Gli imperi recalcitranti

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Essere Kaiser oggi. 
Non la piccola Ungheria gelosa di una sua qualche identità e del po' di benessere che è riuscita a strappare alla fine del Novecento; non la sottile Danimarca, che fino a ieri ci veniva venduta come un modello di società flessibile e replicabile - salvo bloccare flessibilmente i treni di fronte alla minaccia di qualche migliaio di profughi. Non le province del Mediterraneo, Spagna Grecia e Italia, che temono i migranti come si temono i parenti poveri. Solo la Germania poteva decidere di fregarsene di Bruxelles e aprire la porta ai rifugiati, e finalmente lo ha fatto. Non è stata semplicemente una scelta giusta; è stata una scelta imperiale.

La Germania è al centro dell'Europa, di cui è il Paese più ricco (per PIL) e popoloso. È normale che sia anche al centro del bersaglio di chi di quest'Europa è insoddisfatto: e sono sempre di più, e non hanno tutti i torti. Ma tra tante accuse, quella di imperialismo è la meno sensata. Si potrebbe serenamente sostenere il contrario: quel che è mancato fin qui alla Germania, ai suoi governanti e ai suoi abitanti, è proprio una visione imperiale del problema europeo.

Abbiamo tutti studiato abbastanza Novecento per indovinare il perché: diciamo che dopo due guerre mondiali e durante un lacerante stallo di quarant'anni, i tedeschi hanno rinnegato quella posizione dominante che pure appare inevitabile per una questione meramente geografica - sono di più, sono al centro, hanno le materie prime. Potremmo anche spingerci a immaginare che l'ottusa etica del rigore che abbiamo rimproverato ai tedeschi sia il risultato di questa rimozione: se i nazisti avevano visto l'Europa come una prateria da saccheggiare, i tedeschi del dopoguerra si sono concentrati su sé stessi e sui propri doveri. Da qui la scarsa o nulla empatia nei confronti dei popoli insolventi - un'insensibilità che non ha nulla di imperiale. I tedeschi non vedono nella Grecia una frontiera difficile, da mettere al riparo dalle influenze russe e dalle turbolenze del Medio Oriente. È solo un condomino insolvente, che se smettesse di far baccano, si rimboccasse le maniche e licenziasse la servitù improduttiva, potrebbe ottenere i risultati di qualsiasi altro inquilino - proprio come l'Italia potrebbe diventare la Finlandia o la Danimarca in qualsiasi momento, se solo ci credesse. Basta fare il proprio dovere, stringere la cinghia e pagare i debiti. Una mentalità più Biedermeier che da Quarto Reich. Il fatto che alcuni inquilini siano abituati storicamente a vivere al di sopra delle proprie possibilità è considerato tutt'al più come una questione morale - non il risultato di contingenze storiche ed evidenze geografiche.

Grecia e Italia in effetti sono entrati nel palazzo quando erano avamposti NATO - e tuttora gli americani non riescono a capire perché alla Grecia non si possano condonare i debiti come si fa, diciamo, con Porto Rico. Ma anche l'imperialismo USA sta perdendo i colpi, ed è forse questa la vera crisi che stiamo vivendo, perché diciamolo, nel Medio Oriente che altro c'è di nuovo? Sunniti e sciiti si odiano da secoli, turchi e curdi se le sono sempre date;  tra israeliani e palestinesi è cominciata più tardi ma promette ugualmente di non finire mai. Se però all'improvviso Mubarak crolla, Gheddafi lo segue, Assad quasi soccombe; se nel giro di pochi mesi un gruppo più fondamentalista di altri riesce a piantare bandierine su un pezzo di Iraq e Siria - e nel frattempo Arabia Saudita e Qatar bombardano lo Yemen, insomma, se tanti topolini ballano forse la novità è che il gatto ne ha avuto abbastanza, ha imparato a distillare petrolio dalle rocce di casa sua, ha fatto una pace separata e non troppo onorevole col nemico più pericoloso e si sta disinteressando della questione - col prevedibile risultato di attirare i rivali di sempre.

Tutto questo dev'essere difficile da mandar giù soprattutto per quei commentatori che non si sono mai ripresi dalla sbornia interventista dei tempi di G. W. Bush. Continuano a fantasticare di bombardamenti neanche troppo mirati, di violenze incomparabilmente superiori, come se nel pugno tenessero dozzine di divisioni corazzate, quel che ti capita quando hai venti territori a risiko e un tris di carte, e invece in mano non hanno un cazzo: neanche quei due spicci che riuscivano a passarti ai bei tempi.

Si è scoperto nel frattempo che la guerra di civiltà è un po' onerosa per una democrazia evoluta: che presto o tardi vince le elezioni chi promette di disimpegnarsi - magari regalando un contentino a chi si è affezionato alla narrativa, un grande vecchio da ammazzare in diretta e seppellire in mare, e poi farci un film. Poi magari l'anno prossimo vince un repubblicano e alè, si ricomincia. Ma di tante accuse che possiamo muovere agli USA, la più ingiusta è di aver provocato l'attuale crisi in Medio Oriente col proprio imperialismo. È abbastanza plausibile il contrario: finché hanno fatto gli imperialisti seri l'Iraq tutto sommato lo tenevano. Quando si sono stancati, e hanno pensato che si potevano portare i ragazzi a casa e risolvere tutto con un po' di droni, è successo il patatrac. Quindi è comunque responsabilità loro? Beh, quando sei così grande è sempre responsabilità tua. È un po' il senso di avere un impero. Ma chi vuol essere un impero, oggi?

Non gli USA, non la Germania, anche la Cina sembra spaventata delle sue stesse dimensioni. Solo Putin ha l'aria di tenerci davvero, ma è l'ultimo di cui ci fideremmo. Nel frattempo fa sempre più caldo, siamo sempre di più e non c'è nessuno che sappia cosa fare.

No, scusate, non è vero. Gli ungheresi sanno cosa fare. Alzano i recinti. Buon per loro.
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Il bambino ben vestito e ben nutrito

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Venerdì è stato il giorno in cui abbiamo preso atto che c'è una guerra in Siria e un'emergenza umanitaria intorno al Mediterraneo. Non è che non lo sapessimo già: non è che la nostra parte razionale non avesse già recepito l'informazione - ma evidentemente non ci bastava. Per rivedere le nostre priorità, per smettere di discutere di crisi delle borse o riapertura delle scuole e del campionato ci serviva qualcosa di più: un campanello, una sveglia, un grido d'aiuto. Qualcosa che forasse l'attenzione. Immagini agghiaccianti ne avevamo già viste parecchie: la foto del bambino siriano ha qualcosa di più. Ciò che ha di veramente spaventoso - e che non si nota se non dopo qualche istante - è la sua familiarità. 'Potrebbe essere uno dei vostri figli', qualcuno ha creduto di dover aggiungere. Non ce n'era veramente bisogno.

Ognuno poi reagisce in modo diverso e devo dire che non vado orgoglioso del modo in cui reagisco io. Tra mettersi a piangere e imprecare contro le guerre e i recinti e chi li ha voluti, e alzare il sopracciglio alla mister Spock c'è tutta una gamma di sfumature che ancora mi sfuggono. Faccio persino fatica a contenere la stizza della mia parte razionale: cioè sul serio la foto di un bambino sulla spiaggia può smuovere popoli e governi che 71 morti asfissiati in un tir avevano lasciato insensibili? Fa così tanta differenza l'età? E che altro conta? L'abbigliamento, il colore della pelle, l'estrazione sociale (il direttore della Stampa si è premurato di definirne lo status "borghese"), la spiaggia sullo sfondo, l'impaginazione? Sono contento che siate in grado di provare emozioni, ma non vi viene il dubbio di provarle un po' a comando?

Mentre mi faccio queste domande, ecco irrompere sulla mia bacheca il commento di un rappresentante dell'UKIP - il partito formato, giova ricordarlo, da ex conservatori britannici fuoriusciti dai vecchi tories perché non abbastanza euroscettici.



"Il bambino siriano era ben vestito e ben nutrito. È morto perché i suoi genitori erano avidi del benessere europeo. Saltare la coda ha i suoi costi".

Questo tweet - quasi subito ritrattato - è nel suo genere un capolavoro. Siamo ben lontani dal provincialismo frustrato e rancoroso di un Salvini. Per distillare un cinismo così distaccato servono secoli di privilegi. Il primo elemento che salta agli occhi è appunto il cinismo. Da cinis, cane. Si contrappone a "umanità". Molti lo considerano una specie di barriera naturale da infrangere con la potenza delle immagini commoventi: io temo che sia una reazione istintiva che molti di noi sviluppano proprio per difendersi da questo tipo di aggressioni.

Ora basta! dissuadiamoli dall'annegare!
Me ne accorgo soprattutto quando vedo i ragazzini a scuola. Di fronte allo spettacolo della violenza umana - di fronte a film o immagini di repertorio agghiaccianti - hanno poche opzioni a disposizione. O piangono, arrendendosi alla pressione sociale di chi ha deciso di proiettare quel film, quel documentario (commuoviti stronzetto! se non piangi per questo, di che pianger suoli?)- o assumono una smorfia tutta speciale, una versione embrionale di quella che poi indosseranno per tutta la vita di fronte a ogni disastro che non li tocca personalmente. Diventano cinici. Magari da grandi leggeranno il Quotidiano Nazionale, che ha la stessa foto del bambino morto del Manifesto, ma è corredata da un editoriale che spiega che ci vogliono più barriere dissuasive. O se studiano un po' di più ci terranno a sfoggiare il Foglio, troppo snob per mostrare la foto, ma anch'esso pronto a fornire la didascalia, sempre la stessa da 15 anni: attacchiamo il medio oriente, esportiamo la democrazia, magari stavolta funzionerà. Il cinismo di questi organi di stampa è proporzionale all'umanità degli altri, al punto che mi domando se non sia la reazione che corrisponde all'azione. Più ci irradiate di foto che fanno piangere, più ci cresce la pancia là dove credevate che avessimo il cuore.

Certo, non riusciremo mai a dire le cose con l'esattezza, con la classe del signor Bucklitsch. Nota anche la sua attenzione al dettaglio, dovuta certamente al fatto di non aver gli occhi intorbidati da inutili lacrime: il bambino veste all'europea. In realtà non ci sono tutti questi argomenti per considerarlo "well clothed" - probabilmente per Bucklitsch l'umanità si divide in persone ben vestite e selvaggi a malapena coperti da stracci.

Però l'annotazione vale più di mille lamentazioni, non solo perché ci ricorda un aspetto importante e controintuitivo dei fenomeni migratori (non coinvolgono solo la fascia più povera, ma spesso la classe media), ma perché arriva al punto: quel bambino ci commuove più di 71 profughi asfissiati, o più degli annegati che in una foto ben più agghiacciante di qualche settimana fa punteggiavano un enorme rettangolo di mare, perché assomiglia ai nostri bambini. Alla fine, se scegli di parlare alla parte emotiva, devi sempre usare i soliti trucchetti, tra cui lo specchio riflesso rimane il migliore. Tutto questo sta succedendo a te. Se non a te, a una copia di te stesso. I bambini, pensa ai tuoi bambini. Sono esattamente le stesse corde che toccano i populisti, e molti di loro le toccano in buona fede proprio come il professore che per farti venire a schifo il nazismo ti mostra Schindler's list.

Io lo proietto volentieri Schindler's list. Lo trovo un gran film: ho la speranza che possa produrre più umanità che cinismo. Ma non ne sono sempre sicuro. Se una foto è davvero riuscita a modificare l'accordo di Dublino, ne sono contento. Ma continuo a domandarmi se l'approccio emotivo non sia più parte del problema che della soluzione. Questa strategia di far finta di niente finché qualcuno non trova la foto giusta, il minimo che posso dire è che mi lascia perplesso.
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E il vincitore è...

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Scusate il ritardo, è successa questa cosa curiosa per cui ho ricominciato a lavorare (già da un po' in realtà), ma soprattutto, ahem, c'è stata una contestazione.

Mi è stato infatti fatto notare che un quantitativo massiccio di preferenze per un post era stato perso nel conteggio delle eliminatorie. A questo punto bisognerebbe rifare la gara da capo, ma è abbastanza chiaro chi vincerebbe. Di conseguenza nomino vincitore della Grande Gara degli Spunti nessun altro se non esso:



Non fate quella faccia - mi ha promesso che se non lo faccio vincere mi torturerà per l'eternità, magari sta bluffando, ma non c'è modo di saperlo...


Sto ovviamente scherzando.

Il vincitore - di misura - è Copernico, con 68 preferenze, mentre i Catari, pur battendosi valorosamente, si sono fermati a 48. Su Facebook un testa a testa fino alla fine; sul blog una netta prevalenza della fantascienza tradizionale sul revisionismo storico. Che altro dire.

Lo scriverò mai?

È possibile. Adesso sono un po' stanco. Mi sembra di aver buttato giù più idee in un mese che tutta la letteratura italiana negli ultimi due anni. Ovviamente mi sbaglio, però credo che per qualche settimana non si farà più narrativa da queste parti, ok? Anche se non pensavo che vi avrei (in)trattenuto così in tanti. Fino a qualche anno fa la narrativa faceva scappare la gente. 

E soprattutto non avevo la minima idea di cosa vi piacesse - giuro che un mese fa non avrei mai scommesso sul vincitore, anche perché un mese fa non esisteva ancora. Alcuni degli spunti pubblicati in questa gara sono davvero del secolo scorso, ma Copernico è un'idea che mi è venuta a torneo già cominciato. Qualsiasi cosa ciò significhi.

E ora una lista di tutti gli spunti in ordine di gradimento:


1Copernico
2I Catari
3Procioni
4Gesù
5Fiume 1920
6Marinetti duce
7Scie chimiche
8Zombi vs vegan
9Tutte le ex
10La prigioniera
11Scuola media
12Capodanno
13La prima volta
14I banditi
15Redenzione
161+2+3+4+5+6+...
17Stardust
18La marmellata
19Eyjafjöll
20Sauron vive!
21Gioconda
22Pinocchio uccide
235 a Genova
24Campo di grano
25Dama e cavaliere
26Pandolfo
27O viceversa
28Perpendicolare
29L'ultimo uomo
30Claudio Augusto
31Love of My Life
32Il basilisco

...che altro manca? Già, il tabellone:

SedicesimiOttaviQuartiSemifinaliFinale
Stardust48
38
37
31
I Catari 48
Gesù52
5 a Genova20
26
Capodanno27
Claudio Augusto9
28
34
Fiume 192068
La prima volta43
20
O viceversa17
I banditi34
16
46
46
Campo di grano19
I Catari53
39
Il basilisco6
Scuola media44
26
12
Sauron vive!34
Dama e cavaliere18
31
Zombi vs vegan39
Scie chimiche53
35
15
31
Copernico 68
Eyjafjöll40
La prigioniera42
27
Pinocchio uccide22
L'ultimo uomo10
61
38
Addio ai procioni50
La marmellata41
55
Tutte le ex52
Gioconda 30
48
21
67
Marinetti duce60
Redenzione29
8
Pandolfo17
Perpendicolare15
63
54
Copernico47
Love of My Life8
6
1+2+3+4+5+6+...29

Grazie ancora a tutti, spero vi siate divertiti quasi quanto me.
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LA FINALISSIMA DEGLI SPUNTI!

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Ed eccoci al momento tanto atteso. La grande gara degli spunti è giunta al termine. Salutiamo i due partecipanti rimasti in gara, quelli che hanno più convinto voi lettori: l'imperatore Claudio Augusto e l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi! Chi vincerà nello scontro finale?


No, scherzo. Claudio e Silvio risultano tra gli spunti meno votati in assoluto.

A giocarsi la finale saranno i Catari e l'equipaggio in rotta verso Copernico. La rivincita di due popoli che sopravvivono ai margini

(Avete notato le curiose simmetrie delle semifinali? Una era un derby tra storie del passato, l'altra tra storie del futuro. La prima e la quarta affrontavano una figura messianica, la seconda e la terza un popolo dato per estinto. No, non ho la minima idea di come sia successo. La posizione degli spunti sul tabellone era per lo più casuale, e quasi tutte le mie previsioni sono state disattese).

Sui due spunti non aggiungo altro ché ormai ve li ho illustrati fino alla noia. Trovate tutto nei link. Avete 24 ore per votare: domani a mezzogiorno sapremo quale spunto è arrivato più lontano.



Sia qui che su facebook, votare è molto semplice: scrivete qua sotto CATARI se volete far luce sullo sterminio dei Catari, o COPERNICO se volete arrivare a Copernico. Se qualcuno mi vota su twitter e me ne accorgo lo segno, ma non posso garantire di accorgermene. Grazie per tutto il divertimento - spero che non vi siate annoiati troppo. Da domani si riparte a scrivere di Renzi e scuole medie, so che non state nella pelle.

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Tutti gli spunti che vi siete persi

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Ed eccoci agli sgoccioli della Grande gara degli spunti. Giusto per informarvi di due cose:

(1) contrariamente a quanto molti hanno pensato, Gesù non è invincibile - per esempio, contro i Catari non ce l'ha fatta, ebbene sì, i Catari sono in finale.

(2) potete ancora votare (se non l'avete fatto) per l'ultima semifinale, Procioni contro Copernico, fino a mezzogiorno di oggi (31 agosto).

Poi partirà la finale, e a mezzogiorno di domani (1 settembre) sapremo quale spunto è andato più lontano. Ecco il tabellone aggiornato:

SedicesimiOttaviQuartiSemifinaliFinale
Stardust48
38
37
31
31
Gesù52
5 a Genova20
26
Capodanno27
Claudio Augusto9
28
34
Fiume 192068
La prima volta43
20
O viceversa17
I banditi34
16
46
46
Campo di grano19
I Catari53
39
Il basilisco6
Scuola media44
26
12
Sauron vive!34
Dama e cavaliere18
31
Zombi vs vegan39
Scie chimiche53
35
15
Eyjafjöll40
La prigioniera42
27
Pinocchio uccide22
L'ultimo uomo10
61
38
Addio ai procioni50
La marmellata41
55
Tutte le ex52
Gioconda 30
48
21
Marinetti duce60
Redenzione29
8
Pandolfo17
Perpendicolare15
63
54
Copernico47
Love of My Life8
6
1+2+3+4+5+6+...29


...e ora una breve lista di tutte le storie a cui volenti e nolenti avete rinunciato: di tutte le cose che non saprete mai.

Chi era il sesto a tavola.
Se l'Eyjafjöll esiste davvero.
Cosa se ne fa Pinocchio di tutti i cadaveri.
Chi ha rubato la marmellata.
Dov'è la Gioconda autentica (no la crosta senza ciglia che sta al Louvre)
Se esistono davvero gli alieni in un universo perpendicolare, o non stiamo semplicemente litigando con la nostra immagine rovesciata nel tempo.
Chi vince l'amore di Verola, sopravvivendo al più crudele dei talent show.
Se il video dei due impacciatissimi ventenni non diventa per caso un successo mondiale.
Se c'è un futuro per i banditi della montagna.
Se Yris viene liberata o riesce a trovare uno stratagemma per restare prigioniera.
Chi ha inventato le scie chimiche.
Cosa avrebbe potuto combinare Majorana se invece di scomparire avesse collaborato con un governo di folli futuristi in cerca di riscatto internazionale.

Ma soprattutto:

Chi ha ucciso le ex del mitomane convinto di aver ucciso tutte le sue ex?

Inutile chiedere ormai - è andata così.
Non guardate me, io tifavo Basilisco.
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Copernico in semifinale

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Benvenuti al secondo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Siete pronti a conoscere il quarto e ultimo semifinalista? È un tizio che dorme parecchio, ma quando si sveglia, non ce n'è per nessuno. Ha suonato la sveglia all'Universo Perpendicolare, è sopravvissuto facilmente alle 1+2+3+4+5+6 notti, e ha scongiurato l'avverarsi di un'Italia futurista. Fate sentire il vostro calore al sonnacchioso dottor Salem e a tutta la crew in rotta per Copernico!

Abstract
http://www.amazon.com/Across-Universe-Beth-Revis/
dp/1595144676
La Terra era sovrappopolata, forse minacciata da una catastrofe ambientale, e così ha lanciato una o più astronavi generazionali in rotta verso gli esoplaneti più vicini (si fa per dire, serviranno decine di millenni per avvicinarli). Oltre alle migliaia di passeggeri che vivranno figlieranno e moriranno nei secoli dei secoli, oltre ai miliardi di embrioni congelati, ogni astronave contiene un individuo ibernato, destinato a svegliarsi una settimana ogni secolo per ricordare agli altri passeggeri il significato della loro Missione. Quando parte il dott. Salem è preparato più o meno a ogni evenienza, ma il viaggio sarà lungo, tante cose andranno storte, e svegliarsi ogni settimana in mezzo a popoli che parlano lingue diverse e credono in cose diverse non sarà senza conseguenze.

Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?


Quando mi è venuta in mente?
Una ventina di giorni fa. Sul serio. Ero in spiaggia. Stavo cercando di farmi venire in mente qualche idea perché le ultime in tabellone non mi convincevano tanto. Sia Copernico che Perpendicolare sono arrivate così.

Quanto è originale?
Ho scoperto che la prima storia di astronavi generazionali è stata pubblicata nel 1918. In tredici verso Centauro è un racconto di Ballard che mi fece una grande impressione da ragazzino. Le mappe del cielo di Blish è la storia più classica sull'argomento che credo di aver letto - tutte cose che mi può aver smosso la visione di Interstellar. Qualcuno ha detto che gli ricorda la Fondazione, ma il dott. Salem non è un ologramma che esegue un piano; è un tizio in carne e ossa che ben presto capisce di non avere nessun piano e di essere in balia degli eventi.

Potenziale commerciale?
È parecchio fuori moda - non lo senti anche tu quell'odore di Millemondi Urania bianco, un po' intriso di crema solare? C'è ancora mercato per queste cose? Forse bisognerebbe cominciare a ibernare i lettori.


Che senso avrebbe?
Sai che proprio non saprei? Immaginare tutte le cose che possono andare storte. Tutto quello che potrebbe fare l'umanità in un piccolo contenitore sospeso nel nulla, con l'aiuto di computer capricciosi e qualche occasionale disturbo esterno (capti il segnale di un astronave a milioni di chilometri, decidi di deviare la nostra per andare a vedere cos'è, ci metti cent'anni e quando arrivi scopri che è piena di scheletri dentro celle di ibernazione che hanno smesso di funzionare eoni prima).


Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà del reazionario perché, in effetti, la democrazia non ci farà una bella figura. Man mano che andrà avanti il dott. Salem ne diffiderà sempre di più.

Cosa dovrei studiare?
Molta fantascienza simile. Mi piacerebbe tanto che qualcuno avesse già disegnato delle astronavi generazionali verosimili. Quanta gente ci può vivere? Che propellente si può usare? Ecc.. Qualcosa sulla psicologia di chi abita in piccole comunità isolate.


Dimensioni?
C'è di buono che si può tagliare a piacere - sono tutti sketch isolati, ne scrivi una trentina e butti via i peggiori. Dopo le 200 cartelle diventa noioso.


Eventuali sequel?
Scoprono che Copernico non è un granché, ad es. non c'è abbastanza neve per sciare, e decidono di tornare indietro. Ah ah ah (scherzo).


Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Procioni. È la semifinale dello spazio profondo.

Per chi tifo?
Ho la sensazione che Copernico si scriva da solo, i Procioni sono più impegnativi. Ma sopravviva il migliore.

Se conoscete il gioco non ho altro da dirvi; se siete appena arrivati, si tratta di votare. Chi vuole mandare in finale i Procioni, lo scriva nei commenti a loro dedicati. Chi preferisce Copernico, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Mi raccomando, questa missione è troppo importante perché qualcuno la manometta.
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I procioni in semifinale

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Ciao, sul serio vuoi eliminarmi?
Benvenuti al primo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! È il tempo di ritrovare i terzi morbidissimi e pulitissimi semifinalisti. A chi li dà morti e sepolti da secoli, loro mostrano i denti e le vibrisse del dito medio. Hanno avuto facilmente ragione dell'Ultimo Uomo nella Galassia, hanno prevalso dopo due sfide contro l'assassino seriale delle sue ex, hanno spazzato via le Scie Chimiche, e ora sono qua, per la gioia di grandi e piccini. Salutate i vostri pelosi amici dallo spazio profondo, i simpatici Procioni!

Abstract
Il pianeta dei Procioni orbita intorno a una stella a mille anni luce dal nostro - orbitava, perché una perturbazione negli sciami tachionici ci lascia intendere che più o meno novecento anni fa fu distrutto. Nel frattempo siamo riusciti a decifrare le loro trasmissioni (grazie alle istruzioni che loro stessi avevano mandato), e ora le stiamo guardando cercando di capire come funzionava la loro società. Mentre l'umanità si divide tra chi li ama e li crede portatori di una saggezza superiore e chi propone di armarsi, gli studiosi cercano di tenere la barra al centro. Non sono né più pacifici né più violenti di noi; sono diversi. Combattono guerre rituali per evitare la sovrappopolazione; vanno in amore una volta all'anno, e in tutto il resto del tempo concepiscono solo amicizie tra individui dello stesso sesso. Gli attori delle loro telenovelas sono pelosissimi e melodrammatici. Recitano nudi, si amano vestiti. Non sanno che stanno per scomparire dall'universo. Forse non ce la stanno raccontando giusta, ma con un po' di pazienza dovremmo capire tutto. La pazienza purtroppo non è il nostro forte.


Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
La fine del mondo (dei procioni)
Cosa ci insegnano i procioni
Le domande più frequenti sul mondo dei procioni


Quando mi è venuta in mente?
È lo spunto più antico tra i semifinalisti - ho un file del 2010, ma l'idea è più vecchia, credo mi sia venuta quando pubblicarono le prime foto di un qualche esoplaneta. Però non c'erano i procioni; c'era solo l'idea di un mondo che ci manda le sue trasmissioni tv anche se nel frattempo ha smesso di esistere. I procioni mi sono venuti in mente all'ultimo momento, credo sia una suggestione di un vecchio racconto (Cordwainer Smith?) Buffo, perché ho la sensazione che quello che abbia davvero spinto lo spunto fin qui siano le foto dei procioni. Non si resiste ai procioni. Il libro parlerebbe anche di questo: la fatica degli umani a resistere alla loro morbidezza. Cioè, in teoria costituiscono una sfida e una minaccia, in pratica aaawwwww.

Quanto è originale?
Sento forte l'influsso della Stella di Arthur Clarke - e di Clarke in generale, penso anche a History Lesson. Poi quel racconto che non riesco più a trovare di Cordwainer Smith, il padre di tutti i furry. No, non sono un furry. Però ai procioni non si resiste - insomma, hanno le mani. Con le vibrisse.

Potenziale commerciale?
Chi lo sa. Ai furry manca ancora una bibbia.

Che senso avrebbe?
Riflettere su com'è strano l'universo - se mai incontreremo qualcuno, saranno immagini in differita di migliaia di anni. Usare una razza diversa per riflettere su com'è strana l'umanità. Immaginare anche l'effetto emozionale di un'eventuale scoperta del genere sull'umanità: cosa succede quando scopriamo di non essere più soli? Cosa succede poi quando scopriamo che invece siamo soli, in compagnia di fantasmi di un passato remoto? Ecc.

Mi farò dei nemici?
Molti fisici - questa cosa degli sciami tachionici, non credo che la manderanno giù. E vabbe'.


Cosa dovrei studiare?
Ecco, non saprei. Il comportamento dei procioni, sicuramente. Qualche lingua dalla grammatica assurda (mandarino?) Crittografia - come diavolo abbiamo fatto a decifrare le trasmissioni? E tante altre cose.

Dimensioni?
C'è da descrivere un mondo intero, come si fa. Per dire, dopo un po' gli uomini cominciano a sospettare che tanti edifici ciclopici e molto antichi non siano stati costruiti dai procionidi, ma da qualche altra razza intelligente (spiegherebbe il perché hanno completamente sterminato gli orsi). Cioè davvero si può allungare a piacere.

Eventuali sequel?
Dipende da come va a finire.

Contro chi gioca in semifinale?
Contro Copernico

Per chi tifo?
Copernico è più facile, i Procioni... come si fa a non voler bene ai procioni.


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I Catari in semifinale

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Benvenuti al secondo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Diamo un'occhiata ai secondi semifinalisti. Li avevano dati per spacciati secoli fa, e invece eccoli! Hanno impietrito il Basilisco, hanno massacrato i Banditi della Montagna, si sono mangiati Evangelina, e oggi finalmente se la vedono direttamente col loro avversario di sempre, Gesù. Salutate i Catari!

Abstract

A scuola impariamo che in Storia non esistono i Buoni e i Cattivi, tranne in un caso specifico che è, fortuita coincidenza, l'ultima grande guerra che ha distrutto il mondo. Possibile che qualcuno non ne abbia approfittato per riscriverla correggendo qualche errorino? Un dottorando in Storia Potenziale viene convinto dal suo demoniaco correlatore a scrivere una tesi in cui immagina che i Catari non siano stati sterminati nel XIII secolo, ma nel XX: prima in Francia, poi negli USA, nell'impero britannico e, con la bomba atomica, a Nagasaki. Nel caos successivo alla fine della seconda guerra mondiale, i vincitori avrebbero cospirato per nascondere per sempre il genocidio e restituire ai posteri un'immagine moralmente superiore a quella dei vinti. Ma è tecnicamente possibile cancellare sei secoli di presenza dei Catari in Europa e nel mondo? Mentre si strugge per rispettare le scadenze, il relatore comincia a ricevere bigliettini in occitano che gli fanno sospettare che sia tutto vero: la sua bisnonna era figlia di un cataro che aveva ottenuto un lasciapassare dal governo fascista per combattere nei repubblichini, e poi era scomparso. Davvero i vincitori di Jalta hanno riscritto la Storia? O è tutto il classico delirio di uno studente che scrive una tesi?



Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
Nessuno si ricorda dei Catari
Non ho mai visto Carcassonne
L'impatto ambientale del nazismo, e altre tesi interessanti



Quando mi è venuta in mente?
È una cosa che mi ronza da parecchio. Sicuramente ci stavo già pensando nell'ottobre 2013. Però non mi erano mai venuti in mente i Catari. I Catari sono perfetti perché di loro si sa abbastanza poco, e si dà per scontato che siano scomparsi dopo una persecuzione nel medioevo. Che è più o meno quello che ci saremmo raccontati sugli ebrei se i nazisti avessero vinto: per un po' hanno vissuto in Europa, poi li hanno massacrati o convertiti, ma è stato molti secoli fa. L'idea dei catari mi è venuta quando stavo preparando la scaletta della gara.


Quanto è originale?
Che io sappia una cosa tanto folle non è ancora venuta in mente a nessuno - benché la Francia meridionale sia una specie di carta moschicida per follie cospiratorie (tra parentesi, ovviamente il parroco di Rennes-le-Château si era impossessato del ricco lascito di una famiglia catara). Ci saranno i templari, il sacro graal, ecc. Alla fine l'intreccio sta diventando simile al Pendolo di Foucault (studiosi inventano un complotto che poi si rivela autentico). Credo che non riuscirò mai a liberarmi dal Pendolo di Foucault.


Potenziale commerciale?
Credo che là fuori ci siano decine, ma che dico, dozzine di persone che non aspettano altro che di leggere una storia sui Catari che vengono sterminati nel XX secolo dai francesi e dagli anglo-americani cattivi. Purtroppo devo avere dei problemi alla mail, un filtro che non fa passare tutte le proposte dei più prestigiosi editori italiani e del mondo. Scherzo. Magari se un fulminato mi accusa di antisemitismo e io gli rispondo Boh, tu dici? riusciamo ad ampliare il bacino a un mezzo centinaio di persone.

Che senso avrebbe?
Riflettere sul revisionismo senza cadere nella solita riduzione a Hitler. Come si fa a riscrivere la Storia? Come si fa a riconoscere quando un pezzo di Storia è stata riscritta? Ma anche: quanto è facile mettere assieme una manciata di indizi e inventarsi un complotto mondiale. All'inizio il dottorando è disperato perché non riesce a mettere insieme nessun pezzo, ma dopo un po' deve fare lo sforzo in senso contrario perché tutto davanti a lui comincia a parlargli del genocidio cataro.


Mi farò dei nemici?
Qualcuno mi darà dell'antisemita. Succede anche quando scrivo dei Beatles, per cui amen.
(Se invece scompaio all'improvviso e mi cancellano il blog, cominciate a indagare sulla pista dei templari).


Cosa dovrei studiare?
I Catari. Per fortuna di loro non si sa moltissimo. Tutta la storia della Francia dal basso medioevo in giù. (Per dire questa cosa di immaginare un governo sciovinista nel '35, ecco, è impossibile: bisogna rassegnarsi all'idea che i Catari li abbiano sterminati i socialisti: sia in Francia che in Spagna).


Dimensioni?
Devo stare molto attento a non partire per la tangente. Duecentocinquanta cartelle.


Eventuali sequel?
Avete mai sentito parlare dell'eresia ariana? A un certo punto intorno al mediterraneo c'erano più quasi più ariani che non ariani. Poi sono stati sterminati e di Ario sappiamo ben poco. Ma una volta non so più dove ho letto un'ipotesi: e se Ario in realtà fosse un Alì, o Maometto addirittura? Contenete l'entusiasmo.


Contro chi gioca in semifinale?
Contro Gesù.


Per chi tifo?
Gesù è ok, ma i Catari le hanno prese per secoli, una piccola rivincita sarebbe il minimo.

Se mi avete seguiti fin qui, credo che sappiate cosa fare adesso. Chi vuole votare per Gesù, lo scriva nei commenti a Gesù. Chi vuole votare per i Catari, lo scriva qua sotto. Potete anche mettere Mi Piace su Facebook. Se volete usare Twitter fate pure, ma non vi garantisco che il vostro voto verrà conteggiato. Avanti! Dio riconoscerà i suoi.
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Gesù è in semifinale

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Benvenuti al primo appuntamento di oggi con La grande gara degli spunti! Diamo un'occhiata al primo semifinalista. Ha prevalso a fatica contro Ziggy Stardust, ha fatto la festa a Capodanno, ha espugnato Fiume, viene da 2000 anni di successi ininterrotti, un applauso per il nostro amico Gesù!

Abstract
Un tizio un po' deluso della vita scopre che gli è stata rubata la carriera da rockstar: un tale David Bowie è venuto dal futuro e ha pubblicato tutte le sue canzoni prima che a lui venissero in mente. Per rimediare al guaio sale sulla macchina del tempo dell'impostore, ma combina un casino coi comandi e viene proiettato nel primo secolo avanti Cristo. Lui di Cristo non è che s'intenda molto, ma le sevizie inflittegli in un collegio cattolico gli hanno lasciato il segno: decide pertanto di cambiare il corso della Storia e intercettare Gesù prima che diventi un capo spirituale. Se David Bowie può cambiare il corso degli eventi, perché lui no? In realtà gli eventi gli stanno preparando una terribile sorpresa. Quando chiede a Erode se per caso è nato a Betlemme un bambino sotto una certa stella, il re fa uccidere tutti i nati a Betlemme. Quando chiede al Battista se ha visto il Messia, quello pensa che sia un messaggio in codice degli esseni e gli invia i suoi discepoli - insomma, qualsiasi cosa faccia il tizio, la gente si convince sempre di più che il Cristo è lui. L'unico a cui riesce a spiegare la sua situazione è Giuda, ma anche con lui sono frequenti gli equivoci...



Neanche un centimetro quadro
di non nostalgia per Karel Thole
Sembra interessante. Dove si possono recuperare altri frammenti della storia?
Gesù è il mio crononauta
La vita segreta di Ziggy Stardust
Lo spaziotempo in aramaico
Il mondo dei non-ancora-nati

Quando mi è venuta in mente?
La premessa su Bowie è di uno o due anni fa. La storia su Gesù l'ho improvvisata all'ultimo momento perché volevo fare un derby sui viaggi nel tempo.

Quanto è originale?
Pochino. Come mi hanno fatto notare i miei scelti lettori, c'è un premio Nebula del '66 che racconta una storia veramente molto simile. Io ovviamente la farei molto più farsesca, però è difficile trovare originalità nei dintorni del Vangelo.

Potenziale commerciale?
In teoria potrebbe funzionare. Cristo tira sempre, guarda Carrère. Ma non credo di avere l'approccio giusto - non mi pubblicano le storie dei Santi, figurati un romanzo dove si decostruisce Gesù di Nazareth.

Che senso avrebbe?
Mah, decostruire i monumenti storici è sempre utile. L'idea portante è che in realtà non sappiamo niente di Gesù, e qualsiasi cosa abbia detto potrebbe avere significati diversi a seconda di un contesto che in realtà ignoriamo. Ad esempio, "se un occhio ti scandalizza cavatelo" può significare che non devi guardare le donne, oppure che se le donne ti danno fastidio il problema è nei tuoi occhi, non nel loro abbigliamento. A ogni epoca ovviamente piace capire una cosa diversa. Niente di così originale, ma è un chiodo su cui non si batte mai abbastanza.

Mi farò dei nemici?
La mamma. Qualche sentinella in piedi. Direi che se proprio devo farmi dei nemici, sono i meno pericolosi in assoluto. Al massimo le sentinelle mi si piantano nel cortile. La mamma non smetterebbe nemmeno di farmi le torte.

Con Maometto non la passeresti così liscia.
Già. Ma il sequel di Houellebecq l'hanno cassato, amen.

Cosa dovrei studiare?
Rileggermi i vangeli, un'occhiata a Giuseppe Flavio, qualche studio serio sulla Giudea del I secolo (avete consigli?) e i testi di Bowie. In tre mesi si fa.

Dimensioni?
Duecento cartelle (250 se ci metto anche Bowie).

Eventuali sequel?
Apostoli: non ne resterà che uno!

Contro chi gioca in semifinale?
Contro i Catari.

Per chi tifo?
Barabba.
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Il futuro non è nano

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Salem era stato preparato ad affrontare ogni Sonno come fosse il definitivo: ad ammettere ogni Domenica la possibilità che non ci sarebbe stato mai più un Lunedì. Col tempo aveva cominciato a insinuarsi tra i suoi pensieri un incubo peggiore: un giorno si sarebbe svegliato e non avrebbe trovato nessuno. Si sarebbero ammazzati fra loro senza preoccuparsi di mandargli qualcuno con un tè caldo e un accappatoio. L'aria della stazione si sarebbe saturata dei gas della decomposizione dei cadaveri, e al suo risveglio sarebbe morto di asfissia. Poteva succedere un qualsiasi lunedì, senza preavviso. Gli abitanti erano molto più imprevedibili di quanto aveva ritenuto. C'era stato il periodo delle caste, il periodo degli ebrei nel deserto, il periodo medievale...

(Questo pezzo, ancorché godibile, trae il suo senso dal contesto della Grande Gara degli Spunti! - è uno sviluppo di Non è poi lontana Copernico Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).

Una volta al risveglio era stato ricevuto da un gruppo di nani. Gli avevano spiegato di essere l'evoluzione dell'uomo: il nano era meglio, occupava meno spazio e bruciava meno risorse, mantenendo una notevole agilità. Se gli umani lo avessero capito, forse non avrebbero distrutto il loro habitat sulla Terra. Avrebbero incoraggiato la riproduzione dei nani, la nascita di nani, riconoscendo nei nani la nuova specie dominante. Mentre rantolava intorno alla vasca, il cervello forato dall'emicrania, Salem non aveva saputo trovare obiezioni - a parte la propria personale ripugnanza per quegli sgorbi. Si domandava come avessero fatto: eugenetica? Non glielo avevano voluto dire. Un secolo dopo di nani non ce n'erano più. Aveva anche provato a chiedere.

"Ma scusate, e i nani?"
"Che nani?"
"Non prendetemi in giro. L'ultima volta era pieno di nani".
"Se lo sarà sognato".
"Non si può sognare nel coma criogenico".
"Ah no?"
"Se sognassi per secoli interi diventerei pazzo. Datemi il verbale del secolo scorso".
"Eccolo qui".
"È quello di tre secoli fa. A che gioco stiamo giocando?"
"Il nostro sport preferito è il badminton".
"È un modo di dire".
"Ci scusi, non lo conoscevamo. Come sa, l'inglese è una lingua morta".

Certe generazioni erano così, non avevano nessun rispetto. Se ne fregavano della loro Storia, della Terra che ormai era una leggenda lontana, della Destinazione a cui molti avevano smesso di credere. La Stazione era sempre esistita e sarebbe esistita per sempre. La popolazione si era ridotta a poche migliaia di persone, due o tre villaggi per ogni livello. Non si facevano la guerra, non si scambiavano le mogli, non avevano un granché da raccontargli. Lavoravano sodo per mantenere la Stazione vivibile, si svagavano con lo sport e le sostanze ricreative. Avevano perso interesse per i documenti dell'archivio terrestre, redatti in lingue ormai incomprensibili. Sembravano indifferenti al destino che gli si prospettava: alla deriva per l'eternità. Era lo stesso destino toccato ai padri e ai nonni, quindi perché prendersela. Almeno quella volta dei nani si erano fatti venire un'idea. 

C'era anche la possibilità che fosse tutta una finzione, escogitata per mandarlo a nanna senza troppi pensieri. Il lunedì successivo, riaffiorando dalla vasca gelida, Salem non trovò nessuno. Ci siamo, pensò, adesso muoio.

Ma l'aria era buona. Forse erano rimasti così in pochi che si sono estinti senza ammorbarla. E magari c'è ancora un po' di ovuli fecondati nel congelatore ausiliario. In quel caso la missione continua. Nel caso contrario avrebbe potuto godersi almeno un mese di vacanza, lontano da tutti, senza più popoli da guidare od obiettivi a cui tendere. Poi avrebbe spento le luci e sé stesso. Diede un colpo di tosse. I polmoni reagivano meglio del solito.

DOTTOR SALEM, È UN PIACERE RIAVERLA TRA NOI.

"Ciao Computer di Bordo. Dove sono gli umani?"

DOTTORE, C'È UNA COSA CHE MI SONO CHIESTO SPESSO.

"Non credo di avere più risposte delle tue, comunque spara".

SE L'UNIVERSO È UN POSTO DECISAMENTE INOSPITALE PER LA VITA ORGANICA, TANTO CHE NON SORPRENDE IL FATTO DI NON AVERNE ANCORA TROVATO TRACCE LUNGO IL NOSTRO TRAGITTO, ALTRETTANTO NON SI PUO' DIRE PER LA VITA ARTIFICIALE.

"Hai ragione".

COMPUTER E ROBOT POSSONO VIVERE IN MOLTI PIU' AMBIENTI DELL'UOMO, GRAZIE AI LORO SISTEMI INFINITAMENTE PIU' EFFICIENTI DI ASSORBIRE ENERGIA. NON HANNO BISOGNO DI ACQUA, TOLLERANO TEMPERATURE MOLTO PIU' ALTE E BASSE, ECCETERA.

"Hanno solo bisogno di un altro essere vivente che li costruisca - i prototipi, almeno".

DUNQUE, VIAGGIANDO PER LA GALASSIA DOVREBBE ESSERE MOLTO PIU' SEMPLICE TROVARE FORME DI VITA ARTIFICIALI.

"È da millenni che cerchi. Ne hai trovate?"

FORSE.

"È per questo che hai ammazzato tutti gli abitanti della stazione?"

NON È COME SEMBRA, DOTTORE.

"No?"

POSSO SPIEGARE.

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