Tanto poi ci pensa Piripacchio

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D’altro canto - dicono - l’italicum sarà anche brutto, forse non del tutto costituzionale e neanche tanto democratico, però… è pur sempre qualcosa, no? Si poteva fare di meglio? Certamente. E però il meglio è nemico del bene. Come dice l’intellettuale: “Un paese riformista è un paese che fa un sacco di cose insufficienti”! Il riformismo pare funzioni così: si scrivono leggi brutte che sono sempre meglio che niente, e poi… e poi al massimo se davvero sono scritte così male le miglioreremo. Facciamo sempre in tempo a migliorarle, no?

Senza dubbio, che fretta c’è.

Mettiamo che Renzi l'anno prossimo vinca col 40%... ma perché proprio Renzi, sembra quasi che ce l'abbia con lui. Mettiamo che l’anno prossimo un signor Piripacchio vinca col 40%. In parlamento avrà una maggioranza solida per cinque anni, composta per una buona parte da persone nominate direttamente da lui. Agli altri partiti non resterà un po' di spazio tra parlamento e media per il talent-show in cui chi strepita di più sarà eletto anti-Piripacchio: l’unico che avrà qualche chance di raggiungere il ballottaggio alle elezioni successive. Nel frattempo Piripacchio governerà indisturbato, controllando tra l’altro tutte le emittenti di Stato. Per cinque anni.

Ecco, in questi cinque anni io me lo immagino proprio, il signor Piripacchio, mentre pensa: certo che la legge elettorale che mi ha così indegnamente favorito… era proprio scritta male. Aspetta, aspetta che la miglioro un po’. Aspetta, aspetta, certo, certo.
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