gazebole
20-11-2007, 02:40attivismo, Berlusconi, cattiva politica, fratelli d'I., tvPermalinkIl Polipo delle Libertà
– Io non ho la minima idea di quanti gazebo fossero attivi in questi tre giorni. Sul sito di Forza Italia si parlava di aprirne 10.000, una stima lievemente ottimista per quel poco che m’intendo di attivismo politico. Sarebbe come dire un gazebo ogni 6000 italiani, bambini ed extra inclusi.
Ma diamogliela per buona, gliene abbiamo date tante. Supponiamo che in Italia in questi tre giorni ci fossero 10.000 gazebo aperti (3x10=30.000) dalle otto del mattino a mezzanotte con orario continuato, quindi per un totale di 16 ore (30.000x16=480.000). In totale questi gazebo sono stati aperti per 480.000x60=28.800.000 minuti, pari a 28.800.000x60=1.728.000.000 secondi.
Berlusconi ormai sta parlando di 10 milioni di firme. 1.728.000.000 diviso 10.000.000 fa 172,8. Significa una firma ogni tre minuti scarsi, no stop per sedici ore al giorno, in diecimila gazebo. Correggetemi se sbaglio, ma insomma, la sostanza è che avrebbe firmato un italiano su sei. E scusa, con dei numeri così, come fai a perdere tempo con dei mentecatti stile Bossi o Fini? Come fai a non fondare un partito nuovo? È il popolo che te lo chiede.
– Durante il week-end mi sentivo in effetti un po’ stanco, esaurito. Ora so il perché: evidentemente sono andato a firmare anch’io, facendo una lunga coda al freddo, prima di poter scorgere il gazebo all’orizzonte. Non me lo ricordo perché ero in trance, ma statisticamente qualcuno nel mio quartiere deve pure esserci andato. Dunque ho firmato per… per andare a votare subito, no? E chi le ha raccolte tutte queste firme? Berlusconi! E cosa ci fa con queste firme Berlusconi? Non hanno ancora smontato i gazebo che lui già sta mercanteggiando con Veltroni per prolungare la legislatura in attesa di una nuova legge elettorale. Ma come? 10 milioni di italiani firmano per le elezioni subito e tu li prendi in giro così? E nessuno protesta? Protesterò io! Oh, Silvio, abbiamo firmato una petizione, mica un assegno in bianco! La legge elettorale che c’è va benissimo, del resto l’ha fatta il tuo governo, come può farti schifo?
- Uno sarebbe in effetti portato a riderci su. La possente corazzata della CdL ha sbattuto contro il fragile governo Prodi ed è andata in pezzi. È bastata una cosa semplicissima e inaudita: che i senatori si dessero un po’ da fare, che approvassero una finanziaria senza fiducia e senza indulgere al mercato acquisti. Un sussulto di dignità che forse in parte dipende anche dalla famosa ondata antipolitica.
- ...Eppure non ce la faccio. Temo Berlusconi anche quando regala gazebi. So benissimo che non ha nessuna vera idea nuova, non ignoro che possegga ormai un decimo della vitalità e della fantasia del 1994. Come può riciclarsi cambiando semplicemente nome e ragione sociale? Con che faccia convincerà i liberisti, lui che in due governi non ha liberizzato quasi niente? Con che sorriso prometterà posti di lavoro, lui che ha ruminato un po’ la Treu e l’ha rigettata peggio di prima? Forse che calerà le tasse, come ha fatto nel… nel… nel… forse che le ha mai calate? Eccetera eccetera. Chi ci può cascare ancora? Mah, gli italiani, per esempio.
Siamo così stupidi? Sì, può darsi. Se abbiamo appena fatto aprire un centro bellezza a Vanna Marchi, perché non dovremmo ricomprarci lo stesso Berlusconi avanzato da due anni fa nel nuovo pacco novità? La stupidità italica è un'ipotesi di lavoro; io non è che stia conducendo ricerche in merito, salvo ogni tanto a cena quando vedo Affari Tuoi. Il gioco dei pacchi, sì. È un format internazionale, perciò sarebbe interessante vedere come funziona all’estero. Da noi è un disastro. I concorrenti non hanno quasi mai il minimo rudimento di matematica e statistica; viceversa si affidano alle cabale più oscene, rifiutano offerte allettanti e vanno avanti anche quando hanno cinque pacchi brutti contro uno buono. Ogni sera vedono sbagliare i loro connazionali, e quando tocca a loro vanno e sbagliano. È una specie di istinto di autodistruzione che ci ha preso da trent’anni in qua, come ai lemmings. Salvo che la storia dei lemmings che si suicidano in massa era una bufala, mentre gli italiani… noi sì che dovremmo andare su discovery channel, un giorno o l'altro. “Italiani: il segreto di un popolo votato alla perdizione!” Peccato non esserci quando lo trasmetteranno.
– Io non ho la minima idea di quanti gazebo fossero attivi in questi tre giorni. Sul sito di Forza Italia si parlava di aprirne 10.000, una stima lievemente ottimista per quel poco che m’intendo di attivismo politico. Sarebbe come dire un gazebo ogni 6000 italiani, bambini ed extra inclusi.
Ma diamogliela per buona, gliene abbiamo date tante. Supponiamo che in Italia in questi tre giorni ci fossero 10.000 gazebo aperti (3x10=30.000) dalle otto del mattino a mezzanotte con orario continuato, quindi per un totale di 16 ore (30.000x16=480.000). In totale questi gazebo sono stati aperti per 480.000x60=28.800.000 minuti, pari a 28.800.000x60=1.728.000.000 secondi.
Berlusconi ormai sta parlando di 10 milioni di firme. 1.728.000.000 diviso 10.000.000 fa 172,8. Significa una firma ogni tre minuti scarsi, no stop per sedici ore al giorno, in diecimila gazebo. Correggetemi se sbaglio, ma insomma, la sostanza è che avrebbe firmato un italiano su sei. E scusa, con dei numeri così, come fai a perdere tempo con dei mentecatti stile Bossi o Fini? Come fai a non fondare un partito nuovo? È il popolo che te lo chiede.
– Durante il week-end mi sentivo in effetti un po’ stanco, esaurito. Ora so il perché: evidentemente sono andato a firmare anch’io, facendo una lunga coda al freddo, prima di poter scorgere il gazebo all’orizzonte. Non me lo ricordo perché ero in trance, ma statisticamente qualcuno nel mio quartiere deve pure esserci andato. Dunque ho firmato per… per andare a votare subito, no? E chi le ha raccolte tutte queste firme? Berlusconi! E cosa ci fa con queste firme Berlusconi? Non hanno ancora smontato i gazebo che lui già sta mercanteggiando con Veltroni per prolungare la legislatura in attesa di una nuova legge elettorale. Ma come? 10 milioni di italiani firmano per le elezioni subito e tu li prendi in giro così? E nessuno protesta? Protesterò io! Oh, Silvio, abbiamo firmato una petizione, mica un assegno in bianco! La legge elettorale che c’è va benissimo, del resto l’ha fatta il tuo governo, come può farti schifo?
- Uno sarebbe in effetti portato a riderci su. La possente corazzata della CdL ha sbattuto contro il fragile governo Prodi ed è andata in pezzi. È bastata una cosa semplicissima e inaudita: che i senatori si dessero un po’ da fare, che approvassero una finanziaria senza fiducia e senza indulgere al mercato acquisti. Un sussulto di dignità che forse in parte dipende anche dalla famosa ondata antipolitica.
- ...Eppure non ce la faccio. Temo Berlusconi anche quando regala gazebi. So benissimo che non ha nessuna vera idea nuova, non ignoro che possegga ormai un decimo della vitalità e della fantasia del 1994. Come può riciclarsi cambiando semplicemente nome e ragione sociale? Con che faccia convincerà i liberisti, lui che in due governi non ha liberizzato quasi niente? Con che sorriso prometterà posti di lavoro, lui che ha ruminato un po’ la Treu e l’ha rigettata peggio di prima? Forse che calerà le tasse, come ha fatto nel… nel… nel… forse che le ha mai calate? Eccetera eccetera. Chi ci può cascare ancora? Mah, gli italiani, per esempio.
Siamo così stupidi? Sì, può darsi. Se abbiamo appena fatto aprire un centro bellezza a Vanna Marchi, perché non dovremmo ricomprarci lo stesso Berlusconi avanzato da due anni fa nel nuovo pacco novità? La stupidità italica è un'ipotesi di lavoro; io non è che stia conducendo ricerche in merito, salvo ogni tanto a cena quando vedo Affari Tuoi. Il gioco dei pacchi, sì. È un format internazionale, perciò sarebbe interessante vedere come funziona all’estero. Da noi è un disastro. I concorrenti non hanno quasi mai il minimo rudimento di matematica e statistica; viceversa si affidano alle cabale più oscene, rifiutano offerte allettanti e vanno avanti anche quando hanno cinque pacchi brutti contro uno buono. Ogni sera vedono sbagliare i loro connazionali, e quando tocca a loro vanno e sbagliano. È una specie di istinto di autodistruzione che ci ha preso da trent’anni in qua, come ai lemmings. Salvo che la storia dei lemmings che si suicidano in massa era una bufala, mentre gli italiani… noi sì che dovremmo andare su discovery channel, un giorno o l'altro. “Italiani: il segreto di un popolo votato alla perdizione!” Peccato non esserci quando lo trasmetteranno.
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