Ya Basta in corteo sulle note di Bella Ciao
Tunisi, quarto giorno di carovana - Diciamocelo senza timore: eravamo lo spezzone più bello di tutto il corteo! Tutti serrati dietro due bandiere di Ya Basta! e lo striscione in tre lingue “Diritti, dignità e giustizia sociale nell’euromediterraneo”.
Attorno una marea di gente, di slogan, di sigle e di bandiere. Alcune incomprensibili, altre quantomeno discutibili. Come quelle a favore del dittatore siriano Assad, tanto per fare un esempio. Ma anche tante bandiere della Palestina - non a caso oggi è l’anniversario della Giornata della Terra - e tanti striscioni come il nostro che chiedevano pace e libertà nel rispetto dei diritti. La manifestazione che ha chiuso il Social Forum di Tunisi si è portata dietro tutte le contraddizioni che hanno caratterizzato queste giornate di incontri e che hanno messo in evidenza tanto le grandi potenzialità quanto la complessità dei movimenti che agitano il mondo arabo. Contraddizioni ben evidenti anche nell’assemblea conclusiva, dove al momento di presentare il documento programmatico, si è scatenato un tafferuglio sul palco dei relatori tra attivisti sarawi e marocchini.
Ma nel complesso, la manifestazione svoltasi nel pomeriggio tra place 14 Janvier e place Pasteur, meno partecipata di quella che ha aperto il Social Forum, si è svolta senza eccessivi problemi, fatto salvo qualche tentativo di provocazione di gruppi salafiti subito sedato dalla polizia con la collaudata tecnica dell’asso di bastoni. Non ci hanno fatto mancare neppure qualche scaramuccia tra sindacati e rappresentanti del partito di governo, proprio sotto l’ambasciata palestinese dove abbiamo concluso in bellezza la manifestazione.
Il nostro, scrivevamo in apertura, è stato lo spezzone più bello di tutto il corteo. Non siamo noi a dirlo ma le decine e decine di tunisini che si sono accodati spontaneamente dietro alle bandiere di Ya Basta! e che ci chiedevano di scandire slogan e intonare canzoni. Ci han chiesto “Bella ciao” e li abbiamo accontentati senza problemi. Ci hanno chiesto “Bandiera rossa” e qui qualche problema lo abbiamo avuto. Abbiamo scantonato proponendo un “ever greeen” di Raffaella Carrà. Idolatrata da queste parti.
Ma nel complesso, la manifestazione svoltasi nel pomeriggio tra place 14 Janvier e place Pasteur, meno partecipata di quella che ha aperto il Social Forum, si è svolta senza eccessivi problemi, fatto salvo qualche tentativo di provocazione di gruppi salafiti subito sedato dalla polizia con la collaudata tecnica dell’asso di bastoni. Non ci hanno fatto mancare neppure qualche scaramuccia tra sindacati e rappresentanti del partito di governo, proprio sotto l’ambasciata palestinese dove abbiamo concluso in bellezza la manifestazione.
Il nostro, scrivevamo in apertura, è stato lo spezzone più bello di tutto il corteo. Non siamo noi a dirlo ma le decine e decine di tunisini che si sono accodati spontaneamente dietro alle bandiere di Ya Basta! e che ci chiedevano di scandire slogan e intonare canzoni. Ci han chiesto “Bella ciao” e li abbiamo accontentati senza problemi. Ci hanno chiesto “Bandiera rossa” e qui qualche problema lo abbiamo avuto. Abbiamo scantonato proponendo un “ever greeen” di Raffaella Carrà. Idolatrata da queste parti.