Pimp my people
13-06-2008, 17:09Berlusconi, privacyPermalinkIn un Paese lontano, lontano
Su questa storia delle intercettazione sarei tentato dal dare ragione a Livefast: se quelli che devon comprare due stecchette di libanese son vent’anni che al telefono ci parlano il meno possibile e senza mai nominare le due famose stecchette, si può sapere perché i politici maramaldi, i medici assassini, i principi puttanieri eccetera non possono semplicemente piantarla di vantarsi via filo delle loro imprese criminali?
Poi mi riscuoto e mi ricordo che il problema è ben più serio. Le intercettazioni, anche quando non penalmente rilevanti, possono avere un ruolo importante nell'influenzare l'opinione pubblica di una nazione. A tal proposito mi viene in mente quello che è successo l'anno scorso in un Paese europeo (quale?)
Dunque, se ricordo bene alcuni giornali uscirono con il testo di una lunga telefonata tra il leader dell'opposizione parlamentare e il direttore della tv nazionale. Senz'altro una lesione alla privacy di entrambi, ma questo passò subito in secondo piano, perché il contenuto di questa telefonata era agghiacciante. Badate bene che nessuno dei due, parlando, fece accenno a qualsiasi tipo di attività criminosa: no, era tutto perfettamente legale, e tuttavia indecente. Si parlava infatti di soubrettes, e non è un reato parlarne. Il leader dell'opposizione fece i nomi e i cognomi di quattro soubrettes, accennò alla necessità di sistemarle, e di una in particolare fece presente che “le poteva essere utile” per “far cadere il governo”.
Voi italiani vi chiederete come facesse in questa nazione di cui non mi viene in mente il nome una semplice soubrette a far cadere il governo, ebbene è presto detto: il governo aveva una maggioranza risicatissima in parlamento, in pratica stava in piedi soltanto per un seggio in più, e si dà il caso che un parlamentare avesse una passioncella per quella soubrette. Insomma, non ci voleva molto a capire, e l'opinione pubblica di quella nazione capì immediatamente: invece di contrastare la maggioranza in parlamento con gli strumenti della democrazia, il leader dell'opposizione stava cercando di corrompere qualche singolo parlamentare con offerte che rasentavano il mercimonio sessuale. O forse erano i quotidiani maliziosetti che avevano virgolettato qualche frase qua e là? Ma no: la telefonata integrale fu divulgata addirittura su Internet, dove se cercate bene c'è ancora.
Cosa successe a questo punto? E cosa credete che possa succedere, di fronte a uno scandalo del genere, in una nazione democratica con un minimo senso della moralità? Il leader dell'opposizione non tentò nemmeno di smentire il contenuto della telefonata: provò timidamente a spostare la discussione sul problema della privacy, ma fu sommerso da un coro d'indignazione che proveniva persino dalla base e dai quadri bassi del suo Partito. Nel giro di pochi giorni fu praticamente costretto a dimettersi da qualsiasi ruolo di rappresentanza – del resto chi mai sognerebbe di farsi rappresentare da un ruffiano, un lenone, un magnaccia? I suoi successori lanciarono immediatamente una campagna di moralizzazione della politica. Tutto questo, badate bene, in seguito a un'intercettazione che non accertava nessun reato, ma gettava luce su un livello di immoralità ormai insostenibile.
Bene, una cosa del genere in Italia non succederà più. Anzi, no, scusate, dimenticavo: non è mai successa.
Su questa storia delle intercettazione sarei tentato dal dare ragione a Livefast: se quelli che devon comprare due stecchette di libanese son vent’anni che al telefono ci parlano il meno possibile e senza mai nominare le due famose stecchette, si può sapere perché i politici maramaldi, i medici assassini, i principi puttanieri eccetera non possono semplicemente piantarla di vantarsi via filo delle loro imprese criminali?
Poi mi riscuoto e mi ricordo che il problema è ben più serio. Le intercettazioni, anche quando non penalmente rilevanti, possono avere un ruolo importante nell'influenzare l'opinione pubblica di una nazione. A tal proposito mi viene in mente quello che è successo l'anno scorso in un Paese europeo (quale?)
Dunque, se ricordo bene alcuni giornali uscirono con il testo di una lunga telefonata tra il leader dell'opposizione parlamentare e il direttore della tv nazionale. Senz'altro una lesione alla privacy di entrambi, ma questo passò subito in secondo piano, perché il contenuto di questa telefonata era agghiacciante. Badate bene che nessuno dei due, parlando, fece accenno a qualsiasi tipo di attività criminosa: no, era tutto perfettamente legale, e tuttavia indecente. Si parlava infatti di soubrettes, e non è un reato parlarne. Il leader dell'opposizione fece i nomi e i cognomi di quattro soubrettes, accennò alla necessità di sistemarle, e di una in particolare fece presente che “le poteva essere utile” per “far cadere il governo”.
Voi italiani vi chiederete come facesse in questa nazione di cui non mi viene in mente il nome una semplice soubrette a far cadere il governo, ebbene è presto detto: il governo aveva una maggioranza risicatissima in parlamento, in pratica stava in piedi soltanto per un seggio in più, e si dà il caso che un parlamentare avesse una passioncella per quella soubrette. Insomma, non ci voleva molto a capire, e l'opinione pubblica di quella nazione capì immediatamente: invece di contrastare la maggioranza in parlamento con gli strumenti della democrazia, il leader dell'opposizione stava cercando di corrompere qualche singolo parlamentare con offerte che rasentavano il mercimonio sessuale. O forse erano i quotidiani maliziosetti che avevano virgolettato qualche frase qua e là? Ma no: la telefonata integrale fu divulgata addirittura su Internet, dove se cercate bene c'è ancora.
Cosa successe a questo punto? E cosa credete che possa succedere, di fronte a uno scandalo del genere, in una nazione democratica con un minimo senso della moralità? Il leader dell'opposizione non tentò nemmeno di smentire il contenuto della telefonata: provò timidamente a spostare la discussione sul problema della privacy, ma fu sommerso da un coro d'indignazione che proveniva persino dalla base e dai quadri bassi del suo Partito. Nel giro di pochi giorni fu praticamente costretto a dimettersi da qualsiasi ruolo di rappresentanza – del resto chi mai sognerebbe di farsi rappresentare da un ruffiano, un lenone, un magnaccia? I suoi successori lanciarono immediatamente una campagna di moralizzazione della politica. Tutto questo, badate bene, in seguito a un'intercettazione che non accertava nessun reato, ma gettava luce su un livello di immoralità ormai insostenibile.
Bene, una cosa del genere in Italia non succederà più. Anzi, no, scusate, dimenticavo: non è mai successa.
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