Costanzo ha una responsabilità
26-02-2023, 11:50coccodrilli, tvPermalinkLa scorsa settimana Rihanna ha fatto quello show al Superbowl, l'avrete vista no? Poi l'altro ieri è scomparso Maurizio Costanzo – nei confronti del quale mi dichiaro neutrale, non sono mai riuscito a trovare niente di interessante in quello che faceva che comunque non ho mai visto per più di dieci minuti senza cambiare canale. Può darsi che questa sostanziale immunità ai talk notturni fiume sia una menomazione, eppure ho il sospetto che se in Italia ci fossero stati più menomati come me Vittorio Sgarbi avrebbe fatto il... il... (scusate lo stallo, ma non riesco a trovargli un solo mestiere onesto, giuro, è da tre minuti che ci provo e qualsiasi uniforme o camice gli metto addosso non c'è niente da fare, nella mia testa lo cacciano a pedate il secondo giorno e/o finisce al gabbio, no ma grazie Maurizio Costanzo).
Beh certo, qui avrei potuto mettere una foto di Costanzo. |
La coincidenza di questi due eventi totalmente irrelati – Rihanna pregna, Costanzo defunto – mi ha riattivato un ricordo abbastanza remoto, non saprei dire in che anno fossimo, ma doveva essere l'anno Uno da Umbrella, ve la ricordate Umbrella? Vi ricordate che per tre mesi non si era sentito altro, ed era il momento in cui le canzoni si cominciavano a sentire anche al telefono, e da tutti i telefoni si sentiva Umbrella? Era lievemente pervasiva, ecco. Io ero al ristorante con gente di un certo spessore intellettuale, e a un certo punto uno di loro si lascia sfuggire che Maria De Filippi era un genio.
Io lo giuro, al ristorante sono una persona molto più conciliante che qua sopra, epperò questa cosa di chiamare X un genio non la sopporto, perché alla fine cos'è un genio? Per prima cosa è una persona più brava di me, e questo già mi mette in una cattiva disposizione d'animo. Anche per evitare questa cosa milito da anni in una corrente di pensiero che si rifiuta di considerare la "genialità", di solito prendiamo i geni del passato, li passiamo al microscopio finché non scopriamo che erano semplicemente le persone giuste nel momento giusto, gran parte delle loro innovazioni in realtà le avevano scopiazzate, altre non funzionavano ecc. ecc. Nel caso di Maria De Filippi, però che microscopio vuoi usare? Cos'è che avrebbe inventato che non sia una copia cheap di qualcosa che era già bruttino in partenza?
Io insomma obiettai che un genio forse sarebbe stato in grado di fare una televisione più interessante di un'infinita diretta dal salone di una parrucchiera (ero ancora sotto choc da quella volta che un dentista mi aveva ricevuto al pomeriggio e alzando la poltrona verso il soffitto mi ero ritrovato immobilizzato davanti a un televisore che mandava Uomini e Donne, io cercavo di concentrarmi sul dolore che stavo provando mentre mi trapanava il dente, ma niente da fare, Uomini e Donne a metà pomeriggio, vi rendete conto).
Comunque questo tizio, cominciate a immaginarvi il tipo, l'accento metropolitano con qualche sprezzatura da fuorisede e gli anglismi da laureando in scienze della comunicazione, riuscite a vederli i baffetti? Insomma questo tizio a spiegare che invece no, era proprio quello il suo genio, questo lungo protrarsi della diretta pomeridiana, "la tv come flusso" deve avere detto così, e io obiettavo che vabbene il flusso, ma se non riesci neanche ada annunciare i break pubblicitari e il regista esasperato ti stacca a metà discorso forse non rispetti il mezzo che stai usando, quel minimo di sintassi che ti impone la tv commerciale. A quel punto lui comincia a sospettare che io sia l'astruso intellettuale nella torre d'avorio e che non capisca il popolo, perché è quello che fa Maria, no? dare la voce al popolo – io obietto che per quanta ne avevo visto io, la tv defilippiana non era poi così rispettosa del popolo, anzi piuttosto paternalista/maternalista nei confronti di una plebe messa davanti a un obiettivo talvolta davvero parecchio cinico, e non era un caso che piaccia a diversi intellettuali autopercepiti che almeno una volta alla settimana devono sincerarsi di essere migliori di qualche poveraccio.Ma lui a quel punto non mi sentiva più, aveva capito tutto di me, evidentemente passavo le mie serate a leggere l'epopea di Gilgamesh in lingua originale e non capivo le necessità della gente, di fare televisione da sola, di specchiarsi, di capirsi, io ci provavo anche a obiettare che lo specchio comunque è sempre qualche borghese romano che lo tiene in mano, che proprio perché la tv è una cornice c'è sempre qualcuno che decide cosa mostrare e cosa no, e che quel qualcuno ha immense responsabilità: può decidere di occupare il palinsesto con cose belle ed educative o con "flussi" di chiacchiere e fotoromanzi; che l'abbassamento del livello culturale era un fatto, la Mediaset aveva precise responsabilità, la Fascino aveva la sua parte di responsabilità, è inutile nascondersi dietro i flussi e dietro gli specchi quando il risultato è che dopo un po' tutto diventa lo stesso pastone sonnacchioso, nel quale anche qualche intellettuale certo ogni tanto ama indulgere... e a quel punto mi ero reso conto che dalla televisione si sentiva Rihanna. Ma dov'ero rimasto?
Ah sì, dicevo, anche l'intellettuale ogni tanto ama indulgere in questo pastone sonnacchioso, ma col cinismo del privilegiato che tra Rihanna e Mozart ogni tanto legittimamente preferisce Rihanna, e però in casa ha tutto il Mozart che vuole e può cambiare programmazione appena vuole, mentre il "popolo", se tu stai nella stanza dei bottoni e decidi di programmare soltanto Rihanna, non avrà scelta e ascolterà soltanto Rihanna, e a quel punto lui mi disse, a me intellettuale eburneo, disse:
– Chi è Rihanna?