Interdetto tra noi
19-03-2014, 16:22Berlusconi, elezioni 2014Permalink
Nel corso della lunga, e non sempre gloriosa, storia di questo blog, mi è capitato anche più di una volta di scrivere qualche pezzo un po' critico nei confronti di Silvio Berlusconi; di chiamarlo ladro e corruttore a volte anche prima che qualche sentenza mi desse ragione. In effetti la penso ancora così, e tuttavia.
Tuttavia oggi credo che sia venuto il momento di chiedersi, con molta serenità: perché a un qualsiasi cittadino italiano, nel pieno possesso delle facoltà mentali, dovrebbe essere negato il diritto di votare per Silvio Berlusconi alle prossime elezioni europee, se proprio gli va? È un ladro, dite, un corruttore, certo; e potete mostrarmi le sentenze; sentenze definitive. D'accordo. È giusto mostrarle, d'altro canto sono di dominio pubblico; è giusto dirlo a gran voce nelle pubbliche piazze: ehi, guardate che Silvio Berlusconi è un ladro, un corruttore, eccetera.
Ma se dopo averlo gridato, qualcuno nella stessa piazza vuole comunque votare per lui, perché non dovrebbe averne il diritto? Perché toglierglielo? Ha forse fatto qualcosa di male? Non Berlusconi: lui qualcosa di male in effetti lo ha fatto: ci sono le sentenze (definitive). Ma i suoi elettori: perché punirli? Perché limitare i loro diritti? Non vi sembra un vulnus? No? A me oggi sembra un vulnus.
E non ho intenzione di tacere mentre a milioni di miei concittadini viene di fatto limitato il diritto di voto, che è il più sacro degli appannaggi della moderna democrazia. Sono dunque qui a chiedere: lasciate che i berlusconiani votino Berlusconi, se proprio ci tengono. Lasciate che il suo nome campeggi libero in cima all'elenco delle preferenze. Lasciate che gli italiani che lo amano, che lo ritengono degno di essere da lui rappresentati a Bruxelles o Strasburgo o in generale, lasciate che scrivano il suo venerando/esecrando cognome su quelle schede. Non fanno male a nessuno, e rendono onore all'uomo in cui hanno creduto per dieci, venti, alcuni trent'anni. Lasciate che lo votino.
Dopodiché quei voti bisognerà annullarli tutti, eh beh, pazienza.
Tuttavia oggi credo che sia venuto il momento di chiedersi, con molta serenità: perché a un qualsiasi cittadino italiano, nel pieno possesso delle facoltà mentali, dovrebbe essere negato il diritto di votare per Silvio Berlusconi alle prossime elezioni europee, se proprio gli va? È un ladro, dite, un corruttore, certo; e potete mostrarmi le sentenze; sentenze definitive. D'accordo. È giusto mostrarle, d'altro canto sono di dominio pubblico; è giusto dirlo a gran voce nelle pubbliche piazze: ehi, guardate che Silvio Berlusconi è un ladro, un corruttore, eccetera.
Ma se dopo averlo gridato, qualcuno nella stessa piazza vuole comunque votare per lui, perché non dovrebbe averne il diritto? Perché toglierglielo? Ha forse fatto qualcosa di male? Non Berlusconi: lui qualcosa di male in effetti lo ha fatto: ci sono le sentenze (definitive). Ma i suoi elettori: perché punirli? Perché limitare i loro diritti? Non vi sembra un vulnus? No? A me oggi sembra un vulnus.
E non ho intenzione di tacere mentre a milioni di miei concittadini viene di fatto limitato il diritto di voto, che è il più sacro degli appannaggi della moderna democrazia. Sono dunque qui a chiedere: lasciate che i berlusconiani votino Berlusconi, se proprio ci tengono. Lasciate che il suo nome campeggi libero in cima all'elenco delle preferenze. Lasciate che gli italiani che lo amano, che lo ritengono degno di essere da lui rappresentati a Bruxelles o Strasburgo o in generale, lasciate che scrivano il suo venerando/esecrando cognome su quelle schede. Non fanno male a nessuno, e rendono onore all'uomo in cui hanno creduto per dieci, venti, alcuni trent'anni. Lasciate che lo votino.
Dopodiché quei voti bisognerà annullarli tutti, eh beh, pazienza.
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