Il concime d'Iddio
06-03-2012, 02:02santiPermalink
4 marzo - San Casimiro di Polonia, e non d'Ungheria.
Lo so, latito, ma non è colpa mia. Scrivere i Santi del giorno non è come fare l'oroscopo, che in qualsiasi giorno dell'anno puoi inventarti che Saturno è nell'Ofiuco o qualsiasi altra puttanata, tanto in cielo Saturno c'è sempre, da qualche parte; e anche se non ci fosse dopotutto chissenefrega, puoi copiare il Branko dell'anno scorso e vai tranquillo, ché lui è uno scrupoloso e di sicuro se dice che Urano è nel Leone è proprio così, al limite lo ha letto dal Paolo Fox di tre anni prima che a sua volta l'ha preso da Bob Brezsny che avrà chiesto a uno che ne sa qualcosa, e via così su su fino ai Caldei dell'ottavo secolo prima di Cristo, forse gli unici astrologi che si siano mai presi la briga di alzare il naso verso le stelle per controllare se per caso Saturno c'è, ammesso che riuscissero a vederlo senza cannocchiale, Saturno, forse sì, gli anelli no di sicuro; comunque non scherzo, Branko quando fa l'oroscopo usa ancora le mappe stellari dei Caldei, nel frattempo lassù è successo di tutto, supernove, comete, meteoriti, la precessione degli equinozi per cui dove prima c'erano i Pesci adesso c'è l'Acquario, e il bello è che lo sanno benissimo, voglio dire non sono mica ignoranti, scrivono sulle migliori testate, e quando glielo fai presente sai cosa fanno loro? Spallucce. Proprio così. Cioè sono i primi a saperlo che lo Scorpione non è più il vero scorpione da un pezzo, non so nemmeno cosa sia, ma se ne fottono, che c'entrano loro con le stelle e i pianeti dopotutto? Mica penserete che quei corpi celesti lontanissimi abbiano qualcosa a che fare coi nostri vissuti quotidiani? Ecco, fare gli astrologi è così, puoi friggere le stesse puttanate tutti i giorni e nessuno si lamenterà, anzi è proprio quello che ti chiedono: la stessa razione quotidiana di Avrai Un Chiarimento Importante e Attento Agli Imprevisti. Fare gli astrologi dev'essere fichissimo.
Invece il Santo del giorno è una rubrica che ha i suoi alti e i suoi bassi. Per esempio io non me n'ero mai davvero reso conto, ma le settimane a cavallo tra febbraio e marzo sono una vera e propria buca. Sarà l'effetto Quaresima, ma è come se tutti i pezzi grossi si tenessero lontano. E dire che sarebbe anche un bel periodo, le prime giornate di sole, i prati in fior, e sul calendario ci sono solo beghine noiose, regine raccomandate e altri tizi che francamente, che dire, volete che vi racconti di San Casimiro di Polonia? Era un principe tanto bellino del XV secolo, quando la Polonia era tutt'uno con la Lituania ed era enorme, più grande della Russia, una cosa che se la vedi sulla cartina storica non ci credi che ci fosse una nazione così in Europa, cioè da qualche parte ci dev'essere il trucco. Ma credete che ciò bastasse al tredicenne principe Casimiro? No, macché, a un certo punto riceve un'ambasciata di nobili magiari che gli dicono vieni a salvarci dal turpe Mattia Corvino, siamo pronti a incoronarti re d'Ungheria. Il ragazzino si mette quindi in marcia alla testa di un grande esercito di nobili lituani, polacchi, ruteni, slovacchi e chi più ne ha più ne metta, ma in quella Babele probabilmente perdono tempo e quando arrivano in Ungheria i nobili locali hanno già cambiato idea, dopotutto Mattia Corvino non è così male.
"Ma mi avevate detto che..."
"Eh, ma si vede che c'è stato un qui pro quo, sa, noi magiari, con la nostra lingua di ceppo ugro-finnico"...
Su questa cosa del ceppo ugro-finnico i magiari ci marciano un po', come se fossero tutti arrivati dalle steppe l'altro ieri, quando la verità è che degli Ungari originali non è rimasto niente, neanche qualche gene recessivo, sono europei come tutti gli altri però hanno quella loro lingua incomprensibile che consente loro ampie libertà di supercazzola. Ordunque, Casimiro arriva in Ungheria che nessuno vuole combattere, perfino il Papa interviene per dire: Siete impazziti? Una guerra tra principi cattolici? non s'è mai vista! Insomma, una figuraccia internazionale. Casimiro torna a casa e malgrado il padre cerchi di consolarlo, dai che non è niente, se vuoi ti faccio governare un po' la Polonia, vuoi che combiniamo le nozze con la figlia del Sacro Romano Imperatore? No, niente, lui decide di lasciare la politica mondana e diventare il Santo. Gli basta pregare un po', intercedere per i più deboli e soprattutto bazzicare gli ospedali, e a venticinque anni la tubercolosi se lo porta via, riverito e venerato, patrono della Polonia della Lituania e degli emo. Ma secondo voi ci si poteva imbastire un pezzo? Oppure ieri era San Foca l'ortolano, che almeno fa un po' ridere. Il nome, almeno. No?
Lo so, latito, ma non è colpa mia. Scrivere i Santi del giorno non è come fare l'oroscopo, che in qualsiasi giorno dell'anno puoi inventarti che Saturno è nell'Ofiuco o qualsiasi altra puttanata, tanto in cielo Saturno c'è sempre, da qualche parte; e anche se non ci fosse dopotutto chissenefrega, puoi copiare il Branko dell'anno scorso e vai tranquillo, ché lui è uno scrupoloso e di sicuro se dice che Urano è nel Leone è proprio così, al limite lo ha letto dal Paolo Fox di tre anni prima che a sua volta l'ha preso da Bob Brezsny che avrà chiesto a uno che ne sa qualcosa, e via così su su fino ai Caldei dell'ottavo secolo prima di Cristo, forse gli unici astrologi che si siano mai presi la briga di alzare il naso verso le stelle per controllare se per caso Saturno c'è, ammesso che riuscissero a vederlo senza cannocchiale, Saturno, forse sì, gli anelli no di sicuro; comunque non scherzo, Branko quando fa l'oroscopo usa ancora le mappe stellari dei Caldei, nel frattempo lassù è successo di tutto, supernove, comete, meteoriti, la precessione degli equinozi per cui dove prima c'erano i Pesci adesso c'è l'Acquario, e il bello è che lo sanno benissimo, voglio dire non sono mica ignoranti, scrivono sulle migliori testate, e quando glielo fai presente sai cosa fanno loro? Spallucce. Proprio così. Cioè sono i primi a saperlo che lo Scorpione non è più il vero scorpione da un pezzo, non so nemmeno cosa sia, ma se ne fottono, che c'entrano loro con le stelle e i pianeti dopotutto? Mica penserete che quei corpi celesti lontanissimi abbiano qualcosa a che fare coi nostri vissuti quotidiani? Ecco, fare gli astrologi è così, puoi friggere le stesse puttanate tutti i giorni e nessuno si lamenterà, anzi è proprio quello che ti chiedono: la stessa razione quotidiana di Avrai Un Chiarimento Importante e Attento Agli Imprevisti. Fare gli astrologi dev'essere fichissimo.
Invece il Santo del giorno è una rubrica che ha i suoi alti e i suoi bassi. Per esempio io non me n'ero mai davvero reso conto, ma le settimane a cavallo tra febbraio e marzo sono una vera e propria buca. Sarà l'effetto Quaresima, ma è come se tutti i pezzi grossi si tenessero lontano. E dire che sarebbe anche un bel periodo, le prime giornate di sole, i prati in fior, e sul calendario ci sono solo beghine noiose, regine raccomandate e altri tizi che francamente, che dire, volete che vi racconti di San Casimiro di Polonia? Era un principe tanto bellino del XV secolo, quando la Polonia era tutt'uno con la Lituania ed era enorme, più grande della Russia, una cosa che se la vedi sulla cartina storica non ci credi che ci fosse una nazione così in Europa, cioè da qualche parte ci dev'essere il trucco. Ma credete che ciò bastasse al tredicenne principe Casimiro? No, macché, a un certo punto riceve un'ambasciata di nobili magiari che gli dicono vieni a salvarci dal turpe Mattia Corvino, siamo pronti a incoronarti re d'Ungheria. Il ragazzino si mette quindi in marcia alla testa di un grande esercito di nobili lituani, polacchi, ruteni, slovacchi e chi più ne ha più ne metta, ma in quella Babele probabilmente perdono tempo e quando arrivano in Ungheria i nobili locali hanno già cambiato idea, dopotutto Mattia Corvino non è così male.
"Ma mi avevate detto che..."
"Eh, ma si vede che c'è stato un qui pro quo, sa, noi magiari, con la nostra lingua di ceppo ugro-finnico"...
Su questa cosa del ceppo ugro-finnico i magiari ci marciano un po', come se fossero tutti arrivati dalle steppe l'altro ieri, quando la verità è che degli Ungari originali non è rimasto niente, neanche qualche gene recessivo, sono europei come tutti gli altri però hanno quella loro lingua incomprensibile che consente loro ampie libertà di supercazzola. Ordunque, Casimiro arriva in Ungheria che nessuno vuole combattere, perfino il Papa interviene per dire: Siete impazziti? Una guerra tra principi cattolici? non s'è mai vista! Insomma, una figuraccia internazionale. Casimiro torna a casa e malgrado il padre cerchi di consolarlo, dai che non è niente, se vuoi ti faccio governare un po' la Polonia, vuoi che combiniamo le nozze con la figlia del Sacro Romano Imperatore? No, niente, lui decide di lasciare la politica mondana e diventare il Santo. Gli basta pregare un po', intercedere per i più deboli e soprattutto bazzicare gli ospedali, e a venticinque anni la tubercolosi se lo porta via, riverito e venerato, patrono della Polonia della Lituania e degli emo. Ma secondo voi ci si poteva imbastire un pezzo? Oppure ieri era San Foca l'ortolano, che almeno fa un po' ridere. Il nome, almeno. No?
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