Inventa anche tu il tuo sistema elettorale!
05-12-2013, 12:58costituzionePermalinkButto lì il mio. Collegi uninominali, con tre soli candidati: quelli che riescono a portare più firme autenticate in municipio.
A ogni cittadino è fatto divieto di firmare per più di un candidato.
I candidati possono dichiarare la propria militanza in un partito, ma non è necessario (anche se è molto utile, come si vedrà).
Update: sulla scheda si esprime la preferenza "piena" e la preferenza "alternativa", o seconda scelta, quest'ultima opzionale.
Se nessuno dei tre prende più del 50%+1 (ma facciamo anche il 55%, vah), delle preferenze piene, viene eliminato il terzo classificato, e vengono conteggiate le preferenze alternative dei suoi elettori. Una preferenza alternativa lasciata in bianco viene assegnata al primo classificato.
Alla camera e al senato (che prima o poi andrebbero fusi, ma servirebbe una costituzione nuova), un premio di maggioranza per il partito che ha vinto più collegi: vengono ripescati alcuni secondi classificati (quelli che pur arrivando secondi hanno ottenuto il maggior numero di preferenze "piene"+"alternative"). Quanti? Dipende.
- Se il partito ha già il 55% dei seggi sia alla Camera che al Senato, non scatta nessun premio.
- Se il partito ha almeno il 45% dei seggi alla Camera o al Senato, si ripesca un numero x di senatori e deputati necessario a ottenere il 55% dei seggi in entrambi i rami.
- Se nessun partito arriva al 45% dei seggi in almeno uno dei due rami, i primi due partiti ottengono entrambi lo stesso numero x di senatori e deputati, tale che la somma dei primi due partiti dia il 60% in entrambi i rami. Questo propizia un'alleanza tra i due partiti, senza renderla obbligatoria: uno dei due potrebbe anche riuscire a superare il 50% alleandosi con un terzo o quarto partito.
Nota che il numero dei deputati e dei senatori potrebbe variare di molto: se questo è incostituzionale, o comunque inopportuno, i ripescati del premio di maggioranza per numero di preferenze piene+relative possono sostituire i vincitori dei loro collegi (in sostanza la governabilità vince sulla volontà popolare espressa dal ballottaggio, sì, proprio così).
I pregi
- Non assomiglia a nessun altro sistema elettorale di cui avete letto in giro, l'ho inventato io (ok, è un pregio soltanto per me, ma per me è un gran pregio).
- Lunedì sera ci si mette lì con una calcolatrice e nel giro di un'ora in linea di massima si sa chi governerà per cinque anni.
- Se necessarie, sono ammesse e incentivate coalizioni.
- Forte personalizzazione e responsabilizzazione del candidato.
- Forte responsabilizzazione del cittadino-militante (il voto è segreto, la firma è registrata; anche se la considererei un dato sensibile).
- La frammentazione partitica è disincentivata senza sbarramenti (il premio va al partito, no alla coalizione).
Difetti
- Il clientelismo si trasferirà dal voto alla firma: dal voto di scambio alla firma di scambio. Ma almeno le firme sono tracciabili (però non pubblicabili). Diciamo che sarà più facile notare i fenomeni di clientelismo: con un sistema elettorale mica li si combatte, al massimo li si fa emergere.
- I premi di maggioranza sono un po' bizantini, e non garantiscono la governabilità al cento per cento (nessun sistema ancora un po' democratico lo potrebbe fare).
- Se (e solo se) si decide di mantenere fisso il numero dei parlamentari, qualcuno
Più tante altre magagne di cui ti accorgi soltanto quando il sistema va a regime. Non mi resta che conquistare una nazione e fare l'esperimento, ciao.
Che ne dite, vi fa schifo? Scrivetemi i vostri sistemi elettorali preferiti!
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