La Storia ci insegna, ma chi impara?
18-05-2019, 00:26come diventare leghisti, memoria del 900, scuola, StoriaPermalink– Prof?
– Eh.
– Ma perché lei insegna Storia, scusi
– Perché mi pagano.
– Ah già.
– Poi mi piace.
– Ma perché io devo studiarla, scusi?
– Perché chi non studia il passato è condannato a riviverlo.
– Cioè?
– Ah ma sei uno tosto tu, mi chiedi pure cioè, ma fatti un giro, dai. Vuoi andare in bagno?
– No prof grazie.
– Non scordarti il telefono, dai un'occhiata a insta, ti fai una partita a coso, a fornait...
– Sto a posto così, davvero. Ma cosa vuol dire che chi non studia il passato è condannato a...
– Ma che ne so, vuol dire che boh, se non hai mai studiato gli autobus a due piani e poi ne incontri uno potresti rimanere stupefatto e magari andarci sotto; invece se hai studiato e sai che sono esistiti gli autobus a due piani può darsi, dico può darsi, che l'improvvisa apparizione del veicolo non...
– Cioè se studio il passato ho degli strumenti per capire il presente.
– Ecco sì più o meno.
– Quindi se io incontro delle cose che non capisco nel mio presente, posso controllare nei libri di Storia e...
– Proprio così.
– ...fare dei confronti.
– Già. Cioè no no no no no, i confronti non si possono fare.
– Ma prof.
– È sbagliatissimo. Niente confronti. Presente, passato, compartimenti stagni.
– Ma se chi non studia il passato è condannato a...
– Mi hai capito? Niente confronti, stop. Tassativo.
– Ma perché?
– Perché poi non mi pagano più.
Di cosa volete che discutiamo con gli studenti nelle ore di scienze umane? Se discutiamo di mitologia, loro cominceranno a paragonare i vip che conoscono con gli eroi mitologici, si faranno il loro monte Olimpo pop, è già successo. Se parliamo tutto il tempo di Dante, loro metteranno i vip che conoscono in un inferno simil-dantesco, è già successo. Se parlassimo di Bibbia se ne scriverebbero una (coi vip). Se per assurdo volessimo leggere solo poemi pastorali, si farebbero tutta un'arcadia pop anche loro con i vip che conoscono, è successo perfino questo. Ma.
Ma voi insistete che i ragazzi studino il Novecento. Per voi è molto importante. Hitler-Stalin-Mao, fondamentali. Chi non ha memoria non ha futuro, dove per "memoria" si indica esplicitamente una serie di fatti avvenuti nel '900 senza i quali un cittadino non capirebbe il suo essere tale. C'è la giornata della memoria, la giornata del ricordo, la giornata della rimembranza e guai a chi le sgarra. Il '900 è la nuova Bibbia. Quindi.
Quindi i ragazzi masticano Novecento, digeriscono Novecento, evacuano novecento, e poi indovinate cosa succede? Succede che paragonano i vip che conoscono ai personaggi del Novecento. Si fanno il loro '900 pop, credevate che si sarebbero fatti qualcos'altro? E l'insegnante cosa dovrebbe fare a quel punto: andare in giro per l'aula col fischietto segnando le reductiones che non sono consentite, palestinesi=hitler ok, salvini=mussolini cartellino rosso? I ragazzi riducono, pensare che si possa evitare è un po' pensare che si possa imparare il latino senza mai sbagliare una declinazione o volare senza mai cascare male dal nido (magari si può, adesso che ci penso nessuno ha veramente imparato a volare) (e neanche il latino).
– Eh.
– Ma perché lei insegna Storia, scusi
– Perché mi pagano.
– Ah già.
– Poi mi piace.
– Ma perché io devo studiarla, scusi?
– Perché chi non studia il passato è condannato a riviverlo.
– Cioè?
– Ah ma sei uno tosto tu, mi chiedi pure cioè, ma fatti un giro, dai. Vuoi andare in bagno?
– No prof grazie.
– Non scordarti il telefono, dai un'occhiata a insta, ti fai una partita a coso, a fornait...
– Sto a posto così, davvero. Ma cosa vuol dire che chi non studia il passato è condannato a...
– Ma che ne so, vuol dire che boh, se non hai mai studiato gli autobus a due piani e poi ne incontri uno potresti rimanere stupefatto e magari andarci sotto; invece se hai studiato e sai che sono esistiti gli autobus a due piani può darsi, dico può darsi, che l'improvvisa apparizione del veicolo non...
– Cioè se studio il passato ho degli strumenti per capire il presente.
– Ecco sì più o meno.
– Quindi se io incontro delle cose che non capisco nel mio presente, posso controllare nei libri di Storia e...
– Proprio così.
– ...fare dei confronti.
– Già. Cioè no no no no no, i confronti non si possono fare.
– Ma prof.
– È sbagliatissimo. Niente confronti. Presente, passato, compartimenti stagni.
– Ma se chi non studia il passato è condannato a...
– Mi hai capito? Niente confronti, stop. Tassativo.
– Ma perché?
– Perché poi non mi pagano più.
Di cosa volete che discutiamo con gli studenti nelle ore di scienze umane? Se discutiamo di mitologia, loro cominceranno a paragonare i vip che conoscono con gli eroi mitologici, si faranno il loro monte Olimpo pop, è già successo. Se parliamo tutto il tempo di Dante, loro metteranno i vip che conoscono in un inferno simil-dantesco, è già successo. Se parlassimo di Bibbia se ne scriverebbero una (coi vip). Se per assurdo volessimo leggere solo poemi pastorali, si farebbero tutta un'arcadia pop anche loro con i vip che conoscono, è successo perfino questo. Ma.
Ma voi insistete che i ragazzi studino il Novecento. Per voi è molto importante. Hitler-Stalin-Mao, fondamentali. Chi non ha memoria non ha futuro, dove per "memoria" si indica esplicitamente una serie di fatti avvenuti nel '900 senza i quali un cittadino non capirebbe il suo essere tale. C'è la giornata della memoria, la giornata del ricordo, la giornata della rimembranza e guai a chi le sgarra. Il '900 è la nuova Bibbia. Quindi.
Quindi i ragazzi masticano Novecento, digeriscono Novecento, evacuano novecento, e poi indovinate cosa succede? Succede che paragonano i vip che conoscono ai personaggi del Novecento. Si fanno il loro '900 pop, credevate che si sarebbero fatti qualcos'altro? E l'insegnante cosa dovrebbe fare a quel punto: andare in giro per l'aula col fischietto segnando le reductiones che non sono consentite, palestinesi=hitler ok, salvini=mussolini cartellino rosso? I ragazzi riducono, pensare che si possa evitare è un po' pensare che si possa imparare il latino senza mai sbagliare una declinazione o volare senza mai cascare male dal nido (magari si può, adesso che ci penso nessuno ha veramente imparato a volare) (e neanche il latino).
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