poi almeno ci lamentiamo tutti della stessa cosa.
sbagliato, una parte del PD ha come obiettivo strategico il mantenimento del potere e la lottizzazione delle cariche pubbliche , non è detto che questa parte sia composta da ex o neo democristiani ( vedi D'Alema e i suoi fedelissimi come la Lorenzetti )
Matteo Z
Il problema grosso è che esiste una parte del PD che ha come obiettivo strategico la creazione di un partito di centro, com'era la vecchia DC, e per quest'obiettivo è disposta a qualunque compromesso, anche allearsi in maniera suicida con un partito di destra. Per loro le larghe intese sono un'ottima cosa, certo sarebbe stato bello farle solo con Scelta Civica, ma alla fine se dentro ci sono gli amici del PD+L non è che sia poi così male.
Questo a me era apparso chiarissimo in un comizio fatto un un festival dell'Unita' in un paesino sperduto in val di Susa in cui un senatore PD difendeva a spada tratta l'idea di fare le riforme istituzionali con il comitato di saggi, prima della legge elettorale spiegando che era bellissima la convergenza istituzionale e le larghe intese. Sembrava dalle sue parole che l'alleanza PDL/PD fosse una cosa naturalissima...
Se il PD fosse stato un partito diverso, il problema B. si sarebbe risolto già da un pezzo.
Però questo articolo non lo capisco proprio... perché devi propugnare una cosa del genere? Non hai avuto mai altrettanta veemenza nel chiedere ai vertici del PD di comportarsi in maniera decente.
Hai ragione su un punto: le cose non potevano che andare così.
Però questo era il segreto di pulcinella. Grillo non sarà affidabile (ma almeno è coerente) ma Berlusconi neanche. Che nel PD si fosse attivato un meccanismo preesistente perché non cambiasse nulla nella politica italiana si è capito quando hanno trombato Bersani segando la candidatura Prodi.
Quell'evento è stato (ed è) la cosa più importante di questa legislatura. Può essere letto solo in un modo: ossia che esiste dentro al partito che dovrebbe rappresentare l'opposizione al PDL, un gruppo molto nutrito (probabilmente attorno al 30%) di dirigenti/deputati/senatori che è invece alleato strategico (il sospetto che ci siano in mezzo tanti soldi viene) del PDL. E il PDL, se c'è ancora qualcuno che nutriva dubbi, è Berlusconi.
Questa cosa a me è chiara da ormai molto tempo. Mi chiedo per chi non sia ancora chiara. Il fatto che nel PD si sia assorbito così, in maniera quasi indolore, questo tradimento epocale, mi lascia esterrefatto.
Purtroppo non è Berlusconi, che dovrebbe essere essere portato via dai carabinieri. Non è lui il problema. Con un altro partito (uno qualsiasi, verrebbe da dire) al posto del PD, Berlusconi non sarebbe mai stato un vero problema.
Andrea Kimboz
sì, lo so: esse' ignoranti è una cosa, ma io me n'approfitto
una provocazione per dire che se asor rosa dice una cosa del genere (e non stiamo su scherzi a parte) siamo messi davvero male
cioè, io non sono un'intellettuale, ma una dittatura del proletariato oggi, in italia, la vedo male assai
di' che scherzavi, ti prego
hai fatto la battuta, nevvero?
...voi chi avete lì sottomano, adesso? il gen. Speciale? l'amm. Di Paola?
spero di ricordare male.
e, caro leonardo, soprattutto spero di averti capito male...
io ogni caso io sono GIÀ expat, fate pure, fate...
Matteo Z
Fra i vertici delle forze armate ci sono personaggi leali che mai appoggerebbero un colpo di stato, quindi bisogna trovare qualcuno di viscido, di corruttibile, di reazionario e promuoverlo. E una persona reazionaria appoggerebbe mai un colpo di stato della sinistra? Ne dubito. E anche se lo facesse, a golpe finito dubito che se ne andrebbe tranquillo come è venuto.
Peccato che da noi non ci sia un'élite progressista nelle forze armate e nella polizia.
A chi lo fai gestire lo stato d'emergenza? A De Gennaro?
Siamo seri, dai...
ma se i sondaggi danno il pdl o quel che sarà di un filo sotto il pd... dopo quel che ha combinato e combina il miliardario diversamente incensurato, vuol dire che la speranza è davvero poca
per cui se la scelta sarà tra:
berlusconi, grillo e renzi... la scelta, per me sarà comunque una sola (anche sòla):
hasta la victoria siempre, compagno renzi!
Fateci un fischio
17-09-2013, 17:36governo Letta, ho una teoria, tvPermalink
Perché non è che certe questioni non c'interessino, anzi. Mi piacerebbe, sotto questo aspetto, poter rassicurare i politici che vanno in tv a dibattere, e i giornalisti che l'invitano, e che nessuno guarda più - non spaventatevi. Non è che non ci freghi più nulla della sorte del governo, o di quella di Berlusconi. O di Renzi che dice una cosa di Letta che dice una cosa di Renzi. Sono cose che ci appassionano ancora, però... fateci un fischio, ecco, non vi aspetterete mica che stiamo davanti al video impalati tutte le sere ad assistere al dibattito sul voto palese o sulla commissione. È una cosa senz'altro importante, che avrà ripercussioni sulle nostre vite: però nel frattempo dobbiamo viverle, abbiate pazienza, e fateci un fischio quando succede davvero qualcosa. Quando Berlusconi decade. O quando fissano la data del Congresso PD. O quando cade il governo. Nel frattempo non prendetela se cambiamo canale o se addirittura spegniamo e usciamo: non è niente di personale. Voi pretendete di avere qualcosa da dire tutte le sere, avete l'esigenza di sparare un titolo tutte le mattine, e forse a questo punto nemmeno vi accorgete che non sta succedendo niente, quasi niente, da una ventina di giorni: e che le vostre schermaglie in tv sono più noiose del raddrizzamento della Costa Concordia.
Ma davvero vi sorprende che tre talk show di politica non superino il 5% di share? Sul serio pensavate che mostrare la Santanchè tre volte alla settimana avrebbe funzionato? "Sarò forse malato, ma a me, il duello tra Marco Travaglio e Daniela Santanchè è piaciuto moltissimo: non riuscivo a staccarmi dal video", scrive Telese nella sua "apologia del talk show rissoso e inflazionato". Mi piacerebbe rassicurare anche lui: non è malato (continua sull'Unita.it, H1t#197).
Qualcuno Express se il senso dell'umorismo che siamo perduti? E in politica troppo spesso è necessario utilizzare la sottigliezza dell'umorismo per vedere se abbiamo capito la stupidità o l'errore che molte volte noi possiamo incorrere. Non dovrebbe essere una serata divertente sarebbe piccolo graffio sovranamente indiscreta lascia sulla stupidità. L'ostinazione è come il conservatorismo della travolgente forma solo un vago avvertimento si sveglia non approfondire il problema stesso si dilatano solo una situazione complessa che è favorevole alla discussione senza senso o una forma scandalosa di mantenere una situazione tra le mani e su tabelle e non nel posto corrispondente, tanto meno una soluzione che mettono in accordo o avvicinarsi l'accordo base ed elementare ragionamento ciò che è provare. "Non chiedete pere al del Olmo" dice il proverbio...! por Raymond Murdock
se non ti piacciono i talkshow puoi tornare al grande fratello (?!)
ho visto il video di travaglio vs santanchè, che tristezza
i talk show politici sono noiosi e non informano, non aggiungono niente a quanto si legge in giro
devono fare audience e - grazieadio - non fanno più neanche quella
il difetto principale è che sono pallosi: vista una rissa viste tutte
senza informazione a che servono?
a far emergere i minchioni:
senza talkshow dove sarebbero gli sgarbi, le melandri, le polverini, ecc.?
In casa l'unico canale ammesso è Rai yoyo e la sera si fa altro che non guardare la tele. Ma anche prima che arrivassero i bambini si guardavano piuttosto dei film.
Devo dire che questi famosi talk show politici sono però un'occasione perduta. A me in teoria non dispiacerebbe seguirli, però solo alla condizione che sia acceso solo un microfono alla volta... e questo temo faccia male all'audience.
Andrea Kimboz
per mari color del fiele;
un vento di pessimismo
ingravida le mie vele.
Riassunto delle puntate precedenti
02-09-2013, 03:09autoreferenziali, governo Letta, scuolaPermalinkL'Italia è il Paese che tanti più svegli di me si sono sbrigati a lasciare. Io mi sono sempre consolato pensando che se i migliori se ne andavano sarebbe rimasto più spazio per mediocri come me: ciò non sta avvenendo. Avrò fatto male i conti. Al centro di questa pianura, mi basta comunque poco per sentirmi privilegiato: una famiglia, un posto fisso, un tetto, un blog dove scrivere quello che mi pare. Non è che ne capisca spesso più dei lettori, questo è implicito ma ogni tanto va ripetuto. Vorrei che in Italia esistesse un partito socialdemocratico che riuscisse a contare qualcosa in Europa: la cosa che gli si avvicinava di più era il Pd di Bersani, ma non è andato molto bene. Quel che è successo dopo l'ultimo voto mi sembra che ci dia una lezione importante: quando gli italiani non sanno da chi farsi governare, ci pensano i democristiani. È una cosa incredibile, perché una volta almeno qualcuno li votava, adesso invece no, in teoria non li vuole più nessuno, ed eccoli lì. Loro se ti distrai un attimo ti fottono, incertezze non le hanno, e quindi sarebbe meglio che non ce le permettessimo neanche noi. Ma noi chi, dopotutto. Già.
Sta per ricominciare la scuola, ho fatto un piccolo esame di coscienza. Tra le tante competenze che dovrei trasmettere ai miei studenti c'è la speranza. Io in questi anni l'ho un po' snobbata, all'inizio pensavo addirittura che non fosse il caso. In fondo sono ragazzini, mi dicevo, le speranze dovrebbero portarsele da casa: speranze immense, impossibili da gestire, al punto che credevo che il ruolo dell'adulto fosse quello di smorzarle un po'. Ricordavo certi miei insegnanti, appesi a speranze un po' datate, speravo di sembrare un po' più sgamato: ma la verità è che non saprei semplicemente spiegare che senso ha il mio insegnare, il loro apprendere, nel Paese in cui sempre più controvoglia abitiamo. Non voglio dire che una speranza non ci sia - non mi alzerei da letto se non ne avessi - ma la mia è così personale, così legata alla mia individuale esistenza che da dentro risulta così complessa e contorta che mi ci perdo e mi annoio io per primo - insomma io sono un tizio che si diverte, spero che un po' si capisca dalle cose che finiscono pubblicate qui.
Mi piace imparare le cose, insegnarle, impararle di nuovo, mi piace cercare di capire, e litigare, soprattutto con gli sconosciuti sull'internet. Tutto questo divertimento, che vergogna, mi compensa evidentemente del vivere in un Paese che va in malora. Ma questo vale solo per me, non è una cosa che si possa dividere o condividere. I ragazzini avrebbero bisogno di speranze un po' più sode; forse anche voi che leggete ne avreste bisogno. In giro ci sono solo quattro deficienti che promettono che senza l'euro o senza l'ici o senza gli africani o senza i magistrati comunisti l'Italia tornerà la quinta potenza industriale. A me basta star qui e dire che non è vero. Ma appena uno mi risponde: cosa proponi? io che posso dire. Propongo di restare qui, e continuare a dirvi che non è vero, che state soltanto dicendo fregnacce; che è prevedibile che le diciate, considerato il momento storico politico ed economico; è prevedibile ma non vi scusa. Forse avevo bisogno di un Paese di mediocri più mediocri di me, e l'ho trovato, senza neanche troppo viaggiare. Forse. Forse l'Italia è il Paese che mi merito.
Israelis ranked 11th-happiest people in the world
http://tinyurl.com/pf6kzw4
Beijing businesses looking for products labeled ‘Made in Israel’
http://tinyurl.com/okuuymp
Oil Discovered in Israel’s Yam 3 Offshore Field, Could Generate $11 Billion
http://tinyurl.com/psunll4
Vien proprio voglia di distruggerlo, questo Paese, nevvero? E poi e' la causa di tutte le guerre!
P.S. si sta bene in Italia, la' in provincia, con tutto quello che hai (ahem...) studiato?
A parte il fatto che è sgradevole mettersi a valutare le mie capacità di comprensione invece di dibattere e ritornare ai toni offensivi che stavamo abbandonando (peccato)...mi permetto di citarti con un copia-incolla (così non rischio di sbagliare):
"Poi parla [cioé io] di valutazione; su un blog che ha sempre premesso di essere favorevole alla valutazione, salvo riservarsi il diritto di valutare singoli tentativi di valutazione e scoprire che erano stati fatti particolarmente male"
Se si è favorevoli alla valutazione, evidentemente si presume che una valutazione, ovviamente ben fatta, possa essere utile alla scuola e ai docenti (a migliorarsi, ad esempio). Essere favorevoli ad una valutazione che non serve a niente sarebbe insensato.
Dunque, se si ritiene che sia un bene, perché non fare delle proposte? Perché aspettare che le faccia qualcun altro, soprattutto dopo i disastri che si sono visti (nel mazzo possiamo anche mettere i lunari quizzoni di Berlinguer)? Proporre una valutazione seria e articolata non spezzerebbe le gambe a quelli che vogliono semplicemente abbassare lo stipendio agli insegnanti? Non sarebbe una tattica utile?
Io la mia proposta l'ho fatta, ma risposte di merito non ne ho viste, da parte tua.
La mia impressione poi è che i sindacati abbiano assunto lo stesso tuo atteggiamento, sulla valutazione: aspettare. Che io ricordi, le proteste contro Berlinguer-Moratti-Gelmini hanno trovato fiera opposizione, e la Gelmini non è neanche riuscita a trovare le scuole pilota per la sperimentazione, ma non è un argomento centrale in questa discussione (che per me sta diventando faticosa da sostenere, visto che devo ricavare gli argomenti dal malcelato sarcasmo dietro cui viene nascosta la difficoltà a dibattere civilmente).
Quale parte di
"non c'è mai stato un progetto serio per valutarci, perché (è stato scritto fino alla noia) valutarci non è la priorità; la priorità è calarci la paga indistintamente, a tutti"
...ti risulta disperatamente incomprensibile?
Non è che i docenti debbano "concedere" alcunché: i docenti si siedono e aspettano il giorno in cui davvero qualcuno premierà eccellenze che ancora non si capisce come dovrebbero essere individuate.
Non c'è mai stato un discorso serio sulla valutazione. C'è stata un po' di retorica antisindacale e tu ne sei evidentemente vittima: amen. Conta quanti anni sono passati da quando la Moratti ne parlava: è successo qualcosa? No. È colpa dei sindacati? Mi ricordi gli oceanici movimenti di protesta anti-valutazione o anti-invalsi degli ultimi anni che avrebbero bloccato progetti già pronti?
D'altra parte, nessuno pensa o crede che si debba andare in pensione con lo stesso salario d'entrata. Ma come si arrivi allo stipendio pre-pensione è una discussione che bisogna pure fare. Finché sono esistiti, gli aumenti sono stati per semplice anzianità. Una battaglia per riproporli tali e quali sarebbe sbagliata, ma visto che invece una battaglia per il miglioramento salariale degli insegnanti ci starebbe tutta, trovo sia il caso di cominciare a trovare delle idee. La mia idea è quella della modularità, perché meno discriminante (si paga chi fa di più-più moduli-, in modo che quelli che fanno le stesse cose -stessi moduli- siano pagati uguale). In parte questo è realizzato attraverso i progetti scolastici, che però sono un'altra cosa, e hanno degli ampi margini di arbitrarietà (nonché di aleatorietà: molti progetti sono finanziati da altre istituzione, a cominciare dall'UE e non sono "garantiti").
2) Sul punto della valutazione potresti fare un respiro profondo e dire: "U., sono d'accordo con te". Non mi offenderei.
Non mi sembra peraltro di aver mai detto che tu sei contrario alla valutazione. Io ho soltanto detto che gli insegnanti dovrebbero "concedere" di essere valutati. Se anche i sindacati, o altre associazioni professionali che ci dovrebbero rappresentare, ritenessero importante la valutazione, potrebbero loro stessi proporre un modello funzionante, senza aspettare quelli sgangherati alla Brunetta, o punitivi. Non mi aspetto però che ne facciano a breve termine. Potrei giocarci dei soldi.
La scuola con la valutazione infallibilmente migliorerà? Credo lo pensi anche tu, che sei favorevole ad una valutazione.
Nel tuo tono noto ancora il fastidio, ma mi sembra che siamo arrivati ad un compromesso più ragionevole.
Poi parla di valutazione; su un blog che ha sempre premesso di essere favorevole alla valutazione, salvo riservarsi il diritto di valutare singoli tentativi di valutazione e scoprire che erano stati fatti particolarmente male, da gente evidentemente mal valutata.
Come se poi la valutazione dei docenti in Italia non si facesse a causa della tetragona ostilità dei docenti, quando basta dare un'occhiata: non c'è mai stato un progetto serio per valutarci, perché (è stato scritto fino alla noia) valutarci non è la priorità; la priorità è calarci la paga indistintamente, a tutti.
Ma suppongo che sarà inutile: che ribatterai scrivendo che sei favorevole alla valutazione e che solo sostituendo la valutazione agli scatti automatici la scuola infallibilmente migliorerà.
Nulla di nuovo sotto il sole: in passato vennero introdotti sistemi di regolazione e di tutela. Strano, ma vero, in tale periodo il debito pubblico (il grande spettro dell'oggi) era sotto controllo.
Il resto però s'è rivelato molto peggio. Meglio farlo funzionare decentemente piuttosto che abbatterlo.
quindi, ora, gente che idealmente farebbe sfracelli (sfracelli da tastiera voglio dire) distribuisce patenti da socialdemocratico... boh
per tornare al colore dei socialdemocratici... il rosso è una categoria dello spirito, direi che il rosso è negli occhi di chi guarda:
a berlusconi immagino di sembrare un comunista al 100%
per me no, per dire
tanto per chiarire:
non sono comunista (nel senso che trovo molto utopico e inefficiente la proprietà collettiva dei mezzi di produzione)
non sono socialdemocratico (nel senso che non vorrei un socialismo dal volto umano - data la mia età - tenderei ad accontentarmi di un capitalismo dal volto umano)
Quel che tu stai dicendo sono esattamente alcuni dei parametri basilari da tenere in considerazione nella valutazione, che non può certo ridursi ad una schedina burocraticamente compilata.
Di certo non ho la bacchetta magica, ma per come la vedo io, una corretta valutazione può e deve contenere quel che tu dici.
Farò un esempio classico, portato già varie volte da Mila Spicola. Abbiamo una scuola A situata in un quartiere bene di una città del centro-nord e una scuola B situata in un quartiere periferico di una città dominata dalla criminalità organizzata. Uno dei campi di reclutamento della criminalità organizzata è la dispersione scolastica: ragazzini adolescenti che abbandonano la scuola e vivono di semi-occupazione e furtarelli, spesso in condizioni familiari disastrate.
I docenti della scuola B avranno il problema di andarsi a prendere gli allievi a casa, combattendo giorno per giorno con una situazione di degrado istituzionale, pertanto in tale ottica riuscire ad ottenere una classe con la media del 6 è un risultato enorme.
Viceversa, la scuola A si trova ad operare in condizioni ottimali, gli studenti sono motivati dalle famiglie e la dispersione scolastica è nulla, quindi avremo rendimenti decisamente più alti.
Criterio di valutazione grossolano: il rendimento nella scuola B è inferiore che nella scuola A, quindi sarà il caso di aumentare gli stipendi ad A e di tagliare risorse alla scuola B.
E invece sarebbe proprio B ad avere più bisogno di fondi! Un bisogno disperato!
Che venga quindi la valutazione, ma attenzione a non lasciarsi prendere la mano da "efficientismi" che nei fatti danno a chi ha e tolgono a chi non ha.
Come finisce questo film? Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni.
(Mario Monicelli, dichiarazioni rilasciate a “Rai per una notte”, edizione speciale della trasmissione “Annozero” di Michele Santoro, dal PalaDozza di Bologna, 25 marzo 2010, www.raiperunanotte.it).
E gli stipendi dovrebbero essere collegati a queste valutazioni.
Penso all'impiegato arrogante o all'insegnante sfaccendato: misura della qualita' del servizio ricevuto.
Per quanto riguarda le proposte di Bersani, eccone un buon bignamino
http://www.youtube.com/watch?v=pyR1J59qyR8
a me sembra che si sia comportato in maniera degna: ribadire i propri punti, dire no alle aperture a Berlusconi, eccetera. Se poi i suoi punti non ti piacciono nessuno si offende, però a me sembravano proposte di sinistra.
Beh, e perché tanta acrimonia? Avrò riportato male una tua frase -fraintendendola, ma non in maniera fraudolenta, visto che peraltro l'originale è pochi post sopra-, ma io da te ho avuto soltanto facile ironia, disprezzo, litigiosità.
Abbiamo litigato in passato, presumo avverrà ancora, ma con me non discuti. Rispondi con argomenti ad personam, e ora minacci pure di buttarmi fuori (cosa che drammaticamente mi costringerebbe ad andare a cazzeggiare da un'altra parte).
Se vuoi riformulo: "Quando provi poi a dire qualcosa del genere, salta fuori qualcuno che dice "Lo so che vorresti i miei scatti, è da tanto che me li chiedi" e la discussione diventa una rissa.
Quel che penso, con la frase riformulata, non cambia di una virgola.
Pur sapendo, venendo a commentare qua, che troverò una dialettica umorale (cui non ignoro di contribuire), non ho mai pensato che potessi essere tanto restio a discutere di idee.
In ogni caso: io non voglio che gli insegnanti siano pagati meno. Possibilmente vorrei che lo fossero di più. Ma per ottenere questo bisogna "dare" qualcosa in cambio. La fine degli scatti automatici (quelli congelati, sì, ma non da ripristinare sic et simpliciter), in favore di uno stipendio modulare che retribuisca di più chi fa di più (ma in maniera meno arbitraria e aleatoria di come ora spesso nelle scuole vengono affidate le ore di progetti di varia natura), differenziando ruoli e carriere (docente semplice, docente formatore di altri docenti, docente commissario concorsi scolastici
Vorrei poi che gli insegnanti non impegnati in esami si impegnassero in più attività di aggiornamento, approfondimento e miglioramento della scuola a luglio, invece di mettersi in "ferie di fatto". Sono gesti che l'opinione pubblica e le controparti avvertirebbero come un segnale di serietà, professionalità e competenza tali da meritare retribuzioni migliori.
Ancora meglio, tutto questo, se gli insegnanti accettano di vedersi valutati, chiedendo che la valutazione sia seria ma accettando di sottoporsi ad essa. Senza brunettismi.
Ho fatto del mio meglio per essere chiaro e offrire all'analisi come la penso e mi sono morso la lingua per evitare quel po' di ironia che mi riesce. Posso avere una risposta nel merito?
Nessuno ti ha mai detto "io i miei scatti non te li darò mai": esattamente il contrario.
Quegli scatti, non so davvero più come spiegartelo, non si vedono più da un pezzo.
La credibilità della scuola non ancora ai minimi termini, malgrado i tuoi sforzi in tal senso.
Valga come cartellino giallo: il prossimo virgolettato fasullo sei fuori.
Ho scritto: un *certo tipo* di Londra ha bisogno di un *certo tipo* di Secondigliano. Un certo tipo di sviluppo ha bisogno di un certo tipo di prodotti, che si possono commerciare soltanto in aree come Secondigliano. Non c'è nessun complotto, è il mercato che si auto-regola. Se ci sono modi più efficienti di approvvigionarsi di stupefacenti, la mano invisibile del mercato non li ha trovati.
A parte il fatto che le proposte socialdemocratiche di Bersani erano "Un po' di lavoro" e nient'altro, a te pare che Bersani abbia dato buona prova di sé dopo le elezioni?
Ti sembra che Letta stia facendo la politica che ci si aspetterebbe dal vice di un capo socialdemocratico, sia pure in un contesto di grandi intese?
Ma se di socialdemocratico non ha nulla, Bersani perché se lo è preso come vice?
Per riprendere il tuo parallelo risorgimentale, è come se Mazzini avesse fondato la Giovine Italia affidando la vice-presidenza a Carlo Alberto.
Cmq, contesterei anche l'idea che il progetto di Letta abbia vinto alcunché: le elezioni le ha perse pure lui, in quanto vice di Bersani.
Bersani si è presentato con delle proposte socialdemocratiche, tali proposte sono state bocciate e quindi si è presentato Letta con delle proposte democristiane, che invece sono riuscite ad ottenere una maggioranza.
D'altronde seguendo il tuo ragionamento Giuseppe Garibaldi non fu un vero repubblicano in quanto per questioni di realpolitik ai tempi della Spedizione dei Mille decise di convergere con le truppe regie. Potremmo parafrasare il tuo discorso finale in "E mi è difficile credere che vi sia una reale ed efficace idea repubblicana se Garibaldi mostra di non considerarla granché (scegliendo di dare l'Italia ai Savoia per evitare di trovarsi i Francesi in casa, trovando alleanze più larghe che Mazzini aborriva e il corteggiamento tattico per estendere il consenso, ecc ecc)"
Questo mi faceva avere dei seri dubbi sia sulle idee sia sulla serietà di Bersani. E mi è difficile credere che vi sia una reale, efficace idea di socialdemocrazia quando il suo leader mostra di non considerarla granché (prendendosi Letta come vice per ragioni di corrente, mettendo il posizionamento tattico e il corteggiamento al centro di fronte a quelle che dovevano essere le sue idee, ecc. ecc.).
Sono due persone ben diverse e con due progetti politici ben diversi: purtroppo il primo è stato miseramente sconfitto, mentre il secondo ha vinto.
Non starò a recriminare sul perché Bersani non abbia saputo trovare una maggioranza mentre Letta si, altrimenti inizio a diventare querulo-lamentoso e poi la gente dice che sono ripetitivo ;)
Fortunatamente l'industria tedesca continua a funzionare per vari fattori strutturali (es: i continui investimenti nella ricerca e la conseguente produzione di qualità) e il sistema bene o male sta ancora reggendo le pessime politiche merkeliane.
L'articolo da te citato si conclude con "Stato e mercato non sono agli opposti. Al contrario: la regolamentazione del lavoro, del capitale e del territorio, sono un requisito ed una condizione necessaria per un buon sviluppo economico" Parole sante, ma purtroppo da noi c'è ancora chi crede nella deregulation selvaggia :(
La credibilità della PA e anche della scuola è ai minimi termini perché tutti sanno che il nullafacente e la persona rigorosa alla fine vengono trattati allo stesso modo; che chi non vuol far niente non pagherà mai dazio; che nessuno risponde degli errori che fa.
Puoi girarci intorno finché vuoi, ma il punto è che per far funzionare PA, istruzione, nonché gli ospedali (che cmq in Italia ancora funzionano, checché se ne dica), le caserme, i trasporti e tutto il resto, ad un certo punto devi fermarti e chiederti: "Viene fatto tutto bene? Chi è che sta facendo le cose per bene e chi no?"
Comunque la si voglia chiamare, questa è valutazione. Che le soluzioni trovate finora siano state pessime non elimina il problema.
I lavoratori statali per almeno cinquant'anni hanno spesso ricevuto privilegi invece di diritti (illicenziabilità, mancanza di sanzioni, assunzioni o propmozioni ope legis qua e là, ecc.); ora è tempo di cambiare, per la semplice ragione che non riusciamo più a tirare avanti così.
Quando provi poi a dire qualcosa del genere, salta fuori qualcuno che dice "Io i miei scatti non te li darò mai" e la discussione diventa una rissa.
Peccato.
..ed è già polemica circa il colore dei veri socialdemocratici ;-)
non so, ho sempre pensato che Don Milani fosse molto più socialdemocratico di altri, per esempio parlando di scuola.
dire che Bersani non è un socialdemocratico fa abbastanza sorridere.
gli effetti della valutazione ci sono eccome, perchè si parla di stipendi differenziati (e non poco).
tu non vedi gli effetti, perchè da esterno vorresti giustamente vedere una pubblica amministrazione ed un sistema scolastico più efficienti ed efficaci. ecco, allora non è il caso di pensare che forse questo mito della valutazione è un'emerita idiozia?
e lo è perchè è stato creato per risparmiare soldi sugli stipendi, non per migliorare la scuola o la P. A., capisci?
la scuola e la P. A. miglioreranno quando ci sarà qualcuno che li considererà settori strategici invece di sacche di parassiti e quindi la finirà coi concorsoni idioti del Ministro Profumo, la finirà coi Nuclei di Valutazione che costano e che studiano meccanismi aziendalistici come se P.A. e scuola vendessero tondini di ferro, la finirà col parcellizzare il lavoro per creare posti di dirigenza, aumentando la burocrazia invece di snellirla.
Londra ha bisogno di Secondigliano?di che equilibrii parli? la camorra è un complotto di broker della City ai danni del popolo campano, secondo te?
Specchio riflesso ancora mancava. Grazie per aver innalzato ancora il livello della discussione del tuo stesso blog.
però ho trovato la cosa molto autoironica
mi pare giusto che qualche lettore ti chieda di scrivere su questo o su quello, meno giusto che ti si chieda cosa non scrivere sul tuo blog, io penso che basti non leggerlo
dove lavoro io c'è tanta gente che non fa un cazzo (scusa, è per la chiarezza), e così gli avanza tempo per suggerire, indicare a quelli che lavorano come devono svolgere il proprio
lo stesso vale per la scuola... gente che non entra in una scuola dai tempi del liceo propone improbabili riforme dell'istruzione...
un'altra cosa che mi piace è un non socialdemocratico che fa l'elenco delle idee irrinunciabili per un vero socialdemocratico...
un po' come quelli che dicono "i veri cattolici..." oppure quegli altri "se tu fossi davvero ateo..."
comunque è vero: i socialdemocratici del vicino so' sempre più verdi (o erano irlandesi?
Te lo riassumo così: le cose come vanno ora non funzionano. Il massimo che sappiamo fare ora è chiedere ognuno di più per sé stesso. Beh, non funziona. E' uno stallo, e se ne esce soltanto con la generosità necessaria per concedere qualcosa, e l'intelligenza per capire quando la concessione è un investimento per il futuro.
Tu passi il tuo tempo a lagnarti, a invocare improbabili golpetti gentili e a immalinconirti senza capire niente del Paese che ti circonda. Sono scelte, ma spero di non finire mai così.
Siamo una terra di confine: se vogliamo il liberismo, il Messico è alla nostra portata. Un'economia fiorente, ancorché quasi del tutto sommersa, in mano a organizzazioni (eviterei di usare l'aggettivo "criminale", così demodé)che si autogestiscono in modo iperliberista.
Probabilmente fare il cameriere in certi quartieri di Londra è meglio che a Secondigliano, ma temo che un certo tipo di Londra abbia bisogno di un certo tipo di Secondigliano, che la seconda non sia un errore di percorso, ma funzionale a un certo tipo di equilibrio.
Voi di Fare, abbiate pazienza, ma non risultate da nessuna parte. In un'ottica liberista, non esistete; e quindi non potete fare nulla per fermare il declino. Un vero liberista poi questo declino si adopererebbe per accelerarlo.
Io vorrei capissi che quegli scatti non li ho mai visti, e difficilmente li vedrò. Magari se t'interessano tanto datti da fare, sindacalizzati, chiedi che me li diano, poi te li passo, è una promessa.
Tu stai proponendo a qualcuno che non ti assume di accontentarti soltanto di rinnovabili a cinque anni: se non capisci la comicità della cosa, non credo di potertela spiegare.
Sonio 20 anni buoni che la spesa pubblica aumenta sempre e
- questo nuovo papa sembra proprio una brava persona
- renzi almeno è giovane
- l'importante è la salute
- pubblicare le tue poesie adolescenz... no nente. scusa. niente.
Questa è la mia modesta opinione.
Chi è socialdemocratico in Italia non lo so, certamente non il PD, che sia forse il meno peggio posso accordarlo.
Bersani ha mai proposto di far pagare l'IMU al maggiore proprietario immobiliare italiano (ovvero la Chiesa Cattolica)? E allora direi che di simile tra lui e quei signori non c'è un bel nulla.
http://vocidallagermania.blogspot.it/2013/09/la-favola-del-jobwunder.html
Se Hollande, Schulz, Di Rupo e Zapatero sono socialdemocratici, allora Bersani è un socialdemocratico visto che portavano proposte più o meno simili.
Se Hollande, Schulz, Di Rupo e Zapatero sono democristiani di sinistra, allora Bersani è un democristiano di sinistra per lo stesso motivo di cui sopra.
Ma se Hollande, Schulz, Di Rupo e Zapatero sono democristiani di sinistra... i veri socialdemocratici allora chi sono? Vendola? Oppure è pure lui troppo democristiano?
Una cosa che potremmo lamentare ai vari Hollande, Schulz, Di Rupo, Zapatero e Bersani è il non aver affermato con forza la necessità di una Repubblica Federale Europea, lasciando che l'Europa venisse incarnata dai vari Merkel & Sarkozy con la loro austerità nazionalista e tarpa-sviluppo.
Ma questa è (forse) un'altra storia...
A me dispiace molto che i compagni non se ne siano accorti prima e poi le alternative erano tristi lo so ma non la posso più sentire questa faccenda che Bersani sia un socialdemocratico. Scusate è un insulto per i socialdemocratici.
E perché dovrebbero? Si può assolutamente pensare ad un modo in cui i lavoratori siano tutelati ma non inamovibili (non faccio neanche guerre di religione sul contratto rinnovabile: è solo un'idea). Nel privato come si fa?
Secondo me tu hai cominciato ad entrare nel merito delle cose da fare. La valutazione esiste ma io non ne ho mai visto gli effetti. Di sicuro non nella scuola, che poi era la cosa cui principalmente pensavo, dove gli scatti sono congelati, ma esistenti.
Il punto è che il settore pubblico, per come l'ho conosciuto io, ha estremamente bisogno dei cambiamenti che tu dici, ma che quei cambiamenti porterebbero a cambiamenti nel contratto nazionale, in tanti dettagli, in tante antiche comodità che alla fine vince il conservatorismo.
la valutazione esite da una quindicina d'anni e le modalità di reclutamento (quale? che da dieci anni la P.A. non assume manco a morire) non sono certo come i concorsi pubblici che sostenevo 30 anni fa.
chiedetemi efficienza, magari non promulgando norme idiote sui pagamenti in trenta gorni, che è impossibile da fare o decidendo dalla sera alla mattina l'obbligo di PEC, quando mezza utenza nemmeno ha la mail.
scusate il pippone, ma sarebbe bello iniziare a conoscerlo questo mostro del settore pubblico, per poter decidere come cambiarlo (e deve cambiare).
Il paragone col Messico lo trovo appropriato: una terra di mezzo di gente in transito, dove può essere simpatico andare in vacanza, ma nulla più.
Inutile dire che la cosa mi riempie di tristezza: io sono fra quelli che sono partiti con una valigia piena di speranze e hanno trovato ad accoglierli un sistema integrato fatto di servizi pubblici che funzionano, di stato sociale e di continue verifiche incrociate sulla qualità. Mi piacerebbe molto riportare le mie ossa a Sud delle Alpi... ma come? L'industria tedesca fa ricerca assumendo persone con elevato titolo di studio (tipicamente il dottorato) perché l'idea di fondo è che la ricchezza è prodotta dalla conoscenza; l'industria Italiana produce ricchezza abbassando i costi di produzione e la qualità dei prodotti nella speranza di far concorrenza ai paesi emergenti.
I miei genitori dicono che quando parlo dell'Italia sono diventato pessimista, io che dieci anni fa ero pieno di idee e di speranze (si chiamava movimento alter-mondista, giusto?) ; oggi vedo che tali idee sono state fatte proprie da molti molitici tedeschi, soprattutto nel campo dell'energia rinnovabile e del trattamento rifiuti, il che è quasi un paradosso perché la Germania è stato uno dei paesi europei in cui il movimento alter-mondista fu più debole (vi sono persone che addirittura ignorano sia esistito).
E forse adesso verrà Kein Pfusch e dirà che non ho capito nulla della Germania, che in realtà destra e sinistra sono uguali eccetera... pazienza, il pessimismo passa anche da lì.
C'è sempre un momento nelle tue analisi in cui ti senti obbligato a pagare un tributo alla tua antica militanza radical: per esempio, tra i rappresentanti della classe dirigente colpevole metti gli imprenditori che hanno delocalizzato, mentre è evidente che la fuga di imprese e imprenditori non è una causa del malfunzionamento del sistema, è un suo effetto; Della Valle ha spostato qualche linea di produzione in Cina, Ligresti invece no, in Italia aveva le sue radici, le sue speranze e i suoi orizzonti, qual dei due secondo te è il sintomo del declino?
tale e quale a Lussemburgo, Svizzera ed Austria, numero 1,5 e 10 per PIL pro capite (noi siamo 24esimi, in discesa).
Oggi la più importante risorsa naturale è l' educazione, in cui occupiamo una posizione mediocre (vedi test PISA) e scontiamo un grande scollamento tra domanda ed offerta: produciamo legioni di avvocati e relativamente pochi ingegneri, chimici, manager e scienziati vari. Peggio, impieghiamo una buona parte dei migliori in uffici pubblici di dubbia utilità.
Per finire abbiamo una alta tasazione e spesa pubblica, indirizzata in buona parte a mettere i bastoni tra le ruote a chi produce.
Quanto al discorso sui mediocri purtroppo il mondo funziona al contrario: quando quelli davvero bravi si inventano un google assumono migliaia di meno bravi per farlo funzionare, i meno bravi da soli aprono pizzerie ed elettrauto, o magari piccole società di consulenza.
L' effetto 'trickle down' è spesso criticato (giustamente, visto che funziona molto meno di quanto molti voglian far credere) ma esiste e non vedo molte altre chances per i lavoratori low skilled. Meglio fare il parrucchiere o il cameriere a Londra che a Secondigliano, no?
E' tragicamente vero che il PD di Bersani è la cosa più vicina che abbiamo visto ad una socialdemocrazia europea. Altrettanto vero che non è di una socialdemocrazia che abbiam bisogno ma di liberismo, e tanto.
Noi di Fare ci abbiamo provato, purtroppo non vedo grandi chances finchè all' italiano medio non entrerà in testa che questa provocazione di Bastiat:
Lo Stato è la grande entità fittizia attraverso la quale ognuno cerca di vivere a spese di tutti gli altri.
Marcello Urbani
Quando cominceremo a darci una svegliata, qualcosa si vedrà.
Il problema è che darsi una svegliata significa cambiare, rinunciare ad alcune cose per conquistarne altre. E a me pare che a meno che la sinistra cominci a darsi una svegliata, qua di rinunce vogliamo farne ancora, preferendo, come giustamente si dice nell'articolo, trovare qualcuno che saldi il conto per tutti.
Tutti devono rinunciare, tutti devono ricevere. Rinunciare a vecchi privilegi, ricevere nuove possibilità.
Io come lavoratore con ambizioni da statale, ad esempio, chiederei agli statali di rinunciare alla illicenziabilità e agli scatti stipendiali esclusivamente legati all'anzianità, nonché di sottoporsi a valutazione; chiederei anche la volontà di accettare che le assunzioni possano avvenire in maniera più snella ed efficace dei concorsoni o delle graduatorie, in modo da evitare il precariato.
In cambio sarei disposto a non richiedere io stesso contratti eterni ma di cinque o sette anni rinnovabili e a sottopormi al regime che ho appena proposto.
Tanto per cominciare, diciamo.
Il Partito del Mattone colpisce ancora
30-08-2013, 17:21governo Letta, ho una teoria, PdPermalinkProviamo a metterla così: in Italia esiste un insieme vasto di elettori - una volta si diceva "classe sociale", ma suona così retrò - accomunati non dal reddito o dall'ideologia, ma dal mattone. Possiedono case, e spesso nient'altro. Per 40 anni a questi padroncini è stato raccontato che sarebbe andato tutto bene: che la lira poteva svalutarsi a tre zeri, ma il mattone sarebbe rimasto sicuro al suo posto, la vera risorsa aurea della nazione. Per 40 anni hanno messo da parte per i figli non libretti di risparmio, non depositi-titoli, ma villette e appartamenti. Per 40 anni hanno scommesso sul cemento, incoraggiati dalle banche, benedetti dai politici. E adesso è finita. Quello che fino a cinque o sei anni fa sembrava meno plausibile dell'apocalisse Maya - la contrazione del mercato immobiliare - è davanti agli occhi di tutti, e forse il primo ad averlo capito fu Berlusconi, già nella campagna del 2006: quello era il vero centro su cui puntare, non le alchimie terziste di Casini o Rutelli; il ventre molle dei padroncini di case (continua sull'Unita.it, H1t#195)
sarebbe stato diverso per un governo pd-sel-m5s... e i cazzari non sarebbero stati quelli del pd
mi piace 'sto governo? no, in niente credo
Di questo passo ti sorpasserà Menichini facendoti le corna.
Povero PD.
Ma la Bonino invece perché?
19-07-2013, 13:11governo LettaPermalinkE, ci tengo a dirlo, ho capito abbastanza bene che, malgrado sia ministro degli esteri, non è in nessun modo responsabile di quanto è successo alla signora Ablyazov e a sua figlia. So che ha persino cercato di metterci una toppa, anche se concedere asilo politico a due persone che hanno già preso il volo è peggio del buco. So che nessuno l'ha informata dei fatti per tempo, e il punto è un po' questo. Ma insomma sono sicuro che non è sua responsabilità, e che avrebbe gestito il caso in modo molto diverso. Si tratta quindi di prendere atto che in Italia c'è qualcuno - limitiamoci a chiamarlo così, "qualcuno" - che per fare un favore a un amico leader di un Paese non democratico è in grado di deviare elementi delle forze dell'ordine e di ottenere una "rendition" (un sequestro di persone) senza che ne sia informato né il ministro degli interni né quello degli esteri.
Quello degli interni si chiama Angelino Alfano, e possiamo dircelo (siamo adulti): è semplicemente un segnaposto. Il fatto che non sia stato informato, o che magari non abbia semplicemente capito cosa stava succedendo, addolora ma non stupisce. Il segnaposto non può dimettersi perché il governo cade; il governo è un accrocchio vergognoso che si tiene insieme semplicemente per evitare che se ne crei nei prossimi mesi uno ancora più vergognoso. Napolitano è stato abbastanza chiaro: quel che è successo alla signora Ablyazov e a sua figlia è uno scandalo, ma non lo è abbastanza per causare una crisi di governo al buio - che oltre a rovinare l'estate e il rientro di milioni di cittadini, non restituirebbe una bambina al padre. Quindi Alfano resta. È penoso ma è così. Ma Emma Bonino perché? Cos'ha da difendere, se non la sua dignità, e magari quella di un piccolo partito che alle prossime elezioni difficilmente vorrà vantare i risultati di questo governo?
Qui non si discutono le capacità di Emma Bonino, finché durerà il governo potrà senz'altro fare ottime cose alla Farnesina. Ma durerà poco, e allora forse la cosa migliore di tutte sarebbe un bel gesto.
(PS: in realtà la Bonino dovrebbe rispondere di un altro guaio non piccolo, di cui si parla poco: la crisi diplomatica con la Bolivia, dopo che all'aereo del presidente Morales era stato negato di poter sorvolare lo spazio aereo italiano. Gli americani temevano che sull'aeroplano ci fosse Snowden. È un fatto molto più grave di quanto possa sembrare: Morales non è un criminale, ma il leader di un Paese che in fatto di democrazia ha qualcosa da insegnare al Kazakistan. E forse anche ad altri Paesi europei dalla reputazione un po' di ribasso, dove il confine tra forze dell'ordine e milizie personali di un tycoon capo di partito è sempre più sfumata).
manco al Fatto e a Libero (i primi due quotidiani a parlarne) gliene frega niente, infatti hanno aspettato un mesetto per scriverne, quando non sapevano bene più cosa trovare per attaccare il governo Letta.
e mi sa che alla Bonino nemmeno gliene frega niente. e in verità io di sentir parlare della Bonino come come della persona senza macchia sarei stufa, che è quella che si era scelta delle alleanze come minimo discutibili quando era candidata alla regione Lazio, è quella che ha votato in Commissione di vigilanza RAI perchè i talk show chiudessero prima delle elezioni (del 2008 o del 2010, scusate, non ricordo), è quella che quando Berlusconi era con un piedino nella fossa insieme ai suoi non è uscita dall'aula.
i radicali sono questo, da un pezzo, mica ho più voglia di pensarli quelli del 1980. quindi appunto, che ci sta ancora a fare lì?
Il succo di ananas è ecumenico.
Mi sa che "cattolico" è una specie di passe partout che tiene insieme tutto e il contrario di tutto. Peraltro io davvero, tecnicamente, non posso proprio essere considerato un cattolico: basta leggere le cose che scrivo.
ehi bella frase, ma l'hai scritta tu o minzolini ti ha rubato la password?
LOL.
non esiste. LA cultura consustanzialmente cattolica di Leonardo e di moltissimi elettori del PD ha il suo fondamento nel sentirsi comunque peccatori, e quindi degni di punizione, sempre e comunque. Se non sei tu (cattolico piddino) ad aver peccato, comunque devi espiare per il peccato originale, quindi peggio il PD si comporta, e più questa ampia base del suo elettorato lo voterà convinta.
"la DC, però vedi a forza di compromessi un po' alla volta si arrivò a patti con la mafia."
il patto tra stato e mafia non è arrivato a forza di compromessi, è FONDANTE della repubblica, in quanto imposto dai padroni americani. Leggiti i libri e il blog di Giuseppe CAsarrubea per avere prove documentarie indiscutibili in merito.
Quanto alla Bonino invece perchè. Perchè un pupazzo alla Farnesina per permettere al governo americano di fare il suo numero da ventriloquo ci deve essere, e la Bonino si muove alla perfezione anche senza che le infilino la mano dentro, il che rende molto più realistico lo spettacolo.
Sei in un'istituzione e cerchi di farla funzionare al meglio.
Questo in Italia assomiglia ad una specie di bestemmia. Sia a destra che a sinistra.
Il mio unico dubbio è questo: qual'è il limite? Fino a cosa tu e le altre persone "responsabili" siete disposti a sopportare per salvare questo governo?
Se ci sarà da votare una leggina per salvare silvio dai processi cosa facciamo?
Se il gigantesco conflitto di intereressi dovrà essere in qualche modo giustificato da qualche provvedimento del parlamento si fa finta di niente?
E' vero, il governo di oggi ricorda tanto la DC, però vedi a forza di compromessi un po' alla volta si arrivò a patti con la mafia.
Solo per la cronaca: per quanto mi riguarda consegnare illegalmente una donna e la sua bambina a un regime ditattoriale è un fatto abbastanza grave da giustificare la crisi di governo, il crollo dell'economia, l'invasione dei klingon e persino "rovinare l'estate e il rientro di milioni di cittadini".
Non capisco perché non è al centro del dibattito.
p.s.: meriterebbe molto più di un p.s.
Al
e se hai votato per loro, ti ricordo che il loro programma era kasta - al governo col 100% - tutti a casa - vaffanculo; insomma, come ci è già stato fatto notare da fonte più "autentica" dell'umile sottoscritto, HAI SBAGLIATO PARTITO...
:)
e mi sembra un movente plausibile e sufficiente, considerati i personaggini sulla scena.
(complimenti agli irriducibili del mantra "è colpa di Grillo". in una religione fareste fortuna)
Cioè, una combinazione migliore ci sarebbe stata: un governo PD-SEL-M5S, ma il M5S non c'è voluto stare e abbiamo perso un'occasione storica.
Ma anche se quelli del M5S nei fatti si son rivelati un branco di cialtroni cui non interessa cambiare le cose ma solo portare testimonianza, questo non significa che questo governo mi piaccia.
credo sia difficile un governo più vergognoso di questo: dove decide tutto Berlusconi senza metterci neanche la faccia.
Ma il PD è veramente sotto ricatto ? o gli fa comodo. Lo scoprirete nei prossimi decenni. Forse.
Paolo
Si scherza, maiale
15-07-2013, 02:20come diventare leghisti, governo Letta, razzismiPermalinkCalderoli che balbetta e che t'informa che nelle prossime ore, su internet e sui giornali, compariranno notizie su di te, su di lui, che sono tutte una montatura, insomma lui non voleva dire quello che è stato detto da lui, un casino, un gran casino. Sarebbe probabilmente un casino anche se non provasse a spiegartelo Calderoli. Ma, insomma, per farla breve: orango tango.
A capo di cinque minuti, cinque minuti della tua vita che sarebbero preziosi anche se non fossi un ministro della repubblica, hai capito più o meno questo: Calderoli durante un comizio ti ha dato dell'orango tango. Però la cosa è arrivata ai giornali e quindi Calderoli adesso si sta scusando con te. Calderoli infatti non intendeva davvero paragonarti a un orango tango. Cioè, insomma, Calderoli a un comizio ha evocato un orango tango, ma si sa cosa succede ai comizi, no? Ai comizi leghisti, insomma. Si beve, si canta, se ne dicono tante, e insomma... orango tango. Ma non voleva veramente dire orango tango. Se non fosse stato un comizio, se non fosse stato Calderoli, non avrebbe mai detto orango tango. Purtroppo è capitato di essere a un comizio, ed essere Calderoli. Ma poteva capitare a chiunque, no? Di nascere Calderoli. Non lo si può veramente incolpare di questo, e così in un qualche modo bisogna pure perdonarlo, congedarlo, metter giù il telefono, ché i minuti sarebbero preziosi anche se non fossero i tuoi.
Solidarietà al ministro Kyenge, che ha ricevuto la telefonata che nessuno vorrebbe ricevere, e pare sia riuscita a metter giù senza mandarlo a cagare. Io non sono ministro della repubblica e quindi posso: Calderoli, da bravo, a cagare. E attenzione: quella cosa che ai maiali piace razzolare nelle loro feci... è una leggenda. Lo fanno solo se sono costretti, in cattività. Sono animali relativamente puliti. Anche tu hai ancora tanto spazio a disposizione, pulisciti almeno la bocca.
Per Alfano sembra che Letta ed Epifany pare abbiano dei toni molto più pacati di quelli riservati a Calderoli per cose che la Lega fa da anni. E si tratta di una cinquantina di agenti in borghese mandati a espellere nottetempo una madre ed un bambina piccola.
Per gli F-35 il PD si era espresso già per il non acquisto in campagna elettorale e ora che sono al governo, sticazzi, sono buoni a menarla agli altri solo quando sono all'opposizione, ecco perché gli rogna governare. Partito di merda, ahimé, davvero.
Il problema è che temo con i M5* valga lo stesso principio (abbiamo il cuore puro solo se non dobbiamo governare).
Mah
Andrea Kimboz
http://www.internazionale.it/opinioni/wu-ming/2013/07/15/il-partito-del-non-senso/
anselmo
https://www.google.it/search?q=calderoli&source=android-browser&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=ZRPkUeXxOPHS4QT7vIDQDg&ved=0CAcQ_AUoAQ&biw=360&bih=563&sei=ZxPkUbHbOqHj4QSJpoGIBA
Vecchia scuola da keywords analysis... :-)
"Il ministro Kyenge? Un orango-tango!"
Non è che per caso Calderoli da piccolo voleva andare allo zoo, i suoi genitori gliel'hanno negato e da allora fa metafore animali solo perché non ha ancora superato lo shock?
Orsù, forse verrà il giorno in cui ci presenterà la legge-fenicottero.
- mandato a cagare calderoli
- fatto un comunicato dove avrei detto di aver mandato a cagare calderoli
certo che quella di calderoli era una battuta!
razzista
tutti facciamo battute infelici, magari poco divertenti, ma se fai battute razziste vuol dire che fai pensieri razzisti
io ho una collega italo-etiope. è una stronza, a volte. ma dipende dal comportamento, non dal certificato di nascita o dal colore.
io ho un sacco di colleghi stronzi, per dire
essere razzisti è semplicemente questo: non giudicare le persone per quel che fanno, ma per quel che si pensa siano quelli come lei...
oltretutto... amico calderoli: ma ti sei guardato allo specchio? sei proprio sicuro di essere nelle condizioni di giudicare qualcuno per l'aspetto?
se uno dava retta a lombroso eri spacciato!
Gli eterni messaggiatori al PD
11-07-2013, 15:14Berlusconi, governo Letta, ho una teoria, PdPermalinkDa un punto di vista mediatico è successa una cosa immensa, perché il PdL aveva domandato una sospensione di quattro giorni, un vero e proprio sciopero del parlamento a causa della tempestività con cui la Cassazione aveva fissato una seduta al boss Berlusconi. A parte la pura comicità di un gruppo parlamentare che protesta perché la giustizia sta diventando troppo veloce, la cosa non sta veramente né in cielo né in terra e soprattutto in nessun manuale di Storia di nessuna nazione: il potere legislativo che sciopera contro il potere giudiziario? Che roba è? E che effetto dovrebbe ottenere? Boh. La sospensione era una proposta irricevibile, marziana, e non è stata ottenuta: però per quattro ore comunque la Camera si è fermata e questo è stato interpretato da un sacco di osservatori - sulla mia bacheca, perlomeno - come una concessione del PD al PdL. Cioè è come se i responsabili del PD avessero detto: quattro giorni no, ma quattro ore sì. Non è andata così ma su Facebook mica si raccontano le cose come stanno: si raccontano come la gente le percepisce, e la percezione generale è stata questa: il PD si è inchinato per quattro ore. Questo ci racconta qualcosa più degli utenti Facebook che del PD: la tendenza generale a spiegare ogni evento come fallimento del PD, errore del PD, défaillance del PD, complotto del PD. E a giudicare non tanto il PD dai fatti, ma i fatti in base a quanto ci parlano male del PD. Anche quando, a veder bene, il PD potrebbe persino averne imbroccata una (continua sull'Unita.it, H1t#188).
Capovolgendo Moretti:"Con questi elettori non vinceremo mai!".
Fortunatamente pare che ci sia una maggioranza silenziosa di gente meno isterica che il PD lo vota lo stesso (con le fatiche del caso) intuendo, magari per istinto, che perso quel partito c'è solo la resa alla destra più becera e non la rivoluzione d'ottobre come sembrano ritenere tanti fessi.
Esclusi i presenti ovviamente...(?)
Nautilus
La fallacia retorica sta nel pensare che un partito debba darsi, come fine, l'opposizione: dev'essere una riflessione che ha fatto la muffa negli anni '70.
Il centrosinistra ha fatto numerosi errori e se n'è parlato: un paio di volte ha pensato che Berlusconi fosse un avversario preferibile ad altri perché già sconfitto. È stato, appunto, un grande errore di valutazione. Ma credere che dietro ci sia un complotto, e che il complotto stia andando avanti da 20 anni, è sullo stesso piano di credere alle scie chimiche: e infatti si fa negli stessi spazi di discussione.
2) non penso che l'azione dei 25 pagliacci sia volta a cercare proprio ora, di mandare fuori dal parlamento il maggiore azionista del governo. penso proprio il contrario, ovvero che provino in tutti i modi a salvargli le chiappe.
3) ormai è chiaro che alle tue argomentazioni zeppe di fallacie retoriche non credi neanche tu. è solo un esercizio di retorica non esente da errori, appunto(imposizione del tertium non datur, slittamento del piano di discussione, retroproiezione, ecc...). un gesto estetico e nulla piu. apprezzabile per carità, così come apprezzo con lo stesso spirito ferrara.
Abbiamo una legge che non funziona, quindi le possibilità sono continuare a ribadire un principio bellissimo senza però ottenere nulla (politica come fine), oppure proporre una nuova legge nella speranza che sia più efficace (politica come mezzo).
Francamente non vedo la politica come un fine, ma come un mezzo per realizzare cose o, nel caso fosse impossibile realizzarle, per contenere i danni.
Alla vigilia delle elezioni lo scenario descritto dai sondaggi era che se il PD fosse stato abbastanza forte avrebbe governato con SEL, se invece fosse stato debole sarebbe stato costretto a fare alleanze al centro.
All'indomani delle elezioni emerse l'inedita possibilità di un'alleanza PD-SEL-M5S per FARE COSE, ma il M5S non era interessato a fare cose, bensì a testimoniare una posizione (politica come fine invece che come mezzo), dunque il PD passò dal "realizziamo il governo di cambiamento" a "conteniamo i danni".
Inutile dire che la scelta del contenere i danni mi abbia addolorato tantissimo e la cosa che più mi fa rabbia è lo strappo con SEL, ma mi rendo anche conto che bisogna essere realisti, le scelte erano
1) governo PD-SEL-M5S
2) grande coalizione
3) nuove elezioni
la (1) è stata bocciata da Crimi e Lombardi, dunque dovendo scegliere fra la (2) e la (3), il PD ha scelto la (2) in quanto meno apparentemente dannosa della (3).
Se Berlusconi venisse condannato (o se scappasse in Costa Rica), la politica attendista del PD si rivelerà un buon contenimento del danno: mancano 17 giorni all'udienza.
Se vai a vedere le discussioni che si facevano qui appena prima delle elezioni (ma vale la pena?) vedrai che lo scenario Pd-PdL non era del tutto escluso, ma era considerato come uno dei peggiori possibili a cui ci avrebbe portato l'astensionismo di sinistra (ivi compreso il voto a Ingroia e co.). Stavamo guardando sondaggi tutti sbagliati, come adesso, ma non è che lo scenario fosse assurdo. Era soltanto molto deprimente. La novità del mese successivo fu che questo scenario diventò l'unico praticabile. Cioè: no, si poteva andare alle elezioni e perderle ancora un po' di più, forse tu avresti preferito un bel monocolore PdL o il caos totale con Grillo.
C'è un limite dato dalla dignità? Non saprei. Dipende da chi decide la dignità: ho la sensazione che per alcuni il PD non sarà mai abbastanza degno di considerazione, e quindi tanto vale fottersene e governare con chi ci sta. Più Gengis Khan che Himmler, ma poi in fin dei conti c'è un sacco di gente che si riempie la bocca di Resistenza e probabilmente nel '43 avrebbe storto il naso a qualsiasi compromesso con Badoglio. Se ne sarebbero rimasti ben appartati in qualche cantina a degustare il loro ribrezzo.
Il "consolidato consociativismo" degli ultimi 20 anni per me è una cazzata di cui vi ha convinto il Fatto, e fa il paio con la cazzata del consociativismo anni '80 per cui alla fine il PCI fu ritenuto colpevole dei danni del pentapartito e Berlusconi passava il tempo a rimproverare i comunisti che erano stati vent'anni al governo. Cambiano i governi, ma la predisposizione del pubblico italiano per credere a qualsiasi baggianata rimane costante e quindi perché non approfittarne.
Come mi sento a difendere un partito che propone il colpo di spugna su Berlusconi? Mi sento come una squadra che sta vincendo (senza meritarlo) e fa melina all'88°: una certa torva soddisfazione. Ti faccio presente che tutte le leggi ad personam di cui si chiacchiera avranno un iter lungo, mentre la Cassazione aspetta Berlusconi il 30.
http://www.repubblica.it/politica/2013/07/13/news/ineleggibilit_grillo_epifani-62907480/
mi sfugge inoltre la portata del tuo ragionamento: se necessario il pd dovrebbe aprire quindi a francisco franco, himmler, gengis kahn, il feroce saladino, [aggiungere villain] pur di avere una maggioranza? cè un limite dato dalla dignità?
e poi continui a sfuggire la questione centrale posta all'inizio della mia domanda che viene "dal cuore" : la legge ad personam sull'incompatibilità avente come primi firmatari 25 fantocci del pd, è riconducibile al plot "è grillo il cattivo che non facendo niente ha combinato il pasticcio, la gente non ha capito il progetto politico di un partito dall'identità ondivaga e sempre meno di sinistra" oppure rientra in un quadro di consolidato consociativismo in corso da almeno 20 anni, del quale gli ultimi accadimenti (mancato voto contrario allo scudo fiscale, elezione del presidente, governo Letta, per citare i primi 3 che mi vengono in mente) costituiscono una probabile conferma? come ti senti a votare e difendere un partito che propone il colpo di spugna su berlusconi e il suo conflitto d'interesse?
Quindi? Quindi se volevate un governo di centosinistra non compromissorio con Berlusconi bisognava votarlo. Invece molta gente ha votato Grillo che voleva un governo PD-PdL. E hanno ottenuto il governo Pd-Pdl, con tutti i compromessi del caso.
Riguardo al tuo uso dell'avverbio "cordialmente": è molto fastidioso, perché significa, letteralmente "in modo cordiale". Ma il soggetto delle frasi sono io. Quindi tu mi chiedi (senza molta cordialità) di fare una cosa in modo cordiale. Non vedo perché dovrei essere cordiale con gente che sbatte la testa contro la realtà da sei mesi e crede che i lividi siano un complotto del Pd.
http://www.repubblica.it/politica/2013/07/12/news/mucchetti_cambiare_legge_ineggibilit-62858219/?ref=HRER1-1
e dimostrare che è tutta colpa di grillo e di quei grulli che l'hanno votato, e che solo col pd al governo avremo berlusconi in galera e cologno distrutta?
poi cordialmente ritorni a dicembre scorso e riaggiorni i post di quando dicevi che solo votando pd si sarebbe evitata l'alleanza con monti (anche qui grulli i giglioli della situazione...vero?), modificando il nome di monti con quello di berlusconi, poi cordialmente ti guardi allo specchio e vedi se forse non sei stato sopraffatto dagli eventi...
Se vuoi che Cologno sia distrutta, vuoi che il PdL vada all'opposizione, non il PD.
Se un grillino si alza in piedi in parlamento, Cologno resta dov'è. Anche se si alzano tutti i grillini dal parlamento.
non che non se lo meritasse, eh.
Un partita comunista ma filoatlantico, comunista ma "compagni attenti a quelli che parlano di rivoluzione", comunista ma fottutamente borghese si meritava ben di peggio delle beffe. Non è un caso se le cariatidi del PD vengono da quella scuola.
Metaforicamente parlando.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/12/caso-mediaset-la-saggia-scelta-della-saggia-carlassare/653771/
susanna
- Ma cosa farete quando vincerete le elezioni a maggioranza assoluta?
- Mettevemo su un dittatove, magavi uno bvavo, tipo Cossiga, un dittatove savdo, e gli favemo opposizione, 600 contvo 1!
Insomma, Leonardo, non eri tu che scrivevi "Bomb Cologno"? E se si alza in piedi in Parlamento a dirlo un grillino (più o meno, ma il concetto mi sembra quello) cosa c'è che non va? Che così facendo si manda un "messaggio" al PD?
Torna a chattare su facebuk và
comincio a pensare che la linea al pd la detti tu!
quindi mi aspetto un po' di proteste finché non convincerai il pd a lasciar perdere gli f35
tuttavia l'argomento è:
perché il pd non si scioglie?
perché il pd vuole ancora esistere come partito?
se il pd smettesse di esistere e "inquinare" la vita politica gli italini i sveglierebbero e comincerebbero... a fare che?
il pci sì che...
il pci cosa? il pci di berlinguer era ancora più sbeffeggiato dalla stampa, dai partitini alla sua sinistra, dalle br (vabbe' loro sparavano, più che altro), dagli studenti, dagli intellettuali di un certo tipo...
Prima di riscriverne ti consiglio di vederlo
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-03052556-4a49-4a6d-8249-7c59169b8890.html
Paolo
Il nostro assai mediocre Belzebù
07-05-2013, 00:38coccodrilli, governo Letta, ho una teoria, OttantaPermalink
Il tempo ci ha dato torto da un pezzo: Giulio Andreotti probabilmente è stato un nemico molto mediocre. Mediocre la sua azione di governo, che si può sintetizzare in un mesto tirare a campare all'ombra incerta di questo o quella maggioranza; mediocre la sua diplomazia, e il solo fatto che a volte ci si scopra a rimpiangerla dice tutto sul baratro nel quale siamo caduti; mediocre soprattutto il suo personaggio pubblico, in tutti i suoi tentativi pre-berlusconiani di apparire simpatico sui media: le sue battute modeste, le sue comparsate televisive indigeste, il suo cameo in uno di quei pesantissimi film '80 di Sordi che chissà poi se ci meritavamo sul serio. Mediocre la sua prosa, le sue noiosissime rubrichine sull'Europeo e TV Sorrisi e Canzoni (per Beniamino Placido era il peggior scrittore italiano vivente), mediocri i ghost writer che si sceglieva e a cui commissionava brutti libri uno dei quali, Onorevole stia zitto, anticipò la moda degli stupidari: era il blob di tutte le scemenze trascritte in parlamento da Giovanni Giolitti in poi. Sulla carta un'idea geniale, ma davvero troppo in anticipo sui tempi: nessuno aveva ancora pensato di portare in parlamento cappi o mortadelle. E ora vi racconterò una cosa che su wikipedia non c'è: ve lo ricordate Nick Kamen? (Continua sull'Unita.it, H1t#178)
Anche stavolta, farai finta di non aver letto e ripartirai rinfacciandomi l'antisemitismo andreottiano.
(Assioma di Berija) Se una argomentazione contraria e' una buona argomentazione, allora e' propaganda.
Quando accusi l'interlocutore di fare propaganda.
(Assioma di Stalin) Se qualcuno ha molte buone argomentazioni, va attaccato ed eliminato sul piano personale.
Dal tuo accanimento ad personam deduco di avere qualche buona argomentazione.
(Assioma del Complotto) Se esistono fonti autorevoli che dicono qualcosa di avverso , sono corrotte e comprate da interessi sordidi.
In realtà hai smesso da parecchio di leggere fonti autorevoli.
(Assioma del Retroscena) Se fatti evidenti gli danno torto, la verita' sta solo nei retroscena.
Del tipo: la Palestina è stata appena riconosciuta dall'Onu, ma tu festeggi il trionfo del sionismo, ci dev'essere in mezzo qualche retroscena che mi son perso per via che ho assolutamente sempre di meglio da fare.
(Assioma di Apparenza) Il cretino considera la forma piu' importante della sostanza.
(Assioma di Superficialita') Il cretino non esamina mai i contenuti reali, ma solo una versione limitata agli aggettivi usati nelle frasi.
(Assioma di Staticita') Il cretino rimane sulle stesse posizioni per anni ed anni, o sostiene sempre di non aver cambiato idea sin dalla nascita.
C'è una certa fissità, diciamo.
(Assioma di Allineamento) Il cretino usa sempre i termini piu comuni gia' apparsi sui media di massa per discutere.
Sionismo, antisemita, bla bla.
(Assioma di Petralcina) Il bene ed il male sono sempre personalizzati dal cretino in una persona buona ed una malvagia, entrambi leader o profeti.
Una cosa tipo Fanfani vs Jabotinski
(Assioma di Antinomia) Qualsiasi argomento usiate, esso e' valido come contrario. Allora l'antifascismo e' fascista perche' non tollera opposizione, e ogni ragionamento puo' essere applicato al ragionamento stesso dimostrando il contrario: essere di destra significa in astratto essere di sinistra, e cosi' via.
Tipo prendere una stroncatura di Andreotti e leggerla come un'elegia di Andreotti; una rassegna parodica di gaffes di San Pietro come un'agiografia, ecc.
(Assioma di Tifoseria) Per il cretino, esistono sempre e solo due categorie politiche irriducibilmente nemiche che rappresentano problemi , per quanto complessi. Secondo il cretino ogni filosofia della storia e' di destra o di sinistra, eccetera.
Vedi l'intercambiabilità con cui assegni patenti di cattolicesimo o di comunismo: per te è la stessa sbobba, non c'è possibilità di far caso alle differenze (nonché al fatto che io, per esempio, non sia né cattolico né comunista).
(Assioma di Scleronomia) Per il cretino, il contesto temporale non conta. Cesare era di sinistra e Mario di Destra 2000 anni prima che l'idea nascesse, etc etc.
Se ricordo bene hai ancora dei conti in sospeso con alcuni predicatori del Quattrocento.
(Assioma di Moderazione) Il cretino pratica sempre qualche forma di moderazione del linguaggio.
(Assioma del Maestro) Il cretino accetta sempre acriticamente la lezione di un maestro, la quale spiega tutto.
Nel tuo caso potrebbe essere una comprensibile deformazione personale.
(Assioma del Principino) Per quanto di umili origini e di modi sgradevoli , il cretino odia la "volgarita'".
Il tuo arricciare il naso all'odore di campagna.
È una cosa che fai notare a ogni commento che scrivi.
(Assioma di Magia) Il cretino sostiene che cambiando il linguaggio si cambi la realta' sociale.
(Assioma di Molestia) Il cretino sostiene che la verita' di una proposizione non dipenda da cose insignificanti come la "logica", ma possa essere misurata dal fastidio che da'.
La tua idea che la locuzione "Stato ebraico" dovrebbe darmi fastidio.
(Assioma di Nobilita') Il cretino si presenta sempre con una crociata nobile da sostenere, tipo salvare le balene, salvare i gay, salvare le balene gay.
E tu sei saltato sul carro del sionismo.
(Assioma di Satanismo) Il cretino sostiene sempre che coloro che non la pensano allo stesso modo siano nemici della sua causa.
X non credo che Israele debba necessariamente restare uno stato a maggioranza ebraica da qui all'eternità: antisemita!!!!111!
(Assioma di Banalita') Il cretino reagisce sempre allo stesso modo di fronte agli stessi stimoli, per quanto ripetuti.
Ahimè, anche tu sei molto prevedibile.
(Assioma di Salotto ) Il cretino pretende di essere un raffinato intellettuale , secondo una rappresentazione triviale e stereotipata del termine.
Quei momenti Pico de' Paperis in cui ti metti a contare i tuoi titoli.
(Assioma di Politica) Il cretino tenta sempre di esibire gli assiomi precedenti per cercare consenso , come se aspirasse a presentarsi alle elezioni.
Qui c'è quell'interessante proiezione per cui hai deciso che io rappresento il Pd (???) e che quindi il Pd deve perdere ecc.
(Assioma di Simmetria) Il cretino si lega sempre con un altro cretino gia' presente.
Anche se col tempo, bisogna dire, stai diventando un solitario.
(Assioma di Nemesi) Il cretino trova sempre un altro cretino gia' presente col quale litigare.
Forse in questo caso il cretino sarei io, e in effetti è un po' cretino litigare con te.
(Assioma d'America) Qualsiasi cosa pensi, il cretino sostiene di essere stato il primo al mondo a pensarla, scoprirla, dirla, scriverla o farla.
Le tue fondamentali ricerche.
(Assioma di Totalita') Quello che pensa il cretino lo pensano "tutti".
Questo tuo aspirare a rappresentare una moltitudine di lettori correligionari che non si sono mai palesati (a differenza di alcuni che condividono nei tuoi confronti giudizi piuttosto severi).
(Assioma di Nullita') Se la pensi come la pensi tu, "nessuno" la pensa come te.
(Assioma di Stalingrado) Il cretino non si ritira mai da una discussione, e la porta avanti all'infinito.
E direi che lo stai dimostrando, già da prima di conoscermi: c'è un democristiano-antisemita immaginario con cui litighi da una vita, forse Fanfani.
Oltre all'intrinseca insensatezza (se fossi un democristiano dovrei essere piuttosto contento, Andreotti è morto anziano, assolto, e la Dc è appena risorta), c'è quel piccolo particolare che nel mio pezzo c'è scritto l'esatto contrario; da cui il solito dilemma: o non sei più in grado di leggere un testo molto semplice o sei in assoluta mala fede.
In nessuno dei due casi vale la pena mettersi a discutere. Io un'idea me la sono fatta da tempo: Zanardo non è un cretino, ma finge benissimo. Però ti ho sempre concesso il beneficio del dubbio: forse davvero soffri di un disturbo che ti fa vedere democristiani dove non ci sono e antisemitismo nei fondi del caffè. Nulla che non sia già stato a suo tempo codificato nel DMS.
Molto spesso ti senti obbligato a informarmi che ti diverti. È un'informazione pleonastica: trollare è una cosa che si fa solo per divertimento, nessuno ti paga e (nel tuo caso) nessuno ti legge a parte la vittima designata, il quale anche lui quasi sempre ha tantissime cose più interessanti da fare. Lo so che ti diverti, ed è triste constatare che non riesci a trovare altri divertimenti. È primavera, dovresti uscire più spesso, eccetera.
Non avrei neanche dovuto mettermi a scrivere, ma stasera scuriosavo da Fanelli e ho trovato una cosa interessante, che credo possa servirti: l'identikit del cretino di internet. Io, ribadisco, sono convinto che tu non lo sia: e però l'identikit ti calza alla perfezione, al punto che viene il sospetto che tu sia stato tra i suoi case studies. Senti un po':
Ma continua a sperare nei benefici della crisi economica decennale, anzi no: secolare.
L'avversione per Israele, per questa folle situazione nella quale gli ebrei decidono da soli del proprio futuro, e' una delle cose che hai in comune con Andreotti e con il mondo che gli ha dato consenso per tutti questi decenni. Ritieni, come loro, che la nascita di Israele sia stato un errore. Un errore che andrebbe corretto. Ricacciando gli ebrei in giro per il mondo alla merce' di popoli e poteri e religioni piu' forti di loro. Siccome non succede, ti consoli con queste fantasie sulla crisi iniziata una generazione orsono ma che solo adesso porta la gente in piazza, amvedi che crisi lunga. Epocale, direi.
CL, poi, ha cambiato idea, guarda caso quando Andreotti e' uscito di scena assieme a quei settori della Curia che ne condividevano le prospettive (a sentire loro, i valori). E quando anche quei settori della Curia sono andati in pensione, sono migliorate le relazioni tra Chiesa ed Israele, che poi sono quelle tra mondo cattolico e mondo ebraico. Mai visto prima: adesso ci sono ebrei che insegnano Scritture ebraiche nelle Universita' vaticane. Ebrei con passaporto israeliano (e no, nessuno sente la disperazione dei bambini palestinesi, perche' questo succede).
Come vedi, ripeto, non ho alcuna voglia di litigare. Vedo il mondo in maniera diversa da come lo vedi tu, ed esprimo opinioni diverse dalle tue. Il fatto che uno le esprima non significa necessariamente che stia aggredendo te. Chissa' come mai vivi cosi' male che ci siano persone dalla cultura e opinioni diverse dalle tue. Forse sei amareggiato perche' continui a -come si dice- scommettere su cavalli perdenti, vedi la tua ultima infatuazione per Bersani. O forse e' il contrario: continui a scommettere su cavalli che sai essere perdenti perche' alla fin fine ti piace mostrare al mondo, o ai lettori di questo blog che del mondo sono una porzione, che tu sei un tizio amareggiato e deluso e che ci sono poche possibilita' di fare del mondo un posto migliore, visto che la' nel mondo e soprattutto la' in alto, nei posti di potere, ci sono tante persone cattive, che sono quelli che non leggono il tuo blog. Un profilo un po' alla Michele Serra, autocompiaciuto e lagnoso.
Pero' divertente: accanto alla prevedibile (e prevista) sconfitta nel medio periodo, ci stanno i sogni di rivalsa sul lungo periodo, la "implosione" di Israele, la crisi economica. Roba che sta in piedi solo a continuarsela a ripetere, alla Gaber: la rivoluzione oggi no, domani nemmeno... Che dire, da qualche parte uno deve avere delle speranze, no? pero' ma guarda come e' cattivo il mondo, le cose vanno in maniera diversa.
Sempre li' si torna: l'uscita di Andreotti dalla scena politica coincide con la perdita di influenza della Chiesa. E, in generale, con il lungo processo attraverso il quale le parole "italiano" e "cattolico" si avviano a non essere piu' sinonimi. Un processo che non e' che ti veda proprio entusiasta, visti i peana che regali ai lettori in lode di Rosi Bindi. E anche perche', come detto, sei un cattolico di campagna, e chi e' diverso da te ti terrorizza, se non puoi tenerlo sotto controllo. E di nuovo si pensa a quel tuo passaggio sulla ebraicita' dubbia degli immigrati sovietici, chissa' chi credi di essere per giudicare chi e' ebreo e quanto lo e'.
Sei, in altre parole, uno sconfitto che si consola con fantasie di onnipotenza. E per esorcizzare la sconfitta racconti di aver sempre saputo che il tizio non era cattivo, e nemmeno buono, era solo un mediocre. E quando i capi sono dei mediocri, allora arrivano le sconfitte. Certo, se a guidare il cattolicesimo politico italiano, all'epoca, ci fosse stato un personaggio eccezionale, tipo Rosi Bindi, come sarebbe diverso il mondo, e che posto meraviglioso sarebbe l'Italia, e magari pure le chiese non sarebbero vuote....
E il bello e' che ci credi davvero.
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No, guarda, ti sbagli proprio. Non ho nessuna voglia di litigare. Sto solo esprimendo delle opinioni diverse dalle tue. E nella fattispecie ti sto mettendo davanti al fallimento del cattolicesimo politico, di cui Andreotti era rappresentante. Un fallimento che digerisci male, perche' (appunto) sei cattolico e quella ideologia (o visione del mondo) che fallisce e' anche la tua, specie con riguardo al Medio Oriente.
A differenza di te, io non cerco di sminuire Andreotti dicendo che era un personaggio mediocre. Era un politico. Non un idealista, certo, ma aveva idee precise e, a sentire lui, persino dei valori. Sicuramente aveva il consenso degli italiani, di quelli cattolici in particolare, che lo votavano (o che comunque votavano chi con lui si alleava). Cattolici, non devi vergognarti, proprio come te.
Come molti democristiani, pensava che trasformare gli italiani in proprietari della propria casa li avrebbe tenuti lontano dal comunismo. Questa non e' mediocrita'. E' anzi una politica che ha funzionato, limitando il consenso al PCI (e soprattutto alla CGIL); persino la Thatcher la ha fatto propria, decenni dopo.
Andreotti, inoltre, riteneva che la politica estera italiana andasse condotta in sintonia con il Vaticano. Era filo arabo, e anziche' far chiudere le "ambasciate" dell'OLP in Italia, e' stato regista di una politica estera all'interno della quale la cooperazione con i palestinesi era non solo legale (sarebbe stato possibile renderla illegale) ma addirittura esentasse, vale a dire incoraggiata. Avrebbe potuto chinare il capo davanti alle pressioni americane che volevano altro, soprattutto verso la Libia. Non lo ha fatto. E tu, cittadino italiano, hai potuto fare il tuo viaggio in Palestina, e Fulvia la odalisca in Egitto. E l'Italia ha avuto il suo primo morto ebreo dopo il 1945; gli assassini sono a piede libero. Adesso tu racconti che hai sempre pensato che fosse un mediocre; era invece solo filo-arabo, come te, ma si capisce che tu preferisci che di questo non si parli. Perche' sono posizioni sconfitte.
E' ovvio che CL e il Vaticano non hanno fatto gran conto sulla "implosione" di Israele, qualunque cosa significhi. Non lo ho nemmeno scritto e tu lo riassumi cosi' perche' (ma che novita') sei in malafede.
Io ho scritto che ritenevano che fosse un errore la nascita di Israele, proprio come lo ritieni tu, che sbrodoli sciocchezze come quella dello "Stato confessionale", e proprio non ce la fai a riconoscere agli ebrei il diritto di auto-definirsi come pare a loro (che fatica scrivere "Stato ebraico", vero? pare perfino legittimo, quando uno lo scrive....). E poi che scandalo, vogliono persino decidere loro chi e' ebreo e fanno entrare "sovietici dalla ebraicita' dubbia". Che uno se lo vede proprio il prof. Leonardo Tondelli nel ruolo di quello che decide chi e' veramente ebreo e chi no. Chissa' come fa, magari li interroga sulla vita dei santi
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"forse non è nemmeno giusto che lo sia."
Sei un cattolico di campagna. Tanto prevedibile da risultare divertente.
È vero, la storia la possono fare sia persone eccezionali sia mediocri (la banalità del male ecc.). Andreotti non mi è mai sembrato nulla di eccezionale In effetti non si capisce esattamente su cosa tu voglia litigare stavolta.
Se io fossi stato al posto di Andreotti probabilmente non avrei premiato Nick Kamen. Come vedi non è una domanda difficile, è solo poco interessante.
Non credo proprio che tra CL e Curia si pensasse a un'implosione dello Stato di Israele negli anni Ottanta: sono favolette per bambini di ogni età, che non riescono ad assorbire ragionamenti più complessi. Invece non è detto che Israele sarà sempre uno stato confessionale, e forse non è nemmeno giusto che lo sia.
Nel frattempo in Israele c'è gente che protesta, perché (come un po' dappertutto nei Paesi ricchi) la classe media si sta impoverendo: una cosa che si notava già nel 2002, toh, son passati dieci anni.
Tutto questo insistere sulla mediocrita' di A. non ti fa fare bella figura. Se al posto di A. ci fosse stato, per dire, un personaggio eccezionale e non mediocre, cosa sarebbe cambiato? La storia non la fanno gli individui. Che un personaggio eccezionale e non mediocre possa cambiare il corso della storia e' anzi un pregiudizio caratteristico della piccola borghesia, quella che fornisce il consenso oggi a Berlusconi e l'altro ieri a Mussolini.
Ora non correre a piangere dagli amichetti dicendo che ti ho dato del berlusconiano o del fascista, Io sto solo dicendo che sei un piccolo borghese con fantasie interclassiste e dovresti fare pace con la tua origine, anziche' cercare di negarla spacciandoti per qualcosa di altro. Difatti, nel tuo caso, le fantasie sull'uomo eccezionale che fa di meglio di quello mediocre, ti servono anche per evitare di rispondere alla domanda: "E se tu fossi stato al suo posto, cosa avresti fatto?". Che e' una domanda che mette in crisi i moralisti, e particolarmente quelli cattolici ("e che ne so io, mica sono un personaggio eccezionale, io sono un povero cristo").
Ovviamente io non ho scritto che la politica di Andreotti fosse guidata *esclusivamente* da ragioni religiose. Ho scritto che (come te) era filo-arabo, e considerava lo Stato ebraico il risultato di un errore colossale a cui occorreva porre rimedio, ricacciando gli ebrei nello stato di minoranza indifesa, legati da vincolo di gratitudine verso i non ebrei. Ed e' ozioso chiedersi se queste siano posizioni politiche o religiose, o un misto di tutti e due. Sono, adesso, soprattutto posizioni sconfitte, perche' la storia (le masse, le classi, i popoli) e' andata in un altra direzione, mandando Andreotti in soffitta, assieme alle tue previsioni che tanto ti imbarazza ricordare.
Dimenticavo: anche le tue previsioni sballate, p. es. quando immaginavi una crisi-economica-decennale si basavano sul pregiudizio religioso, sulla convinzione che la creazione dello Stato ebraico fosse un errore , convinzione condivisa da Andreotti, dai settori vaticani vicini a lui e dal mondo cattolico che lo sosteneva, p. es. CL negli anni Ottanta.
Ma tali previsioni, che piu' le si legge piu' fanno ridere, sono anche basate sulle tue fantasie da piccolo borghese, del genere: "la storia mi dara' ragione e lo Stato ebraico finira', gia' si vedono i segni della crisi". Chissa' se ti sei accorto che non sta andano in quel modo.
Mi interessa notare solo che, se colpa ha avuto Andreotti supponendo che volesse operare a fin di bene, come per un D'Alema, è stata la più infantile: quella di voler giocare col fuoco e di non rendersi conto delle conseguenze delle proprie azioni.
Se oggi può apparire mediocre a un Leonardo non è perché questi non pensi che fosse colluso con la mafia, con progetti controinsurrezionali ipotetici e eversivi concreti, P2 o non P2: è perchè a tutto questo ci si è assuefatti, compresa la corte dei miracoli, o menglio dei dannati di cui si circondava. Gli sbardelli i salvolimi etc. cosa sono se non i prototipi degli scilopiti e degli utri? Certo, altra caratura morale, probabilmente al servizio convinto di una funzione storica non del tutto campata per arcate siliconate come quelle ventilate dai capezzoni e dalle santedeché, ma incistati di metastasi alfaniche che ora deflagrano in tutto il loro purulento onore...
Non voglio certo sostenere che costruire un benessere nazionale senza paragoni nella storia passata, presente e futura a colpi di acuti dosaggi e contrappesi fra avidità corrotte e criminali sia stato un bene e dubito anche del male minore - è roba che ho sempre combattuto e continuerò a fare - ma non negherei che ci sia stata genuina (quanto malvagia) grandezza.
In altre parole, Schettino sarà ricordato nella storia più di altri ammiragli ma non lo definirei per questo più grande di uno che, pur facendo in modo di far naufragare in futuro la nave (e non farlo chissà se sarebbe stato possibile, se l'avrebbero assunto un tal ammiraglio gli armatori), offre ai suoi ospiti una bella crociera (mi fermo qui, ma ci sarebbe una mole di fatti che posso solo trattenermi dal cominciare ad accennare...)
A lungo andare, Andreotti e' stato sconfitto. Come te, che di politica mediorientale non parli piu', e ti incazzi quando qualcuno ricorda le tue previsioni sballate.
Ebbene, nella sua posizione ha avuto modo di conoscere, anche bene, molte figure di primo rilievo nazionale e internazionale e su molte mi ha dato pareri sempre rispettosi per quanto, nautralmente, talvolta caustici e taglienti. Mi scandalizzò profondamente la sua profonda ammirazione per Andreotti, considerato uomo di genio, raffinatezza, acume, capacità di ascolto e quant'altro senza paragoni.
Mi sa che ti sei proprio incartato su una weltanschaung poco corrispondente al reale, per quanto coerente con opinioni che ti ostini a ritenere valide. Parere mio, naturalmente, democraticamente (in particolar se partitamente) anche trascurabile se vuoi.
Secondo me è diventato una specie di procedimento retorico questo qui sopra. Dovrebbe essere codificato e studiato. Dopo la "reductio ad hitlerum", la "confrontatio ad sinistram". Ovvero difendersi da un'accusa non dimostrando il contrario, ma rivolgendola anche all'avversario.
È l'argomento preferito da opinionisti mediocri che difendono (male) un leader mediocre di un paese mediocre. Ha un sapore infantile, da scuola media. Come quando il maestro riprende Pierino perché sta copiando e questi indica il compagnetto un po' sfigato due banchi più in là e strilla: "ma anche lui copia!"
Andreotti ha fatto molto male all'Italia. La mediocrità è una delle cose peggiori che ti possano capitare, e lo sai bene.
E non provate a pensare qualcosa di diverso, che e' peccato e poi non lo si puo' provare.
(certo, per l'ebreo Sharon le cose sono diverse...)
Dreiser Cazzaniga
Dreiser Cazzaniga
Fare di tutta l'erba un fascio è l'esatto contrario: la mia mediocre esperienza delle cose mi dice che di solito in un gruppo di persone sono frequenti i disaccordi e i malintesi. Però sul serio, se sai come sono andate le cose faccelo sapere.
Bersani è stato un buon negoziatore, che alla fine però si è dato un paletto molto rigido: mai con Berlusconi; finché la corda non si è spezzata. Onestamente questa rigidità da parte sua non me l'aspettavo, ma non mi sembra un motivo per stimarlo di meno.
Se ricordo bene questa cosa della sua abilità di negoziatore saltò fuori ai tempi della campagna di Renzi; Renzi stesso ha ammesso in seguito di essere un negoziatore pessimo (non riesce non dico a intervenire a una direzione, ma a restare fisicamente nella stanza). Purtroppo finché è così non sarà mai molto di più di un uomo immagine, che magari è quello che ci è bisogno visto che le elezioni il pd le perde sulla comunicazione, non sui programmi o sulle qualità dei leader. La melina di Bersani sulla legge elettorale, alla prova dei numeri, ha funzionato; la presenza del pd in parlamento è sovradimensionata rispetto ai voti che ha preso (che poi abbia preso pochi voti, quella è la vera responsabilità di Bersani; non di essere un buon negoziatore).
Bersani è stato irriso universalmente per aver mostrato disponibilità e buona volontà nel tentativo di negoziare coi m5s (però ne ha dimostrato definitivamente l'inettitudine a sedersi a un tavolo); gli stessi, una settimana dopo, si sono lamentati del fatto che il pd non voleva accettare candidati proposti dal m5s. Poi c'è stata la candidatura di Marini, e forse quello è stato il vero errore; ma io continuo a essere un po' scettico sul fatto che Marini fosse il vero nome, si era alla prima votazione e si poteva andare avanti per tutta la settimana. Da Prodi in poi il segretario praticamente non era già lui, e si è visto il risultato.
Non credo che ci sia stata nessuna trama alle sue spalle; era molto indebolito dal fatto di essere stato sconfitto alle elezioni, e di fatto una parte del partito non lo seguiva più (se mai lo ha seguito).
Continuo a pensare che sarebbe stata la persona adatta per contrattare in Europa (l'idea di Renzi al suo posto continua a darmi i brividi). Ma se si trattasse solo di questo, mi pare che anche Letta si stia muovendo bene.
"gente che magari non aveva capito esattamente la posta in gioco, o puntava su Rodotà, magari in buona fede. E magari davvero c’è ancora qualcuno in parlamento che gioca ancora a dalemiani vs veltroniani" ....e per giunta con la stessa strategia retorica evidenziata da Placido nella prosa andreottiana: il minimizzare, il reinterpretare riduttivamente verità abbastanza evidenti ed eclatanti. e in più il livellare e fare di tutta un erba un fascio: chi ha impallinato prodi è perchè era un inguaribile idealista che ha votato rodotà (certo come no) e ha sortito lo stesso effetto di chi gioca alla guerra per bande (per carità ipotetica, è tutta roba da complottisti). e poi la mazzata finale, è colpa del volgo che prima ha votato i grillini e adesso [retro-]pensa, come anche sostiene bizzarramente uno che non ne sa niente, ovvero civati, che ci sia una consistente parte del pd che guarda a destra (complottismo della peggior spece). elaborati il lutto come vuoi, ma prova solo ad immaginarti letta che vota per prodi. un'ultima richiesta, come era la storia che bersani sarebbe stato un ottimo negoziatore e lo avremmo dovuto mandare in europa a contrattare? me la rifai? [non è riuscito neanche a mettere insieme i voti per prodi dentro al suo partito, ma forse potresti evitare di ammettere la sua (e di riflesso la tua) dabbenaggine dicendo che è stato vittima di una trama alle sue spalle... ].
Graziano
e sì, mi sono avvicinato molto al tuo punto di vista, perciò mi stupisco di leggere che ti si da del venduto, del giulianoferrarar, dell'infame, dello stupido (ho letto i commenti anche dall'altra parte)
fai un pezzo su un famoso e controverso politico da un punto di vista storico-politico più che politico-giudiziario e ti si accusa di boh...
dimmi la verità:
tu sai tutto di ustica e dell'italicus e di piazza fontana e non lo riveli per sostenere il governo letta, maledetto piddimenoellino!
Comunque penso che l'abitante della Seconda Repubblica avesse un po' bisogno di dietrologia. La vita politica reale era così mediocre e statica che era meglio inventarsene una di fantasia, dove tutti gli avvenimenti erano collegati e "mysteriosi" (cit). È vero che l'Italia aveva il partito (sedicente) comunista più potente del blocco occidentale, e questo attirava senza dubbio le intelligence di entrambi i blocchi. Ma probabilmente hai ragione tu nel dire che Andreotti fosse sopravvalutato come "eminenza grigia". Aspettiamo di aprire i famosi archivi...
si comincia così, forse andreotti non era poi tanto mafioso, forse i 101 parlamentari si sono solo distratti, poi ti ti ritrovi tra qualche anno a ridere alle barzellette del nano...
Lepidia
Sorvoliamo sulla conclusione del parallelo Andreotti / Letta, quantomeno risibile, e riassumibile nello storico quanto banale "Francia o Spagna purché se magna".
Ce la facciamo a fare un articolo senza infilarci di straforo la difesa d'ufficio del partito democratico?
continua così...
Elaborare il PD
28-04-2013, 02:25governo Letta, ho una teoria, PdPermalink.jpg)
Non è vero che abbiamo perso. Per esempio, alla Camera abbiamo vinto noi, guarda che premio di maggioranza che abbiamo. E comunque siamo il primo partito, nella prima coalizione. Certo, ci aspettavamo un risultato migliore, ma considerata la situazione generale, la crisi, l'antipolitica... Non si può proprio dire che abbiamo perso. Altri hanno perso più di noi.
La seconda fase è la rabbia.
Bersani vaffanculo hai sbagliato tutto. Quei giaguari e quei tacchini. Dimettiti! Ah se c'era Renzi. E poi Grillo, ma che vuole, che pretende. È un nazista! anzi peggio, coi nazisti è più facile regolarsi.
La terza fase è la contrattazione.
Aspetta, possiamo ancora metterci d'accordo. Non abbiamo perso finché possiamo metterci d'accordo. I grillini in fondo sono brava gente... (l'elaborazione continua sull'Unita.it, H1t#177).
Ma porcaputtana, ma quelli sono veramente ipnotizzati. Danno solo retta al guru. Non li smuovi, non c’è niente da fare. Non c’è più niente da fare. Adesso si va a votare il presidente della repubblica e rimedieremo l’ennesima figura di merda. E poi? Non c’è più niente da fare. Colpa nostra? Può darsi. Anche loro. Anche di tutti. Ma non importa. Ormai non c’è più niente da fare. Governissimo e fine della sinistra.
Ma quindi ci prova Letta? Beh, mica male. Cioè, per un governissimo davvero niente male, non c’è neanche la Gelmini. E niente leghisti, qualcuno sente la mancanza dei leghisti? Mi ero dimenticato quanto sapevano essere felpati i democristiani, nel fotterti, è una cosa impari ad apprezzare col tempo (ora capisco meglio mio padre). E poi ci sono tante donne, un paio non nate in Italia, la Bonino che sta bene su tutto, ma sai che alla fine mi sta simpatica anche la berlusconiana all’agricoltura? Ma sì dai, in fondo è una di famiglia.
Ma allora di' che non hai gradito lo stile, non pretendere di parlare di squadrismo...
In ogni caso, non stiamo giocando a poker e cosa c'entrino la Libia e gli OGM non lo so, ma forse è il caso che mi fermi qui.
U.
[sinteticamente: stai bluffando e non hai manco una coppia - dove l'ho già vista? era la Libia? o forse gli OGM?]
A questo punto forse ti converrebbe dichiarare che non sapevi cosa volesse dire squadrismo.
Ma proviamoci. Atlantropa, immaginami come oratore ad un comizio pubblico. Immagina che stia parlando in diretta sulla tv del partito, presenti i giornalisti ecc. ecc.: "Salve signori, io sono precario e ho un sacco di problemi, non come Altantropa che invece se la spassa perché gode di un sacco di raccomandazioni!".
Ti sembra normale? Quella parte di mondo che non se ne è neanche accorta fa male a non accorgersene. E magari tanta parte di mondo non se n'è accorta, ma qualcuno che poi il PD non lo ha votato sì.
Magari qualcun altro si è accorto che Bersani balbettava sull'MPS, che in Sicilia ha fatto un governo con Lombardo, che su Penati è stato quantomeno timido...tutte cose in cui Ichino, che basta menzionare per farvi sbottare, non c'entra niente.
Poi, per quanto riguarda Bersani: wow, ha preso gli stessi voti delle Europee! Wow, peccato che queste fossero le elezioni al Parlamento.
Ti fornisco anche la prova di cui mi accolli giustamente l'onere. Adesso stiamo avendo un governo di centro-sinistra finalmente libero dalle pastoie berlusconiane e in grado di affrontare la crisi? Bersani è premier? Abbiamo Fassina ministro del lavoro? O è andata un po' diversamente?
Contra facta non valet argumentum diceva uno che dovrebbe piacere a Leonardo.
Se non vuoi dare retta a me, Altantropa, lo ha detto bene Leonardo: Bersani ha perso (e Bersani stesso non è stato capace di dirlo invece). Il resto sono chiacchiere. A fronte di due governi mostruosamente impopolari, di un avversario politico alle prime elezioni e di un altro implicato in processi con minorenni, Bersani con 4 anni di preparazione alle spalle non è riuscito a vincere. Scusami tanto se non sono contento. E scusami se ho il realismo per dire: cari amici piddini, che vi lamentate di Letta? Dopo che Bersani ha portato il PD al suo minimo, pensavate che le cose potessero andare come volevate o come volevo anche io?
Beh.
U.
PS complimenti per lo j consonantico. Se però a scuola siete ancora a Pirandello, mi sa che 'sti esami li vedo male.
Però prima che si apra un dibattito sui mirabolanti successi della flexicurity nel tale quartiere periferico di Copenaghen, vorrei sapere da Uqbal se ha qualcosa di concreto per sostenere che l'abbraccio di Bersani alla "sciagurata" è collegato all'accusa di nepotismo alla figlia di Ichino, o se viceversa è una sua estrapolazione spannometrica - nel qual caso, peraltro, sarebbe paradossalmente incorso nello stesso errore che egli ravvisa nell'accusa della "sciagurata" alla figlia di Ichino...
Comunque ha vinto al centro, Ichino è al centro, se le sue visioni fossero in qualche modo realizzabili se ne dovrebbe nei prossimi mesi parlare. Oppure non se ne parlerà esattamente come non se ne parlava quando governava Monti, anche lui al centro; forse perché è roba inconsistente, il sospetto viene.
Bersani ha fatto campagna elettorale dicendo che non voleva allearsi con Berlusconi; ha perso: ci alleiamo con Berlusconi. Molto semplice: e Bersani, che ha perso, non c'è più.
Punto primo, non condivido mica la filastrocca "Bersani ha sbagliato tutto"; di che stiamo parlando?, del fatto che in campagna elettorale non abbia detto balle?, che non abbia riempito il programma dei nonsensi nandomericoniani cari a Renzi o delle "promesse" populiste berlusconiane?, che non abbia detto a sufficienza "straw man", "fact checking" o "storytelling"?, o del fatto che dopo le elezioni non ha saputo mandare un avvertimento ai suoi?, magari avvelenandone un pajo, e spedendone le teste ai rispettivi capicorrente?
Sui fantastiliardi di voti persi, a me risulta che Bersani abbia ottenuto lo stesso risultato percentuale delle europee 2009, ossia la consultazione con il medesimo corpo elettoral temporalmente più vicina all'inizio della sua segreteria: ha preso un partito al 26% e lo ha restituito al 26% - pur essendo nati nel frattempo terzo e quarto polo. Dove sarebbe l'emorraggia?
Se vuoi sostenere che aver insistito sull'idea di "mandare a casa" Berlusconi abbia fatto perder voti al centro-sinistra, non credi che dovresti portare qualche argomento nel merito? [l'onere della prova!] io per ora so solo di diversi ultras renziani che, pur essendosi moralmente impegnati a votare comunque per la coalizione, non hanno saputo reggere al dolore per la sconfitta del loro "carismatico" beniamino, ed hanno votato altro - tu, in particolare, per la neoDC.
A quanto pare a Bersani non perdoni diverse cose; molte delle quali, però, stanno solo nella tua testa - il balletto delle regole, o l'obbligo di umilianti giustificazioni scritte sono come l'arbitro che Moggi avrebbe chiuso negli spogliatoj, ossia una balla.
Dici poi che Bersani sarebbe colpevole di squadrismo nei confronti di Ichino. Ajutami a capire. Io so che c'è una tizia, precaria nell'editoria, che ad un'assemblea del PD tiene un intervento sulla precarietà; parla per 8 minuti, oserei dire con le lacrime agli occhi; ad un certo punto, usa qualche decina di secondi per denunciare un presunto caso di nepotismo nell'editoria, quello di Giulia Ichino. Alla fine dell'intervento Bersani, così riportano i giornali, l'abbraccia. Ora io non ho altro materiale, ma tu che sei sicuramente documentatissimo, potresti produrre qualcosa a suffragio dell'idea che l'abbraccio bersaniano sia una ricompensa per l'aver fatto il nome del nemico?, altrimenti il tuo mi pare un ennesimo processo alle intenzioni - anzi, a meno di non voler credere che l'intervento fosse stato concordato, direi: alle preterintenzioni.
Cerchiamo di essere precisi. Sì, Berlusconi è tutto quel che dici, e non volerci governare era un ottimo proponimento PRIMA delle elezioni . Aver sbagliato tutto prima e dopo le elezioni ha portato a rendere Berlusconi ancora importante. Io questo a Bersani non lo perdono.
I nostri meravigliosi concittadini non hanno rivotato in massa Berlusconi (anche se di voti ne ha presi comunque troppi, secondo me): il PDL ha perso 6.000.000 di voti. Solo il fatto che Bersani sia riuscito a perdere 3.500.000 di voti rispetto al 2008 (quando Veltroni aveva comunque PERSO) ha permesso a Berlusconi di sopravvivere.
Quello spot Bersani non lo ha visto, non conosce i Queen? Oh, povero caro! Peccato che in quanto candidato leader e padrone della faccia che era su tutti i manifesti PD il responsabile ultimo della campagna elettorale fosse lui. Quello spot non ha spostato 15 voti? E mi sa che hai ragione, infatti il PD ha perso clamorosamente. Era meglio se li spostava, quei 15 voti.
Se non ti ricordi l'occasione, se non ti ricordi il perché e il percome la figlia di Ichino è stata sottoposta ad un linciaggio mediatico, lascia perdere, non ti esporre a difese di ufficio gratuite che peraltro nessuno ti chiede.
In ogni caso la sciagurata iscritta al PD ne ha dette tante di cose; tra le altre, che una sua collega, la figlia di Ichino, aveva un contratto a t.i. che non meritava e che aveva ricevuto solo in virtù del proprio cognome. Bersani non si è neanche reso conto della gravità di quel che è successo, o, peggio, ha ritenuto che attaccare un politico attraverso la figlia non sia così grave. Complimentissimi. Google Ichino-chiara di domenico e vedrai che ti rinfreschi la memoria.
In ogni caso, mettiamola così: va bene, lo spot cretino non dipende da Bersani, gli Italiani sono stupidi, sputtanare la gente che lavora è ok, è tutto bello e tutto giusto. Allora il PD può esprimere il governo che vuole o affrontare serenamente le elezioni? E questa la situazione?
U.
a me risulta che la linea di Bersani sia sempre stata grosso modo: "Berlusconi non deve governare mai più perchè fa danni"; in particolare quella del dopo elezioni è stata grosso modo: "no ad un governo con Berlusconi"; per anti-berlusconismo, invece, che io sappia solitamente si intende il sostenere che Berlusconi sia feccia, amorale, un delinquente, un mafioso, un puttaniere, uno che per i suoi interessi personali ha affossato l'intero paese, una persona priva di cultura democratica e istituzionale, una fonte di imbarazzo per l'Italia, etc (curiosamente, nel fare questo elenco, è interessante notare come "essere anti-berlusconiani" coincida per molti versi con il "dire cose vere su Berlusconi").
In molti pensavano — pensavamo — che dopo l'ultimo esecutivo Berlusconi fosse realmente finito; i nostri meravigliosi concittadini, invece, l'hanno rivotato in massa, chi abboccando alla storia che era stato un'opposizione interna alla maggioranza dell'euro-tecnocrate neodemocristiano, chi per interesse, chi per incapacità di intendere e di volere; ma appunto: il motivo per cui Berlusconi non è finito è l'esistenza di questi signori qui, non certo quella di Bersani [lo spot imbarazzante che citi (e che peraltro dubito sia stato suggerito da Bersani, che forse i Queen manco li ha mai sentiti nominare) avrà spostato quanti voti?, 15?, non mi sembra un argomento].
Sulle primarie, onestamente non ho idea delle regole utilizzate a Roma per il candidato sindaco, ma se anche fossero state diverse da quelle per il leader della coalizione quale sarebbe il problema?, l'importante è che volta per volta vi siano delle regole ben definite a priori — con buona pace di Sofri minor, che, in un frangente particolarmente isterico, è arrivato a sostenere che se la finale dei mondiali di calcio finisce in pareggio a quel punto le due squadre possono liberamente accordarsi di non battere i rigori, e di assegnare la coppa a birra e salsicce (o magari in base a chi ha più capelli in testa, o la parlata più toscana) — ed accettate da tutte le parti.
Da ultimo, se capisco bene ciò che dici, Bersani sarebbe disonesto perchè ha abbracciato una iscritta al PD al termine di un intervento in cui, immagino tra le altre cose — non riesco a trovare da nessuna parte il testo integrale, ma insomma: o sta tizia ha parlato per 5 secondi, oppure è materialmente impossibile che abbia detto solo quello — si era chiesta come mai la figlia di Ichino sia stata assunta giovanissima in Mondadori. Della vicenda, e di ciò cui rimanda, so troppo poco per dire la mia; però sarei interessato a chiederti in prestito il libro per decrittare i messaggi in codice contenuti negli abbracci di Bersani; è che vorrei ancora capire se l'abbraccio ad Alfano conteneva già rassicurazioni sulla vicepresidenza del governo Letta, o si limitava a garantirgli un ministero chiave...
Vedi, non è che io sto dicendo che stare in un governo con Berlusconi sia bello (che io non la vedo la Biancofiore? Che non lo vedo io Micciché? E Alfano?). Non lo è. Sto dicendo che per evitare di arrivare a questo punto sarebbe stato il caso di fare una campagna elettorale non basata soltanto sul "Berlusconi è finito". Magari sarebbe stato il caso di dire qualcosa più del tipo "faremo questo, faremo quello, attiveremo questa politica, attiveremo quella politica".
Niente. Zero. Nisba.
E per ironia tragica, quello che aveva puntato tutta la mobilitazione sul cacciare Berlusconi (ricordi lo spot sullo smacchiare il leopardo? Io ho ancora i brividi...) ha portato il PD a doverci fare un governo. Complici ovviamente la stupidità del M5S e l'incapacità di Bersani di far alzare le chiappe ad un partito di scemi come il M5S, però rimane il fatto che l'anti-berlusconismo di Fassina, Bersani e il resto della dirigenza ha portato il pd ad dover ingoiare 'sto rospo. Ora è dura lamentarsi, perché chi si lamenta come Leonardo sembra pensare che ci siano altre cose possibili da fare, e invece non ci sono. Ora c'è un governo, se fa un decimo di quel che serve è tutta grazia di Dio, il PD dovrebbe fare alla svelta a riorganizzarsi. Ma non sembra che sia quel che sta avvenendo.
Curiosa la tua citazione delle primarie: io pensavo all'episodio della figlia di Ichino, ma forse avevi la coda di paglia. Ricordami una cosa, cmq: per le primarie a sindaco di Roma si sono usate le stesse regole delle primarie per il candidato leader?
U.
ma se io dico "non mangerò mai una pizza con le banane" sono contro le banane?, se dico "non indosserò mai un bikini" sono contro i bikini?, no perchè questa è la tua argomentazione circa l'anti-berlusconismo di Bersani.
Poi vabbe', la reticenza sull'onestà di Bersani da te la comprendo, del resto sei uno di quelli che dice che alle primarie c'è stato il "balletto delle regole", quindi chissà cos'altro gli metti in conto... in fondo siamo il paese in cui milioni di persone continuano a credere che Moggi chiudeva gli arbitri negli spogliatoj.
Sì, vabbé, l'antiberlusconismo sarà in fantasma in cui crediamo in tre, però in questi tre ci devi mettere Bersani, che ha tentato di formare il governo al motto di "Mai con Berlusconi". Non è mica che me lo invento io... Ora, col governo Letta, mezzo PD è preda delle convulsioni (nemmeno poi incomprensibili, da diversi punti di vista) perché ora il governo lo si è fatto con Berlusconi. E neanche questo me lo invento io.
Poi, se vuoi saperlo, io credo che Bersani non abbia perso per l'antiberlusconismo, ma per l'antiberlusconismo non accompagnato da uno straccio di idea. Bersani quindi è stato onesto (ma nemmeno tanto, in diverse occasioni), ma incapace.
Se pensi che per farsi votare in Italia sia necessario diventare dei piccoli Berlusconi o Grillo, vuol dire che non hai nulla da dire alla politica. E non capisco perché attribuisci gratuitamente questa intenzione ad altri (ma poi "credete", "ditelo"...ma chi sono questi "voi"? Con chi ce l'hai? Io sono uno e parlo per me. Sembri uno che ha appena visto V per Vendetta e si è comprato la maschera, quando ti esprimi così).
E' un peccato che una persona intelligente come te diventi così settaria quanto parla di politica.
Partendo da discorsi del genere, "mantenere la lucidità" mi sembra già una prospettiva utopica. Ridurre i fantasmini, magari, con molta gradualità e molta attenzione, chissà.
Poi appena ci sarà un leader di sinistra che prometterà esattamente gli stessi sogni di Berlu o di Grillo non c'è dubbio che la maggioranza degli italiani lo voterà. Se si tratta di questo, ditelo subito, senza tante lezioncine a Bersani che è stato semplicemente onesto.
A quel punto Bersani ha fatto quel che avrebbe dovuto fare molto prima e si è dimesso. Con lui tutta la dirigenza. E' chiaro che a quel punto la linea politica, gli slogan e le azioni da intraprendere non sarebbero state più le stesse, altrimenti non serviva che si dimettesse mezzo partito.
Sul piatto c'erano nuove elezioni, e i casini conseguenti ad un nuovo stallo o ad una vittoria di Berlusconi (!) o un governo di larghe intese.
E' stata scelta la seconda. Letta è quello che meglio rappresenta la continuità con Monti (è quello del biglietto sul "miracolo", se qualcuno se lo ricorda). E' un bene, un male? Allo stato può decidere lui, in qualche misura, cosa essere.
Rimane il fatto però che una volta persa la guerra non si possono più dettare condizioni ("governo io!", diceva Bersani e s'è visto quanto ha governato), quindi bisogna ingoiare e cercare di mantenere la lucidità.
L'anno di Monti ha dimostrato quanto inconcludenti possano essere i partiti, PD compreso. Ora il PD può decidere se imparare qualcosa da questi ultimi due anni oppure continuare a raccontarsi che il problema sono i democristiani, la mancanza di sinistrità, il Paese strutturalmente di destra (quello che ha tolto 6 milioni di voti a Berlusconi), Beppe Grillo (che però non ha tre televisioni), gli influssi astrali, l'afa o il maltempo.
A me sembra che nel PD molti siano pronti a radicalizzare lo scontro invece di chiedersi quale proposta politica può risanare il Paese.
Uqbal
Ne consegue che Santoro è in buona compagnia ;-)
lol non vorrei ai più fosse sfuggita la sagace battuta :)
oggi son partiti con grandi promesse e col volemose bene, poi mancanza di soldi da una parte e processi dall'altra la butteranno in caciara come al solito...
Nella prima repubblica l'affluenza alle urne era tra l'80 ed il 90%, ed il sistema era proporzionale puro; in pratica le maggioranze parlamentari erano espressione di oltre il 40% della popolazione in età di voto.
Ora invece l'affluenza è calata sotto l'80%, ed il "vincitore" quasi mai ha beccato più del 45% dei consensi; dunque con la ""seconda"" repubblica le maggioranze parlamentari sono raramente state espressione di più di un terzo della popolazione.
Dunque a me pare che il sistema fosse molto più democratico ai tempi del pentapartito rispetto ad ora - salvo dimostrare che il nuovo sistema ha permesso di correggere enromi errori sistematici del vecchio (chessò, che ha tirato fuori un 10% della popolazione, il che vuol dire qualcosa come 4-5 milioni di persone, dal giogo del voto clientelare, o una roba del genere; ma viste certe facce in Parlamento francamente ne dubito).
Vediamo come vanno le elezioni a Roma. Ma se vince un simpatico pesce lesse come Marino, vuol dire che ho ragione io
Questo è successo quando mi son trovato davanti Alfano ministro dell'interno, cosa che si sarebbe potuta evitare se solo il M5S non avesse fatto da stampella a Berlusconi.
Ma alla rabbia si accosta anche una riflessione storica.
Ogni volta che in Italia la sinistra ha una qualche remota possibilità di andare al governo, subito si scatena un bailamme per fermarla. Nel 1978 furono le Brigate Rosse, nel 2013 è Beppe Grillo: epoche diverse ma identico obiettivo (raggiunto).
Nel PD esisteva una componente "bersaniana" che piuttosto che andare al governo con Berlusconi si sarebbe fatta tagliare un braccio ed una componente "lettiano-dalemiana" che invece voleva le larghe intese.
All'indomani delle elezioni la componente bersaniana era maggioritaria, tanto è vero che Bersani andò da Crimi & Lombardi proponendo loro di governare insieme partendo da una legge anti-corruzione, misure sul lavoro e conflitto di interessi.
Siccome però il M5S voleva fare da stampella di Berlusconi, ecco Grillo fare di tutto per uccidere la componente bersaniana e dai che ti ridai alla fine c'è riuscito. Che il suo obiettivo fosse mandare Berlusconi al governo col senno di poi appare evidente: quando Bersani proponeva al M5S di governare insieme lui rispondeva "voi DOVETE fare l'inciucio"; quando Bersani si dimise il M5S era in sollucchero perché finalmente la componente del PD ostile al Cavaliere era stata sconfitta e i quattro gatti inciucisti poteva finalmente tornare alla ribalta.
Sembrava un'impresa impossibile, ma alla fine il M5S ce l'ha fatta: umiliando Bersani e facendogli terra bruciata inotorno, è riuscito a riesumare la minoranza del PD favorevole alle larghe intese e alla fine ecco di nuovo il PdL al governo.
Quindi dalla disperazione si ritorna alla rabbia, ma non una rabbia cieca bensì una rabbia lucida che permette di ricollegare gli eventi: ogni volta che in Italia c'è il rischio che la sinistra vada al governo, ecco che qualcosa si muove per bloccarla. Nel 1978 furono le Brigate Rosse, nel 2013 il M5S... nel 2048 chi sarà?
Dire che il presidente vuole favorire le larghe intese é un po' una forzatura, dato che é stato messo lì da gente che voleva farle anche prima.
Il presidente può sciogliere le camere, se non lo scegli apposta per andare a letto con Alfano.
non so te ma se tutti perdono le elezioni e il presidente non può sciogliere le camere?
diciamo che bersano ha non-vinto, pdl e m5s le hanno perse
se il presidente della repubblica pensa di favorire un governo di "larghe intese" che sistemi delle cose è nel pieno dei suoi poteri discrezionali
il governo attuale (che io schifo abbastanza, come certe inevitabili cure o certe schifose medicine) è espressione di partiti che sono la maggioranza in parlamento
precipitare un paese nel caos non mi pare una soluzione migliore
personalmente spero si vada a votare presto con un governo legittimamente in carica
per dire: sarei ben più preoccupato se ad organizzare le prossime elezioni fosse un ministro dell'interno grillino...
ochei: è una battutaccia
personalmente non vedo altra soluzione, oggi
se grillo voleva fare un governo col pd poteva telefona' a bersani, invece che sproloquia' coi giornalisti
non gli piaceva bersani? 'sti cazzi: il capo degli avversari lo scelgono gli avversari, hai presente?
voterò ancora pd?
boh
pdl-lega-destra-ecc: no
m5s: no
ingroia-verdi-idv_ecc. no
anche perchè stare via durante il weekend e come primo ministro in tv al ritorno vedersi Alfano non è che aiuti, eh?
passo alla fase sei direttamente: mi disinteresso di congressi, dichiarazioni, titoli e articoli. aspetto qualche legge o manovra e guardo al PD come ci guardavo alla sua nascita, ovvero chidendomi come mai potessero pensare anime e teste così diverse di restare unite.
so che può sembrarti strano, ma in democrazia chi non vince le elezioni non governa. Funziona così. Non funziona che ti metti d'accordo col partito avversario per spartire i ministeri.
E sì, ho ben presente che nel nostro paese per oltre quarant'anni un certo gruppo di partiti é rimasto costantemente al potere, al prezzo di cooptare il proprio avversario meno lontano ogni volta che si perdevano consensi.
Due cose mi sembrano chiare: in primo luogo, che questa sia una forma ben limitata e degradata di democrazia, dato che impedisce nei fatti il ricambio pacifico della classe dirigente (perché a questo servono le elezioni: a cacciare gli incapaci senza che si faccia male nessuno); in secondo luogo, che questa pratica sia stata un potentissimo incentivo alla spartizione predatoria delle cariche pubbliche, alla occupazione abusiva della Stato da parte dei partiti, alla corruzione aperta e sistematica.
Fine del delirio, andate in pace.
Si può dire anche in un altro modo: chi al governo con Alfano (La Russa, Santanchè, etc.) e chi all'opposizione con SEL.
a conti fatti bersani ha non-vinto le elezioni, le ha provate tutte per fare un governo e far eleggere una persona decente al quirinale, non c'è riuscito e s'e tolto di mezzo
il vicesegretario del pd, avuto l'incarico ha fatto l'unico governo possibile
la stragrande maggioranza (tiro a indovinare, eh) dei votanti pd e dei votanti m5s avrebbero voluto un altro governo, ma nessuno dei due "partiti" ha i voti per fare il governo che avrebbe voluto (purtroppo erano due idee di governo diverse, non coincidenti)
quindi, come direbbe rossella, domani è un altro giorno: chi al governo con alfano (p&%€#) e chi all'opposizione con la lega
Buona notte e buona fortuna, leonardo.
quindi ho risparmiato la vita che solitamente passo su internet (alla fase quattro) e ora sono sereno e disintossicato pieno di fiducia verso il mondo e penso che sarà un ottimo governo
certo, alle volte provo a immaginare come sarebbe stato un governo pd-m5s, con tante facce nuove, senza brontosauri, penso ai provvedimenti che potevano già essere in cantiere, ecc.
ma poi passa e penso che va bene così, data la situazione di partenza (nel sendo di risultato delle elezioni) non si poteva fare di meglio
una sola richiesta per i tuoi autorevoli commentatori m5s:
non si potrebbe almeno per un po', ripassare le 5 fasi di leonardo?
secondo me siete ancora alla fase 1, l'accettazione della sconfitta
sì, certo è tutta colpa di bersani, e l'inciucio, ecc. ecc.
ma vogliamo andare oltre la fase 1?
che abbia ragione?
sob.