Io sono Artigiano
27-08-2009, 18:16italianistica, leggerePermalink
Quello che mi ha spinto a farlo, come ho detto all'inizio, è che da questa risibile querelle estiva e premestruale si sia arrivati come sempre a ipotizzare un fantomatico scrittore fantasma che è il vero autore dei libri che pubblico a mio nome. (Giorgio Faletti)
A parte che vorrei esserci – non dico sia uno dei motivi che mi tiene in vita, ma vorrei esserci – il giorno in cui finalmente uno scrittore famoso, accusato di avere dei negri, o degli editor un po' intrusivi, farà il primo vero coming out: ebbene sì, il mio romanzo non l'ho scritto da solo, eravamo in cinque: uno ha lavorato ai dialoghi, uno ai monologhi, uno si è girato l'Oklahoma per sei mesi per fare le ricerche, uno rileggeva e l'ultimo passava col carrello del caffè, e allora? V'è piaciuto? Quello è l'importante, no? Mica ve l'abbiamo fatto pagare cinque volte tanto. Oh, che ci posso fare se sono scarso coi dialoghi? Mi pago uno che me li scrive e uno che se li rilegge, e se il risultato è buono dovreste ringraziarmi, altro che far le pulci.
Perché è ben strana in fondo questa cosa: quando andate al cinema non vi preoccupate che lo sceneggiatore e il regista siano persone diverse. Mai sentito qualcuno lamentarsi che Kubrick usasse soggetti non originali, che i vostri film preferiti siano li risultato dello sforzo di migliaia di persone.Vi siete bevuti decenni di serie televisive – orologio alla mano, è senz'altro la forma d'arte che vi ha 'intrattenuto' di più – e non vi siete mai posti il problema di chi le abbia scritte: coglioni qualsiasi intorno a un lungo tavolo in qualche grattacielo condizionato, ma chi se frega? tanto è un prodotto industriale. Al diavolo la nozione ottocentesca di “Autore”.

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