7 fiasche di lacrime ho versato
28-01-2008, 18:43anniversari, autocritiche, autoreferenziali, blog, greatest postsPermalink
Quel che posso dire è che più vado avanti, meno mi fermo a riflettere su quello che sto facendo e perché. Credo non valga solo per il blog: a una prima fase in cui ragioni molto sul senso di quello che fai (e metà dei tuoi discorsi sono metadiscorsi), subentra una certa insofferenza alle teorie. È anche abbastanza normale che tu faccia più fatica a ricordare i pezzi di quest'anno rispetto a quelli di tre anni fa: come diceva tra gli altri Coupland, la memoria è un bicchiere che si riempie nei primi anni, e il resto cola giù. Il risultato è che negli ultimi tempi, spulciando l'archivio, mi capita un'esperienza comune a voialtri lettori, ma che non avevo mai fatto: leggere un pezzo di Leonardo senza sapere dall'inizio dove vuole andare a parare. Vi dirò, a volte è una delusione.
C'è da aggiungere un dettaglio non irrilevante: negli ultimi 12 mesi il blog ha quasi raddoppiato gli accessi. Naturalmente non ho la minima idea di quanti di questi accessi siano lettori autentici (ai quali poi andrebbero sommati i sottoscrittori dei feed); l'unica cosa che posso dire è che il sito sta andando molto bene (ma andando bene dove? Boh). Anche la posizione in classifica per il momento è lusinghiera - qui però bisogna intendersi. Vedo che molti tendono a considerare una buona posizione come un attestato di qualità del proprio blog. Io - che grosse ansie di prestazione non le ho, o almeno le ho superate, salvo ricadute della mezza età - di solito faccio il ragionamento inverso, ovvero: valuto la qualità di una classifica dalla posizione del mio blog. Per me una buona classifica dei blog italiani deve avermi almeno nei primi 30 - facciamo 40, via: se non ci sono, non credo sia una buona classifica. Senza offesa, eh.

La verità è che di politica scrivo quando non mi viene in mente nient'altro, ma che il mio approccio a quei temi, negli ultimi anni, è sempre più superficiale. La nascita del PD da quel punto di vista lo ha dimostrato: nel momento in cui avrei potuto impegnarmi concretamente nella realizzazione di qualcosa, ho preferito defilarmi e continuare a scrivere questi commenti stizzosetti. La prospettiva di dover partecipare a lunghe riunioni in cui senz'altro avrei parlato troppo e sarei stato frainteso, e mi sarei assunto responsabilità di cui poi mi sarei pentito, mi ha preventivamente congelato. Di questo passo forse mi ridurrò come quegli opinionisti sgonfiati che continuano a dare addosso ai loro vecchi avversari per inerzia - con la differenza che loro almeno li pagano.

Ora c'è il solito giochino del compleanno. Riassumo per i nuovi arrivati: dovreste scrivere nei commenti il pezzo che vi è piaciuto di più dell'annata 2007, senza paura di sembrare prevedibili o scontati o chissenefrega. Di solito il pezzo migliore è il primo che vi torna in mente. Se però non siete sicuri, ne ho selezionati alcuni che sono piaciuti a me. Per una buffa coincidenza, c'è anche il pezzo più breve e quello più lungo di questi sette anni. Grazie per l'attenzione. E' superfluo aggiungere che senza di voi sarei una persona ancora più insicura e depressa (riuscite a pensare a quanto sarei insicuro e depresso?)
Il meglio del 2007, più o meno:
- Edizione straordinaria
- La versione di PP
- Amare i bambini
- Storia di Mària
- Chi ha ucciso Goku
- Scampato alle Diaz
- Veltroni è un sogno
- Con o senza P
- Il mondo di Junior
- Giorni, nuvole e uomini verdi
- Deal or no Deal
- Ma quanto dolore per quel segno sul muro
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