In questa pagina ho riportato gli ultimi articoli che ho scritto per il quotidiano ambientalista Terra, il settimanale Carta, Manifesto, per siti come Global Project, FrontiereNews o siti di associazioni come In Comune con Bettin e altro ancora.
L’eco rivoluzione della luce
9/03/2012Agire, In ComuneA Venezia arriva la rivoluzione della luce. Anzi, l’eco rivoluzione della luce perché, come ha ricordato l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, “queste innovazioni permetteranno al nostro Comune di rientrare con largo anticipo nei parametri imposti dal Protocollo di Kyoto”. Sarà davvero un cambiamento radicale per la Città dei Dogi e la sua laguna, paragonabile soltanto a quel lontano inverno del 1922 quando l’allora amministrazione decise di sostituire il gas con l’elettricità per illuminare la città. Le vecchie e inquinanti lampade ai vapori di mercurio dei lampioni che illuminano calli, canali e fondamente, oltre a strade e piazze della vasta città di terraferma tra Mestre e Marghera (e lo stesso sistema di illuminazione del grande parco di san Giuliano), infatti, stanno per avviarsi all’attesa pensione per essere sostituite dalle nuove e performanti lampadine a led. Ricordiamo che la tecnologia a led consente un risparmio energetico valutabile tra il 50 e l’80% rispetto al mercurio.
I costi di manutenzione di questi impianti inoltre, anche mettere in conto la maggior durate delle nuove lampadine, sono valutati nell’ordine di un decimo rispetto agli impianti attualmente in uso. Il tutto senza che ne risulti minimamente compromessa la qualità dell’illuminazione. Anzi, luce bianca e fredda tipica dei led ha la proprietà di garantire un’illuminazione efficace e sicura per gli utenti della strada e la sua capacità di emettere un fascio luminoso concentrato consente di limitare al minimo tutti i fenomeni di inquinamento luminoso. Torneremo in altre parole, a riveder le stelle senza rischio di precipitare in un buio canale.
E questa è solo una delle tante eco rivoluzioni che presto ci faranno vedere Venezia sotto una luce completamente nuove. Il panorama completo delle luminose innovazioni è stato presentato questa mattina nella cornice del municipio di Mestre dagli assessori Gianfranco Bettin per l’Ambiente e Alessandro Maggioni per i Lavori Pubblici. Presenti anche i vertici delle società che si sono aggiudicate il nuovo appalto dalle durata di 9 anni per la gestione e il rinnovo della pubblica amministrazione: Citelum sa, Gemmo spa e consorzio Cooperative Costruzioni. I termini della gara d’appalto, hanno spiegato i due amministratori, contenevano espressamente la richiesta di migliorare entro il primo anno di gestione (che sarà per l’appunto questo 2012) l’intero sistema di illuminazione pubblica nell’ottica di migliorare il servizio, risparmiare energia e mettere in sicurezza aree ai margini. Tutti criteri rispettati dalle ditte vincitrici. “Per Venezia, questa rivoluzione dell’illuminazione rappresenta un salto di sistema radicale - ha commentato l’assessore all’Ambiente (e ambientalista) Gianfranco Bettin -. L’amministrazione in questi ultimi anni ha già operato dei passi in avanti nel settore del risparmio energetico ma con questo appalto facciamo un vero e proprio salto nel futuro, passando da una situazione che per molti versi era di arretratezza ad una di eccellenza, allineandoci su questo tema alle più avanzate città europee”. I dati parlano da soli: i led consentiranno un risparmio di 6 milioni e mezzo di kilowatt ora l’anno, che si traducono in 4 milioni e mezzo di chili di Co2 in meno nell’atmosfera per un totale di risparmio di mille e 200 tonnellate equivalenti di petrolio. Il tutto, come abbiamo detto, senza cedere nulla sul fronte della qualità dell’illuminazione ma conquistando terreno su quello del contrasto all’inquinamento luminoso e del risparmio energetico. Va tenuto presente inoltre che una parte sempre maggiore dell’energia che sarà adoperata verrà da fonti non inquinanti e rinnovabili. Un esempio sono le tradizionali “bricole” che in laguna segnano il corso dei canali navigabili e che presto non solo saranno illuminate dai led ma che saranno alimentate ciascuna da un piccolo impianto fotovoltaico. Una speciale cellula inoltre, sempre alimentata dalla luce del sole, segnalerà gli eventuali “fuori asse” dei pali - il momento in cui la “bricola” sta per cadere consumata dell’eterno andare delle maree - permettendo la sua pronta sostituzione e prevenendo ogni rischio ai naviganti.
Insomma, una vera e propria rivoluzione verde quella che sta per illuminare Venezia e la sua Terraferma.
Ma questi nuovi lampioni con i led non saranno troppo tecnologici per una Venezia che viene tutt’ora indicata nelle guide come la città più romantica del mondo? In altre parole, gli innamorati potranno ancora godere dei chiari di luna lagunari? “Nessun dubbio al riguardo - conclude Bettin -. Anzi, l’illuminazione a led si presta ancora di più per sottolineare i chiaroscuri tipici dei nostri canali e per aiutarci a riconquistare quelle dimensioni, come quella del buio, che stiamo rischiando di dimenticare”.
I costi di manutenzione di questi impianti inoltre, anche mettere in conto la maggior durate delle nuove lampadine, sono valutati nell’ordine di un decimo rispetto agli impianti attualmente in uso. Il tutto senza che ne risulti minimamente compromessa la qualità dell’illuminazione. Anzi, luce bianca e fredda tipica dei led ha la proprietà di garantire un’illuminazione efficace e sicura per gli utenti della strada e la sua capacità di emettere un fascio luminoso concentrato consente di limitare al minimo tutti i fenomeni di inquinamento luminoso. Torneremo in altre parole, a riveder le stelle senza rischio di precipitare in un buio canale.
E questa è solo una delle tante eco rivoluzioni che presto ci faranno vedere Venezia sotto una luce completamente nuove. Il panorama completo delle luminose innovazioni è stato presentato questa mattina nella cornice del municipio di Mestre dagli assessori Gianfranco Bettin per l’Ambiente e Alessandro Maggioni per i Lavori Pubblici. Presenti anche i vertici delle società che si sono aggiudicate il nuovo appalto dalle durata di 9 anni per la gestione e il rinnovo della pubblica amministrazione: Citelum sa, Gemmo spa e consorzio Cooperative Costruzioni. I termini della gara d’appalto, hanno spiegato i due amministratori, contenevano espressamente la richiesta di migliorare entro il primo anno di gestione (che sarà per l’appunto questo 2012) l’intero sistema di illuminazione pubblica nell’ottica di migliorare il servizio, risparmiare energia e mettere in sicurezza aree ai margini. Tutti criteri rispettati dalle ditte vincitrici. “Per Venezia, questa rivoluzione dell’illuminazione rappresenta un salto di sistema radicale - ha commentato l’assessore all’Ambiente (e ambientalista) Gianfranco Bettin -. L’amministrazione in questi ultimi anni ha già operato dei passi in avanti nel settore del risparmio energetico ma con questo appalto facciamo un vero e proprio salto nel futuro, passando da una situazione che per molti versi era di arretratezza ad una di eccellenza, allineandoci su questo tema alle più avanzate città europee”. I dati parlano da soli: i led consentiranno un risparmio di 6 milioni e mezzo di kilowatt ora l’anno, che si traducono in 4 milioni e mezzo di chili di Co2 in meno nell’atmosfera per un totale di risparmio di mille e 200 tonnellate equivalenti di petrolio. Il tutto, come abbiamo detto, senza cedere nulla sul fronte della qualità dell’illuminazione ma conquistando terreno su quello del contrasto all’inquinamento luminoso e del risparmio energetico. Va tenuto presente inoltre che una parte sempre maggiore dell’energia che sarà adoperata verrà da fonti non inquinanti e rinnovabili. Un esempio sono le tradizionali “bricole” che in laguna segnano il corso dei canali navigabili e che presto non solo saranno illuminate dai led ma che saranno alimentate ciascuna da un piccolo impianto fotovoltaico. Una speciale cellula inoltre, sempre alimentata dalla luce del sole, segnalerà gli eventuali “fuori asse” dei pali - il momento in cui la “bricola” sta per cadere consumata dell’eterno andare delle maree - permettendo la sua pronta sostituzione e prevenendo ogni rischio ai naviganti.
Insomma, una vera e propria rivoluzione verde quella che sta per illuminare Venezia e la sua Terraferma.
Ma questi nuovi lampioni con i led non saranno troppo tecnologici per una Venezia che viene tutt’ora indicata nelle guide come la città più romantica del mondo? In altre parole, gli innamorati potranno ancora godere dei chiari di luna lagunari? “Nessun dubbio al riguardo - conclude Bettin -. Anzi, l’illuminazione a led si presta ancora di più per sottolineare i chiaroscuri tipici dei nostri canali e per aiutarci a riconquistare quelle dimensioni, come quella del buio, che stiamo rischiando di dimenticare”.