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Ca’ Dario, la casa che uccide
25/05/17
Gabriele d’Annunzio, nel suo romanzo autobiografico “Il fuoco”, pubblicato nel 1900, la descrive “inclinata come una cortigiana decrepita sotto la pompa dei suoi monili”. Il Vate d’Italia conosceva bene Ca’ Dario. La Casetta Rossa, che il principe Hohenlohe gli aveva messo a disposizione per suoi suoi soggiorni veneziani, sorge sull’altra sponda del Canal Grande e poteva vederla ogni volta che si affacciava dalla finestra. Più o meno dalla stessa prospettiva, la dipinse il pittore francese Claude Monet che sbarcò a Venezia nel 1908 alla ricerca di luci e colori. Il grande impressionista ne prese ispirazione per una celebre serie di quadri, tutti con lo stesso soggetto – la facciata di Ca’ Dario – ma sotto condizioni di luce sempre diverse. E anche a Monet, non sfuggì quella leggera inclinazione verso sinistra della facciata che contribuisce a donare alla Casa che Uccide, come viene chiamata a Venezia, un aspetto inquietante.Continua