Il giorno a cui direte a Renzi: No.
27-04-2015, 02:251500 caratteri, costituzione, RenziPermalink
Certe occasioni capitano una volta sola. Renzi, per esempio, in maggio ha una chance per blindare la legge elettorale e costringerci a votare per lui nel ‘16, nel ‘21 e a seguire. È comprensibile che abbia più fretta di chiudere che voglia di lasciare al Paese un sistema elettorale decente. Gli avversari, fuori e dentro il partito, sono ancora divisi e disorientati; la ripresa, se c’è, troppo debole per reggere una crisi politica: insomma, adesso o mai più. Si va verso la fiducia, e se a Mattarella non piace, pazienza. In fondo anche Mattarella deve tutto al suo grande elettore, e una volta risolta la questione, i suoi pareri non avranno più molta importanza.
È comprensibile che gli esponenti della minoranza Pd non vogliano arrivare a una scissione. Hanno sempre scelto la posizione più ragionevole e responsabile - anche quando era quella che li portava al disastro elettorale. Non sorprende che continuino così, ma prima o poi dovranno prendere atto che sono fuori dal partito. È Renzi che li ha messi ai margini, senza pubblicità ma con determinazione, e adesso si tratta soltanto di scegliere il modo e il tempo per prendere la porta. Ovviamente a nessuno piace trovarsi nel ruolo del guastafeste che riprecipita l’Italia nel baratro della crisi eccetera eccetera. Ma l’Italicum è proprio brutto, e il governo, che cerca di imporlo col voto di fiducia, fuori dalla decenza. Certe occasioni capitano una volta sola, e questa forse è quella per dire a Renzi grazie, ma anche no.
È comprensibile che gli esponenti della minoranza Pd non vogliano arrivare a una scissione. Hanno sempre scelto la posizione più ragionevole e responsabile - anche quando era quella che li portava al disastro elettorale. Non sorprende che continuino così, ma prima o poi dovranno prendere atto che sono fuori dal partito. È Renzi che li ha messi ai margini, senza pubblicità ma con determinazione, e adesso si tratta soltanto di scegliere il modo e il tempo per prendere la porta. Ovviamente a nessuno piace trovarsi nel ruolo del guastafeste che riprecipita l’Italia nel baratro della crisi eccetera eccetera. Ma l’Italicum è proprio brutto, e il governo, che cerca di imporlo col voto di fiducia, fuori dalla decenza. Certe occasioni capitano una volta sola, e questa forse è quella per dire a Renzi grazie, ma anche no.
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