Contro la Ka$ta delle placche tettoniche

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Su un sito di petizioni on line è possibile da poche ore combattere una delle piaghe che affligge il nostro pianeta da miliardi di anni, la deriva dei continenti: "Ogni giorno, i continenti si allontanano tra loro. Questo rende più difficoltosa la comunicazione tra le popolazioni, e più dispendiosa l'importazione di tecnologia da Cina e Corea verso l'Italia. Dobbiamo fermare questa degenerazione che appare inarrestabile. Se firmiamo tutti questa petizione, può darsi che Dio ce la mandi buona" Ok, è solo uno scherzo. Da dilettanti. Ma mi è venuta voglia lo stesso di firmare, dopo aver letto l'annuncio del prossimo V-Day, una specie di adunata del Movimento 5 Stelle - salvo che chi lo convoca non è ovviamente il M5S, ma lo staff di Beppe Grillo.

Beppe Grillo non è un dilettante. Nel post in cui invita i suoi lettori incazzati a Genova, ci ricorda le tappe che lo hanno portato convocare la terza vaffa-convention. Ricorda per esempio come "Il secondo [VDay] si tenne a Torino il 25 aprile del 2008 per un'informazione libera senza finanziamenti pubblici e senza l'ingerenza dei partiti. Raccogliemmo 1.400.000 firme. Nessuno ritenne di ascoltare i cittadini". Si dimentica di accennare al fatto che più della metà di quelle firme furono ritenute non valide dalla Corte di Cassazione; un classico quando si pretende di raccoglierle in fretta e furia lontano dalla residenza dei firmatari (ogni firma va verificata presso l'ufficio comunale di residenza). E soprattutto tace sul dettaglio più penoso: le firme richieste da Grillo nel 2008 non avrebbe portato comunque a nessun referendum perché, per legge, non è possibile raccoglierle  nell'anno delle elezioni legislative, e il V2-Day si celebrò proprio dieci giorni dopo le elezioni. Grillo conosceva la legge (continua sull'Unita.it, H1t#202).

Grillo, facciamo qualcosa per la deriva dei continenti?


Grillo conosceva la legge: sapeva benissimo che il lavoro di centinaia di volontari nelle piazze di tutt’Italia non avrebbe portato a nessun esito concreto; sapeva benissimo che stava chiedendo agli italiani una firma inutile. Non erano le firme che gli interessavano, non era il referendum di cui adesso ha smesso di parlare. Grillo voleva soltanto fare incazzare il suo popolo un po’ di più, promettendo qualcosa che l’ordinamento repubblicano non gli poteva consentire; sapendo che tutta la responsabilità per il fallimento della raccolta firme si sarebbe potuta attribuire alle ka$te dei politici cattivi e dei giornalisti faziosi. Una mossa spregiudicata che ci avrebbe dovuto far riflettere sulla sua abilità di demagogo e politico. E invece anche in quell’occasione molti lo liquidarono come un dilettante.
Ma Grillo non è un dilettante. Per questo vorrei rivolgergli una sommessa proposta: al prossimo V-Day, oltre alla lotta contro la finanza o l’euro o gli stipendi di tutti i presentatori Rai che portano ricavi all’azienda, non si potrebbe fare davvero qualcosa di serio contro la deriva dei continenti? Non si può lasciare questa emergenza a quattro gatti on line, ci vuole il know-how di Casaleggio. “Con un unico continente tutto sarà a portata di mano, non ci vorranno né barche né aerei né ponti ma potremmo andare tutti in autostrada da un punto all’altro del mondo senza molta fatica.” Qualcosa per cui vale la pena lottare, io trovo. E che Dio ce la mandi buona… http://leonardo.blogspot.com
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