21-01-2003, 01:49l'era dell'ottimismo, Mentana, tg, tvPermalink
Typewriters of the world unite
(Io non ho difficoltà ad ammetterlo: tengo un blog perché sono un giornalista mancato. Mi sfogo così. Dai, non faccio del male a nessuno).
Due giornalisti che ho sentito, venerdì sera, in tv.
Il primo era Mentana, che a Otto e Mezzo ha detto di non temere la concorrenza di Internet: “Sarebbe come temere la concorrenza di una macchina da scrivere”.
Interpreto: Internet non è che uno strumento, nelle mani del giornalista. È lui, l’Umano, il Professionista, che vaglia le notizie, le verifica, le rende presentabili. Nessuna macchina da scrivere potrebbe mai sostituirlo in questo lavoro …
Tre ore dopo ripasso, su rai1 Mollica festeggia il compleanno di Tv7 intervistando Bernabei, proprio lui!
“Qual è il principale difetto dei giornalisti, al giorno d’oggi [rispetto a quelli della Rai-di-Bernabei?]”
“Vogliono tutti fare il colpo. Non bisogna fare colpo, mai”.
Finito il servizio, rimesso Bernabei in formalina, Tv7 prosegue con un servizio sulle risse di donne pakistane. Proprio così: assisto a tre minuti di tafferuglio in una strada pakistana, tra donne di diverse età che si strappano i capelli e si tirano in testa cartelli elettorali. Sarebbe anche divertente, non fosse per il sangue (e poi le facce sui cartelli sono tutte maschili).
Ma soprattutto: nessuno mi spiega cosa sta succedendo. Nessuna voce fuori campo, nessuna didascalia, niente.
Formulo due teorie.
1. Forse hanno pensato che sono troppo stupido per capire la complessità della campagna elettorale pakistana, e hanno tagliato il testo del servizio.
2. Forse hanno pensato che, a quell’ora della notte, non ho voglia di informarmi sulla complessità della campagna elettorale pakistana, ma soltanto di eccitarmi con donne orientali che urlano scazzottandosi a sangue. Così acquistano reportage di scarto dai corrispondenti per fare concorrenza agli spot dei telefoni e r o t i ci.
Insomma, se a quell’ora della notte sto seguendo T7 (che è il più prestigioso settimanale d’informazione della rai), o sono un deficiente o sono un a r r a p a t o, o più probabilmente un misto di entrambi.
E se invece fossi onestamente curioso del perché donne di tutte le età se la davano di santa ragione in mezzo a una strada di Karachi?
Beh, l’unica cosa che potrei fare è spegnere la tv, tornare in camera e connettermi a internet.
Mmm. Se io fossi Mentana comincerei a guardarmi le spalle.
Di certe macchine da scrivere non c’è da fidarsi.
(Io non ho difficoltà ad ammetterlo: tengo un blog perché sono un giornalista mancato. Mi sfogo così. Dai, non faccio del male a nessuno).
Due giornalisti che ho sentito, venerdì sera, in tv.
Il primo era Mentana, che a Otto e Mezzo ha detto di non temere la concorrenza di Internet: “Sarebbe come temere la concorrenza di una macchina da scrivere”.
Interpreto: Internet non è che uno strumento, nelle mani del giornalista. È lui, l’Umano, il Professionista, che vaglia le notizie, le verifica, le rende presentabili. Nessuna macchina da scrivere potrebbe mai sostituirlo in questo lavoro …
Tre ore dopo ripasso, su rai1 Mollica festeggia il compleanno di Tv7 intervistando Bernabei, proprio lui!
“Qual è il principale difetto dei giornalisti, al giorno d’oggi [rispetto a quelli della Rai-di-Bernabei?]”
“Vogliono tutti fare il colpo. Non bisogna fare colpo, mai”.
Finito il servizio, rimesso Bernabei in formalina, Tv7 prosegue con un servizio sulle risse di donne pakistane. Proprio così: assisto a tre minuti di tafferuglio in una strada pakistana, tra donne di diverse età che si strappano i capelli e si tirano in testa cartelli elettorali. Sarebbe anche divertente, non fosse per il sangue (e poi le facce sui cartelli sono tutte maschili).
Ma soprattutto: nessuno mi spiega cosa sta succedendo. Nessuna voce fuori campo, nessuna didascalia, niente.
Formulo due teorie.
1. Forse hanno pensato che sono troppo stupido per capire la complessità della campagna elettorale pakistana, e hanno tagliato il testo del servizio.
2. Forse hanno pensato che, a quell’ora della notte, non ho voglia di informarmi sulla complessità della campagna elettorale pakistana, ma soltanto di eccitarmi con donne orientali che urlano scazzottandosi a sangue. Così acquistano reportage di scarto dai corrispondenti per fare concorrenza agli spot dei telefoni e r o t i ci.
Insomma, se a quell’ora della notte sto seguendo T7 (che è il più prestigioso settimanale d’informazione della rai), o sono un deficiente o sono un a r r a p a t o, o più probabilmente un misto di entrambi.
E se invece fossi onestamente curioso del perché donne di tutte le età se la davano di santa ragione in mezzo a una strada di Karachi?
Beh, l’unica cosa che potrei fare è spegnere la tv, tornare in camera e connettermi a internet.
Mmm. Se io fossi Mentana comincerei a guardarmi le spalle.
Di certe macchine da scrivere non c’è da fidarsi.
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