7 fiasche di lacrime ho versato

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La settimana scorsa non ve ne sarebbe potuto fregar di meno, ma questo blog ha compiuto 7 anni. La lagna su quanto siamo vecchi ve la risparmio per l'anno prossimo, quando lo saremo ancor di più.

Quel che posso dire è che più vado avanti, meno mi fermo a riflettere su quello che sto facendo e perché. Credo non valga solo per il blog: a una prima fase in cui ragioni molto sul senso di quello che fai (e metà dei tuoi discorsi sono metadiscorsi), subentra una certa insofferenza alle teorie. È anche abbastanza normale che tu faccia più fatica a ricordare i pezzi di quest'anno rispetto a quelli di tre anni fa: come diceva tra gli altri Coupland, la memoria è un bicchiere che si riempie nei primi anni, e il resto cola giù. Il risultato è che negli ultimi tempi, spulciando l'archivio, mi capita un'esperienza comune a voialtri lettori, ma che non avevo mai fatto: leggere un pezzo di Leonardo senza sapere dall'inizio dove vuole andare a parare. Vi dirò, a volte è una delusione.

C'è da aggiungere un dettaglio non irrilevante: negli ultimi 12 mesi il blog ha quasi raddoppiato gli accessi. Naturalmente non ho la minima idea di quanti di questi accessi siano lettori autentici (ai quali poi andrebbero sommati i sottoscrittori dei feed); l'unica cosa che posso dire è che il sito sta andando molto bene (ma andando bene dove? Boh). Anche la posizione in classifica per il momento è lusinghiera - qui però bisogna intendersi. Vedo che molti tendono a considerare una buona posizione come un attestato di qualità del proprio blog. Io - che grosse ansie di prestazione non le ho, o almeno le ho superate, salvo ricadute della mezza età - di solito faccio il ragionamento inverso, ovvero: valuto la qualità di una classifica dalla posizione del mio blog. Per me una buona classifica dei blog italiani deve avermi almeno nei primi 30 - facciamo 40, via: se non ci sono, non credo sia una buona classifica. Senza offesa, eh.

La cosa lievemente inquietante è che gli accessi aumentano soprattutto durante le crisi politiche: a febbraio dell'anno scorso, e adesso. In generale la politica è l'argomento che richiama più visitatori: tra i pezzi più apprezzati ci sono senz'altro un paio di requiem per Prodi, i commenti alla candidatura di Veltroni alla segreteria del Pd, e la mia dichiarazione di voto per Rosy Bindi. Purtroppo sono tutti pezzi un po' effimeri, che sulla distanza perdono quasi tutto il loro mordente. Mentre io, se non s'è capito, quando scrivo qua sopra ho sempre in mente lettori del futuro, e mi chiedo spesso se sarò in grado di appassionarli un poco, o perlomeno di farmi capire.

La verità è che di politica scrivo quando non mi viene in mente nient'altro, ma che il mio approccio a quei temi, negli ultimi anni, è sempre più superficiale. La nascita del PD da quel punto di vista lo ha dimostrato: nel momento in cui avrei potuto impegnarmi concretamente nella realizzazione di qualcosa, ho preferito defilarmi e continuare a scrivere questi commenti stizzosetti. La prospettiva di dover partecipare a lunghe riunioni in cui senz'altro avrei parlato troppo e sarei stato frainteso, e mi sarei assunto responsabilità di cui poi mi sarei pentito, mi ha preventivamente congelato. Di questo passo forse mi ridurrò come quegli opinionisti sgonfiati che continuano a dare addosso ai loro vecchi avversari per inerzia - con la differenza che loro almeno li pagano.

Però non è così che vorrei finire. Quello che in realtà vorrei pubblicare qui, quello che mi piace veramente scrivere, sono semplici raccontini sui fatti del giorno, più o meno come gli ultimi due che ho pubblicato. In realtà è da sette anni che ci provo, ma è frustrante. Se sono in palla me ne posso venire in mente due o tre in una settimana: e poi, per sei mesi, più niente. Invece la politica è sempre lì, a portata di mano.

Ora c'è il solito giochino del compleanno. Riassumo per i nuovi arrivati: dovreste scrivere nei commenti il pezzo che vi è piaciuto di più dell'annata 2007, senza paura di sembrare prevedibili o scontati o chissenefrega. Di solito il pezzo migliore è il primo che vi torna in mente. Se però non siete sicuri, ne ho selezionati alcuni che sono piaciuti a me. Per una buffa coincidenza, c'è anche il pezzo più breve e quello più lungo di questi sette anni. Grazie per l'attenzione. E' superfluo aggiungere che senza di voi sarei una persona ancora più insicura e depressa (riuscite a pensare a quanto sarei insicuro e depresso?)

Il meglio del 2007, più o meno:
- Edizione straordinaria
- La versione di PP
- Amare i bambini
- Storia di Mària
- Chi ha ucciso Goku
- Scampato alle Diaz
- Veltroni è un sogno
- Con o senza P
- Il mondo di Junior
- Giorni, nuvole e uomini verdi
- Deal or no Deal
- Ma quanto dolore per quel segno sul muro
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