Tra il Renzi e il fare

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C'è che in agosto la voglia di leggere più in là del titolo è persino inferiore al solito, e così uno al mattino legge "Renzi: prendere voti delusi Pdl" e nemmeno ci clicca sopra. Se ne va in spiaggia e poi, non avendo niente di meglio da pensare, ci riflette: ma che vuol dire?

Apparentemente è chiarissimo: Renzi da qualche parte deve aver detto che vorrebbe prendere voti anche dai delusi del Pdl. Non è una novità, anzi ormai è una rassicurante tradizione: il Papa dice di pensare ai poveri, Berlusconi dice che è onesto, Renzi dice che vuole prendere voti anche ai delusi del Pdl. Sono ritornelli talmente familiari che ormai non ci riflettiamo più. A stento ci ricordiamo che il quadro da qualche mese è cambiato, che il PdL non è più il partito di più di un terzo degli elettori (il 38% nel 2008), ma al massimo di un quinto (il 22% nel 2013). Nel frattempo l'astensione è molto cresciuta, per cui il dato non in percentuale è ancora più impressionante: da dodici milioni di voti a sette, quasi un dimezzamento.

I "delusi del PdL", insomma, se ne sono già andati, e quasi tutti non hanno scelto il PD: M5S e astensione si sono contesi le fette più grosse. Sì, se Renzi avesse vinto le primarie forse sarebbe andato in un modo diverso; non possiamo saperlo, ma soprattutto, Renzi non ha vinto le primarie. Quasi sicuramente vincerà le prossime; ma il rischio a questo punto è quello tipico dei condottieri di eserciti votati alla sconfitta (e il PD ha l'aria di un esercito del genere, non dite di no): prepararsi sempre alla battaglia precedente. Il PdL era la spugna da spremere sei mesi fa, a questo punto è già strizzata al massimo e non può che decomprimersi: per quante possa averne fatte Berlusconi, è difficile immaginarlo sotto una soglia del 15%. E soprattutto, che bisogno c'è di andare a prendere voti fin lì, con tutti i bacini di voti più vicini e comodi da attingere? C'è l'astensione, sia al centro che a sinistra. C'è Grillo che certi elettori sembra voler fare di tutto per perderli... (continua sull'Unita.it, H1t#193)

Ci sono insomma tante opzioni più praticabili che sbilanciarsi a destra – non al centro – ormai chi era al centro se n’è andato da un pezzo: il quinto degli elettori che ha scelto Berlusconi quest’anno è serenamente a destra. Cosa dovrebbe fare Renzi per conquistarli? Qualche battuta sulla Kyenge, pure lui?  Basterà levare l’IMU? Servirà promettere qualche sgravio fiscale, magari ai danni di altre categorie che invece sono deluse dal Pd? O basterà fare qualche sorriso sotto i riflettori? magari è gente che stava con Berlusconi perché sorrideva molto; ultimamente lo fa di meno e quindi sono delusi.
Senz’altro è gente che ha votato Berlusconi fino al marzo 2013: nonostante il fallimento del suo governo, nonostante gli scandali emersi, tra i quali il caso Ruby è il più pittoresco, certo non il più grave. Ma insomma a gente che ha votato un Berlusconi evasore e protettore delle olgettine, Renzi cosa può offrire?
A un certo punto sorge il sospetto che il suo piano per conquistare i delusi del PdL consista esattamente in questo: affermare davanti ai microfoni che li vuole conquistare. Può sembrare un approccio superficiale, ma in fondo in amore e in comunicazione politica le parole sono performative, diventano azioni: non ti amo finché non ho il coraggio di dirti “ti amo”, e non ti conquisto finché davanti ai giornalisti non ammetto che ti voglio conquistare. Va bene.
Ma poi i giornali li leggo anch’io, e il titolo Renzi: prendere voti delusi Pdl dà probabilmente più fastidio a me di quanto piacere non possa dare a un elettore PdL pur sensibile al corteggiamento renziano. È il solito problema, l’antico motivo per cui tanti come me non lo votarono alle primarie: a furia di cercare voti negli altri panieri, uno rischia di perdere i propri. Lo stesso Renzi del resto ne è consapevole, e in questi giorni addirittura è stato rimproverato sul Corriere perché adesso è troppo a sinistra. Mah. Verso sera mi decido a leggere sotto il titolo e scopro che Renzi praticamente ha detto di voler prendere voti da tutti: astensione, grillini, delusi del Pdl. Non è colpa sua se soltanto questi ultimi sono finiti nel titolo. Un’evidente caso di malizia del titolista, insomma. Cosa intendeva fare quest’ultimo? Conquistare un lettore deluso dal Pdl o infastidire un elettore del Pd come me? La seconda, temo.
Un appello a Renzi: va bene, ho capito, vuoi prendere voti un po’ da tutte le parti. È il vecchio mito di Tony Blair (che in realtà vinse anche grazie a un record di astensione). Vuoi vincere conquistando tanti delusi, compresi, perché no? Quelli del PdL. A questo punto, però, forse non vale più la pena di dirlo: fallo e basta. Grazie. http://leonardo.blogspot.com
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