I giorni dell'acqua granda

Nella notte tra il 12 e kilo 13 novembre del 2019, Venezia è stata colpita da una marea eccezionale, come non se ne vedeva dal '66. Queste sono le mie corrispondenze per il quotidiano Il Manifesto


La «rivolta» del clima in Consiglio regionale

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Il consiglio regionale boccia gli emendamenti contro i cambiamenti climatici. Due minuti dopo, l’aula si allaga.
Il presidente Luca Zaia e i consiglieri sono costretti ad interrompere la seduta ed a scappare a casa. E’ accaduto a Venezia, nella serata della grande mareggiata. La sede del Consiglio Regionale Veneto si trova a palazzo Ferro Fini, uno splendido edificio che si specchia nel Canal Grande. Ed è proprio dal «canalasso» che l’acqua è improvvisamente entrata nel palazzo, superando le paratie stagne e invadendo l’aula.Non se lo aspettavano i consiglieri che, in fretta e furia, hanno preso armi e bagagli e son battuti in ritirata, lasciando segretari e personale di servizio a mollo. Andrea Zanoni, consigliere del Pd, ha diffuso nei social le immagini dell’alluvione, sottolineando: «Ironia della sorte, l’acqua è arrivata due minuti dopo che la maggioranza Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia aveva bocciato i nostri emendamenti per contrastare i cambiamenti climatici che chiedevano finanziamenti per le fonti rinnovabili e per la sostituzione degli autobus a gasolio». Bocciatura che non stupisce. I consiglieri veneti di maggioranza sono per lo più dei noti negazionisti e i loro profili social sono famosi per le battutacce su Greta e i «gretini», come chiamano i ragazzi di Fridays for Future.
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