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Essendo al verde

Che è un bellissimo colore. Verde speranza, verde primavera. Per la verità era verde anche il fondo delle candele medievali, dimodoché quando finivano si diceva "siamo al verde", e se la cercate bene la metafora c'è.

Il giorno di San Patrizio gli irlandesi tingono di verde le birre e i fiumi d'America (quelli d'Irlanda non credo): da loro hanno preso il verde i leghisti, per via di un comune antenato celtico che in realtà nessuno ha mai conosciuto. Tanto, se tutto va come deve andare, le figlie e i figli dei leghisti in due generazioni si mescoleranno con gli immigrati musulmani, e alla fine voteranno verde uguale, perché il verde è anche il colore delle oasi del deserto, del turbante di Maometto, e in generale dell'Islam. E infine, buon ultimo ma non meno importante, c'è il verde Veltroni, il verde PD.

Ripeto, il verde è un bellissimo colore. Ma quel verde lì ha qualcosa che non va.
Si riflette sulle fronti degli attivisti e li tinge d'itterizia; anche quando si sforzano con tutta la buona volontà di esibire entusiasmo e fede, sembrano venuti da Marte e in procinto di tornarvi. Di tutti le sfumature del pantone, mi sembra che abbiano scelto la più acida. Certo, io poi di comunicazione cromatica non so niente. Anzi, a questo punto mi piacerebbe pure ricevere il commento stizzito di uno scienziato di comunicazione cromatica che mi spiega per filo e per segno quanto poco ne capisco, e che quel verde è ottimo, è il risultato di un indagine di mercato incrociata con un prolungato brainstorming e un acid test in stile anni Sessanta, quelli dove stiamo per andare a vivere se vince Veltroni.

Io continuo a chiedermi perché, con tutti i partiti e i partitini che ci stanno in Italia, nessuno ha mai pensato di usare il giallo (a parte Panto, che è caduto da un elicottero dopo aver fatto perdere Berlusconi). A me sembra perfetto, il giallo. Per prima cosa, su un simbolo giallo si vede subito la croce a matita, e se avete mai spogliato un seggio sapete quanto sia importante. E poi è un colore caldo ma chiaro, ed è un ottimo fondale, su cui spunta tutto come per miracolo. Il fondo oro delle miniature medievali. Ci metti la testa di un pirla qualsiasi e voilà, l'hai fatto Santo. Ecco, ancora medioevo. Io ero nato per fare il comunicatore nel Medioevo. O beh. Magari ci torniamo, nel Medioevo. Dopo gli anni Sessanta. O anche prima. Io nei Sessanta in effetti mi annoierei, le canzoni già le conosco.
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