Spogliarsi in novembre a Teheran

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Lei ha lineamenti dolci; le altre un nasone, ehm, diciamo medio-orientale. 

No, ma io sono sicuro che visti da una certa distanza, noi (occidentali) risultiamo abbastanza strani. Faccio un esempio.

Immaginate di vedere una donna seminuda in giro per la vostra città, in un giorno di novembre non troppo caldo come questo. Cosa fareste? Magari niente. Cosa pensereste? Che la ragazza ha un problema, e che forse bisognerebbe avvisare qualcuno, un vigile il pronto soccorso. 

Certo, non si potrebbe escludere il movente politico: magari è seminuda in segno di protesta per, boh, l'inquinamento, il riscaldamento globale. Ragioni persino condivisibili, ma lo stesso non vi sembrerebbe il caso di andare in giro così. Cosa può ottenere, a parte un malanno? No, a ogni buon conto davvero è meglio chiamare i vigili. Ecco.

Immaginate la stessa donna seminuda in giro per Teheran, ed ecco, è un'eroina. Teheran è a mille metri sul mare, a novembre può fare abbastanza freddo, e però improvvisamente non avete dubbi: se si è spogliata è per protestare contro un regime maschilista e teocratico. Non solo, ma la sua protesta solitaria ha comunque un senso.  E chi ha chiamato le guardie è un infame perpetuatore di un regime teocratico e maschilista. Ora.

Non voglio farvi la morale, sono d'accordo anch'io che il contesto è tutto. Lo stesso gesto può essere follia a Vigevano ed eroismo a Teheran, lo capisco. E persino la follia, può avere a Teheran delle ragioni profonde che a Vigevano non sarebbero ammissibili. Vi capisco e vi capirò anche la prossima volta che una ragazza a Vigevano farà una mattana per protestare contro il riscaldamento globale o qualche genocidio, e voi le riderete in faccia perché certe forme di protesta sono sciocche ecc. Ma sentite questa:

Mettete che dopodomani, a urne chiuse, gli iraniani decidano davvero di bombardare seriamente Israele; e mettiamo che Israele nei giorni seguenti si senta obbligato a rispondere. La ragazza, nel frattempo, che fine avrà fatto? Magari sarà in una struttura carcerario-manicomiale, ecco, è la classica struttura che l'esercito iraniano potrebbe usare per scudare un obiettivo militare che gli israeliani avrebbero tutto il diritto di distruggere. 

Così, ricapitolando: una ragazza, se si spoglia a novembre, sembra un po' pazza.
Se si spoglia a novembre per una causa, comunque un po' pazza.
Se si spoglia a novembre per una causa a Teheran, è un'eroina. 
Se si spoglia a novembre per una causa a Teheran e la internano sopra un obiettivo militare... non è più niente che valga la pena di difendere, anzi, cambiamo discorso.

Per cui insomma secondo me risulteremmo strani, noi occidentali. Visti da una certa distanza. Ma quella distanza sembra che non l'abbiamo più a disposizione, ed è un peccato. 



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