Ars longa, Valter longior
06-02-2008, 01:06tv, VeltroniPermalinkLa vita è troppo breve
(per guardare il Superbowl)
La mia impressione è che con gli anni il tempo diventi una cosa sempre più rigida e lineare. Da giovani era più elastico, poteva ammorbidirsi o irrigidirsi a piacimento. Con pochissime cose potevi riempire mesi interi, e poi in qualche giorno disfare la tua vita due o tre volte. A un certo punto questo non accade più. Ti sorprendi sempre più intento a calcoli algebrici: in un giorno ci stanno 24 ore e non di più, se faccio il sugo non posso andare in palestra, se vado a Bologna non posso essere a Carpi, se scrivo un pezzo su internet non posso leggere un libro; se lavoro a una tesi tutta la notte la mattina racconterò sciocchezze ai ragazzini; e la vita va avanti e ogni giorno escono interessanti libri che non leggerò mai, e album interessanti di musicisti nuovi che lascerò in qualche cartella a marcire, e mi capita sempre più spesso di riportare in videoteca dei film senza averli neanche guardati, e spesso erano grandi film che volevo vedere ancora una volta, magari un'ultima volta, perché l'arte è lunga, dio mio se è lunga, e la vita così breve. Capita anche a voi? Ma sì, capita un po' a tutti. Tranne a Veltroni.
Veltroni, lo sapete, è uno dei più indaffarati uomini politici italiani: sindaco della capitale e segretario del PD. Inoltre da mesi sta andando in giro per un ciclo di conferenze sulla “bella politica” (qui il resoconto della non esaltante data a Modena). L'altro giorno per esempio era a Firenze e ha rilasciato a Concita De Gregorio questa intervista, che getta uno scorcio interessante sulla vita quotidiana del politico più impegnato d'Italia. Il lettore maturo che riesca a ritagliare cinque minuti della sua giornata per leggerla apprende, con invidia crescente, che Veltroni...
1) ...ha finalmente messo le mani su un vecchio libro che cercava da un sacco di tempo, Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura di Francesco Orlando. Se ne deduce che lo ha già letto e che nei prossimi giorni lo rileggerà. Anzi ha già iniziato a spulciarlo davanti all'incredula De Gregorio. (“Legge in francese? Guardi questa poesia”). Una poesia, capite? Quand'è l'ultima volta che vi siete messi spontaneamente a leggere poesie? Un romanzo in fin dei conti si può portare al gabinetto, ma una poesia? Non è qualcosa che necessita un sacco di tempo vuoto? E dove lo trova tutto questo tempo il sindaco?
2) Ieri sera, alla vigila della convocazione da Marini, ha rivisto Full metal Jacket (“Capolavoro assoluto”). L'informazione è talmente gratuita che uno si mette a sospettare un messaggio in codice: Veltroni ha detto no a Marini perché non vuole finire come Palla di Lardo? La tattica di Berlusconi è la stessa della ragazza-cecchino? Ma non c'è niente da capire: Veltroni l'ha visto semplicemente perché aveva la voglia di vederlo, ed evidentemente anche il tempo. E beato lui.
3) Ma non si vive solo di classici, Veltroni è anche immerso nella contemporaneità, infatti aggiunge subito che ha già visto pure Caos calmo, in anteprima. E fanno già cinque ore di proiezione in una settimana. Non male, per un sindaco + segretario nazionale
4) La ciliegina però è il Superbowl. A un certo punto Veltroni esclama: “E ieri notte ha visto il Superbowl?”. Darei qualcosa per vedere il volto dell'intervistatrice in quel momento. Vi potete immaginare qualcosa di meno interessante per una giornalista italiana della finale notturna di uno insulso sport americano che da noi non si fila nessuno? Direi che più in basso di così in classifica ci sono soltanto le pornotelefoniste e qualche bel monoscopio di una volta. Lei comunque è molto carina e riesce a rispondere: “Visto no, letto le cronache”. Al che lui:"Ah, appassionante. Un touchdown negli ultimi 39 secondi, hanno vinto i Giants di New York contro i Patriots che dire favoriti era poco: imbattuti, avevano vinto 18 partite di fila”. Acciderbola, un touchdown negli ultimi 39 secondi, queste sì che son notizie, Valter, ma a proposito: chi se ne frega? E tu saresti il gran comunicatore? In trenta righe ci comunichi che il sindaco di Roma passa il tempo a fare conferenze, guardarsi film vecchi e nuovi, e addirittura ha due ore notturne a disposizione per uno spettacolo da 'mmeregano deficiente come il Superbowl? Che per carità, ognuno ha le sue debolezze, ma sono debolezze, appunto. Nessuno ti chiede cosa guardi in casa tua, nelle ore piccole, ma preferiamo tutti pensarti mentre rifletti sul destino del Centrosinistra e studi delle analisi serie e circostanziate sulla situazione italiana, o al limite sfogli il piano regolatore. Che gusto ci provi nel distruggere anche le nostre fantasie? Solo per il gusto della metafora politica? Il PD come i Giants? Sul serio?
Se ti serviva una metafora, non potevi tirarla fuori da uno sport che noi italiani possiamo vedere in chiaro? Prendi il rugby, sabato c'era Italia-Eire, l'hai vista? Io con un occhio, ché l'altro lavorava. L'Italia partiva sfavorita, e all'inizio le ha pure prese, eppure ci ha creduto fino alla fine, non ha mollato mai, ha combattuto su ogni palla, su ogni metro, e sai una cosa? Alla fine ha perso! Ha perso! Ti ricorda qualcosa?
(per guardare il Superbowl)
La mia impressione è che con gli anni il tempo diventi una cosa sempre più rigida e lineare. Da giovani era più elastico, poteva ammorbidirsi o irrigidirsi a piacimento. Con pochissime cose potevi riempire mesi interi, e poi in qualche giorno disfare la tua vita due o tre volte. A un certo punto questo non accade più. Ti sorprendi sempre più intento a calcoli algebrici: in un giorno ci stanno 24 ore e non di più, se faccio il sugo non posso andare in palestra, se vado a Bologna non posso essere a Carpi, se scrivo un pezzo su internet non posso leggere un libro; se lavoro a una tesi tutta la notte la mattina racconterò sciocchezze ai ragazzini; e la vita va avanti e ogni giorno escono interessanti libri che non leggerò mai, e album interessanti di musicisti nuovi che lascerò in qualche cartella a marcire, e mi capita sempre più spesso di riportare in videoteca dei film senza averli neanche guardati, e spesso erano grandi film che volevo vedere ancora una volta, magari un'ultima volta, perché l'arte è lunga, dio mio se è lunga, e la vita così breve. Capita anche a voi? Ma sì, capita un po' a tutti. Tranne a Veltroni.
Veltroni, lo sapete, è uno dei più indaffarati uomini politici italiani: sindaco della capitale e segretario del PD. Inoltre da mesi sta andando in giro per un ciclo di conferenze sulla “bella politica” (qui il resoconto della non esaltante data a Modena). L'altro giorno per esempio era a Firenze e ha rilasciato a Concita De Gregorio questa intervista, che getta uno scorcio interessante sulla vita quotidiana del politico più impegnato d'Italia. Il lettore maturo che riesca a ritagliare cinque minuti della sua giornata per leggerla apprende, con invidia crescente, che Veltroni...
1) ...ha finalmente messo le mani su un vecchio libro che cercava da un sacco di tempo, Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura di Francesco Orlando. Se ne deduce che lo ha già letto e che nei prossimi giorni lo rileggerà. Anzi ha già iniziato a spulciarlo davanti all'incredula De Gregorio. (“Legge in francese? Guardi questa poesia”). Una poesia, capite? Quand'è l'ultima volta che vi siete messi spontaneamente a leggere poesie? Un romanzo in fin dei conti si può portare al gabinetto, ma una poesia? Non è qualcosa che necessita un sacco di tempo vuoto? E dove lo trova tutto questo tempo il sindaco?
2) Ieri sera, alla vigila della convocazione da Marini, ha rivisto Full metal Jacket (“Capolavoro assoluto”). L'informazione è talmente gratuita che uno si mette a sospettare un messaggio in codice: Veltroni ha detto no a Marini perché non vuole finire come Palla di Lardo? La tattica di Berlusconi è la stessa della ragazza-cecchino? Ma non c'è niente da capire: Veltroni l'ha visto semplicemente perché aveva la voglia di vederlo, ed evidentemente anche il tempo. E beato lui.
3) Ma non si vive solo di classici, Veltroni è anche immerso nella contemporaneità, infatti aggiunge subito che ha già visto pure Caos calmo, in anteprima. E fanno già cinque ore di proiezione in una settimana. Non male, per un sindaco + segretario nazionale
4) La ciliegina però è il Superbowl. A un certo punto Veltroni esclama: “E ieri notte ha visto il Superbowl?”. Darei qualcosa per vedere il volto dell'intervistatrice in quel momento. Vi potete immaginare qualcosa di meno interessante per una giornalista italiana della finale notturna di uno insulso sport americano che da noi non si fila nessuno? Direi che più in basso di così in classifica ci sono soltanto le pornotelefoniste e qualche bel monoscopio di una volta. Lei comunque è molto carina e riesce a rispondere: “Visto no, letto le cronache”. Al che lui:"Ah, appassionante. Un touchdown negli ultimi 39 secondi, hanno vinto i Giants di New York contro i Patriots che dire favoriti era poco: imbattuti, avevano vinto 18 partite di fila”. Acciderbola, un touchdown negli ultimi 39 secondi, queste sì che son notizie, Valter, ma a proposito: chi se ne frega? E tu saresti il gran comunicatore? In trenta righe ci comunichi che il sindaco di Roma passa il tempo a fare conferenze, guardarsi film vecchi e nuovi, e addirittura ha due ore notturne a disposizione per uno spettacolo da 'mmeregano deficiente come il Superbowl? Che per carità, ognuno ha le sue debolezze, ma sono debolezze, appunto. Nessuno ti chiede cosa guardi in casa tua, nelle ore piccole, ma preferiamo tutti pensarti mentre rifletti sul destino del Centrosinistra e studi delle analisi serie e circostanziate sulla situazione italiana, o al limite sfogli il piano regolatore. Che gusto ci provi nel distruggere anche le nostre fantasie? Solo per il gusto della metafora politica? Il PD come i Giants? Sul serio?
Se ti serviva una metafora, non potevi tirarla fuori da uno sport che noi italiani possiamo vedere in chiaro? Prendi il rugby, sabato c'era Italia-Eire, l'hai vista? Io con un occhio, ché l'altro lavorava. L'Italia partiva sfavorita, e all'inizio le ha pure prese, eppure ci ha creduto fino alla fine, non ha mollato mai, ha combattuto su ogni palla, su ogni metro, e sai una cosa? Alla fine ha perso! Ha perso! Ti ricorda qualcosa?
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