Abbasso La Russa brutto
10-05-2011, 14:14dialoghi, migrantiPermalinkIl brutto o il cattivo
“Ma hai sentito di La Russa?”
“No, che ha detto?”
“Che le donne di sinistra sono brutte”.
“Proprio lui?”
“Ecco, appunto, direi che sarebbe ora di controbattere”.
“Ma infatti. La Russa, ma guardati”.
“La Russa, fai schifo all'estetica comune”.
“La Russa, sei un cesso... però, aspetta... mi viene un dubbio...”
“Uff, sempre con questi dubbi”.
“...non è che in questo modo ci abbassiamo al suo livello? Un livello, tra l'altro, in cui non potrà che stracciarci con la sua maggiore esperienza?”
“Mah”.
“Non sarebbe la prima volta che la butta in caciara e vince”.
“Vabbe', ma a dei personaggi del genere cosa vuoi controbattere... vuoi trattarli seriamente? In fondo è soltanto un pagliaccio”.
“Ci sarebbe la storia di quei sessantuno morti di sete, avrai sentito”
“Vagamente”.
“Ieri il Guardian ha accusato le forze Nato di aver lasciato morire sessanta persone di sete in mezzo al mediterraneo, una storia agghiacciante”.
“Ma cosa c'entra La Russa, scusa”.
“Come cosa c'entra, è il ministro della Difesa”.
“È facile dimenticarsene”.
“Insomma questi il 25 marzo si ritrovano in avaria e chiamano un prete eritreo che vive a Roma. Il prete contatta subito la Guardia Costiera, che correggimi se sbaglio fa parte della Marina Militare, che è competenza di La Russa”.
“E la Guardia Costiera ha fatto finta di niente?”
“Anzi: hanno detto al prete che se n'erano già accorti e avevano allertato le autorità competenti, probabilmente i maltesi. I maltesi però negano”.
“Ma erano acque maltesi?”
“Non è chiaro, comunque poco tempo dopo si fa vivo un elicottero militare che lancia acqua potabile e cibo. E nessuno ammette di averlo mandato: né Malta, né Italia, né Nato, nessuno”.
“E poi?”
“E poi basta. Non si fa più vivo nessuno. Per sedici giorni. L'Italia sa che sono lì. Malta sa che sono lì”.
“Il pagliaccio sa che sono lì”.
“Mentre si trucca per andare in onda. C'è una nave militare che passa poco lontano – forse è la Garibaldi, forse la Charles de Gaulle. Fanno finta di niente. Li lasciano morire di sete, uno alla volta”.
“Intanto il pagliaccio va ai comizi”
“Ci sono due bambini piccoli che sopravvivono per due giorni ai genitori. Gli altri migranti continuavano a nutrirli. Poi muoiono anche loro. Di settantadue sopravvivono in undici, bevendo urina e mangiando dentifricio. Alla fine sbarcano dalle parti di Misurata. Uno muore toccando terra. I libici li sbattono in prigione – un altro muore là, dopo sedici giorni di naufragio. Roba da Tribunale Internazionale, secondo il mio modesto parere”.
“Sì, però se vuoi sentire anche il mio, di modesti pareri... uno come La Russa non lo combatti mica così”.
“E perché? È un criminale o no? C'è l'omissione di soccorso. C'è tutta”.
“Erano acque internazionali, o maltesi”.
“Ma che Malta e malta, è un teatro di guerra, non si muove una foglia senza che non se ne accorgano a Roma a Parigi e a Washington, e c'era una nave a tiro di schioppo, adesso dimmi che un bombardamento può servire a sloggiare un dittatore, ma una strage così a cosa serve?”
“Da esempio per altri che vogliono partire”.
“Sì, ma è disumano”.
“A questo punto bisognerebbe ridefinire l'umanità, perché sai, se attacchi La Russa da quel lato, lasci intendere che qualcun altro al suo posto sarebbe meno criminale di lui”.
“Lo spero bene”.
“E la gente lo voterebbe? Uno meno criminale di lui? Uno che va a pescare settanta disperati nelle acque internazionali? Fidati, se lo chiami criminale gli rendi un servizio. C'è un sacco di gente pronta ad rieleggerlo, un criminale così”.
“E quindi?”
“E forse è meglio che di questa storia non parliamo. È deprimente. Tra trent'anni magari ci faremo una giornata della memoria, ma adesso... concentriamoci sui pagliacci”.
“Lasciamo stare i criminali”.
“Siamo tutti un po' criminali, qualche volta esecutori e il più delle volte mandanti. Ma brutti così no, non siamo così brutti. Ministri così brutti...”
“Non li vogliamo più”.
“Esatto. Abbasso il ministro brutto”.
“Scusami, ma che partito votiamo noi?”
“Non mi ricordo più. Ha importanza?”
“No, non tanta. Avremo senz'altro candidati più giovani e carini. Abbasso La Russa brutto”.
“Abbasso”.
“La Russa puzzi!”
“La Russa lavati!”
Ecc.
“Ma hai sentito di La Russa?”
“No, che ha detto?”
“Che le donne di sinistra sono brutte”.
“Proprio lui?”
“Ecco, appunto, direi che sarebbe ora di controbattere”.
“Ma infatti. La Russa, ma guardati”.
“La Russa, fai schifo all'estetica comune”.
“La Russa, sei un cesso... però, aspetta... mi viene un dubbio...”
“Uff, sempre con questi dubbi”.
“...non è che in questo modo ci abbassiamo al suo livello? Un livello, tra l'altro, in cui non potrà che stracciarci con la sua maggiore esperienza?”
“Mah”.
“Non sarebbe la prima volta che la butta in caciara e vince”.
“Vabbe', ma a dei personaggi del genere cosa vuoi controbattere... vuoi trattarli seriamente? In fondo è soltanto un pagliaccio”.
“Ci sarebbe la storia di quei sessantuno morti di sete, avrai sentito”
“Vagamente”.
“Ieri il Guardian ha accusato le forze Nato di aver lasciato morire sessanta persone di sete in mezzo al mediterraneo, una storia agghiacciante”.
“Ma cosa c'entra La Russa, scusa”.
“Come cosa c'entra, è il ministro della Difesa”.
“È facile dimenticarsene”.
“Insomma questi il 25 marzo si ritrovano in avaria e chiamano un prete eritreo che vive a Roma. Il prete contatta subito la Guardia Costiera, che correggimi se sbaglio fa parte della Marina Militare, che è competenza di La Russa”.
“E la Guardia Costiera ha fatto finta di niente?”
“Anzi: hanno detto al prete che se n'erano già accorti e avevano allertato le autorità competenti, probabilmente i maltesi. I maltesi però negano”.
“Ma erano acque maltesi?”
“Non è chiaro, comunque poco tempo dopo si fa vivo un elicottero militare che lancia acqua potabile e cibo. E nessuno ammette di averlo mandato: né Malta, né Italia, né Nato, nessuno”.
“E poi?”
“E poi basta. Non si fa più vivo nessuno. Per sedici giorni. L'Italia sa che sono lì. Malta sa che sono lì”.
“Il pagliaccio sa che sono lì”.
“Mentre si trucca per andare in onda. C'è una nave militare che passa poco lontano – forse è la Garibaldi, forse la Charles de Gaulle. Fanno finta di niente. Li lasciano morire di sete, uno alla volta”.
“Intanto il pagliaccio va ai comizi”
“Ci sono due bambini piccoli che sopravvivono per due giorni ai genitori. Gli altri migranti continuavano a nutrirli. Poi muoiono anche loro. Di settantadue sopravvivono in undici, bevendo urina e mangiando dentifricio. Alla fine sbarcano dalle parti di Misurata. Uno muore toccando terra. I libici li sbattono in prigione – un altro muore là, dopo sedici giorni di naufragio. Roba da Tribunale Internazionale, secondo il mio modesto parere”.
“Sì, però se vuoi sentire anche il mio, di modesti pareri... uno come La Russa non lo combatti mica così”.
“E perché? È un criminale o no? C'è l'omissione di soccorso. C'è tutta”.
“Erano acque internazionali, o maltesi”.
“Ma che Malta e malta, è un teatro di guerra, non si muove una foglia senza che non se ne accorgano a Roma a Parigi e a Washington, e c'era una nave a tiro di schioppo, adesso dimmi che un bombardamento può servire a sloggiare un dittatore, ma una strage così a cosa serve?”
“Da esempio per altri che vogliono partire”.
“Sì, ma è disumano”.
“A questo punto bisognerebbe ridefinire l'umanità, perché sai, se attacchi La Russa da quel lato, lasci intendere che qualcun altro al suo posto sarebbe meno criminale di lui”.
“Lo spero bene”.
“E la gente lo voterebbe? Uno meno criminale di lui? Uno che va a pescare settanta disperati nelle acque internazionali? Fidati, se lo chiami criminale gli rendi un servizio. C'è un sacco di gente pronta ad rieleggerlo, un criminale così”.
“E quindi?”
“E forse è meglio che di questa storia non parliamo. È deprimente. Tra trent'anni magari ci faremo una giornata della memoria, ma adesso... concentriamoci sui pagliacci”.
“Lasciamo stare i criminali”.
“Siamo tutti un po' criminali, qualche volta esecutori e il più delle volte mandanti. Ma brutti così no, non siamo così brutti. Ministri così brutti...”
“Non li vogliamo più”.
“Esatto. Abbasso il ministro brutto”.
“Scusami, ma che partito votiamo noi?”
“Non mi ricordo più. Ha importanza?”
“No, non tanta. Avremo senz'altro candidati più giovani e carini. Abbasso La Russa brutto”.
“Abbasso”.
“La Russa puzzi!”
“La Russa lavati!”
Ecc.
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