Due film che non c'entrano nulla

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Forse perché non ho mai avuto molte illusioni sulla statura politica e morale di Giorgia Meloni, che mi ritrovo sempre meno in sintonia con chi la rimprovera. È un po' come Berlusconi, ai tempi in cui i suoi detrattori sbagliavano costantemente obiettivo: quello corrompeva la guardia di finanza, e loro gli davano del nano pelato. Aa Meloni invece l'altrieri ha osato non riconoscersi nel Manifesto di Ventotene, il che non può essere una sorpresa per chiunque conosca un po' sia lei sia il Manifesto: ma improvvisamente questo diventa un delitto di lesa maestà, all'improvviso una mattina il Manifesto di Ventotene diventa una specie di carta costituzionale benché nessun parlamento l'abbia approvata, e la maggior parte di noi l'abbia nemmeno letta. Però Repubblica la pubblica in edicola, e Benigni ci farà la sua predica annuale, quindi aa Meloni come si permette. Ora, quand'è successa questa cosa? Quand'è che Spinelli e Rossi, la cui eredità politica sembrava essersi perduta nell'immediato dopoguerra, sono diventati i nostri Padri Fondatori?

Non ne ho idea, è un caso che sinceramente non ho seguito. L'idea che la carta sia l'atto di concezione dell'Unione Europea mi è sempre sembrata una forzatura: Spinelli e Rossi avevano qualche buona idea (ma anche qualche abbaglio, inevitabile vista la situazione in cui scrivevano), ma non credo che senza le loro idee non avremmo avuto i trattati di Roma e poi di Maastricht. Così come è una forzatura affermare che l'europeismo sia nato a Ventotene, quando ne parlava ed esempio Mazzini già un secolo prima. A Ventotene la sinistra italiana arriva tardi, credo a metà degli anni Novanta: non ho argomenti per dimostrarlo, soltanto labili suggestioni (una Festa Nazionale dell'Unità a Reggio Emilia, più di vent'anni fa, con un padiglione che ricostruiva scala 1:1 la camera di Spinelli). 

Ad esempio l'anno scorso è uscito Un altro ferragosto di Virzì, che essendo il sequel di Ferie d'agosto è ambientato a Ventotene. Nel film Sandro, che già in Ferie era l'archetipo dell'intellettuale di sinistra declassato, ha sviluppato un'ossessione per una specie di pollaio che avrebbero costruito i confinati, e se ricordo bene ha chiesto l'intervento della Sovraintendenza ai beni culturali per preservare il monumento antifascista. Nel frattempo sta sempre peggio di salute e ha allucinazioni in cui vede Spinelli, Rossi, le rispettive mogli, e ovviamente Pertini: tutto un Walhalla laico di eroi che lo attende al di là della malattia. Mentre lo guardavo trovavo tutto molto appropriato, e allo stesso tempo cercavo di ricordarmi se nel film di un quarto di secolo prima Sandro avesse mai anche solo accennato agli antifascisti al confino sull'isola. 


L'ho voluto riguardare e ho avuto conferma che no del 1996, Sandro dei confinati non parlava mai, e sì che non teneva molto spesso la bocca chiusa. Rivista con gli occhi di oggi, una dimenticanza del genere è inspiegabile: insomma, il primo film che mette in luce la nuova lotta di classe tra ceto riflessivo impoverito e borghesia berlusconiana abbruttita è ambientato nell'isola che fu il simbolo dell'antifascismo: una metafora cotta e servita, eppure gli sceneggiatori non ne approfittano mai, come mai? Forse nel '96 gli sceneggiatori non sentivano la necessità di sottolineare quanto fosse importante Ventotene per l'antifascismo e l'europeismo perché, come tutti noi, al tempo il manifesto lo ignoravano, dei confinati avevano sentito parlare molto vagamente, e Ventotene l'avevano scelta magari perché era più facile girare lì che, poniamo, a Ponza. Tutti questi Grandi Padri che Sandro si crea nel secondo film, circondandosi di figure serie e sorridenti un po' come Fazio quando sceglie gli ospiti di riguardo, sono adozioni molto tardive, di gente che si è ritrovata orfana di Gramsci e Che Guevara a quaranta o cinquant'anni. Può darsi che gli autori del secondo film l'abbiano ammesso, quando a un certo punto ci fanno scoprire (spoiler) che il pollaio è un falso storico, l'ha rimesso assieme il figlio di Sandro da bambino. È un retroterra culturale postumo, non necessariamente posticcio, perché ai manifesti si può aderire a qualsiasi età. Bisogna però leggerli. Aa Meloni un po' lo ha letto – anche solo un paragrafo – e ovviamente non le è piaciuto, il che è abbastanza in linea col personaggio e la sua storia. Chi invece se la prende con lei, lo ha letto davvero? Non necessariamente. È una generazione cresciuta riempiendo gli scaffali dei soggiorni di supplementi editoriali (libri, vhs, cd, dvd, album di figurine) senza sentire l'esigenza di aprirli troppo, a rischio di consumarli. 

***



E ora qualcosa che non c'entra davvero nulla, ma siccome si parla di film, segnalo che su Raiplay c'è ancora non so per quanto The Fabelmans in versione originale coi sottotitoli: un altro film in cui a un certo punto ci sono lunghe scene in una scuola dove ragazzi e ragazze interagiscono, si parlano, si innamorano, ma soprattutto si bullizzano come belve e si pestano a sangue. Queste scene, che sono familiari alla mia generazione più dei Promessi Sposi, forse non le avrei mai trovate così strane se poi nella vita mi fossi ritrovato di nuovo nella scuola media, un posto dove ovunque vada il preadolescente devono esserci in media 1-2 adulti a guardarlo, tranne in bagno; e ciononostante colluttazioni se ne verificano ogni giorno, senza gli eccessi delle scuole americane, per il semplice motivo che appunto: adulti ce ne sono dappertutto, e per quanto non sempre siano svelti di riflessi, sono comunque un grosso deterrente che impedisce al cervello del preadolescente di anche solo concepire pestaggi organizzati o assalti alla baionetta nei corridoi. 

Insomma se mi chiedete perché la società USA sembra subito più violenta della nostra, senz'altro sono convinto che un certa disponibilità di armi c'entri per qualcosa; ma poi l'idea forse cattolica che i ragazzini van guardati. Senonché. 

Senonché in molte scuole adesso va di moda questa DADA, ovvero "Didattiche per Ambienti Di Apprendimento", che significa in soldoni che invece di spostare gli insegnanti dall'aula della classe A all'aula della classe B, sposti le classi dall'aula dell'insegnante A all'aula dell'insegnante B. Come tutte le didattiche, ha una sua funzionalità: ad esempio negli USA diverse materie sono opzionali, per cui è normale che gli studenti cambino non soltanto aula, ma proprio classe, ovvero trovino altri studenti, a seconda della materia. Da noi però succede questa cosa, che molte novità vengono accettate un po' alla svelta perché bisogna semplicemente mostrare ai genitori che stiamo innovando, e a parte questo non è che possiamo permetterci più elasticità di tanto, perché l'organico è quello che è (anzi lo tagliano), quindi le classi rimangono le stesse, però... cambiano aula. Se lo chiedete a me, spostare classi di 25 ragazzi invece che insegnanti singoli è un'autoevidente assurdità logistica, che serve semplicemente per limare altri minuti di intervallo tra una lezione e l'altra: è normale che gli studenti se ne dicano entusiasti, così come molti genitori che appunto, come me sono cresciuti più coi telefilm americani che con Leopardi. Poi in questo modo servono gli armadietti, vi immaginate? Proprio come nelle highschool, ma quanto sarà figo? Quindi qual è il problema?

Mah, ditemi voi. Se l'insegnante A resta fermo nella sua aula A, e l'insegnante B nella sua aula B, cosa succede nei corridoi compresi tra A e B? Esatto, un sacco di ragazzi di tutte le classi liberamente in giro. Capite che ci sono le premesse per cominciare anche noi a scrivere film e serie in cui ci si accoltella sui pianerottoli, è finalmente un gap con la scuola anglosassone che stiamo per colmare, vi immagino entusiasti, e poi tra vent'anni da tutto questo bullismo chissà che geni incompresi verranno fuori, che Spielberg, che Watterson, finalmente. 

Comments (2)

La Ballerina della Spada wrote ...
Di precursori all'idea di un'Europa unita ce ne sono parecchi: Giuseppe Mazzini, Altiero Spinelli, Victor Hugo, ecc...
Personalmente trovo un po' futile dire che Spinelli sino a pochi anni fa non se lo filava nessuno, visto che perlomeno in Italia è figura nota fra i federalisti europei.
Ma quanti sono e quanti sono stati i federalisti europei italiani? Se consideriamo l'idea di Europa intesa come Stati Uniti d'Europa o Repubblica Federale Europea, ossia uno stato unitario con un governo unitario che risponde ad un voto di fiducia del parlamento e che abbia competenze in materia di lavoro, sanità, difesa, energia e commercio... beh, di federalisti europei ce ne sono sempre stati pochini.
La destra è nazionalista per definizione: ben venga l'Europa ma solo se gli stati nazionali hanno il veto, non sia mai che la nostra purezza nazionale ne abbia nocumento.
I centristi sono freddini: a loro interessa un'Europa dei commerci, magari con tante regole e tante cariche di nebulosa nomina in modo da poter intrallazzare un sottosegretario in cambio di due righe in aiuto all'azienda di mio cuggino.
Anche la sinistra ha avuto difficoltà con il concetto di Europa federale: molti comunisti novecenteschi la vedevano come uno strumento capitalista, quindi nemica; poi è stata vista come qualcosa che inciuciava con le grandi aziende e dunque da vedere con sospetto.
Gli italiani sono stati veramente europeisti solo negli anni 90, ma non perché ritenevano genuinamente che occorresse superare lo stato-nazione, bensì perché ritenevano la classe dirigente italiana uno schifo e ben venga quindi qualcuno da fuori.
Quale Europa è stata realizzata? Di sicuro non l'Europa federale che voleva Spinelli: in Europa il grosso delle decisioni è presa dai governi nazionali che hanno scritto trattati che prevedono diritti di veto un po' per tutto e nel dubbio i ministri sono indicati dai singoli paesi.
In pratica, è stata realizzata l'Europa che volevano i democristiani: un posto ideale per intrallazzare e ben lontano da uno stato unitario.
E ovviamente quest'Europa "democristiana" è il perfetto capro espiatorio per tutto ciò che i politici locali non riescono a fare: per decenni politici locali hanno scaricato sull'Europa (intesa come blob generico e indefinito) ogni colpa in modo da avere un facile nemico.
Dopo che Trump ha fatto capire che non muoverà un dito per difendere gli europei in caso di attacco russo (semmai, simpatizzerà con Putin), molti europei si sono scoperti indifesi e hanno reagito correndo ad armarsi, ma anche in questo caso non è l'Unione Europea che si riarma, bensì i singoli stati, in ordine sparso e ciascuno a modo suo.
Certo, se negli anni 90 invece di realizzare l'Europa dei democristiani fosse stata realizzata l'unione politica, oggi non saremmo qui a lamentarci dell'Europa che non funziona e di tanti staterelli che corrono a riarmarsi in ordine sparso e duplicando i costi, ma occorre anche capire che purtroppo, checché ci si riempia la bocca di Europa culla della democrazia e simili, all'europeo medio non interessa molto superare il piccolo nazionalismo ottocentesco e anzi è molto orgoglioso di tifare per la propria squadra locale, di mangiare le proprie specialità regionali e di parlare il proprio dialetto.
Il fatto che questo nazionalismo localista ci costi un sacco di soldi non è un problema che interessa all'europeo medio: ho il mio riso di Baraggia, il Vercelli ha fatto gol e figurati se vado a mescolarmi con quelli di Novara che parlano così strano.
3/24/2025, 3:14:00 PM

mauro wrote ...
Ognuno ha la propria storia e i propri ricordi, legati all'età, certamente. Io posso dire che da quando ho iniziato ad avvicinarmi alla vita politica e sindacale (lontano 1969), ho sentito parlare del "Manifesto di Ventotene" e di Altiero Spinelli, Rossi e Colorni. Se ne parlava negli anni settanta del secolo scorso, quando Spinelli era pure commissario europeo. Se ne parlava anche quando, negli anni ottanta, si faceva più realistico l'obbiettivo di realizzare una Unione Europea. Per farla breve, sono abbastanza sorpreso dalla sufficienza con la quale viene liquidata una storia tutt'altro che marginale o sconosciuta. Non c'è retorica nel considerare quel manifesto e quelle persone, Spinelli in particolare, tra i precursori e fondatori dell'idea di un ' Europa unita.
3/21/2025, 3:33:00 PM

L'Occidente e le sue storie

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[Questo pezzo è stato pubblicato sul Manifesto del 12/3/2025; nello stesso giorno mi hanno invitato a parlare delle Indicazioni Nazionali a Fahrenheit, su Radio 3 (nei primi minuti). Considerato che le Indicazioni erano uscite il giorno prima, sono stato abbastanza tempestivo. Ma ce ne sarebbe ancora parecchio da dire, davvero è uno di quei casi in cui non si sa da che parte cominciare, salvo che avevo fretta e ho cominciato comunque].

La pietra dello scandalo arriva piuttosto tardi, addirittura a pagina 69 di un documento (la bozza delle «Nuove Indicazioni 2025» per la scuola) che fino a quel momento non sembrava dirompente come certe dichiarazioni avevano fatto intendere.

Finché non si arriva alla voce «Storia», pagina 69, e a un’affermazione perentoria: «Solo l’Occidente conosce la Storia». Segue una citazione di Marc Bloch, che però una tale perentorietà non se l’è permessa: al limite ha riconosciuto che a differenza del cristianesimo «altri sistemi religiosi hanno potuto fondare le loro credenze e riti su una mitologia quasi estranea al tempo umano» (Apologia della storia).

Che questo abbia impedito alle civiltà non occidentali di sviluppare una storiografia e un senso della storia, è un salto logico che Bloch non si permetteva: tanto più fa strano trovarlo messo per iscritto ottanta anni dopo la sua scomparsa. In mezzo c’è stata la decolonizzazione e ci sono stati i postcolonial studies, insomma i momenti per mettere in dubbio il nostro eurocentrismo non sono mancati. La maggioranza della comunità degli studiosi ne ha approfittato: purtroppo non chi ha redatto le Indicazioni Nazionali, che da pagina 69 cominciano a tradire un’impostazione reazionaria. Che è quello che ci si poteva aspettare dal governo più a destra espresso dal parlamento dal 1945 in poi (e certe affermazioni apodittiche potrebbero davvero essere state scritte in quegli anni: «La storia è divenuta… l’arena per eccellenza dove post factum si affrontano il bene e il male variamente intesi. Dove rimane memoria delle imprese degli individui e dei popoli, e si compie in qualche modo il loro destino finale»).

È comunque indicativo che queste affermazioni non provengano da un burocrate di partito, ma riecheggino le posizioni di un illustre membro della commissione di area liberale, Ernesto Galli della Loggia, espresse nei suoi libri: L’aula vuota (2019); Insegnare l’Italia (con Loredana Perla, 2023). Come studioso e cittadino, mi confesso un po’ perplesso davanti a pagine che tradiscono una concezione della Storia così hegelianamente centrata sui noi stessi; pagine che tra l’altro escono con un pessimo tempismo, proprio in quel marzo 2025 in cui questo Occidente compatto, unico portatore di una Storia «come specchio dei progressi dello spirito umano» sembra essersi fratturato. Già molti fieri araldi dell’Occidente stanno sostituendo la parola con «Europa», nei discorsi e nei cortei. Magari in futuro scopriremo di avere più cose in comune con Asia e Africa che con l’America, chi può dirlo – del resto se la Storia ha uno «strettissimo rapporto con la politica», non è così strano che si modifichi ogni volta che si modifica quest’ultima.

Come insegnante, mi consolo pensando che all’atto pratico non è che le cose cambino molto; l’unica novità è questa idea balzana di stirare la Storia di prima media da Carlo Magno alla rivoluzione industriale (Lutero e Galileo diventeranno mere comparse). Quanto alla Storia africana e asiatica, sui manuali ne abbiamo sempre trovata pochissima. Coi nostri studenti di origine extraeuropea ci scusavamo dicendo che era una lacuna di tutto il nostro sistema: ecco, le Indicazioni ci propongono di non chiedere più scusa. Pazienza se metà delle nostre classi proviene da famiglie che si riconoscono in altre storie. Spiegheremo loro che non sono storie interessanti. Dopodiché cresceranno, e un giorno in cattedra ci saranno loro. Probabilmente per allora questa pagina 69 sarà solo un remoto ricordo, di quando ancora qualche prof bianco si ostinava a voler spiegare soltanto la Storia dei bianchi.


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La spaventosa polenta antifascista

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[Questo pezzo è uscito sul Manifesto del 27/1/2025]. Può darsi che fra qualche giorno, presso il Senato della Repubblica, si debba discutere di una “polentata antifascista”. Non perché manchino, davvero, problemi più importanti. Ma il senatore Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa, ha annunciato un'interrogazione sulla polentata, e nessuno sembra in grado di dissuaderlo. Il sospetto è che a infastidirlo, più che la polenta, sia l'antifascismo. 

Come siamo arrivati a una situazione tanto grave quanto buffa? Qualche giorno fa, la dirigenza del liceo scientifico Fanti di Carpi (MO) ha ricevuto una mail dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. A Carpi l'ANPI organizza diverse iniziative con le scuole, per cui non deve essere sembrato strano l'invito a una “polentata antifascista”, al termine della quale sarebbe stato presentato un libro sui “Treni della felicità”, che nel 1946-47 portavano in città bambini orfani e bisognosi provenienti dalle regioni centromeridionali. Come molte iniziative ANPI, la polentata è anche un'occasione per raccogliere fondi e iscrizioni. Nulla di apparentemente scandaloso, senonché una collaboratrice della dirigente scolastica inoltra per sbaglio la stessa mail agli studenti del liceo. Così una pressione del tasto “inoltra” trasforma una polentata antifascista in un caso nazionale: e questo malgrado la dirigente sia corsa immediatamente ai ripari, ammettendo la svista e smentendo “una volontà politica o di “indottrinamento” di alcun tipo”. Troppo tardi. A contestare da subito la polentata non sono stati né studenti, né genitori, bensì i rappresentanti di un partito che in effetti è l'unico a non riconoscersi nell'antifascismo costituzionale. Il caso arriva alla stampa nazionale; su Libero, Francesco Storace avverte che a Carpi “la scuola invita gli alunni a iscriversi all'ANPI” e lascia intendere che la responsabilità sia di una vicepreside “consigliere comunale del PD”. Il deputato leghista Rossano Sasso denuncia alla Camera l'invio di una “mail di un’associazione politica di sinistra”. Il sindaco di Carpi, Riccardo Righi (PD) reagisce denunciando una campagna orchestrata ai danni della comunità e della scuola. In effetti il liceo era già finito sotto i riflettori, mesi fa, perché su un manuale di Storia compariva un trafiletto su Salvini che (secondo i suoi sostenitori) non gli rendeva giustizia. Il manuale è stato adottato in tante scuole, ma – nota il sindaco – viene spesso presentato come il “libro di testo del Liceo Fanti”. Qualcuno poi si è ricordato che ai lontani dei Fridays for Future (2019) su un muro del liceo era comparso un murales in cui l'allora ex presidente Trump aveva un naso da maiale; chi lo dipinse è diplomato da un pezzo, ma il senatore Barcaiuolo ne parla come di una prova evidente della “propaganda politica” che si praticherebbe nell'istituto.

Quanto agli studenti del liceo, i loro rappresentanti negano recisamente che sia luogo di “indottrinamento”. “Notiamo come la nostra scuola propone una svariata gamma di attività e progetti che ci permette di ascoltare più voci e fare esperienze nei campi più diversi. Troviamo dunque in questo contesto errata l’interpretazione dei fatti degli ultimi mesi che ha sempre visto gli studenti come parte passiva a cui viene impartita un’ideologia”. Lascia ben sperare il fatto che all'allarmismo degli adulti, i giovani rispondano con parole di buon senso e forse anche troppo diplomatiche: perché l'idea che dei diciottenni si facciano “indottrinare” da una mail circolare che li invita a una polentata può essere concepita in buona fede solo da qualcuno che diciottenne non lo è mai stato, e non ne ha mai avuti in casa. 

L'accusa più pretestuosa è spesso un'inconsapevole confessione. Sotto alla passione polemica – che si accende al primo pretesto, e quando non ne trova li inventa – c'è una fiducia commovente nella capacità che avrebbe la scuola di plasmare la coscienza degli studenti. La stessa fiducia che ha ispirato il Giorno del Ricordo – l'idea che basti dedicare un giorno all'anno in tutte le scuole ai massacri delle foibe per iscriverli indelebilmente in una coscienza nazionale. La stessa fede che ispira gli esperti a cui Valditara ha chiesto di riformare i “programmi”, ovvero le indicazioni nazionali. Nei loro interventi c'è un ritorno ossessivo ai temi dell'identità nazionale, che si costruirebbe attraverso l'insegnamento della Storia. Non lo chiamano “indottrinamento”, ma prevedono che cominci sin dalla scuola primaria. È chiaro che chi concepisce la scuola in questo modo non possa che guardare con sospetto a ogni proposta educativa che tradisca una concezione della Storia e dell'identità diverse dalla propria. Persino quando la proposta è una semplice polenta.

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Valditara e la riscossa del contenutismo

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(Questo pezzo è apparso sul Manifesto del 1/2/2025). Al momento non è così facile indovinare come cambierà la scuola italiana nei prossimi anni. Quel che sembra di capire è che Valditara vorrebbe passare sia per un restauratore sia per un riformatore; ne sapremo certamente di più quando finalmente le nuove Indicazioni Nazionali saranno pubblicate. In effetti, tutto quello di cui si è discusso nelle ultime settimane (il ritorno del latino, delle poesie a memoria ecc.), non è che un'anticipazione, una serie di parole d'ordine gettate ai giornalisti per saggiare le reazioni dell'opinione pubblica. Non è certo un caso che a tener banco sia stato il latino. Che sia una "palestra di logica", come il ministro ha affermato, è discutibile e discusso; invece è facilmente dimostrabile che sia un argomento su cui amiamo tutti litigare, su media e social. I litigi provocano discussioni, le discussioni aiutano a mantenere la visibilità di un ministro che si trova in una posizione difficile (come tanti suoi predecessori): deve dare l'impressione di voler dare alla scuola una scossa salutare, e deve farlo a costo zero. 

Purtroppo nessun giornalista ha avuto l'indelicatezza di chiedere quanto il governo avrebbe intenzione di stanziare per l'assunzione di nuovi insegnanti di latino alla scuola secondaria di primo grado. Il sospetto è che anche stavolta una massiccia discussione sulla centralità della cultura classica genererà un topolino: due o tre ore pomeridiane alla settimana, opzionali, magari a spese dei genitori. Quanto basta per creare classi di serie A e di serie B: non abbastanza per affrontare con metodo l'apprendimento di una lingua che poi al liceo si ricomincerà inesorabilmente da zero. Nel frattempo, però, ne abbiamo discusso: e discutendone, abbiamo dato la sensazione che il latino sia tornato di attualità. 

Un "latino alle medie" del genere, a dire il vero, non è molto diverso da quello che tante scuole secondarie di primo grado includono già nella loro offerta formativa. Non si tratta nemmeno dell'unica proposta sbandierata ai giornalisti come una novità, e che non lo è affatto: c'è quasi da ammirare l'astuzia del ministro, che avvertendoci che d'ora in poi a scuola si studieranno le poesie a memoria, lascia intendere ai giornalisti che a un certo punto avessimo smesso. No, non abbiamo mai smesso, ma da qui in poi sembrerà che le facciamo studiare perché ce lo ha chiesto il ministro, ed ecco un semplice esempio di come si può passare per riformatori a costo zero. Tutti i poeti italiani citati dal ministro (Saba, Govoni, Pascoli, Gozzano, Penna), non sono in effetti mai spariti dalle antologie scolastiche: aprirle per credere. Anche Stephen King, spacciato come una novità, è in effetti una vecchia conoscenza. Come sempre, chi crede di innovare la scuola arrivando da fuori ha in mente la scuola che ha frequentato lui: magari quella in cui "Verne e Stevenson" non erano ancora ammessi – e quindi si leggevano febbrilmente sotto il banco. Laddove oggi sono testi fin troppo antologizzati, e sempre più distanti dalla sensibilità dei giovani lettori – sarebbe davvero un triste paradosso se L'isola del tesoro diventasse una lettura obbligatoria, ma ne parleremo solo se succederà. Nel frattempo annotiamo un dettaglio rivelatore: in molti casi le novità ventilate dal ministro Valditara sono state presentate dai giornalisti come "nuovi programmi", o "riforma dei programmi". Un termine, "programmi", che segnala la scarsa dimestichezza con la scuola di chi lo usa: è da più di trent'anni che i programmi a scuola non ci sono più. Al loro posto, appunto, ci sono le "indicazioni nazionali": ma questa difficoltà ad accettare il termine non è un semplice errore, bensì l'indizio di una resistenza culturale che la destra di governo condivide con altri settori della pubblica opinione. Le indicazioni nazionali, in effetti, non si preoccupano di stabilire cosa si debba studiare, ma mettono nero su bianco le competenze che lo studente dovrebbe maturare anno per anno. Questo è vero soprattutto per l'insegnamento dell'italiano: le indicazioni nazionali non contengono nessun nome di autore, ma affermazioni del tipo "Identificare attraverso l'ascolto attivo e finalizzato vari tipi di testo e il loro scopo", ecc. 

Se dobbiamo giudicare l'approccio della commissione ministeriale da una serie di anticipazioni consegnate ai giornalisti (e fin qui non abbiamo alternative), l'impressione è che si tratti di una riscossa del contenutismo ai danni della didattica delle competenze. Il ministro crede molto in determinati contenuti – la Storia romana innanzitutto, alla quale ha dedicato lui stesso qualche libro – ed è evidentemente favorevole all'istituzione di un canone ufficiale di autori da leggere a scuola, qualcosa che non esiste a memoria di professore di ruolo. In un certo senso è la fine di un'ipocrisia, perché appunto, tutti gli autori nominati sopra a scuola si sono sempre studiati; in mancanza di disposizioni ministeriali, erano i manuali scolastici a perpetuare con una certa inerzia un canone che i docenti e studenti, per comodità, continuano a chiamare "programma". Il canone letterario scolastico attualmente è il risultato di un inconsapevole patteggiamento tra insegnanti, studenti e genitori, intorno a testi che tutti ci aspettiamo di dover leggere a scuola (Omero in prima media, Dante in seconda, Manzoni in terza...) anche se le Indicazioni in effetti non li indicano. Gli insegnanti possono anche fare tutt'altro, ma nei rari casi in cui succede capita che incorrano nelle proteste di genitori e colleghi. Certo, l'idea che spetti da qui in poi a un ente governativo stabilire quali libri si leggono a scuola e quali no ha un che di inquietante: ma va incontro alla concezione popolare che in un canone letterario scolastico non ha mai smesso di credere – e forse ne ha bisogno. In ogni caso, ribadire la centralità di Pascoli e Montale fa fine e non costa davvero nulla: non bisogna nemmeno stampare nuovi libri, perché in quelli di adesso Pascoli e Montale ci sono eccome. 

Quando ormai gli echi della discussione si erano spenti, in occasione della Giornata mondiale della scrittura a mano, lo stesso ministro ci ha informato che da qui in poi gli studenti ricominceranno a usare il diario cartaceo. Qualche lettore ne avrà dedotto che avessero smesso di usarlo... ebbene, indovinate: no. Forse il ministro non lo sa. O forse ci conosce fin troppo bene.

Comments (5)

Andrea87 wrote ...
ne sono contento! Allora forse sono solo le scuole della mia città che applicano certi metodi...
2/5/2025, 9:17:00 PM

Leonardo T wrote ...
Nessuno ricorda l'avverbio presentativo
2/5/2025, 4:56:00 PM

effebi wrote ...
e aggiungo che l'analisi grammaticale (sia alle elementari che alle medie) non era per sommi capi, ma approfondita tant'è che c'erano avverbi che nemmeno ricordavo
2/5/2025, 11:56:00 AM

effebi wrote ...
nella mia esperienza, invece, il bimbo ha imparato le sue poesie a memoria sia alle elementari, ma qualcosa anche alle medie. l'analisi grammaticale e logica l'ha fatta sia alle elementari gli ultimi due anni sia alle medie
2/5/2025, 11:51:00 AM

Andrea87 wrote ...
guarda, io non so dove insegni tu o se è una cosa solo della mia zona... ma ATTUALMENTE alle elementari NON SI STUDIANO PIU' poesie a memoria! Cioè, non è che sono vietate, ma gli insegnanti hanno smesso di assegnarle... perché vietare una cosa, quando puoi lasciarla andare semplicemente in disuso?
Non si fa più una riga di analisi grammaticale, se non a sommi capi (del tipo questi sono i nomi, questi gli aggettivi, gli avverbi ecc) quando ai miei tempi, dal 93 al 98 (ok, sempre millennio scorso, ma non frequentavo certo ai tempi di Gentile...) in V abbiamo fatto perfino l'analisi del periodo! Quadernoni su quadernoni di analisi, interi pomeriggi ad analizzare parole e frasi... tant'è che in I Media bisogna ricominciare (e spesso cominciare da zero...) da accenti e apostrofi, insomma le basi!
Ma che hanno fatto per 5 anni??? Te lo dico io: progetti e progettini, ogni settimana c'è una ricorrenza, dal "pi greco day" (alle elementari il pi greco! Manco lo hanno studiato, ma lo festeggiano...) alla "giornata della memoria" (come fai a spiegare che cos'è se da 30 anni ormai il programma di storia si ferma alla caduta dell'impero romano?), "il giorno dell'albero"... tutte scuse buone per saltare la normale attività didattica! Poi però non sanno le tabelline... e alle medie non possono fare il minimo comune multiplo... però hanno festeggiato il "pi greco day"

E i libri sono ridotti all'osso e dal lessico iper-semplificato: il libro di III media di quest'anno (che in teoria è lo stesso su cui ho studiato io nel 2002) per fare un esempio riporta "la disfatta ( = sconfitta) di Caporetto"... capito? In Terza Media devono spiegare cosa significa "disfatta", "abdicare" e tanti altri termini che uno darebbe per scontati...

Sul diario: con l'adozione dei diari elettronici, gli alunni hanno smesso di usare i vecchi cartacei, tanto ormai vanno a casa e leggono i compiti da lì... ma in realtà non li guardano nemmeno! Il pomeriggio seguo un ragazzo delle medie e devo essere IO a dirgli cosa portare da studiare, visto che lui "si culla" del mezzo tecnologico!
Inoltre stiamo (da professore di storia e filosofia sono colpevole anch'io) crescendo una generazione nella minorità: ai miei tempi qualche volta capitava che "non avevo voglia di studiare", mi prendevo il mio brutto voto, ma sapevo di dover recuperare prima che i miei lo sapessero (così come qualche bigiata per evitare l'interrogazione)... erano anche modi per sviluppare la tua autonomia, per crescere! adesso basta che non vai a scuola che ai genitori arrivano 100 notifiche sul telefonino... a 17-18 anni sei ancora guardato a vista come un bambino dell'asilo! Ma si può?

E secondo te tutto questo andazzo è cosa buona e giusta? Ci si lamentava della scuola di una volta, eppure appena hanno tolto tutto quel "nozionismo fine a se stesso", nel giro di un paio di generazioni (appena i vecchi insegnanti che in quel periodo si erano formati si sono ritirati) siamo arrivati allo scatafascio attuale...
2/4/2025, 6:16:00 PM

La Piagnona del Consiglio

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Va bene, presidente Meloni, le posso dire una cosa? 

Gliela dico comunque.

Non parlo da esperto di diritto, né internazionale né tennistico; non sono affatto sicuro che l'avviso di garanzia fosse un fatto dovuto, come ho letto un po' dappertutto, o se il giudice non avesse margini di discrezionalità – già mentre scrivo margini di discrezionalità mi vien da ridere, non sono neanche sicuro che significhi qualcosa. Perciò quello che le dico prescinde dalla mera questione giuridica, che lascio agli esperti; è più una cosa che ha a vedere con la comunicazione, e so che lei ci tiene molto alla comunicazione. Degna erede, anche in questo, di un movimento politico e sociale che nacque sui giornali e proseguì sui cinegiornali Luce, che credeva tantissimo nella comunicazione, anzi era pura comunicazione: non a caso, mentre in Germania costruivano panzer su panzer, il vostro capo lasciava scritto "LA CINEMATOGRAFIA È L'ARMA PIÙ FORTE", probabilmente perché i soldi per costruire panzer non c'erano, laddove con qualche centinaio di cinematografi e un po' di parate di balilla vi poteva convincere di essere una grande potenza. Ecco, le vorrei parlare di questo, presidente Meloni: del modo in cui lei comunica.

E quindi, insomma.

Presidente, lei è una frignona insopportabile.

Lo so che si potrebbe dire meglio (a proposito di comunicazione). Ma anche peggio di così, quindi si contenti. Lei è insopportabile. È sgradevole. Lei è il vicino di casa che augureremmo al nostro peggiore vicino di casa. Lei è quel tipo di persona che si fa strada nella vita lamentandosi sempre di tutto e di tutti, finché tutti e tutto non la lasciano passare per stanchezza. Lei ha ricevuto un avviso di garanzia perché i cialtroni che lei ha nominato qua e là hanno gestito un affare di Stato in un modo ridicolo, e invece di mordersi le labbra, mantenere compostezza e affettare fiducia nella magistratura, no, lei è già lì a calcolare quanti centimetri quadrati di consenso mediatico riuscirà a rosicchiare recitando l'unica parte che ha imparato a recitare: il piagnina rancoroso. Lei è quel tipo di persona che quando c'erano le file alla posta stava davanti alla fila a litigare con la cassiera per un bollettino postale – come fosse la cassiera responsabile delle multe che prende. Lei è quel tipo di studente che se lo interpelli anche solo per cognome, Ehi Meloni!, quel tipo di studente che ha già pronto il dito da puntare su qualche compagno perché sicuramente qualcuno gli sta dando la colpa di qualcosa, e lui non vede l'ora di scaricarla su qualcun altro, sui Magistrati Rossi della fila dietro che chissà che bigliettini stanno scrivendo, sicuramente è un complotto contro di lei. 


Qualsiasi cosa, quando ci entra lei, diventa un teatrino con lei protagonista, e posso dirlo? Si capisce benissimo che viene da una casta di scrittori e sceneggiatori; si capisce benissimo che se l'industria cinematografica italiana fosse ancora quella di una volta, lei avrebbe avuto una rispettabile carriera di caratterista e noi ci saremmo risparmiati la fastidiosa carriera di una piagnistoide nazionale. Però la politica non è solo una recita, o perlomeno non dovrebbe. Si è fatta beccare mentre liberava un criminale internazionale, non ha avuto i riflessi di coprire la cosa col segreto di Stato, e mò se la prende con magistrati e giornalisti che fanno il loro lavoro, ma lo sa cosa vuol dire fare il proprio lavoro? No che non lo sa, per lei tutto è teatro. Fosse almeno un teatro divertente. 

Berlusconi – eh lo so, si finisce sempre lì – Berlusconi faceva il pagliaccio, a volte esagerava ed era patetico, ma così allentava la tensione. Lei no, lei con le sue querule scenate riesce solo a infastidire e infastidire e infastidire e a un certo punto qualcuno deve avervi spiegato che infastidire il pubblico era un valore in sé, triggerare, fare impazzire, asfaltare, bla bla bla, tanti modi di dire che l'unico modo che avete di farvi notare è farvi detestare. Io la trovo una grave menomazione, questo almeno è il mio limitato parere. È pur vero che non ho mai fondato un partito e non ci ho neanche vinto le elezioni, per cui evidentemente la Storia sta dando ragione ai piagnina come lei.  

Può anche darsi che tra qualche generazione anche lei sarà protagonista di una saga a puntate in cui ogni tanto fora la quarta parete e spiega al pubblico di domani come si fotte il pubblico di oggi: magari ci sarà una puntata in cui ci spiega che la sciocchezza di cui si discute in questi giorni è solo un pretesto per mettere sotto scacco la magistratura e ottenere un po' di più potere che poi le servirà a... a lamentarsi più forte, immagino. Va bene, può darsi che vincerà lei anche sulla lunga distanza. Ma questo per ora non mi impedisce di scrivere ciò che penso, e quello che penso, è che lei è una frignona insopportabile che dovrebbe vergognarsi di tutte le figure che si autoinfligge, vergognarsi lei come ci vergogniamo noi che forse non ci vergogniamo abbastanza, anzi forse da qui in poi punterò la sveglia dieci minuti in anticipo per vergognarmi un po' di più. 

Mi scusi lo sfogo, di certo non all'altezza dei suoi. Sto ancora imparando, nella vita ho fatto altro. Lei forse no. 

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Povero Valditara, povera scuola

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– Valditara che dice che la sua riforma non è "ideologica" è esattamente il pesce che ti chiede cosa sia questa acqua di cui tutti parlano.  

– Se domani il Ministro dello Sport convocasse i giornalisti per spiegare la sua riforma del regolamento del giuoco del Calcio, la quale prevedesse l'introduzione di due tempi regolamentari di 45 minuti l'uno, la possibilità di effettuare almeno due sostituzioni e il divieto di retropassaggio al portiere in area, i giornalisti immagino che si gratterebbero la testa imbarazzati, perché le regole del calcio un po' le conoscono. La scuola invece no, non la conoscono purtroppo: perché ieri il Ministro Valditara ci ha spiegato che da qui in poi studieremo le poesie di Pascoli a memoria, le saghe e le leggende, ma anche Stephen King: come se in tutte le antologie per la scuola dell'obbligo (apritele!) non ci fossero poesie di Pascoli, saghe, leggende e Stephen King: insomma come se i primi ad aver pensato che Pascoli e King potessero essere letture interessanti per i nostri studenti fossero i membri della nuova commissione. Come se non leggessimo già queste cose più o meno da sempre: si vede che per i giornalisti non lo facciamo. Chissà cosa pensano che facciamo. Aeroplanini di carta?


– Ogni volta che il ministro di turno propone la sua riforma dei curricula scolastici, i giornalisti (se fossero interessati davvero alla questione) dovrebbero per prima cosa verificare se non si tratti anche stavolta di riforme a costo zero, ovvero se non vengano per caso aggiunte ore di scuola ai ragazzi, o create nuove cattedre. A ogni proposta insomma bisognerebbe avere la malizia di rispondere: come la finanzierete?

– Ad esempio, Valditara ha ritenuto spiegarci che il latino diventerà curriculare alle medie. Però "opzionale". Ovvero: i genitori potranno scegliere di farlo. Sarà una materia in più, nel pomeriggio? Ma significherebbe pagare altri insegnanti (o pagare di più quelli che insegnano già al mattino). O il latino "opzionale" andrà a sostituire altre discipline che quindi diventeranno altrettanto "opzionali"; e in questo caso, quali? Quali materie togliamo dalle 30 ore curriculari per il fondamentale rosa rosae senza il quale la civiltà occidentale è al tracollo? Una lingua straniera? Tecnologia? Scienze? Ovviamente non religione cattolica: e quindi cosa? In questo caso si formerebbero inevitabilmente classi differenziali, ed è inevitabile che quelle col latino sarebbero frequentate più spesso da italiani di origine italiana; inoltre, qualche insegnante perderà il posto perché la sua disciplina complessivamente sarà meno insegnata, per cui insisterei sulla domanda: chi domani sceglierà di studiare latino, cosa sceglierà di non studiare

– La Commissione convocata da Valditara a quanto pare ha inserito nelle sue linee guida lo studio del testo Percy Jackson e gli eroi dell'Olimpo, che in prima media non è probabilmente il peggior libro che si possa leggere; ma consentitemi di manifestare una certa perplessità nei confronti di una Commissione che ritenga necessario consigliare non tanto un determinato genere letterario (fantasy young adult con una spolverata di mitologia per tenersi aggiornati sulle radici occidentali), ma proprio uno specifico autore, manco fosse Tolstoj, e uno specifico testo, Percy Jackson e gli eroi dell'Olimpo: a quel punto poteva anche specificare l'editore, che guarda un po', è Mondadori. Meno male che il concetto di conflitto di interessi è stato abolito.


– Secondo Valditara e la commissione (i cui membri immagino e spero molto imbarazzati) la grammatica insegnerebbe il rispetto per le regole. Ora se c'è una disciplina che ti mette di fronte al carattere arbitrario e difettoso delle regole è proprio la grammatica: e studiando latino ti accorgi proprio che è dall'eversione delle regole latine che è nata la lingua italiana, di cui siamo tutti spero molto contenti e orgogliosi.

– Geostoria alle superiori è sempre stato un patetico espediente per togliere ore alla geografia, per cui anche qui la vera domanda è: aggiungete un'ora di geografia, e nel caso la togliete a chi? O la abolite proprio?

– Il motivo per cui abbiamo sempre studiato poca Bibbia a scuola non è accidentale né il prodotto di una decadenza dei costumi con inevitabile tramonto occidentale, bensì una conclusione ovvia alla quale pervennero gli intellettuali cristiani già nel quinto secolo, e parliamo di intellettuali cosmopoliti, tra cui parecchi africani, a cui Valditara non sarebbe degno di annusare la punta delle scarpe: Agostino da Ippona, Sofronio Eusebio Girolamo, stiamo parlando di gente così.

– Costoro (che a differenza di Valditara e commissione la Bibbia la conoscevano, e in certi casi ritenevano anche necessario credere a quello che c'era scritto) (e a differenza di Valditara e commessi vari, avevano insegnato davvero ed erano esperti di didattica sul campo) si rendevano bene conto del problema. Studiare significa, tra le altre cose, comprendere; comprendere la Bibbia significa, tra le altre cose, notare che non sembra affatto scritta da Dio, bensì da un gruppetto di compilatori di leggende mediorientali; e per concepirla invece scritta da Dio occorre costruirle tutto un insieme di congegni – le interpretazioni allegoriche, morali, anagogiche – che necessitano di personale già formato: gente che sappia già cosa deve insegnare agli alunni, dopodiché possono usare Pascoli, Stephen King, l'elenco telefonico: riusciranno comunque a interpretare l'elenco telefonico affinché dica le cose che gli alunni devono sapere.


– Detto in parole povere: la Bibbia era vietata ai dilettanti. A scuola era molto meglio insegnare Aristotele, che peraltro era fatto apposta. 

– Questo è il motivo per cui ancora oggi la Chiesa cattolica può aggiornare le sue opinioni senza grosse difficoltà dottrinarie, ragione per cui dopo qualche spiacevole incidente nel Seicento, non ci sono più state grosse difficoltà ad accettare le teorie scientifiche che una lettura letterale della Bibbia non consentirebbe.

– Se vogliamo un esempio di una società in cui ai dilettanti è stato permesso lo studio della Bibbia, non abbiamo che dare un'occhiata all'universo protestante: se da una parte non c'è dubbio che nei secoli abbiano letto di più e studiato di più, è anche vero che sono proprio alcune comunità protestanti ad essersi concepite in contrasto con la scienza, come se la Bibbia, siccome non contiene Darwin o Einstein, fosse un'alternativa a Darwin e Einstein. Il protestantesimo in linea di massima conduce a un bivio: o accetti che la Bibbia non è opera di Dio – e nel giro di una generazione non sei più né cristiano né protestante – oppure accetti che Dio sia quell'Entità abbastanza inquietante che la Bibbia descrive. Quella via di mezzo tra fanatismo e ateismo, che il cattolicesimo ha percorso per millenni, nell'universo protestante non è praticabile, e ce ne accorgiamo tutti i giorni.

– In alcune (non tutte) le antologie per la scuola secondaria di primo grado compare almeno una lettura dalla Bibbia, nella sezione dedicata ai miti e alle leggende. Capite il problema? Se ne studiamo di più, e certo possiamo, dovremo ribadire ancora di più che la Bibbia è un libro di leggende. Dopodiché entra il prof di religione cattolica che potrebbe voler insegnare l'esatto contrario, e perché no, è giusto che la scuola ospiti opinioni diverse. Dopodiché vostro figlio sceglierà, anche se non credo che è quello che desideravano Valditara e i suoi commessi. E pazienza.


Comments (4)

Leonardo T wrote ...
è la tua opinione, ma è anche una cazzata.
1/18/2025, 3:40:00 PM

Davide Buttazzoni wrote ...
Ci sono le scemenze di destra e le scemenze di sinistra. Nel contesto della scuola le seconde sono molto più dannose delle prime; almeno per il momento, in futuro chissà...
1/18/2025, 1:01:00 PM

catia wrote ...
Grazie dell' analisi puntuale.Povera scuola, ogni riforma una randellata
1/17/2025, 9:18:00 AM

Franco Battaglia wrote ...
Risolverei con l'introduzione obbligatoria del Dizionario Teologico nelle scuole, con testo a fronte in Latino.
1/17/2025, 8:07:00 AM

I giornalisti devono essere liberi (e vivi)

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Ifj.org

– Vorrei Cecilia Sala libera immediatamente. Vorrei tutti i giornalisti liberi di fare il loro mestiere.

– In questo specifico caso, la situazione è complicata dal fatto che gli iraniani più che ai soldi danno la sensazione di volere uno scambio con il presunto agente che gli avremmo appena arrestato: ma il fatto è che l'abbiamo arrestato su ordine degli americani, in base ad accuse avanzate dagli americani, insomma lo hanno preso loro.

– Se si trattasse di soldi una soluzione la troveremmo, l'abbiamo quasi sempre trovata; ma se si tratta di disobbedire agli americani ci vorrebbe un governo in grado di assumere una posizione non prona nei confronti di Washington, il che esclude il Signor Presidente Meloni: lui la voce grossa la può giusto fare alla recita di fine anno davanti al suo raduno di cosplayer.

– Tra qualche mese sarà il ventennale di quella volta che abbiamo cercato di liberare la giornalista Giuliana Sgrena (pagando un riscatto) e agli americani forse la cosa non andava a genio, o perlomeno accadde che un soldato americano a un posto di blocco accolse la giornalista Giuliana Sgrena e l'agente Calipari con una sventagliata di mitra che uccise quest'ultimo.

– Come sempre spero di sbagliarmi, anzi di più: ma il fatto che gli organi di stampa più vicini al governo abbiano iniziato a gettare fango su di lei, senza trovare niente di meglio che un tweet di nove anni fa, suona come l'ammissione che no, non sarà facile liberare Cecilia Sala.  

– Sul Foglio (un giornale che non compra nessuno e che continua a pubblicare propaganda antistatalista a spese del contribuente) vedo che c'è un commosso editoriale in suo onore di Giuliano Ferrara: lo stesso buffo personaggetto che chiese a Un Ponte Per... di fare una colletta per restituire i soldi del riscatto di Simona Pari e Simona Torretta. A lui nessuno chiederà di fare una colletta simile, non solo perché nessuno scenderebbe al suo livello, ma perché davvero, chi gli darebbe un soldo?

– Come scritto più sopra, io vorrei che non solo Cecilia Sala, ma tutti i suoi colleghi fossero liberi di lavorare. In Israele quest'anno ne sono morti ammazzati circa un centinaio, senza che il Foglio Fondato da Giuliano Ferrara ci trovasse nulla di sbagliato. Auspico che la Sala sia libera al più presto, e che trovi finalmente lo spazio che merita senza più avere nulla a spartire con personaggetti del genere. 

– La mia opinione sul lavoro di Cecilia Sala è poco interessante, probabilmente dovrei tenerlo per me: semplicemente non la conosco abbastanza. Sono sicuro che abbia un senso documentare la condizione delle donne in Iran, e la repressione della femminilità che viene praticata dal regime; e allo stesso tempo ho la sensazione che si tratti spesso di un argomento isolato ad arte (non vengono represse soltanto le donne, e non sono solo le donne a protestare) per ragioni di proiezione e propaganda, da gente che per liberare le donne iraniane non esiterà un domani a bombardarle. La stessa Sala ha avuto modo di sperimentare, negli scorsi mesi, la reazione stizzita di tanti propagandisti nel momento in cui lei chiedeva appena un po' di spazio per verificare e approfondire una notizia. Alcuni di questi agitatori stanno già scrivendo che ben le sta, che non doveva fidarsi degli iraniani. Anche per loro nessuno proporrebbe mai una colletta: che forse è il motivo per cui non si fidano di nessuno e se ne restano comodi a casa, a far la morale agli altri.

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Leonardo T wrote ...
La cosa più importante è che sia libera, poi cercheremo di capire che riscatto abbiamo pagato
1/9/2025, 5:57:00 PM

domenico wrote ...
Fortunatamente (soprattutto per Sala) ti sei sbagliato :)
La Meloni ha risolto una bella grana, da quel che si legge in giro, anche a dispetto di molti della sua maggioranza, Salvini in primis.
1/9/2025, 1:14:00 PM

La sottile striscia rossa

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L'ipotesi è che l'Emilia-Romagna, che il luogo comune vuole "rossa", sia molto più scalabile di quel che sembra. Anche da parte di una destra come quella che abbiamo oggi al governo: una destra eversiva, razzista, ma prima di ogni cosa maldestra. Persino questa destra, l'Emilia-Romagna potrebbe vincerla, se volesse. C'è un'emergenza climatica che spaventa i cittadini, una classe media che si percepisce impoverita, un settore industriale in corso di smantellamento, gli orfani del grillismo eroico risucchiati nelle sette novax, e ci sono tante macchie cupe sulla carta (Ferrara, l'Appennino), dove la destra vince già. Non sarebbe una passeggiata, ma nemmeno il K2. Se uno volesse.

L'ipotesi è che la destra non voglia. Questo spiegherebbe come mai in questi mesi sugli organi di stampa ho sentito più parlare della Liguria che della regione in cui mi sveglio tutte le mattine.  Ne abbiamo già parlato: le regioni sono l'angolo buio della politica e dell'informazione (non a caso quello in cui vengono riscontrati più episodi di corruzione). Troppo piccole per andare in prima pagina sui quotidiani nazionali, troppo grandi per suscitare interesse sui quotidiani locali. E se alcune regioni almeno hanno un'identità chiara, definita da una Storia comune e da confini geografici precisi (la Liguria, appunto), questo non è il caso dell'Emilia-Romagna, un'astrazione ottocentesca che nel 1970 si è data un ordinamento e un governo semplicemente perché da decenni era disegnata su una cartina. 

In ogni caso l'E-R è qua, alla mercé di chi la vuole: se la destra non la vuole, il sospetto è che abbia già calcolato che non le conviene. E soprattutto che le conviene il contrario: ricordiamoci che è una destra che vive di comunicazione, che non sa ragionare al di fuori dei racconti che produce o si fa produrre. Berlusconi almeno mentiva per salvare le sue aziende; la gang aa Meloni mente perché è il suo mestiere, sono stati selezionati sin dalla più giovane età tra quelli che la sapevano raccontare, e continuano a raccontarla, non sanno fare altro. In questo grande racconto, l'Emilia-Romagna è il ghetto rosso e tale deve restare, a dispetto di ogni dato che dicesse il contrario. Redimerla sarebbe faticoso: molto più conveniente isolarla e... punirla. Bloccare i fondi agli alluvionati, raccontarsi e raccontare che l'emergenza climatica non esiste, e i tifoni dall'Adriatico si potrebbero contenere se non ci fossero le zecche comuniste al governo. Se il pedocomplotto di Bibbiano ormai è un po' sfumato all'orizzonte, si può sempre raccontare e raccontarsi Bologna come se fosse la capitale di un sedizioso anarcosocialismo che andrebbe da Palazzo d'Accursio fino ai centri sociali – una sciocchezza che farebbe ridere qualsiasi bolognese, ma appunto: è un racconto per chi sta fuori, chi sta dentro non è contemplato. In compenso da fuori c'è chi recepisce al volo. L'altra sera Andrea Cangini, mentre testimoniava la sua solidarietà a un esercito genocida, ha spiegato che Elly Schlein "proviene dalla sinistra movimentista bolognese", che lui a quanto pare "conosce bene", ecco, questo tipo di sciocchezze che pescano ancora nel vecchio immaginario settantasettino. Elly Schlein è nata nel 1985: la "sinistra movimentista bolognese" al massimo l'ha conosciuta su RaiStoria. Ormai è quasi una forma di razzismo: se sei di Bologna come minimo in gioventù devi aver tirato una molotov, l'avranno deciso due o tre sceneggiatori alla Garbatella, e chi siamo noi per dire che le cose non stanno così? Non so quanto tempo aa Meloni abbia ancora a disposizione, ma lasciando il campo libero a lei e agli eredi prima o poi al posto dell'Emilia ci ritroveremmo la Striscia di Bologna, un territorio recintato e popolato esclusivamente da pericolosi terroristi. Viene quasi la tentazione di votarli. Sì.

Viene quasi voglia di portarli a forza all'ultimo piano di quei grattacieli, per vedere se a quel punto sbloccano gli aiuti ai romagnoli, o non preferiscono buttarsi di sotto. Chissà che un bagno di realtà non possa aiutarli a sbloccarsi. Ai grillini capitò la tegola del Covid; l'emergenza climatica è una pioggia di tegole e non dico che mi piacerebbe avere in quel momento una manica di guitti nella sala dei bottoni; ma almeno non sarebbero in giro a schiamazzare, a fomentare gli ignoranti come loro. Alla fine cosa gli resta? Erano filorussi, se lo sono dovuti dimenticare; erano contro l'euro, se lo tengono ben stretto. Ci avrebbero tolto le accise, si è visto; il premierato forse non è più così interessante, l'autonomia differenziata era uno scherzo; resta giusto il Ponte sullo Stretto, che ormai è folklore. Mi sbaglio sicuramente, a pensare che la realtà possa curare chi vive di menzogne; che possa estrarre amministratori decenti, anche solo persone decenti, da una classe dirigente di cartapesta. Mi piacerebbe, per una volta, che nel momento in cui bisognerà prendere soluzioni drastiche a problemi urgenti, a metterci la faccia fossero queste facce da – ma mi sbaglio sicuramente. Ci sono verità spiacevolissime già ben alte sopra l'orizzonte: chiunque può vederle e trarre terribili conclusioni. Forse chi ne è in grado ha già da tempo messo i remi in barca, forse le elezioni ormai sono soltanto un gioco per i poveri fessi che ci credono e si candidano. Non lo so. Domani andrò a votare, sceglierò quelli che mi sembrano più svegli. 

Comments (1)

Franco Battaglia wrote ...
Ho toppato. Ero convinto che la bassissima percentuale di affluenza avrebbe favorito la destra, come in Liguria..e invece no, e ci siamo ripresi anche l'Umbria.. ;)
11/19/2024, 5:34:00 AM

L'uomo irricattabile

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Ma io poi cosa dovrei scrivere, di un ministro della Cultura che prende il Tg1 per lo studio di Maria De Filippi, un posto dove umiliarsi in diretta davanti al maggior numero di italiani perché a un certo punto ci siamo convinti che questo tipo di autoumiliazione dovrebbe riabilitare le nostre figure, salvare le nostre famiglie e i nostri governi?


Tutto quello che mi viene da pensare è che a un certo punto il tizio si è definito non ricattabile. Ci sono precedenti illustri, ma nel suo caso probabilmente non si è nemmeno accorto che il ricatto si è già verificato. Per cui in un certo senso ha ragione: una persona che non è in grado di capire quando viene ricattata, non è ricattabile. Possiamo solo fantasticare:

"Le dirò una cosa rapidamente, dopodiché si dimentichi di avermi incontrato".

"Va bene, ma a questo punto è inutile che me la dica".

"Riferisca alla sua capo che ci piacerebbe un maggior allineamento con gli altri Paesi europei, specie nei confronti dell'Ucraina, e che in caso contrario il governo potrebbe nei prossimi giorni trovarsi a fronteggiare uno scandalo piuttosto imbarazzante..."

"Mio Dio, cosa abbiamo combinato?"

"Potrebbero essere divulgate informazioni imbarazzanti che riguardano lei... e la salute della sua famiglia. Mi sono spiegato?"

"Riguardano chi?"

"Lei!"

"Ma lei chi?"

"Non faccia finta di non capire!"

"Come si permette, io non faccio mai finta".

"Le sto dicendo che tutto questo sta per succedere! Siamo in possesso di materiale molto imbarazzante che la riguarda, e in più siamo protestanti, quindi siamo assolutamente convinti che un pompino possa fare saltare qualsiasi governo al mondo! Perciò, se il suo governo non si allinea, non avremo pietà! Paolo Mieli ha già coniato un nomignolo che la metterà al tappeto"

"Paolo Mieli..."

"Proprio lui!"

"È uno importante?"

Comments (3)

La Ballerina della Spada wrote ...
Sono mesi che Maria Rosaria Boccia va fotografando o filmando qualunque cosa, quindi è palese che si stesse preparando a ricattare Sangiuliano; è anche chiaro che non lo ha fatto per un interesse immediato tipo avanzare di carriera, bensì per uno scopo esterno, visto che se fosse voluta avanzare di carriera avrebbe fatto meglio a rimanersene al fianco del ministro.
Qui sembra proprio che qualcuno abbia individuato il punto più debole del governo (=il ministro più stupido), facendolo sedurre da una tizia di vent'anni più giovane che ha raccolto prove foto e video di tutto... il problema è chi?

La cosa divertente delle teorie del complotto è che, partendo dalle giuste basi, puoi dimostrare qualunque cosa.
Ad esempio c'è un tizio, un dittatore straniero, che negli ultimi tempi sembra avere investito non pochi soldi nel cercare di destabilizzare le democrazie europee; in particolare, in Italia ha puntato fra l'altro su un tipo barbuto che ama andare per sagre gastronomiche.
Adesso il tipo barbuto è vicepresidente del consiglio: bene, è ora di fra fruttare i soldi investiti e vedere l'Italia allinearsi all'Ungheria di Orban.

No.

"Come no? Dopo tutto quello che ho speso? Trovami subito una tizia che accalappi il più stupido del gruppo, in modo da sostituirlo con uno dei nostri"

Casualmente il successore di Sangiuliano è un filoputiniano d'acciaio...però si sa, le teorie del complotto non dimostrano nulla in quanto si reggono sul fumo e sulle illusioni ;)
9/9/2024, 8:26:00 PM

Leonardo T wrote ...
Israele.
9/9/2024, 12:26:00 AM

enrico wrote ...
Ecco, trovato. Colpa dell'Ucraina. Ma certo..Poi ci sarà anche lo zampino di Israele, ovviamente.
9/8/2024, 11:38:00 AM

Dalle urne solo buone notizie (le cattive le avete già lette)

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Il Post

– Lamentarsi dei risultati elettorali è pratica molto diffusa, evidentemente appagante per chi si lamenta e forse anche per chi questi lamenti li ascolta o li legge. Lo dico perché continuo a vedere gente che si lamenta ancora prima di aver letto i risultati definitivi: e quando i risultati definitivi smentiscono le previsioni di catastrofe, continuano a lamentarsi perché il copione è quello, mica puoi aspettarti che improvvisino. Non è che non li possa capire: è difficile rinunciare a un bel frame quando te lo prepari da mesi. L'Europa doveva spostarsi a destra; un po' effettivamente è successo, ma non così tanto. Non importa, ormai nei cassetti c'è tutto un fior di riflessioni sullo spostamento a destra e devono pubblicarle. Non è un vero problema, tanto non le leggiamo più.

– Non leggiamo più, quindi perché lamentarci di una stampa asservita ai potenti di turno. Personalmente ho smesso di indignarmi per Vespa, per Mentana e per tutti gli altri tromboni che si ostinano a mettersi tra noi e le notizie in tv: pensionati che intrattengono pensionati, lasciamo che si seppelliscano da soli. I giovani non li conoscono, se non come feticci da evitare. I social, nel tentativo quotidiano di farmi litigare con qualcuno, nei mesi scorsi mi hanno mostrato dallo specchio un pezzo d'Italia particolarmente sgradevole, guerrafondaio, filosionista, ben rappresentato sui media, qualcosa che poteva realmente farmi preoccupare. Poi si va alle elezioni e quel pezzo si rivela un pezzetto, un pezzettino che non valeva il mio tempo e la mia preoccupazione. I giovani non sono guerrafondai, non sono filosionisti, e crescendo spesso in scuole multietniche non sono neanche particolarmente razzisti. Certo, hanno tutto il tempo per diventare stronzi come i loro genitori, ma non deve succedere per forza di cose. Quel che è chiaro è che non guardano la tv, non leggono, non si informano; e finché tv e giornali sono messi come sono messi continuerò a dire: meno male.

– La gente non legge, non si informa, e in molti casi non va a votare. I vecchi personaggi (Berlusconi) sono morti o in pensione, i personaggi noti (Renzi, Salvini, Conte) sono tutti a fine ciclo o in ciclo calante (compresa aa Meloni, che in termini assoluti ha perso voti), i personaggi nuovi non forano particolarmente malgrado si diano da fare (Schlein) o godano dell'attenzione morbosa di una stampa in crollo di vendite (Vannacci sempre in homepage su Corriere e Repubblica). Più che delusi, credo che molti non elettori siano annoiati o semplicemente non interessati. I talk televisivi sono una zuppa sempre più respingente, i social un labirinto di specchi che invece di metterci in comunicazione con gli altri ci restituisce versioni caricaturali di noi stessi: possono convincere qualche mitomane di avere un seguito nazionale sufficiente a candidarsi, ma non lo mettono in contatto con gli elettori che dovrebbero scoprire di avere interessi in comune con lui. La gente è mediamente meno informata che dieci anni fa, ma quando era più informata votava anche peggio. Almeno si è capito che non abbocca agli ami. 

– Io a lamentarmi non mi diverto, e da queste elezioni riesco a trovare solo notizie positive. C'è gente che pensava di fare campagna elettorale sugli insetti fritti, o sui tappi delle bottiglie di plastica. Questa gente per lo più Bruxelles la vedrà in cartolina. C'erano una volta i no euro, ve li ricordate? Erano una legione. Hanno concentrato i loro sforzi su un ufficiale in congedo che ora può ripassarsi tutti i gay bar di Bruxelles a spese loro (e nostre). Nunc est bibendum, per dirla come i vecchi politici.

 – Dopodiché, certo, aa Meloni tiene: ma non sfonda come sfondò Renzi dieci anni fa, e ora dovrebbe giocarsi tutto con una riforma istituzionale come Renzi dieci anni fa. Scopriremo in quest'occasione se è persino meno avveduta di quanto fu Renzi dieci anni fa. Io la credo un po' più furba, se non altro perché fa politica da prima di Renzi, e lo ha visto passare: possibile che voglia davvero commettere lo stesso errore? Quindi i casi sono due: o dopo queste europee rinuncia al premierato, o va avanti e casca come cascò Renzi. C'è persino una terza ipotesi, piuttosto hard: mettiamo che riesca a realizzare il premierato, con o più facilmente senza referendum confermativo. Le europee ci dicono comunque che è in fase calante, e la storia di questo decennio postberlusconiano ci dice che nessun leader ha un secondo ciclo a disposizione. Grillo non lo ha avuto, Renzi nemmeno, Salvini nemmeno, Conte nemmeno. Non c'è nessuna buona notizia all'orizzonte paa Meloni, solo guerre e tasse e debiti, e sempre meno margini per incolpare la gestione precedente. Persino se riuscisse a coronare il sogno almirantiano di una repubblica semipresidenziale, aa Meloni starebbe semplicemente confezionando gli stivali che qualcun altro indosserà, ma chi? Chi è l'unico personaggio politico in fase crescente? Ecco, questo è buffissimo, perché mi guardo in giro e vedo solo Elly Schlein. E mi viene da ridere, non dite che non sarebbe divertente, ritrovarsi Elly Schlein super-premier d'Italia, grazie al suo impegno ma anche alla ciclopica ottusità degli avversari. Non succederà, ma se succedesse, oh beh. 

Comments (7)

LeoMan wrote ...
nel frattempo, dalla comodità del mio salotto, già mi gusto il mirabile esercizio di democrazia svolto dai noti esportatori di là dell'Atlantico...
7/11/2024, 1:17:00 PM

LeoMan wrote ...
ma infatti è un argomento dibattuto nei paesi civili, solo in Italia, paese anziano e corporativista non se ne può parlare, sennò si viene tacciati di populismobeceroalloravuoichevinceputin!
7/11/2024, 1:13:00 PM

Luigi Cappa wrote ...
Concordo con quanto scritto da LeoMan, mi permetto anche di suggerire la lettura di questo ottimo articolo del Guardian scritto da George Monbiot che tratta proprio di questo argomento: https://www.theguardian.com/commentisfree/article/2024/jun/06/general-elections-democracy-lottery-representation
6/25/2024, 4:05:00 PM

LeoMan wrote ...
Grazie per la considerazione. Senza offesa, mi sembra un'analisi un po' limitata. Gli eletti M5S avranno pure vinto la lotteria (come accade spesso quando i partiti fanno exploit inaspettato), ma erano comunque inseriti in una logica di partito, e decisamente dovevano tutto al loro guru, quindi il M5S non ha nulla a che fare con quello che propongo io. Se per caso avessi voglia di approfondire un minimo l'argomento, mi permetto di consigliarti due brevi saggi: 'Democrazia a Sorte' di Caserta et.al; 'Contro le Elezioni' di Van Reybrouck. Buona giornata
6/24/2024, 11:37:00 AM

Leonardo T wrote ...
Il sorteggio l'abbiamo già provato (i parlamentari m5s erano in sostanza vincitori di una lotteria) e ci ha prodotto, tra le altre cose, la riforma che ha ridotto il numero dei parlamentari.
Continuo a trovare più sensato che chi ha voglia vada a votare, e chi non ha voglia si fidi di chi ne ha.
6/21/2024, 7:43:00 PM

LeoMan wrote ...
Per carità, il blog è tuo e ci fai quello che vuoi. Oltretutto è già cortese da parte tua lasciarci liberi di scrivere, con educazione, quello che ci pare. Non capisco, però, questa repellenza verso il sorteggio, che non merita neanche un moto di scherno. Che male c'è a voler mandare in parlamento gente normale, che non passa il tempo a mentire in tivvù, che non se la fa con i lobbisti, che non ha i conti offshore, che non deve baciare i piedi al segretario di partito che gli ha regalato il posto in parlamento, che non deve salvare nessuna 'ditta' (Cit. Bersani 2014)? Quale irrinunciabile vantaggio mi procurerebbe avere un parlamento composto da 5 segretari di partito che col bilancino selezionano cacicchi, influencer, lobbisti, e fenomeni vari? Seriamente, mi interessa il tuo parere. Grazie, (un altro Leonardo)
6/21/2024, 10:19:00 AM

LeoMan wrote ...
Grazie Leonardo, è sempre rincuorante leggerti. Vorrei riagganciarmi a quello che scrivi sulle nuove generazioni, sostanzialmente migliori delle vecchie, forse meno propense ad essere prese per il naso. Anche in queste elezioni il 'partito dell'astensione' è l'unico vincitore, immagino parecchi giovani siano tra le sue fila. Ritengo profondamente ingiusto, antidemocratico, regalare una maggioranza parlamentare a partiti che, nei fatti, rappresentano al massimo il 15% del totale della popolazione; quanto ancora potrà durare questa forzatura? Non credi che sia possibile, con il passaggio generazionale, ragionare su un nuovo modello di partecipazione democratica? Da anni si dibatte della democrazia partecipativa e di come si possa affiancare a quella rappresentativa. Non credi che sarebbe più onesto assegnare i seggi in proporzione ai votanti, e sorteggiare i restanti tra la popolazione Italiana? Magari si potrebbe creare un registro pubblico di persone interessate ad essere sorteggiate. Credi sarebbero poi peggio di un Vannacci? Chissà, forse questo riavvicinerebbe le persone alla politica, magari si parlerebbe di cose reali e non di supercazzole che interessano a questo o quel gruppo di potere, magari avremmo maggioranze trasversali e legislature più stabili, forse meno odio sociale. Per assurdo questo potrebbe spingere i partititi ad offrire un servizio migliore. Mi rendo conto che può sembrare una boutade, ma francamente non vedo all'orizzonte soluzioni migliori. Grazie
6/13/2024, 12:29:00 PM

Dodici lettere, la prima è A

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Stavo pensando di copiaincollare anch'io il monologo di Scurati; ma ho aspettato qualche ora e nel frattempo è rimbalzato in lungo e in largo. Anche se resta l'impressione che una volta in più il dibattito sia fuori fuoco, che si parli più del tentativo di censura (maldestro, come tutto quello che fa questo governo) che di quello che Scurati ci stava dicendo. 

Scurati ci sta dicendo che Matteotti fu ucciso dai fascisti, e sembra scontato; che Mussolini ne fu il mandante, e crediamo che sia un dato acquisito; che fu complice attivo di tutto l'orrore nazista, e che la cricca al governo queste cose fa proprio fatica ad ammetterle. Il che lo stesso Scurati ha potuto dimostrare proprio in questa occasione; forse è dai tempi di Galileo che a uno scrittore italiano non riusciva così rapidamente un esperimento.  

Scurati scrive: "Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via". Questa cosa forse ormai è più curiosa che importante; ma resta parecchio curiosa. Pensate a quante cose aa Meloni ha dovuto rinnegare per montare sulla seggiola dov'è adesso. Parlava di uscire dall'Euro, e ora fa carte false per ottenere i fondi UE. Faceva l'occhiolino a Putin, e ora è sdraiata sulla linea della Nato. Poi, certo, su tante cose è coerente; ma il sospetto è che se i sondaggi le dicessero che gli italiani vogliono più forza lavoro dai Paesi in via di Sviluppo, lei andrebbe ad abbracciare i migranti sulle spiagge, è fatta così. Non dico che rinnegherebbe sua madre, o perlomeno non riesco a immaginare una situazione in cui rinnegare sua madre potrebbe darle un vantaggio. Di parole ne ha dette tante, tutti ne dicono tante, ma ce n'è una sola che non riesce a pronunciare anche se le converrebbe da tutti i punti di vista, e quella parola è A....

An.....

Antifa....

Niente, non ce la farà. Tizi apparentemente più scafati di lei ce la fecero; bisogna anche ammettere che sulla seggiola ci si è seduta lei, e non loro. 


Comments (13)

Franco Battaglia wrote ...
La aspetto il 25 la Meloni, a bofonchiare qualcosa tipo "sono antistragista", ma con la giacchetta in testa così magari sembra chissà che..
4/23/2024, 4:27:00 PM

atlantropa wrote ...
Il cristallo chissà. Intanto procederei d'urgenza a reincollare cocci aguzzi di cocuzza, se ne rimangono.
4/23/2024, 3:24:00 AM

Leonardo T wrote ...
Neanche a farlo apposta, proprio stasera a 100 minuti raccontavano di quando gli assessori di Fratelli d'Italia partecipavano agli eventi di Dugin (e di come Sangiuliano disdette una partecipazione proprio all'ultimo momento, rivelando almeno nell'occasione una certa chiaroveggenza).
4/23/2024, 1:15:00 AM

La Ballerina della Spada wrote ...
In effetti dovremmo smettere di guardare al fascismo e a fenomeni politici di 100 anni fa, concentrandoci piuttosto sul presente.
In questo momento abbiamo un capo di stato in Europa Orientale che guida il proprio paese in maniera autoritaria secondo i principi di Dio, Patria e Famiglia.
Molti esponenti del suo partito hanno teorizzato che tale paese è stato umiliato da una pace ingiusta e che ha diritto al proprio Spazio Vitale; il paese in oggetto ha dunque prima organizzato una serie di piccoli conflitti locali con lo scusa di proteggere minoranze linguistiche e due anni fa ha scatenato un'aggressione più ampia con lo scopo di sottomettere un popolo di Untermenschen.
Attualmente il capo di stato in oggetto è aduso tuonare contro le plutocrazie occidentali, promettendo l'uso di mirabolanti armi segrete nel caso non gli fosse permesso di sottomettere gli Untermenschen onde dare Spazio Vitale al proprio popolo, fondando un Terz... pardon... Secondo Impero.
Considerato che il Nazifascismo è ormai morto e sepolto, che nome potremmo dare a questa nuova linea politica? 🤔
E soprattutto: ci dobbiamo preoccupare, oppure sarà solo qualche cristallo infranto?
4/22/2024, 10:01:00 PM

Davide Buttazzoni wrote ...
Caro Leonardo,

io invitavo appunto a smettere con il palleggio: siccome sono passati cent'anni, è ora di lasciare cose come fascismo e stalinismo al lavoro degli storici, che possono dedicarsi con calma a trovare le ragioni dell'uno e dell'altro.

La Schlein è estranea al comunismo e la Meloni - che rappresenta un partito, nato dalla dissoluzione di un partito, frutto della fusione di due partiti, uno dei quali erede di un partito fondato da un personaggio di secondo piano della Repubblica di Salò - è un normale politico conservatore.

Nessuno nega che i fascisti abbiano ucciso Matteotti, e non si può escludere che l'ordine sia venuto da Mussolini; secondo me è improbabile: il colpo era troppo scoperto e infatti il regime è stato sul punto di crollare. Il discorso del 3 gennaio viene pronunciato sei mesi dopo il delitto; semplicemente, come in altre occasioni, il duce è stato abile e fortunato nell'approfittare delle circostanze.

Se negli anni Settanta avessero fatto la rivoluzione comunista, forse Sofri avrebbe tenuto una concione machiavellica in Parlamento, e sicuramente Marino non sarebbe finito a friggere pastelle, ma io non credo che lo Stavrogin pisano abbia ordinato di uccidere Calabresi.
4/22/2024, 9:27:00 PM

Leonardo T wrote ...
– Questo eterno palleggiare per cui se a uno di destra rimproveri il fascismo allora devi rimproverare lo stalinismo a sinistra è sempre più ridicolo. La Schlein non è mai stata stalinista, fa parte di un partito fusione di un partito erede di un partito erede di un altro partito che ha cominciato a prendere le distanze dallo stalinismo cinquant'anni fa, e nel frattempo abbiamo a palazzo Chigi una che non ha mai rinnegato di portare la borsa di Almirante. Avete rotto er ca'.

– Mussolini si è preso la responsabilità politica del delitto in parlamento. Probabilmente è stato anche l'oggettivo mandante. L'unico sistema per difenderlo sarebbe sostenere che Dumini aveva capito male, il che richiede questo sforzo di fantasia per cui uno si mette a organizzare un sequestro sulla base di una vaga sfuriata del suo boss. Il quale boss comunque ha continuato a pagare Dumini e a tirarlo fuori da guai, insomma lo ha coperto. Avete rotto er ca' anche su questo argomento: i fascisti hanno ucciso Matteotti, Mussolini glielo ha ordinato più o meno esplicitamente ed è rimasto soddisfatto del risultato.
4/22/2024, 7:34:00 PM

Leonardo T wrote ...
Tutti i berlusconiani hanno manifestato a turno simpatia per Putin; persino durante la campagna elettorale lei ci andava molto piano ad avallare le sanzioni Nato
4/22/2024, 7:28:00 PM

Davide Buttazzoni wrote ...
Potrebbe essere stata un'iniziativa autonoma di gregari zelanti, desiderosi di segnalare la propria fedeltà alla causa; oppure può darsi che l'ordine venisse in effetti da Mussolini, ma che fosse inteso a un'azione solamente intimidatoria; oppure può essere che Dumini e compagni abbiano agito per uccidere, e su diretto mandato del duce. Il caso Sofri insegna come sia difficile ricostruire con certezza le responsabilità materiali in contesti simili.
4/22/2024, 6:05:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
In che senso non sarebbe acquisito il fatto che Mussolini sia il mandante dell'omicidio Matteotti?

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Discorso_di_Benito_Mussolini_del_3_gennaio_1925
4/22/2024, 4:46:00 PM

giuspe wrote ...
potrebbe prendere esempio da Fonzie, e dichiararsi "non pro-fascista"

https://youtu.be/CvdY3HfepOo
4/22/2024, 3:03:00 PM

.mau. wrote ...
sicuro che aa Meloni fosse proPutin? ho riletto https://www.editorialedomani.it/politica/italia/quando-giorgia-meloni-stava-con-putin-w72j6i7i ma mi pare che più che altro si lamentasse perché andare contro la Russia faceva male al Made in Italy. D'altra parte doveva anche differenziarsi da Salvini...
4/22/2024, 10:07:00 AM

Diego wrote ...
Certo. D'altra parte la costituzione italiana è basata sulla dekulakizzazione, non sull'antifascismo.
4/22/2024, 8:45:00 AM

Davide Buttazzoni wrote ...
Il fatto che Mussolini sia stato il mandante dell'omicidio Matteotti non è un dato acquisito (caso Sofri docet).

Pretendere dalla Meloni esplicite abiure è un ricatto morale, cui lei fa bene a non cedere (anche se obiettivamente non le costa molto). E poi è insensato: sarebbe come chiedere conto alla Schlein della dekulakizzazione; Berlusconi faceva cose simili, ma appunto era un demagogo.

4/22/2024, 7:35:00 AM

Alla presidente dei post-servi

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L'Italia ha sospeso i fondi a Gaza,
tu no. 

Presidente Giorgia Meloni,

devo confessare che avevo basse aspettative, e tuttavia.

Da un tweet del suo ministro degli esteri di venerdì scorso (venerdì scorso!) scopro che l'Italia non sta più assolvendo ai suoi doveri di solidarietà nei confronti della popolazione palestinese – gli aiuti all'UNRWA sono "congelati" non si sa bene da quando, forse da cento giorni. Nel frattempo la striscia di Gaza è stata quasi completamente rasa al suolo: le vittime dei bombardamenti e dei combattimenti sono più di ventimila, in gran parte civili (lo stesso esercito israeliano riconosce che Hamas è ancora operativo). Intere famiglie sono state spazzate via dalla guerra; gli israeliani ostacolano l'accesso di aiuti alimentari e sanitari a Gaza e venerdì abbiamo scoperto che comunque tra quegli aiuti nulla più viene dall'Italia.


Il blocco degli aiuti quindi sarebbe persino precedente al cosiddetto scandalo UNRWA, ovvero alla scoperta che alcuni dipendenti UNRWA avrebbero collaborato agli eccidi di Hamas del 7 ottobre scorso; il che sarebbe gravissimo se si potesse dimostrare. Senz'altro ci tiene molto il governo israeliano: probabilmente è un modo per spostare l'attenzione dalla sentenza preliminare della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja, che rappresenta già una severa censura del comportamento assunto dall'esercito israeliano in questi mesi nei confronti della popolazione civile della Striscia. Ma prendendo anche per vero quel che avrebbero confessato dodici dipendenti su tredicimila (interrogati dall'intelligence israeliana e dallo Shin Bet); considerata la penetrazione capillare di Hamas nella società gazawi, un numero così esiguo di sospettati è quasi un'indiretta conferma dell'autonomia dell'UNRWA rispetto ad Hamas.

Insomma qualsiasi governo sovrano attenderebbe prima di prendere per fondate le accuse mosse da Israele all'UNRWA, ma per il nostro governo il problema non si pone: a quanto pare i fondi li avevamo sospesi già, molto prima che qualche nostro importante alleato ci imponesse di farlo. O forse ce l'hanno imposto prima, come fanno i padroni ai servi un po' rintronati e noi questo siamo evidentemente, presidente. Altri governi, in queste ore, stanno mostrando un atteggiamento meno servile e più consono alle rappresentanze democratiche di Paesi sovrani: la Spagna, l'Irlanda, non stanno sospendendo gli aiuti, nemmeno la Scozia: noi sì. 

Presidente Meloni: il sospetto di essere cittadino di un Paese che non stava facendo praticamente nulla per evitare un genocidio lo nutrivo anche prima di venerdì; ma non immaginavo in che misura lei, in che misura noi fossimo già complici. Il nostro sostegno a Israele, mai così esplicito, è un incoraggiamento a proseguire nella direzione in cui sta andando, e la direzione in cui sta andando non è solo quella di una catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza. È anche un disastro morale per Israele, e per la complessa e struggente storia che rappresenta.   

Presidente Meloni, so che senza essersi mai definita fascista, non è mai nemmeno riuscita a dichiararsi antifascista – nemmeno adesso che ormai ha vinto tutto quello che poteva vincere, e nessuno può più scavalcarla: nemmeno adesso. E va bene. I fascisti si sa, facevano i gradassi in tempo di pace; quando scoppia la guerra annusavano il vento per capire dove stesse passando il sedere del più forte, e lì si attaccavano. Lei in teoria non fa così, lei è post. 

Io, l'avrà capito, non ho nessun rispetto per il partito che lei dirige, per la storia che c'è dietro, per il suo Almirante e il suo Berlusconi. Il giorno in cui ha vinto le elezioni è per me uno dei momenti più bui della storia della Repubblica. E però anche in quel momento mi restava la curiosità: cos'avrebbe fatto una gregaria di formazione, nel momento in cui saliva sul gradino più alto? Avrebbe forse scoperto la sua personalità, svelato finalmente un pensiero autonomo, qualcosa di simile a una volontà propria? Quanto meno me l'auguravo, sarebbe stata una bella sorpresa per tutti. E invece non c'è niente da fare: eccola al postservizio dei primi che le hanno mostrato i muscoli. 

Io non sono veramente nessuno e questo mio sfogo non è un granché, ma confesso che mi piacerebbe che le mie parole in un qualche modo si scavassero un sentiero tra la selva retorica che la circonda, e la pungessero in una qualche regione dove altre persone hanno una coscienza. Lei i palestinesi li conosce, è stata a Betlemme; quando Renzi era al governo chiedeva i Due Stati per Due Popoli: ora vede un popolo affamare l'altro e gli dà una mano. E quando al prossimo comizio ciancerà di orgoglio nazionale, di sovranità e di altre sciocchezze, lo so che è impossibile, ma vorrei che un poco si vergognasse, sarebbe ora: per lei e per noi. Postservi, non siamo altro che postservi: il postpadrone ordina e lei ha già eseguito. 

Comments (1)

mauro wrote ...
Come si usava decenni fa: "sono pienamente d'accordo con il compagno che è intervenuto prima di me..." Si, sono d'accordo con le cose che hai scritto, e credo giusto anche solo condividerlo.
1/30/2024, 11:57:00 AM

Il Ponte sullo Stretto è un fake (almeno su facebook)

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A proposito del Ponte sullo Stretto, la cui erezione ormai è imminente (non sto nella pelle), non avrei nulla da aggiungere a quel poco che ho scritto: senonché ho trovato una di quelle immagini che valgono davvero le proverbiali mille parole. Eccola qui dalla pagina Facebook di cui tutti stanno parlando: Ponte sullo Stretto di Messina.


Chissà se l'hanno fatta con un'AI – perché sembra più una fiaccolata che un'insurrezione – d'altro canto parliamo di una pagina amatoriale, mica si può pretendere una qualità professionale. In ogni caso mi sembra che il senso sia chiaro: gli italiani che stravedono per le grandi opere all'estero, appena si prova a farne una in Italia si mettono a protestare, maledetti provinciali. Ora, questo in generale potrebbe anche essere vero.

Ma nel caso del Ponte è una sciocchezza.

È esattamente la sciocchezza che cercavo di spiegare un anno fa, ma davvero non l'ho mai trovata esposta con tanta sfacciata chiarezza come nei meme di questa pagina Facebook. Una sciocchezza che è una specie di tappa obbligata per chiunque voglia sostenere non solo che il ponte sullo Stretto è fattibile, ma lo è in virtù del progetto approvato da un governo Berlusconi ormai vent'anni fa. Ma se quel progetto fu approvato, perché il ponte non c'è? In fin dei conti di governi Berlusconi ce ne fu più d'uno, e a parole erano tutti assolutamente convinti che il Ponte bisognava farlo, e bisognava farlo con quel progetto. 

Ciononostante il ponte non si è fatto. Perché?

Perché gli italiani non lo vogliono! Maledetti ingrati! Li vedete nella seconda immagine, con le fiaccole, pardon, torce? Non lo accettano proprio! Si mettono di traverso, lo boicottano, votano partiti antiponte, è una vergogna. Per fortuna che ci sono coraggiose pagine facebook amatoriali come Ponte sullo Stretto di Messina, che cercano di cambiare questo atteggiamento pubblicando informazioni assolutamente non di parte e simpatici meme come questo. Certo. 

Salvo che appunto, è una sciocchezza.

Non esistono italiani con le torce che non vogliono il ponte sullo Stretto. Ok, qualche manifestazione c'è stata, ma nulla di paragonabile all'esempio che tutti hanno in mente: i No Tav della Val di Susa. Quelli esistono e combattono contro un progetto concreto con pratiche di lotta a volte altrettanto concrete, da trent'anni e più. Non è difficile dimostrare come la loro ostilità abbia realmente rallentato la realizzazione di un'opera che (a differenza del Ponte) era considerata prioritaria dalla UE. Per contro, un movimento No Ponte, se pure esiste, è stato fin qui marginale; non ha bloccato nessun cantiere anche perché fin qui non c'è stato nulla da bloccare. Il fatto che po' di italiani, come me, manifestino un cauto scetticismo ogni volta che un governante tira fuori il Ponte non ha mai realmente impedito a nessun governante di fare il Ponte. Se il Ponte non si è fatto comunque, è stato per altri motivi: il primo che mi viene in mente è che forse non esisteva ancora la tecnologia per realizzarlo in sicurezza, ma può darsi che io sia il solito malfidato. Comunque no, gli "italiani" non seguono il dibattito sul Ponte con le torce in mano: siamo lì in attesa tranquilli, un po' scettici, che chi ha promesso più volte castelli in aria ce li costruisca. Siccome abbiamo pagato (e continuiamo a pagare), sarebbe il minimo.




***

La pagina Ponte sullo Stretto di Messina non esiste da molto – mi sembra di essermela trovata per la prima volta in bacheca l'estate scorsa. Faccio fatica a ricordarmi con precisione perché come molte pagine facebook, vive in un eterno presente: scrive più o meno sempre le stesse cose, con infinite variazioni minimali sullo stesso tema. Ogni post che pubblica contiene quasi tutte le informazioni fondamentali (il progetto del ponte è ottimo, ce lo copiano all'estero, se all'estero li fanno e qui da noi no è colpa di voi miscredenti), per cui letto il primo, li hai letti quasi tutti. Pubblicare un contenuto al giorno è già complicato in generale, figuratevi per qualcuno che ha deciso che ogni giorno scriverà più o meno la stessa cosa su un Ponte che per ora nemmeno esiste. Per cui a volte ai redattori non resta che attaccarsi ai commentatori ostili, come i cani che fanno chiasso intorno alla loro coda; rispondiamo a Caio73 che dice che una campata così lunga non può reggere il vento, ebbene no, il Messina Type Deck ha già dimostrato di reggere a tot venti alla tale velocità, bla bla, io non è che possa fingere più di tanto di capire cosa stanno dicendo, non sono un ingegnere. 

Sono un povero prof di geografia, per cui almeno una volta li ho beccati a scrivere un'imprecisione geografica (i giapponesi non avevano voluto mettere la ferrovia nell'Akashi perché non ne avevano bisogno). A giudicare dalla quantità dei traghetti nella stessa zona, è difficile credere a una cosa del genere. È molto più probabile che i progettisti non abbiano inserito la ferrovia perché non era sicura, del resto durante la costruzione un terremoto spostò i pilastri di quasi un centimetro. L'Akashi, ricordo, è stato per più di vent'anni il ponte a campata unica più lungo del mondo, e la campata in questione non arrivava a 2000 metri, mentre per arrivare dalla Calabria alla Sicilia ne servono 3000: è vero che l'ingegneria fa progressi, ma per vent'anni non ne ha più concretamente fatti. Poi l'anno scorso finalmente un ponte sui Dardanelli ha sorpassato il record dell'Akashi: di 32 metri. Il ponte sullo Stretto dovrebbe superarlo di altri mille. A questo punto di solito qualcuno obietta che siamo andati sulla Luna, il che è fantastico, però ci abbiamo messo tanti tentativi, abbiamo speso tanti soldi, dopodiché non è che siamo andati subito su Marte: i progressi tecnologici non si possono dare per scontati. Tra l'altro di che progressi tecnologici stiamo parlando, se il progetto per il Ponte continua a essere quello di vent'anni fa? Forse nel frattempo davvero unire Calabria e Sicilia potrebbe essere diventato ingegneristicamente più facile, ma il progetto rimane lo stesso, perché? La pagina Ponte sullo Stretto non spiega il perché. 



Una spiegazione l'ha proposta Report nella puntata della scorsa settimana: il progetto deve rimanere lo stesso perché è quello di Webuild (ex Impregilo). Salvini l'ha imposto per decreto: se si volesse cambiare il progetto, bisognerebbe fare una gara, ma se si facesse una gara, siamo sicuri che Webuild la vincerebbe? Evidentemente Salvini non ne è sicuro; ma Webuild non è che può essere messa alla porta, c'è ancora in corso una lunga vertenza giudiziaria, ci sarebbero penali miliardarie da pagare, tanto vale farle costruire il ponte, e poi chi vivrà vedrà. È una conclusione a cui arrivano quasi tutti quelli che stanno un po' nella stanza dei bottoni, compresi quelli che anni prima avevano criticato il ponte: Salvini, Renzi (i grillini no, ma forse non hanno avuto il tempo). Si vede che Webuild in quella stanza possiede un bottone più grosso di altri.

Sul piano della comunicazione, viceversa, c'è ancora qualcosa che si può migliorare. Dopo la puntata di Report, la pagina indipendente Ponte sullo Stretto ha subito pubblicato un post sugli errori di Report. Report di errori ne fa spesso, però sono professionisti: non è che che lanci l'amo e loro tirano fuori la lingua. Ci hanno messo pochi minuti a notare che il contenuto della pagina indipendente Ponte sullo Stretto era stato rapidamente diramato a tutti gli organi di stampa, e da chi? Da un PR di Webuild. "Una pagina Facebook indipendente con alle spalle un’agenzia di comunicazione internazionale?" Ma chi l'avrebbe detto mai! Sembrava così amatoriale...

Attaccare Report non è un gesto senza conseguenze. Nel giro di qualche ora la pagina è stata sospesa da Facebook, probabilmente per eccesso di segnalazioni. Poi è tornata on line; nel frattempo Report aggiungeva un poscritto al suo comunicato: "Dalle prime verifiche effettuate risulta che SEC & Partners si è limitata a segnalare un articolo, reperito nel web, che fornisce informazioni sull’opera, ma che non ha, né ha mai avuto, alcun rapporto con la pagina Facebook “Ponte sullo Stretto di Messina”, come gli stessi amministratori della pagina hanno peraltro già dichiarato con un post successivo". E noi ci crediamo. Perché no? Se dobbiamo credere che vent'anni fa esistesse un progetto per una campata unica che in un colpo solo superava del 50% il record mondiale, un ponte all'avanguardia che non è stato realizzato malgrado gli sforzi dei governanti, dei lobbisti e dei costruttori, a causa del maledetto provincialismo italico, perché non dovremmo credere che un paio di ragazzi abbiano deciso di passare il tempo a scrivere ogni giorno un contenuto a favore del Ponte sullo Stretto, su una pagina Fb che si chiama Ponte sullo Stretto? Chi di voi, avendo studiato ingegneria e quel tipo di cose, non amerebbe passare il tempo a scrivere più o meno le stesse cose su un ponte che nel frattempo nessuno sta costruendo? io non so davvero perché invece mi sono messo a scrivere di canzoni dei Beatles, o santi del calendario, quando avrei potuto divertirmi molto di più scrivendo tutti i giorni che i più lunghi ponti del mondo sono tutti "Messina Type". 




Scrivono proprio così: dovete infatti sapere che William Brown, l'ingegnere che concepì l'ambizioso progetto che Salvini ha deciso di riprendere senza cambiare uno strallo, ebbene in quell'occasione avrebbe disegnato un avveniristico impalcato aerodinamico che da quel momento sarebbe stato usato in tanti altri megaponti, e che viene generalmente chiamato Messina Type Deck, l'impalcato tipo Messina. Vi rendete conto? Il ponte sui Dardanelli ha il Messina Type Deck; il ponte di Xihoumen ha il Messina Type Deck: starebbero tutti copiando un ponte che non esiste, e ricordo che non esiste esclusivamente a causa dello scetticismo oscurantista di noi poveri italiani. Non ci credete? Googlate, bingate Messina Type Deck...

...ops, troverete solo comunicazioni della Webuild. O della pagina Ponte sullo Stretto. Curiosissima coincidenza. Su queste pagine c'è scritto che il ponte sui Dardanelli ha il Messina Type Deck, il che non è improbabile visto che al progetto collaborò lo stesso Brown; ma per ora non ci sono pagine in turco che citino il Messina Type Deck riferendosi al ponte sui Dardanelli (o pagine in cinese che citino il Messina Type Deck riferendosi al ponte di Xihoumen). Anzi Bing dice proprio che l'impalcato di questi due ponti è diverso, ma non mi fido molto di quello che dice Bing. E non sono un ingegnere, ricordo: per cui non ho motivo di dubitare che l'impalcato di questi lunghissimi ponti ricordi, o sia ispirato, al progetto del Ponte sullo Stretto. 

Sono però un comunicatore, magari amatoriale, ma in tanti anni qualcosa l'ho capito, e credo di poter concludere che l'espressione "Messina Type Deck" è tipica della comunicazione corporate di Webuild. È una cosa che usano soltanto loro, con una piccola, stranissima eccezione: la pagina Facebook Ponte sullo Stretto di Messina. Che però dice di essere una pagina indipendente. Non credo che potrò mai dimostrare il contrario. Nemmeno ci provo. 

Resto così, scettico, con la mia fiaccola in mano, a domandarmi: ma se il progetto era così buono, perché il ponte non l'hanno già fatto? E perché hanno bisogno di convincerci in questi modi così contorti? E se davvero la pagina facebook è indipendente, perché non c'è verso di capire chi la gestisce? Davvero: non c'è scritto da nessuna parte. Dicono che sono indipendenti, e non dicono chi sono. Magari ho cercato male, purtroppo anch'io sono un amatore, non è che posso stare tutta la notta a googlare. Ma credo che il modo migliore per convincere i propri detrattori, e anche i propri follower, sarebbe metterci la faccia. Eccoci, ci chiamiamo così e così, siamo laureati in ingegneria qui e qui, non abbiamo conflitti di interesse, eccetera eccetera. Ci vorrebbe così poco. Io mi chiamo Leonardo Tondelli, insegno italiano storia e geografia, non ho mai lavorato per la Webuild, vedete? Bastano due righe. Anche una sola. 
Comments (1)

La Ballerina della Spada wrote ...
Personalmente, io non vedo l'ora che questo ponte inizino a costruirlo.
Non vedo l'ora di svegliarmi una mattina e... sono 6 mesi che i lavori di costruzione procedono.

La vita è così breve per combattere contro i mulini a vento.
Se effettivamente 3000 m di campata non sono un problema, non dimostratecelo con le parole, ma coi fatti: costruite il ponte e smettete di dire che vi stiamo impastoiando.

Ho messo la sveglia: primo gennaio inizio lavori.
Ho messo una seconda sveglia: a giugno, controllare come procedono.

La palla è nel campo dei costruttori: smettetela di frignare e costruite.
12/2/2023, 6:56:00 PM

Femminicidi ne avremo sempre

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Istat.it

– Dopo anni che parliamo di populismo, rinfacciandocelo a vicenda, proviamo a essere più precisi: usare i fatti di cronaca per imporre determinate priorità è populismo attivo (ad es.: vuoi imporre un inasprimento dei controlli e ti inventi un'emergenza rave). Lasciare viceversa che i fatti di cronaca dettino le priorità è populismo passivo. Il primo lo puoi fare se controlli i media, o se sei controllato dalla stessa proprietà che controlla gran parte dei media. Il secondo lo fai se ormai stai nell'angolino e l'unico modo per farti sentire fuori dal ghetto è combattere le battaglie che gli altri vogliano che tu combatta; ovviamente le perdi, o se le vinci, altri se ne prenderanno il merito (la Schlein chiede l'ora di educazione affettiva; aa Meloni ce la darà, ringrazieranno aa Meloni).

– I fatti di cronaca sono emergenze percepite. Un cane morsica un bambino e improvvisamente è emergenza cani mordaci. Non significa che non possa veramente esserci una recrudescenza di morsicamenti, ma è un'evenienza irrelata; i media semplicemente registrano che i bambini morsicati funzionano, e si mettono a cercare altre notizie simili. C'è un'emergenza femminicidio in Italia? Statisticamente si fa una certa fatica a dirlo. Quel che è sicuro è che a ogni femminicidio esplode un boato di reazioni che ci coinvolge tutti per diversi giorni, e questo ai media indubbiamente interessa. Si stringe ogni volta un'alleanza sempre meno precaria tra femminismo e cronaca nera; per un po' sembra che parlino degli stessi contenuti e con la stessa retorica. 

– Capisco che nessun professionista della politica oggi possa ignorare i fatti di cronaca nera, e rifiutarsi di cavalcarne l'ondata quando arriva – anche perché l'alternativa sarebbe lasciarsi travolgerne. Credo ugualmente che la differenza tra populismo e politica sia la capacità di distinguere tra singoli fatti di cronaca ed emergenze sociali. Lo strumento che ci consente di percepire le emergenze è la statistica, e la statistica parte ovviamente dal conteggio dei singoli episodi. Ma per essere una buona statistica, deve raccoglierne tanti, il più possibile; mentre se lavora su campioni ridotti, rischia più facilmente di essere una statistica tendenziosa e cattiva. Se per assurdo riduciamo il campione a un singolo fatto, la statistica non ci dice più niente. Ovvero: il singolo fatto di cronaca ha un significato politico tendente allo zero. Di fronte al singolo fatto di cronaca, i politici dovrebbero alzare le mani come i fisici quantistici al cospetto di una singola particella.

Istat.it

– I fatti di cronaca, quando sono tragici, possono ispirare arte e letteratura e colpirci con la stessa forza anche ad anni di distanza. Ma restano fatti di cronaca, episodi isolati in cui il caso gioca un ruolo importante. Se una farfalla non avesse battuto le ali quella sera Giulia Cecchettin forse non sarebbe uscita con l'ex, oggi sarebbe viva, noi non la conosceremmo, e la questione della violenza di genere sarebbe ugualmente grave. Possiamo non darci pace al pensiero, possiamo continuare a domandarci perché è successo quello che è successo, ma non lo sapremo mai, perché nessuno strumento può darci la risposta a un singolo perché. Possiamo senz'altro piangere, chi vuole può pregare. Ma dovremmo resistere all'impulso di fare politica in quel momento: formare un involucro di rispetto, di raccoglimento, che sospenda il dibattito, anche solo per quel paio di giorni necessario a evitare che il lutto dei famigliari diventi un video virale, che sui social si scateni la gara tra prefiche professioniste e aspiranti tali; che ideologi laici scoprano senza neanche accorgersene le proprietà purificatrici dell'esame di coscienza e propongano a tutti i maschi di confessare i peccati di pensiero o di omissione, che i professionisti della politica sentano la necessità di proporre soluzioni rapide e risolutive. Anche perché...

– Nel 90% dei casi queste soluzioni rapide e risolutive prevedono un intervento della scuola, l'unica entità del resto che si possa prestare a qualsiasi intervento a costo zero. Insomma cosa insegni tu oggi, geografia? matematica, storia dell'arte? Nessun problema, facciamo un consiglio di classe straordinario, scriviamo un "progetto" e tra una settimana comincerai con tutta la tua competenza e professionalità a spiegare ai ragazzi come non femminicidiare quando sei grande. Funzionerà senz'altro, perché "farà media", mica come le prove Invalsi. Ora, mi dispiace contraddire tra l'altro una delle artiste viventi che più ammiro al mondo, ma è una cazzata. L'educazione all'affettività la facciamo già, gli interventi con gli psicologi li facciamo già, possiamo farne di più, ma dare i voti su queste cose significa invitare i ragazzini a perfezionare eventuali atteggiamenti manipolatori. È davvero così difficile capire che i ragazzi, a scuola, tendono a restituire agli insegnanti quello che gli insegnanti si aspettano da loro? Se propongo loro di scrivere, ad esempio un racconto dell'orrore (dopo avergli mostrato una serie di strumenti per scriverli), essi cercheranno di scrivere il racconto dell'orrore che spaventi il loro insegnante. Se gli chiedo di farmi un tema su quanto è sbagliato picchiare le donne, loro ne scriveranno di bellissimi che mi commuoveranno. Questo significa che abbiano acquisito una maggiore maturità emotiva? No, significa semplicemente che hanno capito come si commuove un prof di mezza età con un po' di retorica, in questo caso femminista, poi magari scoppia una guerra e tutti a scrivere temi su quanto è bella la pace. Alcuni di loro magari ci prendono gusto e poi da grandi useranno le competenze acquisite per manipolare famigliari e amanti. L'educazione affettiva si fa in altri modi; non pretendo di conoscerli, ma credo che un passaggio fondamentale la scuola italiana lo abbia capito già tanti anni fa, ed è quello di mettere coetanei e coetanee di fianco, sugli stessi banchi. Questa coabitazione funziona meglio di centinaia di lezioni teoriche su quanto è sbagliato picchiare le ragazze; non a caso è uno degli aspetti della scuola pubblica che ogni tanto qualche riformatore vorrebbe superare perché in effetti, sì, le classi monosex da un punto di vista meramente formativo sono più efficienti. 

– Ma se a scuola facciamo già tante cose, perché il numero dei femminicidi non cala? Beh, un po' cala. Sì, ma non abbastanza: ovvero, meno di quanto calano gli altri omicidi. L'emergenza sarebbe questa. Allora, io non so il perché. Ho qualche esperienza, ma non abbastanza da montare in cattedra. So quanto fosse facile, in passato, assumere atteggiamenti che oggi riteniamo abusanti e che quando ero giovane io (non tantissimo tempo fa) erano normalissime scenate di gelosia. Ricordo che a vent'anni la rottura di una relazione comportava una sofferenza che nessuno mi aveva educato a gestire, e che portava anche individui sostanzialmente inoffensivi come me a gesti di idiozia inconcepibile, cose per le quali proverò vergogna finché campo – ormai posso dirlo, visto che a trent'anni di distanza la vergogna non si è nemmeno dimezzata. Ma che a muovere i miei passi in quei momenti fosse il Patriarcato, ebbene no, non riesco a dirlo. Quel che mi schiantava era piuttosto che il Patriarcato non funzionasse più, che le ragazze si sentissero già in diritto di sganciarmi senza che io potessi far valere nessun argomento. Può darsi che il numero di femminicidi non si stia abbassando proprio perché c'è una lotta in corso. Sarà ancora molto lunga e non ho grandi idee su come combatterla; esami di coscienza collettivi non mi sembrano così efficaci; bei voti a chi scrive No Alla Violenza credo siano ancora meno efficaci. Dipende anche da cosa ci aspettiamo dalla vittoria: la riduzione a zero dei femminicidi? Non succederà mai, i fatti di cronaca ci saranno sempre e ci faranno piangere sempre. Di nessuno sospettate come di chi propone di eliminarli all'improvviso.  

Comments (1)

Davide Buttazzoni wrote ...
Il punto è sempre quello: l'intensificarsi del controllo sociale sui comportamenti individuali. E il femminismo (come l'antrazzismo, l'antiomofobia ecc.) è uno strumento di ricatto, potente perché umilia le persone nel profondo, che serve ad annientare ogni opposizione al controllo sociale stesso.

Ripetto alla rivoluzione dei costumi degli anni '70, questa è una controrivoluzione: basta pensare a come si è involuta la morale sessuale.

I perdenti hanno smesso di combattere per troppa civiltà, i vincenti sono vitali e volgari, come sempre sono i vincenti, e di certo non si impietosiscono di fronte alle statistiche, ai codici deontologici, agli argomenti razionali.

11/21/2023, 2:08:00 PM

Io sciopero quanto posso, finché posso, perché posso

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Domani venerdì 17 novembre, sarebbe stato difficile trovare una data più lugubre ma la scaramanzia rovina solo chi ci crede, io sciopero per otto ore, e spero anche voi. Magari qualcuno è curioso del perché, ebbene: io sciopero perché posso. È un mio diritto, ne approfitto. Potremmo anche finirla qui. Invece no, andò avanti: a questo servivano i blog, ad andare avanti fino a esaurimento della pazienza dei lettori. Domani sciopero perché:

– Scioperano le scuole e io ci lavoro, e sono stanco di sentirmi ogni giorno più povero mentre cercano di vendermi tablet e lavagne interattive (per quelle i soldi ci sono sempre) e mi tagliano le cattedre, i sostegni, i fondi per le supplenze brevi, tutte quelle cose che mi consentirebbero di fare davvero il mio mestiere e non passare il tempo a tappare i buchi dei tappi precedenti. Ma a parte questo:

– Sciopera il settore scuola, il mio comparto, ed è da anni che io me la prendo coi miei colleghi perché non scioperano abbastanza o aderiscono a scioperi civetta, scioperi ballerini promossi da sigle fantasma, scioperi farsa. Questo è uno sciopero compatto, promosso dalle principali sigle sindacali, e tiriamo una tendina pietosa sulla cosiddetta Cisl. Ma a parte questo:

Sciopera il mio sindacato, che non è immune da difetti ed errori e in tanti anni ne ha commessi tanti, ma è ancora il mio sindacato e io mi fido. Ma a parte questo: 

– Non mi piace la finanziaria del governo, anche se devo ammettere che poteva andare molto peggio, vista la feccia da cui provengono. No, chiedo scusa, non dovrei parlare in questi termini. "Provengono" implica che a un certo punto se ne siano andati e invece no, io questo governo continuo a vederlo galleggiare nella feccia. Dopodiché da gente di così pochi scrupoli, di scarsa nulla dirittura morale e di risibile cultura potevo anche immaginarmi una finanziaria più genuflessa ai padroni, e tuttavia non sarò io a tendere una mano a codesta gente, non è così che funziona la democrazia, finché c'è. Io la mano devo già tenderla agli ex grillini, credete non mi costi? Se voi volete aiutare aa Meloni e la sua corte dei miracoli, prego. Io sciopero. È un mio diritto. Ma a parte questo:

– Questa cosa di esser nato nell'unico Paese in Europa dove più o meno da quando mi sono messo a lavorare non è mai cresciuto il salario medio, capisco che non dipenda da un solo fattore ma da un complesso insieme di fattori, ma ugualmente non mi va più di tanto giù. E a proposito:

– Questa cosa che probabilmente non andrò mai in pensione, perché la dovrei prendere così sportivamente? Va bene, in pensione non avrò mai il diritto di andarci, ma di scioperare sì. E inoltre:

– Salvini si è molto arrabbiato e sta precettando alla cazzo; ora ditemi che questo non fa venire voglia di scioperare anche a voi? Io ne avevo già, di sicuro non me la stanno facendo passare. Ma più in generale:

– Quella storia del premierato, ora io lo so che probabilmente non ce la faranno neanche stavolta, visto che sono più sgarrupati del solito (ma lo stesso mi fa paura); lo so che rispetto a quegli improvvisati dei renziani almeno Meloni & co. sono coerenti, il desiderio di oltrepassare il parlamentarismo è una loro costante sin dal 1919; lo so che gli scioperi non sono lo strumento tecnicamente più preciso per protestare contro una riforma costituzionale; e però qui abbiamo già al governo gente che non sa cos'è il diritto allo sciopero: vogliamo anche dargli il premierato, e poi cosa? In attesa che salgano al balcone a spiegarci gli imperativi categorici e con chi belligereremo l'anno prossimo, io sciopero: giusto per ricordare a lorsignori che è un diritto, e che se vogliono togliermelo serviranno come minimo mazzate. E quindi, in definitiva:

– Io sciopero perché posso, davvero. Ho la sensazione che qualcuno questa cosa non la capisca, e non è la prima volta che gliela provano a spiegare. C'è una specie di analfabetismo selettivissimo che coinvolge gente che sui social e in tv ti spiega l'economia, ti spiega il mondo del lavoro, ti spiega la qualunque e poi al primo sciopero casca dal pero, non ne ha mai sentito parlare, è convinto che non sia un diritto, tra le altre cose ignora il concetto di riduzione del trattamento economico, di trattenuta insomma. Credono che siamo come i ragazzini che saltano scuola a gratis, ebbene no, no, no. Se questo fosse l'unico motivo per scioperare, sarebbe comunque un ottimo motivo: io sciopero perché me lo posso permettere, lavoro, produco, guadagno e sciopero, capito? E se non lo hai capito, chi ti ha venduto la laurea ti ha fregato, furbacchione. Certo, questo implica anche che:

– Io sciopero perché sono un privilegiato. Altri non se lo possono permettere. Non lavorano, o non lavorano e guadagnano abbastanza, e quindi non possono. Precisamente. E io sciopero anche per loro. Per quel che posso, finché posso, siccome posso, io sciopero. Spero anche voi. 

Comments (22)

Nadia da Lucca wrote ...
Secondo me tu non vuoi parlare con me: tu vuoi pavoneggiarti dinnanzi al WWW poiché sei un misero esibizionista.
Se tu avessi voluto veramente parlare con me, mi avresti scritto in privato.
12/10/2023, 8:58:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Invece si dà il caso che il mio scopo sia quello che questa conversazione venga zappata completamente, riportando lo stato dei commenti al 20 novembre 😜

Quindi potremmo parlare proprio di mestruazioni, che se non ben tamponate dànno* la sgradevole sensazione di avere del succo di pesca nelle mutandine.
Io uso la coppetta mestruale: è molto comoda, ogni tanto si va in bagno e si svuota tutto il contenuto nel water.

Di cos'altro potremmo parlare? La depilazione con lo zucchero! Tecnica che qui dove vivo io ** è diffusa fra le turche e debbo dire estremamente meno dolorosa della ceretta: se poi impari a fartela da te, va che è una bellezza!

Oppure vogliamo parlare della mia personale ossessione per avere i piedi sempre puliti e in ordine?

Il bello è che questo era un post sul diritto di sciopero, ma è diventato un guazzabuglio sul come Bokassa si scandalizzi con l'igiene intima 😀

*Ho messo l'accento sul verbo solo per dàre maggióre fastìdio, va bene?
** Spoiler: non vivo in Italia. Ciao, Pillon! Ciao Adinolfi! Ciao omofobi da operetta!
12/10/2023, 8:01:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Ah, misero Bokassa, lasso!
L'Italiano ti vien strappato di fra le grinfie e tu non puoi che versare calde lagrime traendo guai in guisa di colui che meglio avria fatto a non voltarsi indietro: "Mentre versan quest'occhi amari fiumi, rendetemi il mio ben, rendetemi il mio ben, rendetemi il mio ben, Tartarei Nuuuuuuu-mi"

Dimmi però solo una cosa.
Porti quel nome poiché come il Bokassa affricano a tutti vorresti mozzar lo capo a tondo?
12/9/2023, 8:43:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Il tuo volerti concentrare sul significante più che sul significato è affatto notevole.

Ma se i congiuntivi correggiuti generano in te roboanti orgasmi, allora è mestieri che tu corregga oltre, che ti pare di questo fragmento?

"Certo è un azzardo un po' forte, scrivere delle cose così, che ci son professori oggidì a tutte le porte"

E mentre tu rispuondi focalizzandoti sul significante, il bello in Ucraina prosegue.
12/9/2023, 8:08:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
12/9/2023, 7:21:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
12/9/2023, 6:35:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
12/8/2023, 8:34:00 PM

Leonardo T wrote ...
Tu passi, ti inventi dei fake, te li zappo via, provi ad attaccare bottone, non funziona, cerchi di fare la battutina, non fa ridere, correggi un congiuntivo, lo sbagli... come faccio a dirtelo in un altro modo, Bokassa? Hai rotterca'.
Questo non è un luogo pubblico, ma anche se lo fosse già da qualche anno sarebbe comparso un agente pubblico a dirti mi dispiace signore, ma tutti qui intorno sono d'accordo sul fatto che ha rotterca'. Non è gentile, non è piacevole, non è salutare nemmeno per te.
Non è tanto il tuo trollare, è che non ne sei capace. Sei scarso.
Accetta questa cosa, saluta e vai avanti.
Magari c'è qualcos'altro nella vita che sai fare bene, che ne so io? Il giardinaggio. Prova quello, staccati per favore darca'.
11/20/2023, 10:53:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Adesso però basta: cancello tutto e buonanotte, che per stasera ho qualcosa in programma.
11/20/2023, 8:54:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
11/20/2023, 7:56:00 PM

Bokassa wrote ...
"se ne deduce che il ristorante sia* un luogo pubblico"
Maledetto t9☺️
11/20/2023, 7:49:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
11/20/2023, 7:47:00 PM

Bokassa wrote ...
Infatti, esattamente quello che sostengo io. Io passo, commento in maniera civile, accetto la censura, anche se a volte non la comprendo, e leggo altri commenti per imparare nuove cose.

Nadia, "l'ha messo a* disposizione", ah già, tu scrivi come ti pare😉
11/20/2023, 7:24:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
11/20/2023, 7:20:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
11/20/2023, 7:16:00 PM

Leonardo T wrote ...
Ah hai messo il cartello nel cancello, sennò era pubblico, poveri scemi quelli che non lo mettono.
Sei quel tipo di persona che scrive su facebook che non autorizza facebook a pubblicare le sue foto, sei tu?
Non dedurre più niente, si vede che sei bravo a dedurre quanto sei bravo a trollare (non sei bravo a trollare, chi ti ha convinto del contrario ti stava prendendo in giro).
11/20/2023, 7:08:00 PM

Bokassa wrote ...
A casa mia, nel cancello, c'è scritto sia proprietà privata che attenti al cane. Decido io chi far entrare, se poi a qualcuno scappa la pipì, lo accompagno in bagno, non in soggiorno...

Non mi hai risposto, o forse si. Deduco quindi che questo sia un luogo pubblico dove si possono condividere idee, pensieri, proposte...
Se ti danno fastidio i commenti, fai un blog chiuso di soli testi (la maggior parte dei quali io apprezzo, sia chiaro...)
11/20/2023, 5:23:00 PM

Leonardo T wrote ...
Quindi a casa tua c'è scritto "non è un luogo pubblico", e se non ci fosse scritto saremmo tutti autorizzati a fare la pipì nel tuo soggiorno...
11/20/2023, 3:10:00 PM

Bokassa wrote ...
Mi scuso, dove sarebbe scritto che non è un luogo pubblico?
11/20/2023, 1:33:00 PM

Leonardo T wrote ...
Questo è un "luogo pubblico"? Cioè, sei convinto di essere al bagno?
Una curiosità: lo hai letto da qualche parte, di essere in un "luogo pubblico"?
Credi che un ente pubblico ci paghi per recepire gli interventi che ci infliggi?
Non hai veramente nient'altro da fare?
11/20/2023, 11:57:00 AM

Bokassa wrote ...
Io non foro proprio nulla. Siamo in un luogo pubblico e posto i miei commenti. Sei tu che le cancelli come sciocchezze, ma sappi che queste sono citazioni...
11/20/2023, 10:15:00 AM

Leonardo T wrote ...
Forare l'antispam è una tua ragione di vita?
Non è tempo di trovare qualcos'altro che le dia un senso?
11/20/2023, 12:06:00 AM

Siamo tutti Salvini (e sprofondiamo)

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Che Salvini troppo spesso twitti prima di pensare non lo scopriamo oggi – certo, un ministro che riesce a mettere insieme il Milan e una calamità naturale nello stesso messaggino segna comunque un record, qualcosa che vale la pena appuntarsi, anche solo per evitare che i posteri liquidino l'episodio come una leggenda: no, Maria Antonietta non disse mai quella cosa delle brioches ma sì, Salvini disse quella cosa del Milan. 

E potremmo andare avanti ancora un poco a prendercela con lui. Certo, potrebbe essere interpretato come un espediente per distogliere l'attenzione dalle responsabilità di una classe dirigente locale e sul suo ormai ottantennale modello di sviluppo, che in soldoni consisteva nel cementificare una palude sperando che andasse tutto bene. Non andrà tutto bene. Facile dirlo oggi – ma si poteva dire con una certa sicurezza vent'anni fa, e c'è invece ancora chi non vuole ammetterlo. Del resto in Emilia-Romagna lo sappiamo, sensibilità green e speculazione sui lotti edificabili vanno a braccetto, e Salvini non c'entra un granché: parliamo dell'avvoltoio che viene a vedere se nella catastrofe c'è qualcosa da guadagnarci, non dell'istrice che la catastrofe l'ha pazientemente scavata. 

Siccome comunque Salvini la gogna se la merita (non fosse altro perché dopo una settimana di alluvioni il governo non ha ancora varato lo stato di emergenza), propongo di farne almeno una figura sacrificale; di riconoscere nella sua colpa quella di tutti noi. Siamo tutti Salvini – certo, nessuno è Salvini quanto lui, ma siamo tutti un po' Salvini, ogni volta che commentiamo il disastro del giorno con una botta di benpensantismo e un colpetto di benaltrismo. Siamo tutti Salvini, sempre alla ricerca del primo facile colpevole, anche se non ci crediamo neanche noi: ma abbiamo un profilo pubblico, insomma non possiamo mica far finta di niente anche se non abbiamo niente da dire; vogliamo semplicemente far notare che ci siamo, ci preoccupiamo, invece di pensare ai fatti nostri o al Milan.  

Siamo tutti Salvini, nel senso che l'apocalisse ci troverà in mutande sul divano e contrariati perché insomma, certo, il settimo sigillo e i quattro cavalieri e tutto il resto, ma noi volevamo sapere chi vinceva la Champions. Siamo spettatori, da che siamo nati; da quando c'è internet siamo pure commentatori; di qualsiasi cosa succeda ci piacerebbe trovare un colpevole alla svelta, che sia un istrice o uno speculatore edilizio; così possiamo cambiare canale rapidamente e trovare un'altra cosa più interessante, le alluvioni non sono così interessanti. Siamo tutti Salvini perché, in definitiva, non tolleriamo che il mondo cambi. Benché il mondo cambi da sempre, e molti di noi vivano e lavorino da sempre immersi nelle correnti di questo movimento: lo stesso Salvini, in epoche più stabili si sarebbe ritrovato commesso viaggiatore. Proprio perché tutto cambia, in modi che per lo più non ci piacciono, S. si è ritrovato bello pronto il suo prodotto da smerciare, il suo malcontento quotidiano da assecondare. 

Siamo tutti Salvini ogni volta che ci guardiamo indietro come se indietro ci fosse un equilibrio che pensiamo di aver perso, un'età dell'oro che non tornerà mai, probabilmente a causa di un complotto di persone malvagie che ce l'hanno esattamente con noi. Siamo tutti Salvini, pronti a puntare il dito, verso chi? Non è così importante: l'essenziale è puntare, catalizzare l'attenzione e spostarla in un punto X che può cambiare a piacere – Putin può diventare in pochi mesi da alfiere dei valori tradizionali a orco assassino nemico dell'occidente. L'importante è puntare, magari non essere i primi a estrarre il dito perché poi tocca a te scegliere l'obiettivo e se non trovi il più adatto al momento rischi una brutta figura. Ma se calcoli bene i tempi, se sfoderi l'indice né troppo svelto né troppo tardi, qualche altro intorno a te ti avrà già suggerito una direzione, un obiettivo: a questo punto basta imitarlo, qualcun altro lo sta già imitando, e se in tanti puntano verso lo stesso obiettivo un motivo ci sarà: fino a quella volta, che prima o poi ci capita, quella volta in cui ti accorgi che tocca te, è su di te che stiamo tutti puntando. 

Comments (26)

Andapanda wrote ...
Per Eleonora: sante parole.
Per Anonimo e Guido: come in molti altri casi, il problema delle colpe o responsabilità di un'intera parte politica è che non possiamo sapere cosa avrebbe fatto di diverso la parte opposta (se non in situazioni che sono diverse per tempi, territori, risorse, ecc).
Per Leonardo: togli quell'apostrofo nell'ultima frase che non si può vedere :-)
5/21/2023, 8:46:00 AM

Eleonora wrote ...
Ma mi rendo conto di non aver risposto nel merito a Guido.
Se non fai quello che devi fare: è stato fatto tutto quanto, te lo dice una che sul territorio alluvionato imolese ci vive.
Se fai quello che non devi fare: a Spazzate Sassatelli non ci sono cementificazioni selvagge, nemmeno al Passo del Cavallo o in altri posti.

La verità è che quelli come voi si attaccano a qualunque scusa pur di non cambiare le proprie cavolo di abitudini, continuando a pretendere di inquinare come selvaggi e nonostante siano 30 anni che è stato dato l'allarme che un tale stile di vita avrebbe portato alle attuali conseguenze.
Vatti a rivedere quella famosa trasmissione con Piero Angela sui mutamenti climatici del 1988: i grafici mostrati mostrano pari pari quello che poi si è verificato a causa della gente che non ha voluto cambiare le proprie grasse ed inquinanti abitudini.

Continua dunque ad inventarti balle sul fatto che non ci sarebbero cose che in realtà ci sono e a negare l'evidenza dei cambiamenti climatici, ma non ti meravigliare poi se la gente si infuria con quelli come te: ci state uccidendo tutti!
5/19/2023, 6:46:00 PM

Eleonora wrote ...
Le opere di contenimento ci sono, solo che sono state pensate per le piogge del XX secolo, tanto è vero che si sono riempite molto rapidamente. Purtroppo negli ultimi giorni sull'Appennino Romagnolo è venuta giù la stessa quantità di pioggia che di solito cade in 3 mesi.
Quindi o gli italiani aprono finalmente gli occhi e si rendono conto che il cambiamento climatico esiste, traendone le necessarie conseguenze, oppure tutte le loro opere verranno spazzate via come rametti dal prossimo evento catastrofico.
Oggi è toccato alla Romagna... chi è il prossimo?
5/19/2023, 6:28:00 PM

Leonardo T wrote ...
Può essere "di centro, di destra e di sinistra", ma guarda caso ti attacchi solo quando succede in una regione governata da un centrosinistra (per la verità molto blando).
Che ne dici di un bel processo agli amministratori che hanno trascinato la Lombardia nel focolaio di pandemia più grave del secolo, che di morti ne ha causati migliaia? Non nascondiamo le loro responsabilità, coraggio.
5/19/2023, 5:35:00 PM

Leonardo T wrote ...
Cioè fare discussione è continuare a rispondere la stessa cosa all'infinito? perché non era una cosa originale nemmeno all'inizio.
Vuoi accusare il Pd? almeno preparati, cerca di capire che il problema è la cementificazione, non un po' di soldi non spesi e restituiti. Certo, poi tocca concedere che anche i partiti sostenuti da Libero avrebbero ugualmente cementificato (se non di più), e che al limite sarebbero stati più lesti a intascare.
La "pulizia dei fiumi", poi, cos'è? Sta un po' alle alluvioni come l'aspirina alle epidemie.
È una discussione inutile, condotta con argomenti sciocchi da interlocutori in malafede. Per un po' tolgo l'anonimato ai commenti.
5/19/2023, 5:32:00 PM

Guido wrote ...
Non so a chi tu ti riferisca. Mia idea è che chi non fa quello che deve fare (pulizia fiumi, assicurarsi vasche funzionino ecc.) e fa quello che non deve fare (cementificazione selvaggia, vicino ai fiumi..) si deve ritenere responsabile di quanto poi accade. Per me può essere di destra, di centro e di sinistra.

Nascondere le proprie responsabilità è da quaquaraqua
5/19/2023, 4:40:00 PM

Anonymous wrote ...
L'evoluzione dei reazionari nel corso dei decenni è qualcosa di fenomenale.
1963: a causa di lavori di costruzione fatti da arruffoni che non avevano tenuto conto delle perizie geologiche, crollò una parte del monte Toc, generando la tragedia del Vajont. A coloro che cercarono di porre l'accento sulle responsabilità della SADE e dei governi conniventi, si rispose di portare rispetto per i morti e di stare zitti.
Anni 90-00: varie alluvioni, frane di fango, altri eventi disastrosi generati dalla cementificazione del territorio. A chi accusò l'incuria, venne risposto che si trattava di eventi eccezionali ed imprevedibili.
Anni 10 e 20: periodi di siccità si alternano a fortissime precipitazioni che concentrano in poche ore la pioggia che normalmente cadrebbe in 3 mesi. A chi dice che forse sarebbe il caso di svegliarsi ed affrontare il cambiamento climatico da noi stessi generato, viene risposto che il cambiamento climatico non esiste ed è tutta colpa dell'incuria.
E' bello mettere a tacere la gente con una giustificazione vecchia di vent'anni: serve per evitare di cambiare le cose e questo ai reazionari piace tantissimo.
5/19/2023, 4:16:00 PM

Guido wrote ...
Chi non ha lavorato bene, che sia di destra o di sinistra, è giusto che si prenda proprie responsabilità
5/19/2023, 3:50:00 PM

Guido wrote ...
sia costruttiva.

Chi ha governato in Emilia Romagna negli ultimi 80 anni?
Sono in funzione i bacini? È stata fatta pulizia dei fiumi?
5/19/2023, 3:47:00 PM

Anonymous wrote ...
Lasciamo stare uova
galline e noccioline, e facciamo in modo Cerchiamo di fare in modo che discussione
5/19/2023, 3:44:00 PM

Anonymous wrote ...
Certo, certo...è colpa del twit..

Ora puoi andare anche tu a ritirare la tua nocciolina
5/19/2023, 2:55:00 PM

Anonymous wrote ...
Chi ha scritto è uno sciacallo con un'agenda politica; quel che ha scritto è il pelo dell'uovo mentre l'uovo è marcio e la gallina appestata. Chiaro così? Poi dai, il tuo dovere l'hai fatto, ritira la nocciolina.
5/19/2023, 1:37:00 PM

Anonymous wrote ...
https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/23_maggio_18/maltempo-in-emilia-romagna-il-veneto-salvato-dai-bacini-di-laminazione-ma-in-emilia-romagna-uno-su-due-non-funziona-2bd4714a-5fbe-4c8a-98f3-752b874d9xlk.shtml
5/19/2023, 12:21:00 PM

Anonymous wrote ...
Guarda nemmeno io leggo libero, ma non credo sia determinante chi ha scritto, ma se è vero quello che ha scritto, e se ci sono delle responsabilità. E se si potevano evitare dei morti.
5/19/2023, 12:20:00 PM

Anonymous wrote ...
Dai ma state a rispondere allo spammaro di libero
5/19/2023, 10:22:00 AM

Anonymous wrote ...
Le casse di espansione del Sillaro sono state realizzate vent'anni fa: chi ha detto che non esistono?
https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/suolo-bacino/sezioni/pianificazione/autorita-bacino-reno/psai/tavole-di-piano-sillaro/3ProgINT_Sillaro_sintesi.pdf
5/19/2023, 9:16:00 AM

Anonymous wrote ...
Ma che cosa bizzarra: le casse di laminazione esistevano!

https://www.romagnaoccidentale.it/progettazione-ed-esecuzione-lavori/

Solo che una volta riempite, è arrivata altra acqua :(
5/19/2023, 9:13:00 AM

Guido wrote ...
Chi ha governato Emilia Romagna in questi ultimi 80 anni?
5/19/2023, 9:00:00 AM

Leonardo T wrote ...
In effetti cercare di spingere un contenutino di Libero mentre il territorio porta il conto di ottant'anni di cementificazione è una cosa un po' squallida.
È pur vero che Capone lo arrestarono per evasione fiscale, ma sostenere che il problema del Pd in Romagna è che non ha speso una tranche di finanziamenti è un po' grossa, chi è in buona fede dovrebbe capirlo.
5/19/2023, 8:00:00 AM

Anonymous wrote ...
Chissà forse coi bacini di laminazione funzionanti avremmo salvato qualche vita...
5/19/2023, 12:10:00 AM

Anna wrote ...
Non credo articolo di Bechis sia veritiero. Altrimenti avrebbero già dato le dimissioni...
5/18/2023, 10:54:00 PM

Giulio wrote ...
Tu sei pagato per scrivere queste scempiaggini?
D'accordo sul pezzo di Leonardo. Facciamo però un passo avanti.

Con quali motivazioni sono stati restituiti quei soldi?
5/18/2023, 10:23:00 PM

Anonymous wrote ...
Io spero che ti paghino per spammare libero, perché se lo fai gratis è proprio una vita triste, capisci.
5/18/2023, 8:18:00 PM

Giulio wrote ...
Se è vero, dimostra tanta onestà quanta incapacità. Ci possiamo permettere politici incapaci?
5/18/2023, 7:32:00 PM

Anonymous wrote ...
Minchia Bechis che cane da tartufo.
Tutto quello che ha trovato sono 50 milioni restituiti. Neanche fregati per progetti ridicoli, come fanno tutti gli amministratorie probabilmente anche Bonacini. No, hanno trovato solo i soldi che hanno restituito. Grazie libero, mi hai convinto, voterò PD, non l'ho mai fatto ma se proprio insisti
5/18/2023, 6:39:00 PM

Giulio wrote ...
https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/35734962/elly-schlein-bonaccini-55-milioni-fondi-anti-alluvione-restituiti-governo.html

Ma è poi vera questa cosa?
5/18/2023, 8:12:00 AM

Dove sono i miei centonovanta miliardi?

Permalink

"Fiuuuuuuuu, fiuuuuuuuuu, ecco l'asso dell'aviazione mentre pilota il suo jet supersonico sul Canale di..."

"Ehi psst, Governo".

"Eh? Chi è? Che c'è? Sto lavorando!"

"Sono il Settore Industriale".

"Mi fa piacere, ma non si bussa più?"

"Ho bussato, ma non devi aver sentito".

"In effetti sono molto preso".

"Stavi facendo il rumore dell'F35 con la bocca".

"Stavo soppesando i pro e i contro di un intervento della flotta militare nel Canale di Sicilia".

"Cioè vuoi mandare i marò contro i barconi".

"Contro i trafficanti!"

"...Va bene. Ma probabilmente sai già perché sono qui".

"Beh, penso che potrebbe trattarsi di..."

"Di?"

"...ehm, un aiutino?"

"Un aiutino lo stavo aspettando io, non so se rammenti. Il pienerrerre".

"Ah già quello!"

"Mi avevate promesso centonovanta miliardi".

"Ormai ci siamo".

"Io ho già cominciato a spenderli".

"Volevano farci fretta, ma noi non ci siamo fatti fregare e..."

"E?"

"Abbiamo spuntato una proroga di un mese!"

"Un mese?"

"Così abbiamo tutto il tempo per..."

"Cioè volevano darceli prima e avete chiesto una proroga?"

"Abbiamo ottenuto una proroga! Così abbiamo tutto il tempo per..."

"Per?"

"Per mettere a posto la documentazione e..."

"La documentazione".

"Già. Ora se vuoi scusarmi devo chiarire una cosa con la Nato, ci hanno chiesto di mandare una portaerei in Cina e..."

"In Cina?"

"Sì. Cioè no non esattamente in Cina, ma nel mar cinese, al largo di Taiwan, sai non possiamo assolutamente permettere che quei comunisti dei cinesi..."

"Ma non devi già mandare la flotta contro i barconi".

"Contro i trafficanti! E vabbe', ne abbiamo tanta di flotta. Per cui se mi vuoi scusare..."

"Senti, governo..."

"Uffa, cosa c'è?"

"Io qualche mese fa ti  ho lasciato vincere le elezioni". 

"Non è che mi hai lasciato". 

"Potevo fare ostruzione seria, non l'ho fatta. Ti ho lasciato campo libero su giornali e tv, l'idea era che Draghi non potesse andare avanti ancora a lungo e inoltre..."

"Ti avrei calato le tasse".

"Mi avresti calato le tasse. Ma sul piennerrerre c'erano precise garanzie".

"Ma infatti ci siamo. Abbiamo ottenuto una proroga che è un risultato importante".

"Avete implorato altri trenta giorni perché non avete ancora fornito documentazione che in teoria era già pronta quando è andato via Draghi! Avevate garantito questo!"

"E voi vi siete fidati, ih ih..."

"Ci siamo fidati di Draghi!" 

"Eh vabbe' è andata così, comunque ormai ci siamo, un mese ancora e..."

"Governo, ma mi pigli per il culo?"

"Io? Come potrei mai?"

"Mi domando se tu sappia fare altro".

"È una brutta cosa da dire al proprio governo, io mi potrei anche offend..."

"E l'aeroplanino, dimenticavo, sai fare anche l'aeroplanino".

"Ora basta, non tollererò altre offese".

"Ma dimmi cosa stai facendo. Dimmi cosa ha fatto la tua maggioranza in questi mesi".

"Abbiamo ottenuto risultati importanti!"

"Per esempio".

"Abbiamo... abbiamo vietato la farina di insetti".

"La farina di che?"

"La lobby globalista voleva costringerci a mangiare insetti e noi con un decreto legge..."

"Avete stabilito che va scritto nell'etichetta".

"È un risultato importante!"

"Ma lo sai quanto costa al momento la farina di grillo qui da noi?"

"Chi, io?"

"Lo sai? Sta sui settanta euro al chilo".

"Maledetta lobby globalista".

"Secondo te se avessi voglia di mettere farina di grillo in un pacco di biscotti ho bisogno che tu mi imponi di scrivercelo sopra? Sarebbe un prodotto di lusso, ci dovrei mettere il fiocchetto con la dicitura impasto de luxe. Ci vorranno anni perché le farine di insetti siano competitive, e nel frattempo mi costringi a scrivere insetti su tutte le bibite colorate con la cocciniglia?"

"Cioè mi stavi dicendo che usavi le coccinelle per colorare le..."

"La cocciniglia, non le coccinelle... sì, vabbe', senti, non me ne fotte un cazzo della farina di insetti, al momento".

"Ma la lobby globalista..."

"Non m'interessa perché non è competitiva – e quando lo sarà, sarò il primo a volerla usare per cui chi sarà al tuo posto in quel momento quei decreti me li straccia al mio tre, capito?"

"Ma è questo il modo di parlare?"

"No infatti, credo di dover essere più chiaro. Se da qualche parte una fabbrica di content, una scuderia di influencer o che cazzo ha deciso che bisognava spaventare il parco buoi degli elettori con la farina d'insetti, a me sta bene. Sta bene anche se fate casino sull'utero in affitto o su altre cazzate, il consenso è il vostro mestiere".

"E infatti abbiamo vinto le elezioni".

"Benissimo, complimenti, e adesso voglio i miei centonovanta miliardi".

"Ma non è così facile".

"Non state facendo un cazzo".

"Ma non è vero... abbiamo... abbiamo..."

"Cosa?"

"Vietato la ehm... carne sintetica".

"No io adesso stacco tutto".

"Aspetta! Aspetta! So che sembra una misura populista e dissennata, ma abbiamo salvato gli allevatori in questo modo".

"Ah cioè a voi interessano gli allevatori adesso".

"Eh certo, il made in Italy e..."

"Le vacche. A voi interessano le vacche".

"Credo che ci sia un termine più forbito per definirle".

"Ci siete mai stati in una stalla? Lo sapete chi ci lavora mediamente?"

"Allevatori italiani!"

"Come no, ci siamo ridotti a importarli dall'India. Ci toccherà andarli a prendere con gli aeroplani".

"Eh beh quelli dobbiamo usarli contro i trafficanti".

"Cioè volete che l'Italia torni a essere una nazione di pastori e contestualmente sparate ai pastori che vengono in Italia a lavorare. E comunque non avete vietato la commercializzazione di carne sintetica".

"Eh beh, l'Europa non ci avrebbe lasciato, ma..."

"Avete vietato solo la produzione di carne sintetica, per cui ci toccherà farla in Romania, come le calze. E comunque il decreto è scritto così male che alla lettera vieta la commercializzazione di qualsiasi tipo di carne".

"Vabbe', adesso lo emendiamo, non è che ti puoi attaccare alle lettere..."

"Le leggi sono fatte di lettere! E saper scrivere le leggi, i decreti, anche questo è il vostro mestiere".

"Ah sì?"

"Non lo sapevi?"

"Ma io se devo essere sincero... pensavo che una volta entrati nelle stanze dei cosi, dei..."

"Dei bottoni".

"Pensavo che ci sarebbero stati quelli che lo sanno fare, noi avremmo spiegato le cose a loro e loro..."

"Li dovevate assumere".

"Sì, ecco, appunto, adesso li stiamo..."

"E prima li dovevate formare..."

"Eh vabbe' dobbiamo pensare a tutto noi, adesso sinceramente è tutta colpa nostra? Non vorrei fare il solito governo che dà la colpa ai governi precedenti, ma..."

"Ma lo stai facendo".

"Sì! Lo sto facendo! Ebbene sì! Perché se ogni governo che passa qui invece di investire nella formazione continua a tagliare e non assumere, non è che adesso arrivo io e..."

"Guarda, su questo non avresti tutti i torti".

"Ah no?"

"No tutti no".

"Ma infatti!"

"E quindi smetterai di tagliare sulla formazione?"

"Eh ma che c'entra, non lo sai che c'è il calo demografico".

"Il calo demografico c'è solo se bombardi i barconi".

"Aoh, e non l'hai capito? Si dice trafficanti".

"Non m'interessa come dici tu".

"Ah no?"

"Non così tanto, no. Le tue parole d'ordine, i tuoi meme, le quattro idee che continuano a macinare nelle vostre fabbrichette del consenso, te l'ho detto: è il vostro mestiere, interessa a voi. A me interessa una cosa soltanto".

"Ed è?"

"I miei centonovanta miliardi".

"Ah sì, quelli! Tra un mese".

"Tra un mese stacco tutto, te lo dico".

"Mmnooo, dai, non lo farai".

"E perché no?"

"Perché ormai li hai provati tutti. Hai mandato a casa Conte, ci hai mandato Draghi, e se mandi a casa me chi ti resta? La Schlein? Fammi ride".

"I sondaggi..."

"Oh, quelli. Tra un anno magari. Un paio d'anni, ecco sì. Immagino che abbiate già opzionato Draghi per allora. Ma adesso qua ci sono io. Ho vinto le elezioni e ci sono io".

"Avevi promesso..."

"E tu ci hai creduto".

"Pensavo che..."

"Che ti avrei tolto le tasse. Flat tax senza aliquote. E scudo fiscale a strafottere. E adesso ti lamenti perché taglio l'istruzione. Guarda in faccia la verità".

"No, io..."

"Guarda in faccia la verità, io sono il tuo vero governo. Quello che ti rappresenta come nessuno mai ti ha rappresentato".

"Sei un bamboccio che gioca con gli aeroplanini, sei..."

"Quello che ti meriti".

"Voglio i miei centonovanta miliardi!"

"Non sono tuoi".

"Me li avete promessi!"

"Credi siano a fondo perduto? qualcuno li avrà indietro prima o poi. Glieli darai tu?"

"Eh?"

"No, credo di no. Dovrai trovare qualcuno a cui passare la patata per allora. Immagino che Schlein e compagnia ti torneranno utili in quel momento. Ma nel frattempo ci sono io. Arrivederci".

"Ma non credere che..."

"Ho detto: arrivederci".

Esce il settore industriale.

...

"Uffa che noia quello. Dov'ero rimasto? Ah già. Fiuuuuuuuu, fiuuuuuuuuu, ecco l'asso dell'aviazione mentre pilota il suo jet supersonico sul Canale di..."

Comments (6)

Anonymous wrote ...
Ma sì, scherzavo eh! Come a prendere in giro uno che dicesse così. In realtà ti voglio bene, Leonardo.
4/1/2023, 7:45:00 PM

Leonardo T wrote ...
Scusa, avevi ragione. Un commento era finito nello spam, non so perché.
4/1/2023, 6:09:00 PM

Anonymous wrote ...
Insomma, a un certo punto i personaggi si invertono. Non capisco perché i miei commenti vengano cancellati! La verità fa male.
3/31/2023, 7:40:00 PM

Anonymous wrote ...
Ah, ecco:

"Ma lo sai quanto costa al momento la farina di grillo qui da noi?"

"Chi, io?"

"Lo sai?"

"Sta sui settanta euro al chilo".

"Maledetta lobby globalista".
---------------------------------------------------
Qui le parti si invertono.
3/31/2023, 7:27:00 PM

Anonymous wrote ...
No , scusa ho sbagliato.
3/31/2023, 7:07:00 PM

Anonymous wrote ...
"Le leggi sono fatte di lettere! E saper scrivere le leggi, i decreti, anche questo è il vostro mestiere".

"Ah sì?"

"Non lo sapevi?"
------------------------------------
Qui i personaggi si invertono.
3/31/2023, 7:06:00 PM

Perché il Ponte non c'è già?

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Che a questo punto si riparli di Ponte sullo Stretto non è affatto sorprendente. Così permettetemi di cominciare con una domanda molto semplice, che rivolgo soprattutto a chi crede che il ponte si possa fare subito, anzi vada fatto subito, anzi è un peccato che non esista già:

e perché non esiste già?


Il Çanakkale 1915, con la campata più lunga del mondo (2023 metri)
(lo Stretto di Messina supera i 3000)

Rifletteteci bene. Se siete convinti che un ponte con una campata unica di tre chilometri si possa fare, cosa ci ha impedito di farlo fin qui?

La volontà politica? Non è vero: un sacco di governi hanno vinto le elezioni promettendo il ponte sullo Stretto, e le hanno vinte bene, con ampie maggioranze. Quindi potevano farlo. E perché non lo hanno fatto?

Guardate che non siamo mica nati ieri. Di ponte sullo stretto parliamo da due millenni, la terra per costruire i piloni l'abbiamo confiscata vent'anni fa, e da più di dieci paghiamo una penale a una ditta che aveva vinto un appalto. Tanto valeva farle costruire il ponte. 

E perché non glielo abbiamo fatto costruire? 

Il progetto c'era. Aveva vinto una gara, e benché avesse destato più di una perplessità tra gli addetti ai lavori, qualche ingegnere e architetto deve pur averne firmato i progetti: quindi perché sono rimasti progetti? 

Chi esattamente si è messo in mezzo alla più grande realizzazione ingegneristica italiana di tutti i tempi? Perché ci dev'essere stato qualcuno che ha bloccato tutto, altrimenti non si spiega. Eppure per quanto cerchi non riesco a trovarlo. 

Ci tengo comunque a ricordare che non sono stato io – per quanto paradossale, una precisazione del genere a questo punto è necessaria. Eppure io alla fine chi sono? Nessuno. 

Sono solo un tizio che ogni tanto, quando scoppia una discussione sul Ponte, interviene portando alcune informazioni che a dire il vero sono alla portata di tutti:

a) Lo Stretto è largo 3 km.

b) La profondità non rende possibile piantare piloni nella zona centrale.

c) Non esiste (ancora) una tecnologia che ci consenta di costruire ponti con una campata molto superiore ai 2 km. 

Il ponte di Akashi, che per vent'anni ha mantenuto il record di campata più lunga.


Il punto a è autoevidente (controllate pure su Google Maps) e non è destinato a cambiare per qualche milione di anni. Il punto b forse un giorno lontano si potrà mettere in discussione (ogni tanto in effetti si riparla di soluzioni alternative, il famoso tunnel). Il punto c è il più controverso, e si basa soprattutto su un'osservazione empirica: la campata unica più lunga mai costruita dall'uomo è di 2 km. Il ponte sullo Stretto dovrebbe superare il record mondiale, e non di poco; di quasi il 50%: è possibile? Chi parla di costruirlo in tempi brevi sostiene (o finge di sostenere) che sì, è possibile. Del resto almeno un progetto per una campata di 3 km c'è, qualche ingegnere e architetto l'hanno firmato; c'è già il cantiere, anzi stiamo già pagando le penali all'impresa che ha vinto l'appalto. Penali milionarie che hanno fatto pensare a più di un governante: ma tanto vale che paghiamo un po' di più e lo facciamo davvero. 

Punto di vista perfino comprensibile... e tuttavia il ponte non si è fatto lo stesso, credo per i soliti tre motivi che sono più forti di qualsiasi obiezione: lo Stretto continua a essere lungo 3 km, la profondità non rende possibile piantare piloni in mezzo, e una campata più lunga di 2 km non s'è ancora vista. Tutto qui.

Di solito chi sostiene il Ponte parla della necessità di innovare, di fornire collegamenti più veloci e efficienti, e perché no, di stupire il mondo con un'opera unica al mondo. Tutte esigenze condivisibili, e tuttavia dopo averle espresse a me piace intervenire ricordando che lo Stretto rimane lungo 3 km; la profondità continua a non rendere possibile piantare piloni in mezzo, e la tecnologia non fa quel passo necessario a permetterci di costruire ponti con una campata centrale superiore ai 2 km. 

E la discussione dovrebbe finire qui. Invece di solito è qui che comincia. Perché il mio interlocutore – quello che difende la necessità di innovare, di collegamenti più veloci ed efficienti, ma anche, perché no, di una maxiopera che richiamerebbe l'attenzione del mondo intero – a quel punto l'interlocutore se la prende con me. Perché? 

Perché conosco la geografia.

Se gli faccio presente che lo Stretto è lungo 3 km, mi accusa di non credere alle innovazioni. Siccome gli spiego che non si possono piantare piloni nella zona centrale, mi risponde che non capisco la necessità di collegamenti più veloci ed efficienti tra la Sicilia e il continente. Siccome gli ricordo che non esistono al mondo campate più lunghe di 2 km, mi accusa di sabotare la maxiopera, di cospirare contro l'immagine internazionale dell'Italia. 

E dopo un po' che si discute così, di solito avviene questo fenomeno per cui sembra che il vero motivo per cui il ponte non si fa non siano i 3 km, né la profondità: no, il vero motivo sarebbe la mia ostilità al progetto. Mia e di chissà quanti altri milioni di persone che io con le mie opinioni rappresenterei: siamo noi, noi nemici delle innovazioni, dei collegamenti e del made in Italy, quelli che rendono impossibile ai siciliani arrivare in Calabria in treno. Pensa che roba: c'è il progetto, c'è il cantiere, ci sono già gli operai pronti con gli utensili in mano, e li stiamo già pagando; e però il ponte non si fa perché il signorino, che sarei io, conosce la geografia e quindi pesta i piedi: no, no no, mi dispiace sono tre chilometri, fermi tutti. 


Ma non è vero

– e anche se fosse, sai che c'è? Volete il ponte? 

Va bene, fatelo. 

Se è la mia ostilità a tenere lontana Scilla da Cariddi, ebbene la mia ostilità può cedere di schianto, con un atto performativo: ecco, smetto di oppormi al Ponte; fatelo pure.

Lo farete?

No, non subito. 

E si capisce: i km sono ancora tre; la profondità è ancora eccessiva, e nel mondo nessuno sta veramente cercando di costruire campate di tre chilometri. 

Invece molti sostenitori del progetto, in buona fede o meno, si comportano come se da qualche parte ci fosse un Movimento No Pont disposto a sabotare la gettata dei piloni: non fosse per questi No Pont, ormai Messina e Reggio sarebbero una città sola; ma siccome sono dappertutto, camuffati tra il popolo e le istituzioni... niente da fare, il Ponte ancora non si fa: il che almeno ci consente di ripromettere la stessa cosa a ogni tornata elettorale. 

È un meccanismo così rodato che ormai anch'io ho la sensazione di farne parte, ogni volta che il politico di turno tira fuori l'argomento e quelli come me recitano la parte degli oppositori. Come se fossimo noi il motivo per cui il ponte non si fa: non la geografia, non i 3 km, non la profondità, non i limiti dei materiali e delle tecnologie, no: sarei io, coi miei discorsetti on line, col mio scetticismo di maniera.

Come se a me alla fine poi dispiacesse il ponte in sé: e invece no, giuro, non ho mai bloccato un cantiere, non ho mai boicottato nessuna impresa, non solo: il giorno che si farà ne sarò contento. 

Ma non si fa.

E perché non si fa, secondo voi?


(PS: in una prima versione di questo pezzo si citava ancora il ponte di Akashi come la campata unica più lunga del mondo. Questo malgrado già da un anno sui Dardanelli sia stato inaugurato il ponte della battaglia di Gallipoli del 1915, che supera la campata di Akashi di... una ventina di metri. Ringrazio il commentatore che mi ha avvisato dell'errore. Chi insiste sul fatto che possiamo costruire il ponte sullo Stretto, sostiene di poter migliorare il record mondiale di quasi un km. E lo sostiene da trent'anni. E in trent'anni non abbiamo visto niente, forse non avevamo abbastanza fede). 

Comments (32)

Nadia da Lucca wrote ...
Eccolo il ponte sullo stretto, gente di poca fede!
Un ponte largo 2 cm 😀

https://it.euronews.com/viaggi/2024/07/11/attraversa-lo-stretto-di-messina-su-una-fune-ma-scivola-a-80-metri-dalla-fine-e-manca-il-r
7/11/2024, 9:30:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
Buongiorno dal 20 di giugno dell'anno 2024 dopo Cristo(1).
Fra pochi giorni si terranno le elezioni legislative francesi, con la sinistra che si presenta unita, la destra che viene da un 30% alle europee e i centristi di Macron molto preoccupati di non arrivare ai ballottaggi. Nel frattempo impazzano gli europei di calcio, Putin è andato a mendicare munizioni in Corea del Nord, la raffineria di Rostov-sul-Don brucia da due giorni e il governo Meloni sta facendo votare al parlamento la cosiddetta "autonomia differenziata".
E il ponte sullo stretto? L'inizio lavori dovrebbe essere rimandato ai primi mesi del 2025(2).
Mi metto una sveglia fra sette mesi, allora...

(1) sebbene è assai probabile che Dionigi il Piccolo abbia sbagliato i propri conti
(2) https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AFw2xRwD
6/20/2024, 2:15:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
Aggiornamento di Maggio: ieri il Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge circa la costruzione del Ponte sullo Stretto.
Matteo Salvini era lì che godeva, decantando come l'opera darà 100 000 posti di lavoro.
Obiettivo è iniziare i lavori di costruzione entro l'estate del 2024.

Sarebbe bello che fra un anno e mezzo qualcuno si ricordasse di ritornare su questo post, scrivendoci una bella letterina dal futuro circa come le cose siano andate a finire.
5/25/2023, 1:24:00 PM

ju direttore wrote ...
Una volta un ingegnere mi fece una rivelazione: "Se una cosa tecnicamente si può fare, allora si deve fare". Costruiva strade in Africa: non sto a dirvi quante mazzette ha visto transitare e quante strade inutili ha contribuito a realizzare. Ma non erano le mazzette, il punto. E' che l'utilità dell'opera è un mero accessorio, la cosa importante è la fattibilità tecnica. Se si può fare, prima o poi si farà.
Quindi, per favore, niente obiezioni basate sul buon senso (ricordo politici di destra e di sinistra attribuire al Ponte la possibilità di fare della Sicilia un hub nel cuore del Mediterraneo, come se le navi con merci dirette al nord non potessero attraccare direttamente a Taranto, Livorno, Genova o Trieste). E' che noi si pensa di avere una volontà, seppure veicolata da parlamenti e governi; ma in realtà siamo solo pupazzetti per far giocare gli dei: quelli vecchi (Ares, Afrodite, ...) e quelli nuovi (Techné).
4/14/2023, 5:29:00 PM

Marco wrote ...
Su wiki trovo questo circa la profondità dello Stretto di Messina, la Seikan è profonda il doppio e i tunnel sono tutti sotterranei...La minore ampiezza (3.150 metri nel punto più stretto) si riscontra lungo la congiungente Ganzirri-punta Pezzo cui corrisponde a livello del fondo una "sella" sottomarina ove si riscontrano le minori profondità (80–120 m). In questo tratto i fondali marini (Fig. 4) presentano un solco mediano irregolare, con profondità massima di 115 m, che divide una zona occidentale (in prossimità di Ganzirri) caratterizzata da profonde incisioni, da quella orientale di Punta Pezzo, più profonda e pianeggiante
3/23/2023, 9:53:00 AM

Anonymous wrote ...
Il tunnel da fuori non lo vedi e non puoi spacciarlo come l'ottava meraviglia del mondo...ironia a parte, o lo fai galleggiante a metà del mare, e non so se sia tecnicamente fattibile (e se una nave ci affonda sopra sono cavoli amari) oppure lo fai sotterraneo, ma avresti delle pendenze troppo elevate da superare per i treni, a meno di non iniziare il tunnel a Cosenza...
3/22/2023, 8:27:00 PM

Marco wrote ...
Ciao Leonardo, ogni tanto passo di qua...io divento pazzo perché invece non si parla del tunnel (forse perché costerebbe troppo poco). Alcuni mi dicono che la zona è sismica...ma il Giappone??? Anche il Giappone è sismico, o no? Ma hanno costruito un tunnel di 53km: il Seikan, di cui 23 sottomarini, quindi? La tecnologia c'è tutta e perché nessuno la prende seriamente in considerazione?(...divento pazzo)
3/22/2023, 5:55:00 PM

Leonardo T wrote ...
Beh a dire il vero, insegnando geografia alle medie, la nozione che lo Stretto è largo 3 km rientra nelle mie più specifiche competenze.
Rimango invece sempre un po' sorpreso da quanti pochi siano al corrente di questa semplice nozione, tra i sostenitori di un ponte (che avrebbe bisogno di ben altri sostegni)
3/22/2023, 4:21:00 PM

Fegatto wrote ...
A dire la verità il mio commento era in risposta al primo post che parlava di floating bridge come se si trattasse, appunto, di una novità. Un'alternativa più moderna sarebbe quella di mettere in fila, congiunti mani e piedi, un numero sufficiente di Beppe Grillo.
3/21/2023, 11:20:00 PM

Anonymous wrote ...
Già, i barchini di scansano e per fare passare le navi le rotaie le facciamo lievitare grazie al mago copperfield che verrà assunto come custode del ponte.
3/21/2023, 8:20:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
In effetti, come ci fa notare Gustavo, il Prof sul ponte ha torto marcio.

Per dimostrare la falsità di una affermazione, basta trovare un controesempio.

A riprova di come le argomentazioni di Leonardo Tondelli siano falsissime, adesso Gustavo ci condividerà una bella foto del Ponte sullo Stretto.
3/21/2023, 5:14:00 PM

Gustavo wrote ...
Scrittore, professore, critico delle varie arti, filosofo, virologo , politologo, chi più ne ha più ne metta, ora anche ingegnere statico...un genio a tutto tondo.
Nomen omen
3/21/2023, 4:14:00 PM

Leonardo T wrote ...
Ci ho pensato tante volte, anche molto intensamente, ma niente da fare, sono sempre 3 km
3/21/2023, 11:59:00 AM

La Ballerina della Spada wrote ...
Io credo che nessuno metta in dubbio la necessità di innovare e creare collegamenti più veloci.

Per fare un esempio, tutti ritengono necessario velocizzare i collegamenti fra Bologna (principale nodo ferroviario del Nord Italia) e Monaco (principale nodo ferroviario del Sud della Germania) poiché gli attuali tempi di percorrenza con perdipiù 1/4 d'ora di sosta al Brennero sono antidiluviani.

Sfortunatamente, ci sono le Alpi e realizzare una bella ferrovia moderna si scontra con la topografia, pertanto il supertunnel sarà pronto... boh... fra 10 anni?
Ed il quarto d'ora ad ammirare il panorama purtroppo non è attualmente eliminarle perché Italia e Austria usano attacchi elettrici diversi e occorre cambiare locomotore.

Tutti noi vorremmo Bologna - Monaco in 3 h, in fondo sono solo 500 Km, purtroppo però la dura roccia delle Alpi rema contro la modernità.

Ed il ponte è lo stesso: esistono ostacoli tecnici non immediatamente superabili.
3/21/2023, 11:58:00 AM

Leonardo T wrote ...
Veramente sei tu, Gustavo, che aspetti "il fulmine" che dall'alto produca un ponte a regola d'arte. È magia, non scienza.
Se invece t'interessasse seriamente la questione, vai pure al link lì sopra
3/21/2023, 11:58:00 AM

Gustavo wrote ...
Mauro ti voleva spiegare che il tuo "ogni tecnologia ha un limite", è una affermazione miope e non proprio acuta.

In base a questo tuo assunto, saremmo ancora ad aspettare un fulmine che provoca un incendio per riscaldarci...
3/21/2023, 11:07:00 AM

Ale wrote ...
Certo i 3km, la tecnologia, ma pensa alla necessità di innovare e creare collegamenti più veloci
3/21/2023, 8:01:00 AM

Leonardo T wrote ...
L'umanità non ragiona per luoghi comuni: si sviluppano delle tecnologie e ogni tecnologia ha un limite. Il grattacielo più alto del mondo non supera i 900 metri. Magari tra un po' ne costruiranno uno di 900, ma se qualcuno ti promettesse (da trent'anni) di costruirne uno di 1400, se avesse già opzionato il lotto e affidato i lavori a suo cugino, tu ti renderesti ben conto di trovarti davanti a un truffatore, nemmeno troppo furbo. Il grillismo prospera anche come risposta, non del tutto irrazionale, a gente che da anni racconta queste cose e si nasconde dietro le "sfide tecnologiche" dell'umanità. Sono abbastanza persuaso che appena ci sarà una tecnologia in grado di tirare un ponte sullo Stretto, il ponte sullo Stretto si costruirà. Invece adesso non si fa, chissà per quale motivo.

Questo pezzo di Luca Silenzi spiega abbastanza bene il problema: https://medium.com/spacelab/forma-e-sostanza-a-proposito-di-libeskind-e-del-ponte-sospeso-atto-terzo-178305e64331
3/20/2023, 11:58:00 PM

Anonymous wrote ...
Si può fare un ponte di barche su ognuna delle quali c'è un rematore, che quando passa una nave si allontana un poco, facendosi anche una pescatina che contribuisce al suo sostentamento. Poi passata la nave, da riva fischiano e i barchini riprendono posizione. C'è già un progetto esecutivo.
3/20/2023, 11:24:00 PM

Mauro wrote ...
Io ritengo il ponte inutile (ma comunque fattibile).
Una tua frase la ritengo però condannabile e implicitamente luddista (se non addirittura grillina): "e una campata più lunga di 2 km non s'è ancora vista.".
Se l'umanità ragionasse così, non avrebbe mai costruito nulla e non costruirebbe nulla, visto che si potrebbero costruire solo copie uguali o ridotte (ma non più grandi!) di quanto già costruito. Per tacere dell'impossibilità di costruire cose completamente nuove, al di là delle dimensioni.
La frase in questione in realtà gioca a favore del ponte, visto che l'umanità (per fortuna) ama le sfide tecnologiche.
Il fatto è che, a mio modesto parere, il ponte è inutile, tecnologia qui o tecnologia là.
3/20/2023, 11:04:00 PM

Anonymous wrote ...
Il ponte giapponese ha i pilastri nel mare. A quanto pare il profilo della costa calabro messinese è molto ripido ed i pilastri in mare non si possono fare.
3/20/2023, 9:12:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
32 m non 23 m, scusate.
3/20/2023, 6:20:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
E bravi i turchi: battere un record di circa 2 km per... 23 metri 😀

Sono sicura che lo hanno fatto apposta.
3/20/2023, 6:19:00 PM

Carlo wrote ...
Ho dato un'occhiata a Google Maps: solo per amore dell'inutile puntacazzismo che nulla toglie a un post totalmente condivisibile peraltro, ma senza il quale internet non sarebbe tale, il ponte Akashi ha la campata fra i due piloni che è lunga 2km, ma lo stretto sul quale si estende è largo quasi 4km. Lo Stretto di Messina è largo poco più di 3km. Se fossi un tuttologo mi verrebbe da dire che anche a parità di campata basterebbe costruire i piloni molto più vicino alla costa rispetto a quello di Akashi. Dopodiché probabilmente varrebbe il punto b.
3/20/2023, 4:53:00 PM

Anonymous wrote ...
Il mio commento voleva sottolineare il fatto curioso che per fare un ponte più corto occorra spendere di più. I soldi li prenderà di penale la ditta, più qualcun altro ....
3/20/2023, 3:21:00 PM

Leonardo T wrote ...
puoi spendere finché vuoi. Finché manca la tecnologia necessaria il ponte non lo stendi lo stesso. Il preventivo serve a far capire quanti soldi, in proporzione, si prenderà di penale la ditta che stavolta vincerà l'appalto.
3/20/2023, 3:19:00 PM

Leonardo T wrote ...
Sì, certamente, un ponte di barche si può fare in qualsiasi momento.
Ma non può essere un ponte ferroviario e significa chiudere lo Stretto alla circolazione delle navi.
Chiunque usi come argomento il ponte degli antichi Romani, o ignora questo o è in malafede.
3/20/2023, 3:17:00 PM

Anonymous wrote ...
Un dettaglio interessante. Il ponte turco sarebbe costato 2,8 miliardi (https://www.quotidianomotori.com/automobili/ponte-dei-dardanelli/). Per il "nostro" sono previsti (previsti) 7 miliardi
3/20/2023, 3:16:00 PM

Fegatto wrote ...
Sicilia e Calabria sono state già collegate una volta tramite un ponte di barche. Era il 251 A.C. (leggere l'articolo https://www.vanillamagazine.it/il-primo-ponte-sullo-stretto-di-messina-fu-realizzato-dai-romani-nel-250-a-c/)
3/20/2023, 10:37:00 AM

Anonymous wrote ...
Io non so niente ne' di ingegneria ne' di ponti (ne' di dibattito sul ponte sullo Stretto), ho solo appena letto la pagina Wikipedia per 'floating/pontoon bridge', e vedo che per esempio Seattle ne ha vari, su cui passano molte macchine ogni giorno, anche se - mi pare - sono tutti abbastanza corti, e il piu' lungo fa appena piu' di 2 km. Sulla stessa pagina ho letto anche di quanto siano fragili, e poi immagino che ci possano essere grosse differenze quanto all'acqua e al fondale da attraversare e alle condizioni climatiche locali, ) ma... mi chiedevo se qualcuno qui sapesse indicarmi fonti (se esistono) per eventuali progetti di ponti flottanti sullo stretto sufficienti almeno (e idealmente riservati) per la circolazione di pedoni e veicoli leggeri (bici, monopattini, ecc.). Grazie (a chi ne sapesse qualcosa).
3/20/2023, 9:26:00 AM

Leonardo T wrote ...
ops
3/20/2023, 8:45:00 AM

Anonymous wrote ...
https://en.wikipedia.org/wiki/1915_%C3%87anakkale_Bridge?wprov=sfti1

Breaking News: il record non è più dell’Akashi
3/20/2023, 7:18:00 AM

Questa destra tolemaica

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  – Questa destra è tolemaica. Certo, se glielo chiedi sono passati anche loro all'eliocentrismo copernicano. I più preparati riusciranno anche a borbottarti qualcosa della relatività ristretta, ma è un'adesione di facciata: dentro di loro, il Globo Terracqueo è ancora l'universo intero, e l'Italia ne occupa un pezzo importante. Siamo ormai governati da quelli che ai tempi dei marò votavano il sondaggio di Libero: siete favorevoli a liberarli con un blitz militare? Chi al tempo scriveva queste puttanate sapeva benissimo che una guerra contro l'Unione Indiana era fuori discussione; chi governa adesso forse per un attimo ci ha creduto: insomma sono indiani, non esiste che abbiano un esercito più preparato di noi bianchi. Un'analoga difficoltà percettiva impedisce di prendere atto che le correnti migratorie esistono, da decenni: che interessano milioni di persone, e scaturiscono da questioni economiche e sociali che non possiamo svuotare col cucchiaio. A definirla tolemaica, questa destra, in fondo la si sopravvaluta perché già le ultime mappe geocentriche mostravano chiaramente che l'Africa e l'Asia sono molto, molto più grandi della nostra piccola penisola. Questa destra lo sa, ma non ci crede. O meglio: lo sa, ma decide di credere il contrario. La radice della sua fede sta in una negazione: non è vero che siamo un piccolo mondo nell'universo; proprio perché lo dicono le mappe, e lo confermano i numeri, noi affermeremo il contrario con tutta la forza della nostra volontà, e voi votateci per questo. Mappe e numeri continueranno a darci torto e noi continueremo a inventarci qualcosa. In effetti siamo bravi in questo: nell'inventarci qualcosa.


– Questa destra è creativa. Non tutti i complottismi sono di destra, ma prima o poi arrivano lì, perché forse tutti i complottismi hanno una base paranoica sottesa a una certa concezione tolemaica del nostro essere ancora al centro dell'universo. È impossibile che gli africani vogliano venire in Italia semplicemente perché è il primo scalo accessibile verso l'Europa: ci dev'essere qualcosa dietro, è chiaro che qualcuno ci odia e lo fa apposta, vengono qui apposta per darci fastidio, inoltre qualcuno li paga. Ieri era il malvagio Soros, mentre Putin ci difendeva: adesso però Putin è diventato un nemico e quindi è lui che paga la Wagner che convince gli africani a venire qui, ecco, è tutto risolto e ce lo siamo inventati in un pomeriggio, siamo o non siamo bravi in queste cose? I nostri bisnonni si inventarono l'Arma Segreta che avrebbe fatto vincere Mussolini anche quando le pigliava da tutte le parti: cioè non è che s'inventarono realmente un'Arma Segreta: quello lo fecero gli scienziati che però ormai lavoravano tutti per gli americani (e qualcuno ancora per i tedeschi). I nostri bisnonni si inventarono la leggenda dell'arma segreta, ed è quello che continuiamo a fare noi: ci inventiamo leggende. Ci riconosci sin da piccoli, a scuola siamo quelli che presi in castagna puntiamo il dito sul compagno di banco, una volte su cinque la maestra ci casca. Siamo scarsi in tutto, ma è colpa del Comunismo. O dell'Euro. Anche un po' della Nato – no, come non detto, è colpa di Putin. 

– Questa destra è nostalgica di cose che nemmeno più capisce. È una fanatica dell'identità, manda a memoria date e discorsi e li risputa fuori a casaccio, completamente decontestualizzati. Quali meccanismi mentali possono portare uno che dovrebbe fare il manager a citare in una mail ai sottoposti un discorso di Mussolini, e non un banale spezzeremo le reni a qualcosa, ma l'assunzione della responsabilità politica del delitto Matteotti? Le parole che in quel contesto avevano una lucidità impressionante diventano un mantra senza senso: proprio chi è così lesto a citarle mostra di non aver capito a cosa servivano. Poi uno dice che non vanno chiamati fascisti – in effetti è una parola pesante, anche nel Ventennio il fascismo era una dottrina, una mistica, si studiava a scuola, e questa destra chissà se avrebbe passato gli esami. Magari copiando. 

– Questa destra è malmatura, voglio dire: hanno cinquant'anni e fanno le feste di compleanno. Le feste di compleanno. Devono berci sopra, devono cantare, hanno vinto e questo ci si aspetta dai vincitori. Non pronte soluzioni a problemi che sono ben al di sopra delle loro capacità: quindi brindano e chi fa notare che la cosa non ha senso è soltanto invidioso. Salvini e aa Meloni hanno sgobbato tanto per arrivare dove sono: e adesso festeggiano. Che altro dovrebbero fare e che altro dovremmo aspettarci da loro? il karaoke. Poi si stancheranno, e una mattina qualsiasi con un cerchio alla testa manderanno tutto a monte come Salvini quella volta al Papeete. Cercheremo qualche altro tecnico che raccolga i cocci e magari scopriremo che non ce n'è più. 

Comments (12)

Nadia da Lucca wrote ...
Avevo in programma un mazzettino di affari miei, che mi sembravano assai più interessanti che rispondere alle illazioni del signor Greg.
3/20/2023, 5:19:00 PM

Anonymous wrote ...
Che impegni avrai mai per non avere due minuti per rispondere?
3/19/2023, 8:21:00 AM

Nadia da Lucca wrote ...
E se invece io fossi grosso modo d'accordo con Atlantropa?

Sotto al post "Affogarne uno per educare 5 miliardi" scrissi: "Diciamo che svariati secoli di colonialismo da parte degli europei non è che abbiano proprio aiutato lo sviluppo del Medio Oriente."
Sulla base di tale commento, cosa ti fa pensare che io non veda l'ora di esportare la democrazia a destra e a manca?

Forse, piuttosto che cercare la polemica ad ogni costo, potresti domandarti se valga la pena di postare solo per il gustodi farlo: io ad esempio sarò impegnata per tutto il fine settimana e non risponderò oltre.
3/18/2023, 3:23:00 PM

Greg wrote ...
Messaggio troppo complottista e filo putiniano, vedrai che a breve Nadia da Lucca ti rimette al tuo posto...
3/17/2023, 6:04:00 PM

atlantropa wrote ...
Bo', io avevo capito che i poveracci morti a questo giro erano afghani. Senz'altro le logiche migratorie scaturiscono da questioni economiche e sociali di rara complessità. Ma in questo caso ho un vago sospetto che scaturiscano pure dall'aver invaso l'Afghanistan.
3/17/2023, 5:17:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
Lo so, tu sei di quelli che si comportano esattamente come Salvini: vanno dal panettiere, chiedono del pane di segale, comprano del pane di segale, tornano a casa e si lamentano a gran voce che vi è un complotto internazionale dei panettieri che non gli vendono pane di grano.
3/16/2023, 10:18:00 AM

Gustavo wrote ...
Condivido le prime due righe e le ultime due...
3/16/2023, 10:10:00 AM

La Ballerina della Spada wrote ...
Il PD fa schifo al maiale, e questo è un problema.
Il fatto però che una maggioranza relativa di italiani si senta rappresentata da politici di destra che professano apertamente idee razziste e/o omofobiche è un problema ahimè ben maggiore.

Esponenti di tali partiti di destra sono coloro che si sono in passato fatti eleggere a Bruxelles, non di sono mai presentati alle riunioni per poi lamentarsi che le decisioni prese in tali riunioni non erano di loro gradimento.
Ieri, proprio nel mezzo di una crisi finanziaria generata dalla deregulation bancaria, i rappresentanti del popolo italiano hanno deciso di non approvare il regolamento europeo per evitare tale deregulation e cercare di far fronte comune... probabilmente poi frignando che l'Europa li lascia soli.

Il paese può benissimo fare a meno del PD, ma se continuerà a sentirsi rappresentato da gente come Salvini e Meloni, non sarà certo in grado di generare niente che sia migliore dell'attuale PD che, come ribadito in cima, fa schifo al maiale.
3/16/2023, 9:55:00 AM

Remo wrote ...
Effettivamente...
3/16/2023, 8:46:00 AM

Anonymous wrote ...
Hai ragione, peggio. Considerato che pd ha perso nettamente le elezioni..
3/15/2023, 11:28:00 PM

Leonardo T wrote ...
essere la stessa cosa di Salvini e Meloni è ancora molto difficile
3/15/2023, 10:41:00 PM

Cesarione wrote ...
Fino a dieci anni fa il centrosinistra era migliore della destra. Adesso, dopo il "ricambio generazionale", è la stessa cosa, soprattutto in termini di malmaturità dei protagonisti, come la chiami tu; del resto, il vero discrimine tra berlusconiani e no era un certo senso del decoro borghese, che la proletarizzazione della società ormai ha reso obsoleto, purtroppo.

(Folena non avrebbe mai usato una parola come 'cacicchi'.)
3/15/2023, 8:47:00 PM

Affogarne 60 per educarne un miliardo

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Non ci paga nessuno per discuterne, e quindi tanto vale essere franchi: riguardo ai migranti, non c'è un governo italiano che non abbia le mani insanguinate, perlomeno da Berlusconi in poi. Alcuni hanno avuto il relativo merito di trattare la situazione come una crisi umanitaria – il che non significa che non abbiano commesso negligenze imperdonabili. Altri hanno deliberatamente lasciato annegare migliaia di persone, mentre cercavano di coprire le loro responsabilità sviluppando teorie del complotto risibili (i "taxi del mare"); quello che è successo insomma a Cutro, e tra breve succederà altrove, non è niente di nuovo: possiamo dire che il governo Meloni ha dimostrato, nel frangente, una determinazione criminale, ma non diversa da quella mantenuta ad esempio ai tempi di Minniti. Quello che sorprende, nella tragedia di Cutro, quello che ci costringe a collegare i morti annegati al voto dello scorso settembre, è la specifica assurdità dell'episodio: non il fatto che siano morti, ma che siano morti a duecento metri dalla terraferma, a poche ore da un avviso di Frontex e mentre le imbarcazioni più adatte al soccorso restavano al molo. Tutto questo può anche essere successo a causa di una terribile coincidenza di eventi – vedremo cosa ne penserà la magistratura – ma non si può escludere che c'entri la profonda insipienza di alcuni elementi della catena di comando che fino a settembre magari facevano altro, anche se è difficile immaginare che altro fossero in grado di fare. 

2/12/2022

Il fatto nuovo, insomma, non è che si lascino annegare i migranti: è da molti anni che lo facciamo. Ma non in modo così smaccato, non a così pochi metri dalle nostre spiagge: bisogna essere stupidi per ammazzarli così e a quanto pare lo siamo diventati. Siamo probabilmente passati dalla fase in cui i governanti raccontavano sciocchezze per giustificare i nostri crimini (il "pull factor"), alla fase in cui nuovi governanti, persino più ingenui dei precedenti, credono a quel tipo di sciocchezze. Vent'anni di giornaletti fascisti scritti da mestatori fatti passare per giornalisti controcorrente hanno creato quel tipo di politico che probabilmente crede davvero che gli aspiranti migranti s'informino prima di partire su che tipo di governo esiste in Italia: se c'è al governo la "sinistra immigrazionista" corrono subito a fare le valigie; se invece vince aa Meloni subito cominciano a passarsi la voce sui loro smartphone (visto che hanno tutti lo smartphone): eh no, quella è tosta, meglio restare sotto le macerie di un bombardamento o di un terremoto od ovunque ci troviamo. 

Siccome poi qualcuno recalcitra, siccome qualcuno ormai magari è già a metà strada e va dissuaso finché è in tempo, occorrono lezioni esemplari: in fondo una volta ammesso che possa esistere un pull factor, non si può che giungere alla conclusione che esso possa essere contrastato da un non-pull factor, ad esempio dalla notizia di una strage così vicina alle nostre coste. Un avviso a tutti i poveri del mondo: lasciateci perdere, siamo degli animali, potreste naufragare a cento metri dalle nostre spiagge e non faremmo nulla per salvarvi, è chiaro? Affogarne sessanta per educarne un miliardo, probabilmente ai piani alti la pensano così.

Cioè, "pensano" è una grossa parola. Non hanno la percezione della quantità, vivono in un mondo immaginario dai confini elastici. Scambiano l'Africa per un cortile, il Mediterraneo per un oceano, lo straniero è un alieno ostile che però ragiona esattamente come un lettore di Libero, se possiamo definirlo ragionare. Vogliono soluzioni semplici, il che richiede problemi semplici: la pressione demografica mondiale non lo è, e quindi smette di essere un problema, insieme alle cause che la determinano. Ci sono solo migliaia di persone che hanno voglia di venire da noi, ma se gli mostriamo che siamo degli animali spietati e incivili vedrai che la voglia gli passa.

Comments (52)

Leonardo T wrote ...
https://www.youtube.com/watch?v=mfTt0b1yx-Q
3/15/2023, 6:59:00 PM

un altro nome a caso wrote ...
Vorrei ringraziare il prof. dott. ing. Bokassa che è davvero molto intelligente e inoltre mi tiene prigioniero e mi mangia un pezzo alla volta se non scrivo questi commenti
3/15/2023, 12:44:00 AM

Bokassa wrote ...
Non può essere che tu non capisca quello che scrivo, sicuramente fai finta.

Mi ricordi però, te lo dico con affetto quegli alunni poco preparati su un determinato argomento, e pur di non consegnare in bianco, parlano d'altro...
3/14/2023, 8:00:00 PM

Leonardo T wrote ...
Ah quindi "impedire ai bambini di giocare" adesso va bene.
Ti sfugge un po' il senso di cos'è un governo, i limiti di cosa possa fare e non fare (banalmente, quello italiano può trovare i sistemi per "impedire ai bambini" italiani, non impedire agli adulti di tutto il mondo di mettersi in un barcone).

(A meno che non crei un protettorato dall'altra parte del mare e lo munisci di campi di concentramento armando una forza di polizia che incarceri tutti quelli che provano a mettersi in mare... ops, ma è esattamente quello che abbiamo fatto fin qui).
3/14/2023, 7:33:00 PM

Anonymous wrote ...
Boh.. quelli che parlano di insetti mi sembrano un branco di ignoranti paranoici.
Il credere che regolamentare o meno un settore alimentare possa convincere o meno i governi polacco e ungherese a levare il veto in materia di immigrazione mi sembra non avere idea di come funzionino le cose.

Negli ultimi anni alcuni parlamentari italiani si sono occupati di regolamentare i seggiolini auto per bambini: questo ha avuto una qualche influenza sul fatto che Salvini abbia scritto i decreti sicurezza?
3/14/2023, 5:35:00 PM

MariaLuisa wrote ...
Anche io voglio ringraziare il Prof. Bokassa che ci dà spesso opportunità di riflettere da diverse prospettive, e non solo da quella un po' miope e monocorde, in senso figurato, senza offesa, del blogger
3/14/2023, 2:33:00 PM

Anonymous wrote ...
Bokassa dice bene. È evidente che in EU priorità siano altre, ad esempio discutere su farina di insetti...
3/14/2023, 11:30:00 AM

Bokassa wrote ...
Evidentemente non mi sono spiegato. Non c'è da parlare, c'è da agire. In un minuto, tanto per fare un esempio, hanno impedito ai bambini di giocare per salvare i nonni. In un minuto potrebbero prendere decisioni drastiche e nello stesso tempo mirate per la situazione drammatica che dura da un bel po' di anni, non da settembre 2022.
Innegabilmente, agli occhi di chi prende decisioni, la vita dei nonni vale, quella delle persone disperate che affrontano questi viaggi non vale. Ipocrita e insopportabile il falso sgomento dei politici di turno.

I sensi di colpa li tengo per mie responsabilità, non so tu, ma io non sono certo un aguzzino...
3/14/2023, 7:58:00 AM

Leonardo T wrote ...
Immagino che qualsiasi mia risposta ti risulterà insoddisfacente.
A Bruxelles, quando si parla di come gestire la crisi, Salvini e aa Meloni non ci vanno: è molto più comodo per loro lamentarsi a Roma ed è molto comodo, per te, farti piacere la loro versione.
"Incarcerare gli aguzzini", dici, come se gli aguzzini non fossimo noi.
3/14/2023, 1:37:00 AM

Bokassa wrote ...
E allora perché non provi a rispondere nel merito?
3/13/2023, 10:31:00 PM

Leonardo T wrote ...
Bokassa vorrei tranquillizzarti, i tuoi non sono ragionamenti troppo elaborati, davvero, no.
3/13/2023, 8:40:00 PM

Bokassa wrote ...
C'è una emergenza epocale? Sì! Stanno morendo centinaia e centinaia di persone? Si!

Come mai la tanto cara Europa e nostri alleati Usa, sempre attenti ad esportare pace, libertà e democrazia, se ne fottono? Perché ogni paese non dà il proprio contributo con mezzi e uomini per presidiare quel tratto di mare, salvare vite e magari incarcerare gli aguzzini? Per altre emergenze vere o presunte ci hanno messo un attimo ..

Ragionamento troppo elaborato il mio, meglio dare contro aameloni e sentirsi buoni votando Elly...
3/13/2023, 10:05:00 AM

Anonymous wrote ...
parlando di psicoanalisi, notevoli quelli che si fanno i complimenti da soli.
3/10/2023, 12:37:00 AM

Bokassa wrote ...
Si, lo so.
3/9/2023, 9:51:00 PM

Anonymous wrote ...
Ti insegnò due trucchi
1) intervenire con roba che abbia a che fare con l'argomento trattato
2) chiedere il permesso

Funziona a scuola, funziona sui blog.
3/9/2023, 9:49:00 PM

Gustavo wrote ...
Comunque vuol dire lisciare il pelo al blogger...quando ho messo io un link, anche io non amo postarli, è sparito in un nanosecondo...
3/9/2023, 8:22:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
L'articolo del Post racconta un bel po' di cosette (ovviamente citando le fonti, poiché si tratta del Post e non di Repubblica o del Corriere).
Si parla della gestione emergenziale di un fenomeno ormai comune, visto che va avanti dai tempi della Primavera Araba, si parla di riforma (fallita) del Trattato di Dublino, del ruolo di altri paesi europei nel bloccare le ridistribuzioni, si parla di come sono arrivate le ONG, eccetera.

Di solito non amo chi posta link verso altri siti; spero dunque che Leonardo Tondelli mi perdoni se stavolta lo faccio.

https://www.ilpost.it/2023/03/09/fasi-gestione-migranti-italia
3/9/2023, 4:08:00 PM

Anonymous wrote ...
Retrospettiva sui governi degli altri paesi? E sulla UE sempre attenta a tutto? Dice qualcosa, a parte il fatto che se ne fregano?
3/9/2023, 2:40:00 PM

Anonymous wrote ...
Analisi, aggiungo, psicoanalitica! Dr. Bokassa si dovrebbe far pagare per questi interventi....
3/9/2023, 2:38:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Avete letto la retrospettiva che oggi il Post dedica al tema delle posizioni dei vari governi italiani circa l'immigrazione via mare?
Il titolo è proprio "I governi italiani e l'immigrazione via mare".

La conclusione è ahimè molto triste.
3/9/2023, 1:11:00 PM

Leonardo T wrote ...
Non ho dato dei decerebrati agli elettori, ma mi sembra di capire che hai una grossa coda di paglia. Problema tuo.
(No, in effetti è anche un problema della collettività).
3/8/2023, 8:18:00 PM

Bokassa wrote ...
"Ma non in modo così smaccato, non a così pochi metri dalle nostre spiagge: bisogna essere stupidi per ammazzarli così e a quanto pare lo siamo diventati. "

Qui, se non capisco male, l'autore sottolinea il salto di qualità dell'attuale governo. Se i precedenti governi li lasciavano morire e basta, ora li lasciano morire "da stupidi".

"Cioè, "pensano" è una grossa parola." ..."ragiona esattamente come un lettore di Libero, se possiamo definirlo ragionare. Vogliono soluzioni semplici, il che richiede problemi semplici: la pressione demografica mondiale non lo è, e quindi smette di essere un problema, insieme alle cause che la determinano. Ci sono solo migliaia di persone che hanno voglia di venire da noi, ma se gli mostriamo che siamo degli animali spietati e incivili vedrai che la voglia gli passa."

Qui, l'autore in un climax coinvolgente e liberatorio, in un primo momento dà dei decerebrati, ai politici e ai loro elettori, per poi paragonarli ad "animali spietati" togliendo così ogni parvenza di umanità che, a questo punto, implicitamente è "costretto" a riconoscere ai governi precedenti.

Ah Leonà, qui mi sa che sei tu, o il tuo inconscio, ad aver bisogno di fare dei distinguo e a voler giustificare Minniti, non io....
3/8/2023, 7:36:00 PM

Gustavo wrote ...
Battuta discutibile, comunque non serbo rancore e regalo due bei mazzi di mimosa a Nadia e a Ballerina
3/8/2023, 11:42:00 AM

Nadia da Lucca wrote ...
@Anonimo delle 23:03
Per capire la battuta di Ballerina, ti manca il retroscena.
Se ti vai a leggere i commenti delle settimane passate, noterai come Rosita e Gustavo si conoscano anche fuori da questo blog e che lei tenda ad ostentare un atteggiamento Dom nei confronti di lui.
In particolare, qualche giorno fa Rosita aveva scritto un commento dove si parlava di leccare il pavimento dove ella camminava.
3/8/2023, 7:30:00 AM

Anonymous wrote ...
Hai dato a Gustavo dell'idiota e dell'amante dei piedi. Quale sarebbe la parte che fa ridere?
3/7/2023, 11:03:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
Faccio una battuta e subito tutti si affrettano a rispondermi.
Devo sentirmi onorata o preoccuparmi?
3/7/2023, 10:22:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
@Ballerina : tu invece, per uscirtene con un simile commento, la lingua prima di parlare l'hai intinta nell'aceto?
3/7/2023, 10:19:00 PM

Gustavo wrote ...
Come sei acida stasera Ballerina! Comunque ti informo che so fare più cose contemporaneamente, infatti mentre facevo domande idiote stavo leccando i piedi di Rosina...e mi fermo qui perché non vorrei farti ingrifare troppo...
3/7/2023, 10:18:00 PM

La Ballerina della Spada wrote ...
Buonasera, Gustavo.
Perché invece di fare domande idiote non usi la lingua per leccare i piedi di Rosina? Sono sicura ne trarreste entrambi molto giovamento ;)
3/7/2023, 10:13:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Le decisioni in Europa le prendono tre enti: il Parlamento, il Consiglio e la Commissione.
Chi elegge i membri del Parlamento?
Chi elegge i parlamenti nazionali che danno la fiducia ai governi nazionali che formano il Consiglio?
Chi elegge il Parlamento europeo che ratifica i membri della Commissione nominati dai governi che hanno ricevuto la fiducia dai parlamenti nazionali a loro volta eletti da chi?

Certo, mi rendo conto che il meccanismo sia farraginoso, infatti molti sostengono che occorrerebbe fare piazza pulita di Consiglio e Commissione e sostituirli con un Governo Federale che abbia la fiducia del solo Parlamento, ma di solito qui intervengono quelli di destra che preferisco invece lasciare inalterato l'attuale meccanismo dove i governi nazionali continuano ad avere il diritto di veto.
3/7/2023, 9:00:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Noi Europei dell'Europa Occidentale.
3/7/2023, 8:50:00 PM

Gustavo wrote ...
Io sarei complottista?
Qui ancora credete che il presidente del consiglio, chiunque esso sia, decida in autonomia? Credete davvero che abbiamo liberta di movimento senza dover rendere conto agli Usa e alla Ue? Credete davvero che le decisioni vengano prese a Roma e non a Washington e a Bruxelles?
3/7/2023, 8:28:00 PM

Anonymous wrote ...
Nadia, siamo intervenuti, chi?
3/7/2023, 7:36:00 PM

Anonymous wrote ...
Beh Nadia, però hai scritto tu che anche chi si astiene dal votare sarebbe coinvolto nella vittoria di questa destra che uccide i migranti.
Lungi da me prendere le difese del complottista di qualche messaggio più in alto, però la tua presunta superiorità morale ha dato fastidio anche a me che non voto per un altro motivo: il mio voto è un pezzo di quel potere che i parlamentari eletti avranno, e onestamente non vedo schieramenti politici degni di amministrare quel potere (seppure infinitesimale).
Tra l'altro restando su quanto accaduto sia a Cutro che in generale, sono pure d'accordo con quanto scrivi.
Però, come elettore cosa posso fare di diverso dal non votare per manifestare il mio dissenso verso i partiti sia di dx che di sx che hanno usato quel potere (anche) per mettere in atto politiche migratorie disumane?
Come membro della società ho tante scelte (volontariato, beneficenza, lotta politica), come elettore nell'urna vedo solo quella.
3/7/2023, 7:13:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Diciamo che svariati secoli di colonialismo da parte degli europei non è che abbiano proprio aiutato lo sviluppo del Medio Oriente.
Anche aver deciso, sul finire del XIX secolo, di bloccare sul nascere quello che sarebbe stato l'illuminismo arabo ha fatto sì che il binomio stato/religione andasse avanti.
Poi vorrei ricordare che il confine Iraq/Siria è la famosa linea Sykes-Picot decisa a tavolino da due ministri degli esteri europei.
E siamo solo al 1918: poi nel XX secolo siamo intervenuti in maniera ancora più invasiva.
3/7/2023, 6:56:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
L'argomento della discussione è la gestione dell'immigrazione da parte dei governi italiani.

Se qualcuno desidera parlare di astensionismo si renda almeno conto di essere completamente off-topic.
3/7/2023, 4:35:00 PM

Anonymous wrote ...
"riguardo ai migranti, non c'è un governo italiano che non abbia le mani insanguinate, perlomeno da Berlusconi in poi"
+
" possiamo dire che il governo Meloni ha dimostrato, nel frangente, una determinazione criminale, ma non diversa da quella mantenuta ad esempio ai tempi di Minniti."

Questo è quello che sta scritto a chiare lettere nel presente blog. Se invece Bokassa ha scuse da accampare per giustificare Minniti, sentiamo quale scuse Bokassa è in grado di tirare fuori.
3/7/2023, 3:57:00 PM

atlantropa wrote ...
Non so, Enrì, occupare militarmente un terzo della Siria, privandola del grosso delle sue risorse, al preciso scopo di mettere Assad in un angolo, vale almeno come "destabilizzazione"?, o, sennò, tu come la chiami?
3/7/2023, 12:30:00 PM

enrico wrote ...
La Siria chi l'ha destabilizzata? L'America cattifa?
3/7/2023, 12:15:00 PM

Anonymous wrote ...
O è anche responsabile chi ha destabilizzato Iraq, Siria, Afghanistan, Iraq “esportando democrazia” con tonnellate di bombe?
3/7/2023, 8:00:00 AM

Gustavo wrote ...
Io non voto perché sia aameloni che elly prendono ordini dagli Stati Uniti e dalla UE.
Piuttosto, carissimo Leo, non credi sia ora di fare un bel pezzo sul WEF? O credi che a Davos vadano giusto a giocare a burraco?
3/6/2023, 11:35:00 PM

Rosina wrote ...
Gustavo, tu non voti perché non sai leggere e non riesci neanche a distinguere gli stemmi, ti ricordo
3/6/2023, 11:08:00 PM

Gustavo wrote ...
Insopportabile questa retorica da maestrina secondo la quale è sempre colpa degli astensionisti. Se 60% degli aventi diritto non va a votare ci sarà un motivo. Semplice menefreghismo, o forse si sono rotti il ca◇◇☆ di votare politici cialtroni e voltagabbana (da destra a sinistra, passando per il centro...) che non mantengono promesse?
3/6/2023, 10:21:00 PM

atlantropa wrote ...
Ma non è che qualche povero migrante morto sulla coscienza ce lo deve avere pure chi è stato a favore dell'"intervento" in Libia?
3/6/2023, 9:40:00 PM

Bokassa wrote ...
Oramai ti conosco mascherina...
3/6/2023, 7:31:00 PM

Leonardo T wrote ...
Cioè non hai neanche letto il pezzo
3/6/2023, 7:15:00 PM

Bokassa wrote ...
Se decisioni vengono prese da destra, è ideologia criminale. Se decisioni che portano a identico risultato vengono prese da sinistra, è per causa di forza maggiore perché qualcuno ha visto un mostro...
Geniale!

Peccato che arrivi Luisa che in due righe demolisce pistolotto ...e il blogger è nudo, e non un bello spettacolo...
Applausi per Luisa...
3/6/2023, 5:25:00 PM

Anonymous wrote ...
Cito: “ … lo straniero è un alieno… ”
Rispondo: - Alieno se non arriva con carte di credito… potrebbe essere “un investitore” oppure un TURISTA diretto sulle coste o nelle nostre isole a svernare nei resort per miliardari… mal che vada: fa shopping GRIFFATO…
altrimenti può morire annegato , se è fortunato …
3/6/2023, 5:10:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Le grandi migrazioni sono un fenomeno complesso, ma un paio di cose mi sentirei di dirle.

I governi italiani che negli ultimi anni si sono succeduti hanno contribuito a rendere difficili le operazioni di soccorso e quindi sì, hanno una fetta di responsabilità; ovviamente tali governi non sono piovuti dal cielo: essi sono frutto di voti di fiducia del parlamento ed i parlamentari... ehm... o li abbiamo eletti noi con le nostre manine, oppure non siamo andati a votare e dunque non abbiamo fatto nulla per impedire vincessero, quindi la colpa è anche nostra come popolo italiano.

La destra è la più facile da analizzare: per loro gli immigrati costituiscono un attentato alla nostra cultura (*), dunque vanno combattuti. Per la sinistra il discorso è un tantino più complesso: a fronte di una narrazione dominante che accostava immigrazione = insicurezza, la sinistra non ha saputo opporre una narrazione propria, è stata succube dela narrazione della destra e dunque ha avuto paura di apparire come accondiscendente nei confronti della criminalità.
Il risultato è stato storicamente interessante, con la sinistra al governo che attuava politiche di destra ma che veniva accusata dalla destra per il fallimento di tali politiche.

In concreto, il perverso intreccio che si è creato è stato aver confuso le operazioni doganali (controllo di chi arriva) con le operazioni di soccorso in mare (salvare chi affoga), generando un vortice di livelli (Frontex, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, ecc) che agiscono di fatto gli uni contro gli altri e tanto poi non è colpa di nessuno.

Infine fa un po' sorridere Meloni che, dopo avere allontanato il più possibile le navi che fanno soccorso spedendole nel Nord Italia, poi dica che lei avrebbe voluto salvare i naufraghi di Cutro: allora domani ti taglio lo sterzo e poi dopo che ti sei schiantata in curva dichiaro che il mio obiettivo è rendere le strade sicure.

(*) Non posterò clip di Salvini che sbraita contro i terroni o gli stranieri; se davvero nel 2023 non vi siete ancora accorti che la destra italiana la pensa così, non sarò certo io a convincervi con qualche video folkloristico.
3/6/2023, 2:52:00 PM

Luisa wrote ...
Con questo pezzo l'autore ci vuole far cogliere la differenza sostanziale tra un colpo in fronte e un colpo alla nuca.
3/6/2023, 8:48:00 AM

Anonymous wrote ...
Sono d'accordo fino alla premessa, poi non vedo grosse differenze tra prendere accordi e lasciarli morire là o in mezzo al mare o vicino alla riva. Tutti i governi hanno le mani insanguinate allo stesso modo.
3/6/2023, 8:09:00 AM

Anonymous wrote ...
Grazie.
3/6/2023, 8:07:00 AM

Un Sanremo di destra (alla fine ce lo guarderemmo)

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Capite che un conto è perdere ancora, perdere male, contro avversari quasi improvvisati e impresentabili (Fontana in Lombardia!); ma ritrovarsi nella sconfitta a dover fare quadrato intorno a un presentatore tv che si fa chiamare Amadeus e la sua gestione di un festival della canzone, ecco, questo è molto più della semplice beffa che si accompagna al danno, e richiede un minimo di spiegazione. Sanremo come baluardo della sinistra, sul serio? Com'è potuto succedere, e in che modo possiamo evitarlo?

Loro sono proprio contro il coro, capite

Che quest'anno il nodo potesse arrivare al pettine alla fine era inevitabile. C'è un Italia che va decisamente a destra, e un immaginario che sembra prendere la deriva opposta. Così come aa Meloni sembra un filo più estrema di Salvini (ma sarà vero?), Rosa Chemical risulta più estrem😶 di Achille Lauro (e anche lì, forse è solo un effetto ottico). Lo struggimento degli opinionisti di destra sarebbe perfino comprensibile – se non dessero come sempre l'impressione di una serie di animaletti meccanici caricati a molla: insomma abbiamo vinto le elezioni, Sanremo dovrebbe avere registrato questa cosa, o no? cosa aspetta l'immaginario nazionale a farsi modellare dai tweet dei nostri sottosegretari aa curtura? La Rai poi è anche servizio pubblico, perché non s'inginocchia? Probabilmente s'inginocchierà, magari si stava semplicemente aspettando il momento giusto per lo spoil system. Si potrebbe persino ipotizzare che Sanremo sia stata la trappola in cui i dirigenti sono ingenuamente caduti mentre stavano a distillare lo share alle due del mattino. Da quello credevano dipendesse il loro destino, illusi!, e non dalla Minaccia Genderfluida. 


Adesso coraggio, diciamo l'indicibile: mettiamo che la Destra ormai invincibile riesca a plasmare Sanremo a sua immagine entro il febbraio 2024. Non diventerebbe di colpo uno spettacolo più interessante, qualcosa che varrebbe la pena di guardare anche solo per vedere come lo riducono? Stiamo parlando di Sanremo, il trash ha sempre fatto parte del gioco. Ma un Sanremo che invece della prevedibile concione di Benigni sulla Costituzione-che-il-mondo-ci-invidia cominciasse, che ne so, con un monologo di Brignano su quanto siamo er mejo der Mediterraneo sin dai tempi deji antichi Romani, e proseguisse con ospiti degni dell'occasione, ad esempio tra gli sportivi potrebbero chiamare Ivan Nemer che potrebbe leggere un temino (scritto da lui) in cui ricorda l'orribile persecuzione di cui è stato vittima per aver osato regalare una simpatica banana marcia a un compagno che si è offeso in modo ingiusto, dato che in Italia non siamo razzisti, altrimenti altro che in nazionale, a raccogliere i pomodori vi manderemmo, e zitti. E poi canzoni sovraniste – ma non troppo perché la Nato si potrebbe arrabbiare, quindi anche un po' atlantiste – ma non troppo perché la porta a Putin va lasciata aperta, Berlusconi ci tiene e non ha elettoralmente tutti i torti, canzoni contro l'Euro? No, quello ormai ce lo teniamo. Contro l'Unione Europea? Ma senza esagerare, insomma forse meglio prendere canzoni d'amore come nelle scorse edizioni: però rigorosamente non-fluido, tra l'altro qual è il contrario di fluido in amore? "Fisso", "immobile", "cristallizzato", vabbe' l'importante è che sia chiaro che la donna ama l'uomo e viceversa e sempre rigorosamente in un rapporto uno a uno, insomma torniamo a prima dello Zero (non l'anno, proprio il cantante Renato Zero, diciamo 1975).

(Insomma niente da fare, neanche l'apocalisse meloniana ci salverebbe dai Coma Cose).

Era da tanto che non leggevo killeraggio

Un Sanremo così lo metto per iscritto per renderlo ancora meno plausibile, ma lo è già parecchio: molto più semplice pensare che la destra continui a tenerselo così, magari limando qualche asperità e continuando a lamentarsene, che è una cosa che a destra piace molto, anche quando vince. Sanremo come riserva di un progressismo in via d'estinzione/assimilazione, dove anche istanze interessanti come l'antiproibizionismo o l'emancipazione sessuale vengono difese da fenomeni da baraccone che alla lunga si rivelano controproducenti – Fedez non sarà mai un leader credibile, mi sento di dire, e allo stesso tempo se penso che una volta Benigni era il tizio che cercava di tirare i pantaloni a Baudo e la gonna alla Carrà (contro il loro consenso), e adesso è quello a cui chiediamo il discorsone ufficiale per l'anniversario della Costituzione, beh, beh. Magari tra vent'anni al suo posto ci sarà Rosa Chemical, chi può dirlo. Mentre io per allora rischio di trovarmi in uno di quei posti in cui ti lasciano la tv accesa e non ti danno il telecomando, ammetto un po' di angoscia al pensiero.

Bello però quel "marito della Ferragni"

Può darsi che Sanremo stia diventando quel che per gli americani è Hollywood: cioè in un certo senso un grosso equivoco, la ridotta di un progressismo ormai più immaginario che reale. E però l'immaginario è importante e difenderlo ha un senso. 

(Ma se con l'immaginario occorre difendere Amadeus, no, mi dispiace, io passo) (e Fedez? passo) (Benigni? una volta o l'altra dovrò mettere per iscritto cosa mi ispira ormai Benigni: diciamo che più si sforza di convincermi che tutto è bellissimo e degno di ammirazione, più ho paura che dietro di lui ci stiano i kapò, i reticolati e la morte).

Comments (11)

mauri wrote ...
?
Leo, stai bene?
2/24/2023, 10:17:00 AM

Leonardo T wrote ...
salutameli
2/24/2023, 1:04:00 AM

mauri wrote ...
Erano più tizi, perché ora non scrive più nessuno...
2/23/2023, 1:12:00 PM

Leonardo T wrote ...
no, il tizio si sarà preso una vacanza
2/21/2023, 7:27:00 PM

mauri wrote ...
Leo, hai bloccato i commenti? Hai fatto bene🤐
2/21/2023, 1:15:00 PM

Leonardo T wrote ...
wie interessant
2/17/2023, 1:18:00 AM

Marta wrote ...
Si, sembrerebbe proprio che ci sia un disegno per distruggere quel poco che rimane del pd...pazzesco, ma è così
2/16/2023, 7:34:00 PM

Gabri wrote ...
Endorsement più chiaro di così si muore. Non hanno già affossato abbastanza il povero pd....
2/16/2023, 7:07:00 PM

Anonymous wrote ...
https://www.corriere.it/politica/23_febbraio_15/meglio-previsto-capace-lodi-meloni-fanno-litigare-pd-ad570ea0-ad6e-11ed-a7b5-a0a1736d7fb9.shtml
2/16/2023, 12:54:00 PM

Leonardo T wrote ...
https://www.youtube.com/watch?v=R8snP_HXLgc&t=12s
2/15/2023, 10:57:00 PM

Anonymous wrote ...
https://www.dire.it/15-02-2023/873490-letta-intervista-new-york-times-meloni-polemica/

Leo, quale sarebbe la differenza?
2/15/2023, 10:30:00 PM

Carcere duro a chi ne vuol parlare

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(Una modesta proposta)

Io non ho un'opinione forte sul regime carcerario previsto dal 41bis – il pezzo potrebbe finire qui, in effetti. Non ho un'opinione nemmeno così debole, diciamo che è oscillante e che dipende molto da chi mi fa la domanda. In linea di massima posso dire che oscilli tra il punto di vista A ("È tortura") e il punto B ("abbiamo sconfitto Cosa Nostra, insomma è utile"). Su questa oscillazione traballa tutta la mia coscienza democratica, il dubbio di vivere in uno Stato che non sempre riesce a garantire i diritti fondamentali a tutti i suoi cittadini. Mi consolo pensando che almeno non oscillo mai verso il punto C ("Se lo meritano"): lo lascio volentieri aa Meloni e ai suoi garzoni, che in questo caso stanno mostrando tutta l'impreparazione che avevamo largamente previsto.

A tal proposito, la linea del(la) presidente mi sembra la più vittimista possibile, il che non sorprende di certo: l'attacco frontale al PD ricorda quasi una certa strategia bannoniana di demonizzazione dell'avversario, che a ben vedere non è che abbia molto giovato alle destre negli Usa e nel mondo. I bannoniani hanno provato a descrivere una moderata come la Clinton in una satanista: nel medio-termine però è la destra bannoniana che si è trasformata in una specie di setta dai comportamenti ingestibili (l'attacco al Campidoglio). Cercare di vendere al proprio pubblico il PD, un partito di mediocri amministratori, come il braccio politico dell'insurrezionalismo anarchico, è una mossa talmente bannoniana che lascia perplessi, insomma è uno schema che fin qui non ha funzionato: e però, e però io sto in Emilia, uno dei pochi posti in cui il PD esiste ancora, puoi vedere gli iscritti in giro per la strada e nemmeno per un istante puoi credere che siano bombaroli; nella maggior parte del territorio ormai è una sigla abbastanza esotica, per cui non è detto che la demonizzazione non funzioni, o che il PD non dovrebbe immediatamente reagire con una prontezza di riflessi che purtroppo non ha (non ha nemmeno un organo di stampa: scommette sulla benevolenza di una classe imprenditoriale che l'ha abbandonato da mò).

Tornando al 41bis, e in particolare al punto A ("è tortura"), ammetto che dipenda molto dal mio temperamento: benché io ami relativamente la solitudine, devo assolutamente trovarmi qualcosa da fare, altrimenti credo di poter impazzire in pochi minuti. Poche cose mi ispirano più orrore dell'isolamento carcerario, e in particolare il pensiero che i reclusi non possano nemmeno leggere mi risulta intollerabile. Non solo ingiusto: intollerabile. Così ho questa proposta: chiunque sostenga di avere un'opinione forte sul 41bis, che passi almeno due settimane in una stanza sempre illuminata, senza libri e materiale audiovisivo e insomma nella stessa condizione in cui vivono per anni i carcerati al 41bis. Quindici giorni, e poi se proprio volete condividere la vostra opinione, vi ascolteremo. 

Con questo non m'illudo di cambiare idea a gente che è pagata per avere la più trucida possibile – sparo un nome a caso: Mario Giordano. Probabilmente anche dopo due settimane di carcere duro continuerebbe a dire o scrivere cazzate: ma almeno per due settimane non dovremmo sentire le sue cazzate, un vantaggio collaterale vedete che c'è, e io mi accontenterei. E poi chissà, magari uno o due li troviamo, che hanno la testa meno dura del carcere. 

Comments (43)

Leonardo T wrote ...
Quindi abbiamo almeno risolto che il 41bis non c'entra con il "rispetto per le vittime". Ok.
Il gaffeur invece non ha ancora capito che se fa delle affermazioni, le prove deve portarle lui. Ma non dispero.
2/9/2023, 7:33:00 PM

Valentina wrote ...
Nadia, tu che hai capito😉, fammi una cortesia, spiega allo sveglione simpaticone qui sopra che io ho distinto le due cose: 41 bis è una cosa, rispetto per le vittime e i familiari è altra cosa. Altrimenti questo va avanti è tenace🤗come pochi...
2/9/2023, 6:24:00 PM

Goffer wrote ...
Più che matti, qui siamo solitamente 4 gatti!
Nadia, Ballerina, Io il Blogger e anonimo blogger.
Non è difficile capire chi scrive, getta il sasso e poi nasconde la manina....vero Leo? Tana!

Comunque con quel link su Giordano hai spaccato! Per amor di precisione, c'è poi stata qualche condanna ?
Sai che non sarebbe male fare il sequel 6 anni dopo per vedere come stanno veramente le cose?
2/9/2023, 6:14:00 PM

Leonardo T wrote ...
Vabbe', siamo nella fase in cui i matti si radunano.
Vorrei ricordare che questo blog ha più di vent'anni, per cui ci sono già passato, so come funziona, dopo un po' invariabilmente i matti vanno a masticare amaro altrove. Succederà anche stavolta.
– Chi scrive che Giordano fa giornalismo d'inchiesta non sa cos'è il giornalismo e non sa nemmeno cos'è un'inchiesta. Giordano è un tizio che specula sulle paure dei poveretti.
– Chi scrive che Giordano avrebbe dimostrato che le Ong spingono gli africani a venire qui (il famoso "push factor") è pregato di cercare se qualche sentenza davvero ha dimostrato che c'è il push factor. Scoprirà che no, il push factor non esiste, gli africani non leggono i bollettini delle ong per capire se è il caso o no di migrare. Oppure linkerà il solito link al giornalino farlocco, per carità, lo so, siete astutissimi.
– Chi scrive che qualcuno deve denunziare Giordano non ha capito come funziona il diritto, e vabbe'.
– Nel frattempo sto aspettando che qualcuno, leggendo il 41bis, trovi dove si parla di soddisfare la troppo giusta necessità di vendetta dei famigliari delle vittime. Probabilmente sta nello stesso sito in cui si dimostra che le ong imbarcano con la forza africani che vorrebbero disperatamente restare nei loro villaggi in via di desertificazione.
– Per quanto tempo crediate di far perdere alla brava gente che vi risponde, fidatevi: ne state perdendo più voi.
2/9/2023, 5:57:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
A me sembrate ridicoli tutti quanti.
Goffer che prima tesse le lodi di Giordano per poi mettersi a litigare con l'unico che Giordano lo ha non solo letto, ma anche di molto apprezzato.
L'anonimo leghista che... vabbè, crede a Giordano e si esalta del fatto che il governo italiano metta i bastoni fra le ruote a chi fa soccorso in mare.
E anche io che sto a rispondervi non sono da meno.
2/9/2023, 5:34:00 PM

Goffer wrote ...
Nadia, tu non sei woke? Effettivamente non era facile seguire arrampicata carpiata sugli specchi di quella sagoma dell'anonimo, che anonimo non è. Vuoi le iniziali? L.T.
2/9/2023, 5:22:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Direi che la discussione è definitivamente degenerata in caciara, fra Goffer e l'anonimo leghista.
Ciao 41 Bis 😞
2/9/2023, 5:17:00 PM

Anonymous wrote ...
Vuoi farmi la predica di quello antropologicamente superiore?
Bravo il nostro woke che distribuisce etichette: "moralmente complice".

Certo, sono moralmente complice se la cosa ti fa stare meglio, ma almeno Giordano ha avuto il coraggio di fare ciò che andava fatto, invece di nascondersi dietro un finto antirazzismo.

Ora che hai goduto a fondo cosa fai, torni a piangere da Enrico Letta pregandoti di risolverti il problema degli immigrati ma senza turbare la tua coscienza buonista?
2/9/2023, 5:13:00 PM

Goffer wrote ...
Hai pestato un merd**e e non sai più come uscirne....
Ti ribadisco, così ci puoi pensare bene. Chi sa e ha le prove e non denuncia è moralmente complice.
E non si lava la coscienza con un post su un blog....
2/9/2023, 5:05:00 PM

Anonymous wrote ...
Denunciare? E perché?
I fatti avvengono in acque internazionali.
Se ti dà tanto fastidio che la gente muoia in mare, puoi sempre imbarcarti anche tu con le ONG invece di stare a farci la predica buonista.
I crudi fatti sono questi: vi è una grande quantità di migranti che attraversa il mare nella speranza di raggiungere l'Europa.
La sinistra ha cercato di risolvere il problema mettendo la testa sotto la sabbia e facendo finta di nulla.
La destra ha deciso che il modo migliore per affrontare il problema è colpire le ONG in modo che la gente muoia in mare ed il problema si risolva alla radice.
Se vuoi stare con le ONG sei libero di farlo, ma sappi che la maggioranza degli italiani ha votato un governo che NON appoggia le ONG. Sei minoranza, rassegnati.
2/9/2023, 4:53:00 PM

Goffer wrote ...
Ok, ora però non divagare. Hai fatto la denuncia?
2/9/2023, 4:41:00 PM

Anonymous wrote ...
È il contenuto del libro citato da Leonardo Tondelli.
Scopo di tale libro è bloccare le ONG affinché nessuno salvi i naufraghi in mare.

Sì, lo so, adesso verranno quelli che parleranno di razzismo, che si scandalizzeranno del fatto che Giordano ce l'ha con gli stranieri e tutta la pappardella.

Lasciamo stare questo scandalizzarsi da woke ed analizziamo i fatti: Giordano vuole bloccare i soccorsi in mare e bloccare i soccorsi in mare significa operare attivamente per fare affogare la gente.
2/9/2023, 4:38:00 PM

Goffer wrote ...
O sei un quaquaraqua, propendo per questa prima ipotesi, oppure, se quello che dici è vero, sei moralmente complice se non l'hai denunciato. Lo sai, vero?
2/9/2023, 4:36:00 PM

Goffer wrote ...
Anonimo, hai scritto delle cose gravissime. Sono dunque sicuro tu abbia delle prove e immagino tu lo abbia denunciato per crimini contro l'umanità. A che punto è la denuncia?
2/9/2023, 4:22:00 PM

Anonymous wrote ...
Giornalisti che augurano la morte?
Giordano si è impegnato attivamente per bloccare le ong affinché nessuno salvasse i naufraghi col preciso scopo di farli affogare.
Limitarsi ad augurare la morte è da dilettanti: Giordano ha fatto tutto quanto in suo potere perché la gente morisse davvero. Fatti, non parole!
2/9/2023, 4:09:00 PM

Goffer wrote ...
No Signora, non ha capito!
Non sto parlando di vaccini. Siccome non vi sta simpaticissimo Giordano, Tondelli l'ha tirato in ballo, sto parlando di giornalisti che quotidianamente hanno augurato la morte ad una minoranza. Se vi trovate in sintonia con loro, sono lieto per voi!
2/9/2023, 3:55:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
No, non ne vogliamo parlare.
Il motivo è chiaro come il Sole: stiamo parlando di 41 Bis e parlare del difficile rapporto fra italiani e vaccini è solo un modo di cambiare argomento.
Chi desiderasse parlare di vaccini, può unirsi alle innumerevoli discussioni online sull'argomento.
2/9/2023, 3:49:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
2/9/2023, 3:48:00 PM

Goffer wrote ...
Gentilissima Signora Nadia, vogliamo parlare di tutti quei giornalisti e medici che, in questi tre anni, hanno vergognosamente istigato i cosiddetti novax all'odio, augurandogli la morte un giorno si e l'altro pure?
2/9/2023, 3:41:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Mario Giordano non è quel tizio che viene richiamato dall'ordine dei giornalisti un giorno sì e l'altro pure poiché passa la vita ad istigare il prossimo all'odio?
O forse mi confondo con Maurizio Belpietro?
2/9/2023, 3:33:00 PM

Goffer wrote ...
Tondelli, mettendo quel link hai pestato un mer***e che la metà bastava! Quel post è invecchiato malissimo. Di cosa sarebbe colpevole Giordano? Di aver fatto giornalismo d'inchiesta come pochissimi ora fanno...? Mi pare, tra le altre cose, che in questi anni siano uscite parecchie cosucce e ci sia stata qualche condanna, o sbaglio? Forse non aveva tutti i torti ad avanzare qualche domanda scomoda...
A Giordano va dato anche il merito di parlare di cose di cui nessuno parla. Sai quanta gente conosco danneggiata da vaccino? E sai che quando vanno dai medici vengono trattati come malati immaginari e gli danno ansiolitici? Sai che i medici hanno paura, o meglio, sono terrorizzati dal mettere in dubbio la "bontà" del vaccino? Hanno paura di essere "richiamati" e di perdere il loro lavoro. Ti sembra normale?
2/9/2023, 3:25:00 PM

Valentina wrote ...
Lei o non legge o non capisce quello che scrivo. Mi perdoni, ma non sono attratta da spettacoli di autoerotismo
2/9/2023, 7:52:00 AM

Leonardo T wrote ...
Giordano è colpevole di cose ben più orribili di non "pensarla come me", e se frequentasse da così tanti anni lo saprebbe. https://leonardo.blogspot.com/2017/05/il-business-degli-immigrati-il-business.html
Poi qua non è questione di opinioni, vede: lei insiste sul fatto che il 41bis deve garantire un "rispetto per i famigliari delle vittime" che non è previsto dal 41bis. Basta andarlo a leggere.
2/8/2023, 10:41:00 PM

Valentina wrote ...
Io brandire? Lei è troppo nervoso. Parte fingendo di essere umile nelle prime due righe, e poi vuole imporre il suo pensiero, arrivando a ridicolizzare un giornalista che ha una colpa enorme: non la pensa come lei. Seguendo il suo ragionamento, sicuro che non ci sia un ostentato senso di superiorità nei confronti di Giordano e di chi ha idee simili? Il razzismo nasce da un senso di superiorità, lei dunque è razzista? E magari anche forcaiolo? Chiedo eh....

Frequento diversi blog da tanti anni, e devo dire che è la prima volta che mi capita una cosa così. Bizzarra la sua pretesa che quello che scrive venga condiviso e apprezzato da tutti.
2/8/2023, 6:45:00 PM

Leonardo T wrote ...
e dagli co'sto "rispetto ai famigliari".
Perché non comincia lei a rispettarli, smettendo di parlare in vece loro, che è strumentalizzazione bella e buona?
C'è chi dice che non è razzista e poi invariabilmente dice qualcosa di razzista.
Lei pensa di non essere forcaiola ma cosa crede di brandire, in questa discussione?
2/8/2023, 6:17:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Ok, grazie per il chiarimento.

Io ciò che avevo da dire l'ho detto (e temo che non abbia portato la discussione molto lontano visto che io stessa sono assai dubbiosa in merito), quindi adesso faccio un passo indietro per leggere volentieri il dibattito che si potrebbe sviluppare.
2/8/2023, 3:55:00 PM

Valentina wrote ...
Hai banalizzato! In buonafede, hai fuso due cose ben distinte.
Funzione del 41 bis deve avere lo scopo per cui è nato. Poi ci vuole una pena più "giusta" possibile per i reati commessi, con una rieducazione, ma senza sconti a priori. Nel rispetto delle vittime e dei familiari delle vittime. Mi sembra demenziale partire da un proprio personale, più che legittimo, vissuto, per poi ipotizzare una pena più morbida.
2/8/2023, 2:45:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Vediamo se ho capito bene.

Valentina giustifica il 41 Bis non come mezzo preventivo avente lo scopo di impedire ai criminali di comunicare con le proprie organizzazioni, bensì come mezzo punitivo avente lo scopo di offrire soddisfazione alle famiglie delle vittime.
Valentina però ci tiene a sottolineare di non essere forcaiola ed anzi si considera ingiustamente offesa da tale epiteto.

Credo che a questo punto sia necessario mettersi d'accordo sul significato di "forcaiolo", altrimenti è un dialogo fra sordi.
2/8/2023, 2:27:00 PM

Valentina wrote ...
Se io scrivo "non forcaiolo" e lei non mi crede direi che siamo serenamente al delirio. Lei qui davvero pensa di decidere cosa io realmente penso. Spassoso.

Io mi vado a studiare illuminismo, lei vada a fare due chiacchiere coi familiari delle vittime. E si faccia un bagno di umiltà.
2/8/2023, 10:04:00 AM

Leonardo T wrote ...
Quindi basta scrivere "non forcaiolo" per non esserlo? I criminali stanno in isolamento per evitare che comunichino, non per soddisfare "i familiari di queste vittime": chi lo pensa si è perso quei due-trecento anni di illuminismo ed è pregato di aggiornarsi. Spero di essere stato il meno buonista possibile
2/8/2023, 9:53:00 AM

Valentina wrote ...
Lei legge prima di rispondere?

Ho scritto "non forcaiolo", che significa nessuna vendetta.

Per trovare equilibrio, mi sembra elementare come presupposto, bisogna considerare tutti i punti di vista, non solo il suo, incensurato presumo, che chiuso in una stanza senza libri sarebbe a disagio...
2/8/2023, 7:55:00 AM

Leonardo T wrote ...
Chi confonde la giustizia con la vendetta dovrebbe stare a lunga in una stanza illuminata a riflettere bene. I "bambini sciolti nell'acido" non si sventolano in una discussione come argomenti, tra persone civili: per favore, se cerca l'inciviltà si rivolga altrove.
2/8/2023, 1:42:00 AM

Valentina wrote ...
È idiota, piuttosto, leggere e commentare solo ultima parola di un commento più lungo, ed evidentemente troppo complesso per te
2/7/2023, 8:38:00 PM

mauri wrote ...
AHAHAHA.....buonismo...erano anni ed anni che non sentivo questa...Grazie Valentina per questo tuffo nel passato piu' idiota che non si puo'...mi sembra, credo, che conosci da poco l'Autore e responsabile del blog per trattarlo come un fiancheggiatore delle cosche...
2/7/2023, 8:30:00 PM

Valentina wrote ...
Chiedo all'autore del pezzo, dopo aver empatizzato coi criminali, se può empatizzare con la gente uccisa senza pietà, col bimbo sciolto nell'acido, coi familiari di queste vittime, e magari scrivere un pezzo di altro tenore, non forcaiolo, ma neanche ammantato di questo insopportabile buonismo...
2/7/2023, 6:27:00 PM

Piero wrote ...
Si, non vorrei che alcuni nostri politici "buonisti" nel DNA lisciassero troppo il pelo alla peggio feccia...
2/7/2023, 5:44:00 PM

Anonymous wrote ...
Nessuno s'è mai filato il 41bis, finché nel buco ci finivano i mafiosi. Poi è toccato a un anarchico condannato all'ergastolo per un "attentato contro la sicurezza dello stato", episodio in cui nessuno si è fatto male, e infatti era sepolto negli archivi delle notizie mancate.
Gli anarchici li han sempre bastonati dice il poeta. E però ci hanno scritto canzoni e poesie e pure film. Adesso anche una storia di Zerocalcare, il quale credo abbia detto tutto quanto c'è da dire sull'argomento.
2/7/2023, 5:40:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Scopo del 41 Bis non è punire una persona perché è stata cattiva (la pena dovrebbe avere valore rieducativo, vorrei ricordare).

Il 41 Bis è stato introdotto poiché vi erano degli esponenti criminali che in regime di carcere classico non solo comunicavano tranquillamente con l'esterno, ma addirittura coordinavano indisturbati la propria organizzazione mafiosa.
L'unico modo per interrompere tale fenomeno era il 41 Bis, che pertanto non ha scopo punitivo, bensì preventivo verso nuovi reati.

Varca il 41 Bis il limite della tortura? Probabilmente.
Siamo disposti come società civile a tollerare il 41 Bis con lo scopo più alto di sconfiggere organizzazioni di carattere mafioso? Domanda molto difficile cui mi sentirei di rispondere di sì, sebbene fra mille dubbi di carattere etico.
Ma soprattutto, nel caso decidessimo che il 41 Bis è tortura e che non possiamo tollerarlo... qualcuno ha qualche idea su come impedire ai boss di fare i comodi loro dal carcere?

Non ho risposte, purtroppo.
2/7/2023, 4:13:00 PM

Valentina wrote ...
Quando leggo che si esprime un giudizio su un un'argomento così drammaticamente serio, facendolo "candidamente" dipendere dal proprio temperamento, copioso, mi scende il latte dalle ginocchia....
2/7/2023, 3:59:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Quando leggo che si pongono sullo stesso piano la gente che cerca disperatamente di interrompere un contagio con prigionieri tenuti in isolamento per evitare che comunichino con la propria organizzazione criminale come se fossero la stessa cosa... beh... direi che possiamo solo aggiungere le trombe ed i pagliacci.

Non vale nemmeno la pena andare oltre, sarebbe inutile.

Pàppa pàra parapàppapà!
(musichetta del circo)
2/7/2023, 2:46:00 PM

camu wrote ...
Ma come si fa a dire che non se lo meritano? Queste persone sapevano esattamente cosa stavano facendo e quale rischio correvano quando hanno fatto stragi, quando hanno gambizzato imprenditori, quando hanno promosso le loro ideologie di disgregazione dello stato di diritto. Non è che il carcere duro viene dato al primo pinco pallino che capita, intendiamoci. Guarda caso Cospito ha cominciato lo sciopero della fame quando sono finite le elezioni. Ma il regime del carcere duro c'era anche prima del governo Meloni, non lo hanno mica inventato "i fascisti". Eppure tutti gli altri partiti e politicanti che prima hanno difeso questo sistema, adesso si nascondono dietro le quinte e fanno finta di nulla, quando loro per primi hanno imposto il "carcere duro" all'Italia intera durante il Covid, in nome di non meglio precisate teorie scientifiche. Insomma, per me è ridicolo che uno che ha sciolto un bambino (perdio, un bambino!) nell'acido debba essere trattato con i guanti bianchi e essere lasciato libero di comunicare con chi vuole da dietro le sbarre.
2/7/2023, 11:13:00 AM

Oscar wrote ...
Scrivere questo pezzo significa non conoscere o non aver capito nulla del lavoro ciclopico di Falcone e Borsellino ( e di chi li ha preceduti).
Sarebbe stato meglio fermarsi alla seconda riga.....
2/7/2023, 10:11:00 AM

CarloM wrote ...
Per quello che vale: non avrei potuto scrivere meglio.
2/6/2023, 8:46:00 PM

Aa faccia daa destra sociale

Permalink

Credo che bisogna essere grati aa Meloni, e ai suoi beccai sociali, non di molte cose ma almeno per la chiarezza che stanno portando nel discorso politico, inquinato da anni di sciocchezze trasversali. Per chi ha sempre creduto – e io ci ho creduto abbastanza sempre – che la politica sia un confronto continuo tra le classi sociali, dagli anni Novanta in poi seguire quella italiana era assai frustrante: anche quando si riusciva a riconoscere una destra da una sinistra, sembrava che ignorassero la loro funzione e s'ingegnassero di parlare a tutti e difendere gli interessi di tutto, come due canali televisivi generalisti. Erano dalla parte degli imprenditori ma anche con i ceti più umili ma anche con gli impiegati e gli insegnanti, ci mancherebbe, e i pensionati, e i giovani, qualcuno doveva pur pensare ai giovani e in effetti ci pensavano tutti, era proprio un chiodo fisso. Finché a un certo punto non sono arrivati i grillini, il terzo canale: ma anche loro all'inizio non si capiva bene a chi si rivolgessero; anche loro agli imprenditori vessati (specie medi, piccoli, nani), anche loro alla povera gente oberata dalle tasse, anche loro agli insegnanti che corsero in gran numero a votarli, e così via. 

Ecco, l'impressione è che all'apparire di questa crisi, che forse è più sistemica del solito, le cose si siano chiarite, se non proprio irrigidite: e così abbiamo avuto finalmente un partito che ha vinto le elezioni promettendo di togliere a qualcuno (il reddito di cittadinanza) e dare a qualcun altro (la flat tax e l'abolizione del tetto al contante): lo ha promesso, ha vinto le elezioni, lo ha fatto. Tutto molto chiaro, e gli ultimi trent'anni di pubblicistica sulla destra sociale possiamo anche usarli per scaldarci nelle fredde notti d'inverno. Non mi ricordo più ma credo che persino aa Meloni ai tempi di An venisse da quella corrente lì, quella dello Stato forte che protegge i deboli, ecco: se qualcuno nutriva ancora un dubbio, adesso può toglierlo da dove lo nutriva. Ci sono classi sociali e ambiti professionali che hanno effettivamente vinto le elezioni: ci sono artigiani che potranno tornare ai vecchi livelli di nero, camorristi che potranno riciclare con più facilità, scuole private che riusciranno a salvarsi anche stavolta. E c'è gente che si sta ammalando, più dell'anno scorso in questi giorni, perché aa Meloni & co. hanno deciso che l'emergenza è finita e probabilmente questa idea di togliere un bel po' di anziani e deboli dai conti dell'Inps non dispiace; ci sono ospedali pieni e scuole pubbliche da smantellare col pretesto del calo demografico ed è giusto così: chi vuole sanità e istruzione pubbliche ha perso le elezioni: magari la prossima volta si porrà veramente il problema di vincerle, con programmi chiari che parlino a classi sociali un po' più nettamente definite che in passato.  

(Certo, rimane il dubbio che questo irrigidimento sia avvenuto all'improvviso, rendendo definitive posizioni quasi aleatorie: ad esempio forse qualcuno ricorda ancora quando il M5S era il partito dei novax: poi gli è capitato di trovarsi al governo durante il covid e adesso, decisamente, non è più il partito dei novax. Ma se al governo nello stesso momento ci fossero stati Salvini o aa Meloni, e avrebbero potuto benissimo esserci, forse oggi Conte sarebbe un novax e la destra meloniana sarebbe per il distanziamento e le mascherine. Allo stesso modo il motivo per cui, oscillando tra populismo e sovranismo, a un certo punto aa Meloni si è trovata dalla parte della piccola media impresa e i grillini dalla parte dei percettori di reddito è quasi casuale: se il pendolo si fosse fermato qualche mese prima o dopo, forse oggi avremmo una Meloni populista e un Conte ancora alleato di un Salvini sovranista, o il contrario. Ma questo al limite cosa prova? Che i politici oscillano, e le classi sociali restano. I politici sono sul mercato, vanno dove trovano la nicchia o vedono uno spazio per crescere).

(In mezzo a tutto questo, i più miopi restano quelli che le classi proprio non le vedono: il terzo polo che in realtà è il quarto o il quinto, i personaggi in cerca d'autore che ci vivono, i giornali in cerca di lettore che ancora ci scommettono, l'ex grande industria che ci spende dei soldi, tutto un ambiente che per qualche motivo ancora non ha il coraggio di dirsi di destra e di tentare seriamente quella opa ostile di cui fantastica dai tempi di Montezemolo). 

Comments (22)

Anonymous wrote ...
....
1/9/2023, 9:18:00 PM

Anonymous wrote ...
Si si...mi fai tenerezza, tanta tenerezza...
12/20/2022, 11:01:00 PM

Anonymous wrote ...
Che domanda da criceto: tutti conoscono il WTF!
12/20/2022, 8:22:00 PM

Anonymous wrote ...
Qui state guardando il dito e non la luna. Le vere decisioni vengono prese a Davos, e qui si esegue.
Davvero non conoscete il WEF?
12/20/2022, 6:50:00 PM

Bokassa wrote ...
Vai a trollare da altra parte qui non è aria
Grazie
12/19/2022, 7:39:00 PM

Anonymous wrote ...
Credo che anche aver spalleggiato il ricatto vaccinale sperimentale abbia nauseato e allontanato dalla politica molti nostri compagni...
12/18/2022, 4:53:00 PM

Anonymous wrote ...
Credo che per ripartire si debba fare un bel bagno di umiltà e scrollarci di dosso quegli atteggiamenti propri di chi si sente antropologicamente superiore...
Dobbiamo ripartire dalle periferie...
12/18/2022, 4:18:00 PM

Anonymous wrote ...
Per blastare Kalenda Maya
12/18/2022, 11:57:00 AM

Anonymous wrote ...
Speriamo in Calenda?
12/17/2022, 8:11:00 PM

Anonymous wrote ...
Tutti ladri e farabutti.

Ma il movimento 5 strilli non aveva aperto il parlamento come una scatola di sardine?
12/17/2022, 6:06:00 PM

Anonymous wrote ...
È la triste decadenza.

Il PD è un partito de plastica e senza idee.

Lega e FdI le idee ce le hanno: idee razziste, omofobe e amiche dei nemici dell'Italia, Orban p.e.

Berlusconi gioca er jolly, caricando un pullman di troie come trofeo.
12/17/2022, 6:01:00 PM

Anonymous wrote ...
A sinistra fa più rumore, credo, perché viene consumato il tradimento di valori che oramai sono solo di facciata.
Temo che il PD si sia ridotto ad essere un partito di plastica...
12/17/2022, 5:22:00 PM

Anonymous wrote ...
La gente ruba sia a destra che a sinistra.
Un fenomeno molto interessate è che quando a rubare è uno di destra (es: i 49 milioni di rimborsi elettorali di Salvini per la Lega), costui fa carriera nel partito mentre i compagni se la prendono coi giudici; quando a rubare è uno di sinistra (es: il Qatargate) , costui viene espulso con disonore dal partito ed i compagni supportano la magistratura.


12/17/2022, 12:42:00 PM

Anonymous wrote ...
La suocera di Suomahoro la vedrei bene alle primarie con Elly e Bonaccia.
12/17/2022, 12:01:00 PM

Anonymous wrote ...
:-D
12/13/2022, 9:27:00 PM

Anonymous wrote ...
Solone è stato come Mario Monti: ha fatto le riforme, ma ha scontentato tutti :P
12/8/2022, 2:21:00 PM

Anonymous wrote ...
Pure Solone era contrario alla flat tax. Sono 2500 circa.
12/7/2022, 11:20:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Circa un decennio fa il governo belga (mi sembra fosse Di Rupo, ma potrei sbagliarmi) decise di mettere un tetto ai salari dei manager pubblici ed un tetto anche relativamente basso.
Il provvedimento fu sommerso di critiche, con l'idea che le utopie socialiste sono belle, ma il mondo reale è il mercato e che in tal modo tutti i migliori manager avrebbero abbandonato il Belgio.
Ciononostante il governo andò avanti, strapagati manager abbandonarono il paese stracciandosi le vesti e urlando alla dittatura ideologica. Accadde però un fenomeno imprevisto: i nuovi manager arrivati a colmare lo spazio rimasto libero e capaci di accontentarsi di uno stipendio ricco, ma non supernababbico, contrariamente ad ogni previsione non solo non mandarono il paese in rovina, bensì si rivelarono perfettamente in grado di sostituire gli insostituibili manager ultrapagati.

Questa storiella ci insegna che, nonostante i liberali sostengano che esistano solo i mercati e qualunque tentativo di riequilibrarli provocherà l'Armageddon, beh... non sempre le politiche sociali sono così terribili come credono i liberali ;)
12/6/2022, 7:48:00 AM

nicola peluchetti wrote ...
Questa fantastica idea di prendere i soldi da chi ce li ha sottovaluta un'altro piccolo particolare: chi i soldi li ha, non ha di solito particolari problemi a spostare baracca e burattini altrove, come hanno fatto più o meno tutti i più grandi gruppi italiani, quei pochi che non sono stati svenduti ai Francesi o ai Cinesi. Quando Tsipras doveva trovare i soldi per pagare i debiti, la sua prima idea fu di tassare i ricchi, cioè gli armatori. Gli armatori gli fecero gentilmente notare che se avesso aumentato le tasse su di loro, semplicemente avrebbero spostato tutto in turchia e lui avrebbe perso gettito: Tsipras quindi fece quello che hanno sempre fatto tutti e tassò quelli che non si possono spostare, cioè i dipendenti con reddito medio.
Le idee nobili sono una cosa, il mondo reale un'altra.
12/5/2022, 10:51:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Il problema è che il 40% degli aventi diritto (maggioranza relativa) ha dato il proprio voto a liste che sostenevano la flat tax, tale maggioranza relativa ha espresso un governo e adesso... oh che sorpresa!... il governo in oggetto vuole fare la flat tax.
12/5/2022, 12:03:00 PM

Anonymous wrote ...
Bel dilemma, davvero. Non potendo aspettare altri 200 anni, però, sarebbe (stato) equo e sano prendere i soldi che servono dalle tasche di chi li ha. Per cominciare. Non lo dice Landini, ma quel vecchio populista di Warren Buffett.
12/5/2022, 10:37:00 AM

Nadia da Lucca wrote ...
La flat tax si aggancia ad un discorso vecchio di almeno 200 anni, ossia se sia giusto tassare con un'aliquota fiscale maggiore chi ha redditi più alti.

Sono due filosofie irriducibili e opposte: quella liberale (se guadagno di più è perché me lo merito, dunque lo stato non deve tartassarmi; in tal modo si incentivano gli altri a seguire il mio virtuoso esempio) e quella socialista (se guadagno di più è perché mi trovo in una posizione privilegiata ed è dunque giusto che io aiuti chi ha avuto meno fortuna di me affinché anche lui possa avere l'opportunità di crescere).

Che poi è quel discorso ancor più vecchio se il fatto di trovarsi in una posizione subordinata o dominante sia dovuto a demeriti o meriti personali da premiare, oppure da fattori altri tipo la fortuna, l'essere nati in un certo ruolo, essere protetti dagli Dei, eccetera...

12/5/2022, 7:53:00 AM

Prima vennero per i novax

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Prima vennero per i novax,


però come vennero se ne andarono, e alla fine lasciarono i novax più o meno dov'erano (ok, alcuni persero mesi di stipendio, per carità, è un problema, ma non esattamente il confino a Ventotene, ecco).

Poi vennero per i ravers,

e a quel punto i novax ci dissero eh, cazzi vostri, dovevate difenderci quando erano venuti per noi; non lo avete fatto e adesso è troppo tardi. 

E noi: ma come, scusate, non avete capito come funziona la storiella? È da quarant'anni che ce la raccontiamo, lo sapete benissimo che prima i fascisti vengono per x e poi per y e alla fine non resta nessuno... Loro alzano le spalle, perché dopotutto per loro i fascisti erano già passati, e senza troppi danni. 

Ovvero, pensate all'ironia: ai novax la repressione fascista non preoccupava perché... l'avevano già avuta in forma benigna! insomma si erano vaccinati dal fascismo! 

E mentre rifletti su questo brillante paradosso qualcuno suona il campanello: sono venuti pe te. 

Tu dici, proprio per me? potevate almeno venire venerdì scorso.

Perché venerdì scorso?

Perché non mi ero ancora fatto la quarta dose, così diventavo un novax e almeno un novax ve lo portavate via davvero. 

Loro scuotono la testa, guardi che la storiella non funziona così, eh? Non la conosce? Non l'ha letto Brecht?

No, guardate vi sbagliate, non l'ha scritta Brecht, comunque a chi tocca oggi? L'altro ieri i novax, ieri i ravers, oggi me ma io chi sarei?

Ecco dunque sì, oggi siamo venuti per i cagacazzo.

Ah ok, vado a fare le valigie. Posso?

Contento lei.

Comments (14)

Leonardo T wrote ...
Può andare a pregare qualche altro fanatico. Grazie al green pass e alle politiche di contenimento degli scorsi governi siamo riusciti ad avere un anno scolastico (il 2021/2022) molto più regolare di questo.
1/7/2023, 10:48:00 AM

Leonardo T wrote ...
L'immunità di gregge... non esiste?
Internet è piena di posti dove può scrivere sciocchezze; perché proprio qui sotto? Non è abbastanza chiaro quello che è scritto in cima?
1/7/2023, 10:46:00 AM

Gualtiero wrote ...
Oh...mamma..non mi dica che era fiero di ostentare il suo lasciapassare....La prego...
1/1/2023, 7:14:00 PM

Gualtiero wrote ...
Mi perdoni dott. Tondelli, non mi dica che Lei ha creduto anche al lasciapassare che garantiva di creare ambienti sicuri...
12/29/2022, 4:58:00 PM

Token wrote ...
Beh ci hanno raccontato la storiella di avere come obiettivo una cosa (immunita di gregge) che non esiste. È servito per spingere più gente possibile (anche io l'ho fatto) a vaccinarsi. Triste, a posteriori, rendersi conto di essere stati presi in giro
12/29/2022, 8:17:00 AM

Gualtiero wrote ...
È sempre dura ammettere di essere stati presi in giro, soprattutto dalle Istituzioni, però è così...
12/28/2022, 10:25:00 PM

Leonardo T wrote ...
...ma anche no.
12/28/2022, 6:52:00 PM

Leonardo T wrote ...
quale storia esattamente
12/28/2022, 6:51:00 PM

Gualtiero wrote ...
Effettivamente quella della immunita di gregge prima al 60...poi 70...80...90...poi puf...non esiste...
È stata una presa per il naso bella e buona, su questo, duole dirlo, avevano ragione i novax...
12/22/2022, 11:33:00 PM

Token wrote ...
Poi con la storia della immunita' di gregge come è andata a finire? L'abbiamo raggiunta?
12/21/2022, 1:51:00 PM

Anonymous wrote ...
Tutte quelle kappa fanno molto Deutsch, quindi direi che è Brecht & Weil al 100%
11/6/2022, 9:33:00 PM

Nadia da Lucca wrote ...
Come sarebbe a sproposito?
"Sao ko kelle terre, per kelli fini que ki kontene" non è un passaggio dell'ascesa e caduta della città di Mahagonny?

😉
11/6/2022, 4:06:00 PM

Anonymous wrote ...
Eppovero Brecht... Citato a sproposito da tutti per due cose che non ha scritto!
11/6/2022, 9:20:00 AM

Anonymous wrote ...
L'importante è indossare sempre la mascherina coprendo naso e bocca, lo facciamo per noi stessi e per gli altri punto. E naturalmente dobbiamo obbligare tutti a farlo perché altrimenti non lo farà nessuno.
11/5/2022, 6:08:00 PM

Il primo presidente donna (anzi ragazza immagine)

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Si sarà capito a questo punto che non nutro molta simpatia per il presidente del consiglio in carica (in carico?), per la storia che è convinto di rappresentare che per me è una storiella, per i valori che crede di difendere che per me sono paroloni vuoti, per le brutte facce e che cerca di nascondere dietro il suo musetto simpatico. Non la stimavo prima e, non scrivendo io per testate prestigiose e intelligenti, non sento quell'impulso irresistibile a cominciare ad ammirarla adesso. Certo, credo sia importante giudicarla per quello che fa e non solo per i discorsi, gli articoli determinativi, i sostantivi – a un certo punto ha scritto "merito" nella dicitura di un ministero e per tre giorni non abbiamo parlato d'altro, come se nel frattempo qualche meritevole avesse ottenuto qualcosa (no: qualche lobbista sì, ma non è proprio la stessa cosa); questo mi pare fare il suo gioco. 

L'immagine non rappresenta il Presidente, nemmeno metaforicamente

Vorrei solo registrare un appunto su questa cosa storicamente rilevante, il fatto che sia la prima donna a ricoprire il suo incarico, e che questo venga da alcuni considerato la dimostrazione della debolezza della sinistra, che si riempie di parole di uguaglianza ma poi non riesce a praticarla nel concreto, mentre a destra una tizia così senza approfittare di quote rosa si fa un mazzo tanto e grazie ai suoi soli meriti sfonda finalmente un soffitto di cristallo, il glass ceiling, vedo che in questi giorni è tornato di moda questo anglismo, mentre pinkwashing ormai non se lo ricorda più nessuno, così transita la gloria dei modi di dire. Vabbe'.

Premessa: le pari opportunità sono comunque un obiettivo progressista, indipendentemente da chi riesca a realizzarle e a goderne i frutti (il principio è appunto che tutti devono goderne i frutti). Su un ideale asse ideologico, all'estrema destra ci sta la famiglia patriarcale, a sinistra la completa parità e uguaglianza, in mezzo ci siamo tutti noi con tutte le nostre contraddizioni, ma insomma se nel 2022 in Italia persino a destra festeggiano perché c'è una donna al comando, questo è un buon segno per chiunque sia sinceramente progressista; è il segno che almeno su questo fronte l'egemonia è stata conquistata e preservata. Facciamo i nostri complimenti ai nostri connazionali di destra che hanno raggiunto questo obiettivo per primi, ma ricordiamo che l'hanno raggiunto anche (e soprattutto) grazie al lavoro e alla lotta di gente che per lo più era di sinistra. Dopodiché. 


Dopodiché non c'è dubbio che la sinistra italiana non abbia espresso in questi anni tutte le leader che avrebbe dovuto. I motivi sono molteplici: il primo che mi viene in mente è che a sinistra il cursus honorum è oggettivamente più complesso; chi fa politica deve farla per anni, magari a livello amministrativo, ed è faticoso: e quando una carriera è faticosa, per le donne purtroppo lo è di più. Laddove a destra in parlamento per molto tempo alla fine si trattava per lo più di piacere a Berlusconi. (Le donne a sinistra poi dovevano difendersi dal fuoco dei comunicatori berlusconiani: pensate a come hanno trattato a turno Rosy Bindi, Cecile Kyenge, Laura Boldrini). 

Dopodiché, il caso daa Meloni è abbastanza peculiare: non solo non proviene dall'entourage di Berlusconi, ma è anche il primo presidente del consiglio di una maggioranza di centrodestra che comprenda Forza Italia ma che non sia lo stesso Berlusconi. Questo è un dettaglio notevolissimo, se pensiamo a tutti gli aspiranti eredi che negli anni Berlu si è divorato, dai più papabili (Casini, Fini) ai più improbabili (Alfano, Toti, Fitto). Tutti maschi. 

Da cui un sospetto: forse per aa Meloni l'essere donna potrebbe essere stato un inaspettato vantaggio evolutivo, quell'apparente deficit che però ti rende indigesto ai predatori che ti risparmiano. Non solo Berlusconi non vedeva 'naa Meloni una preda interessante, ma non riusciva nemmeno a immaginarla come una minaccia. La lunga strada che l'ha portata a Palazzo Chigi in realtà poi non è che sia stata così lunga – non solo perché la Garbatella non è così periferica come i giornalisti romanocentrici credono, ma perché aa Meloni per molto tempo non ha fatto che restare immobile come il guzzantiano semaforo, mimetizzata nel paesaggio, titolare di un partitino che non doveva fare altro che rappresentare un determinato settore dell'opinione pubblica, senza farsi notare troppo non tanto dagli avversari, quanto dagli alleati che alla fine erano i diretti concorrenti nella lotta fratricida a chi polarizzava la maggior parte dei voti a destra: finché a Berlusconi bollito, Salvini lessato, per esclusione non poteva che toccare a lei. In questo è stata brava? Boh, forse. Qualcun altro avrebbe fatto peggio di lei? Senz'altro. 

Mi spingo più in là: secondo me il fatto che il settore politico più retrivo e patriarcale abbia espresso la prima vera leader di partito e di governo di sesso femminile è tutt'altro che accidentale. Avevano un'immagine tremenda: l'unica speranza era svecchiarla con un personaggio giovane e simpatico e non hanno faticato neanche molto a trovarlo (i vantaggi di avere avuto, ai tempi del MSI, un partito non 'leggero', ma radicato almeno in alcuni territori e provvisto di strutture giovanili, campeggi, qualcosa che richiamasse un minimo di gioventù, qualcosa in cui il PCI era imbattibile finché non l'ha sacrificato sull'altare della leggerezza veltroniana). 


Insomma secondo me alla fine aa Meloni è una che se ha fatto un lavoro nella vita è stato fare la mascotte di una ganga di postfasci; ammettiamo pure che l'abbia fatto con costanza e dedizione, ma secondo me è ancora il mestiere che fa, una che in mezzo a un gruppo di gente bruttissima ci mette il faccino simpatico. Per cui no, non mi pare che l'essere donna l'abbia penalizzata più di tanto, c'è un motivo per cui a fare le ragazze immagine in discoteca chiamano tendenzialmente le ragazze. Non ha tanto a che vedere con le pari opportunità e nemmeno in senso stretto col patriarcato, e non vuole nemmeno essere una critica del personaggio. Di presidenti del consiglio ne abbiamo avuti di tanti tipi, una ex ragazza immagine non è necessariamente la meno adatta al ruolo, è persino possibile che faccia meglio, tiro a caso, di certi ex sindaci di Firenze. 

Così quando tutti si sdilinquiscono per questa cosa del primo presidente donna, a me viene in mente una battuta infelice di Barack Obama – sì, di quel presidente che tutti ricordano per i bellissimi discorsi così motivazionali, a me è rimasta impigliata nella memoria una battuta infelice ai tempi in cui Sarah Palin sembrava la Nuova Grande Promessa Bianca del partito repubblicano, e Obama si lasciò sfuggire che se metti un rossetto a un maiale resta pur sempre un maiale. Ne seguì qualche giorno di polemica, Obama sessista! tra gente che non capiva (e più raramente fingeva di non capire) che Obama non aveva definito la Palin un maiale: l'aveva definita un rossetto. Magari Aa Meloni riuscirà a governare questo paese in un modo decente, visti i tempi quasi me lo auguro. Ma continuo a vedere dietro di lei facce bruttissime, interessi luridi, progetti reazionari: e continuo a vedere in lei un rossetto, la mascotte che cerca di fare la simpatica, e almeno per quanto mi riguarda non ci riesce, non c'è mai riuscita, certo non rientro nel suo target. Ma insomma ditemi come fate a non vedere il maiale. 

Comments (8)

Leonardo T wrote ...
bodyche?
12/28/2022, 6:27:00 PM

Gildo wrote ...
Bodyshamming da sinistra non è bodyshamming. Non è doppia morale, è solo una questione di angolazioni e prospettive..
12/22/2022, 1:57:00 PM

Anonymous wrote ...
Meglio porco che fascista (cit)
11/21/2022, 4:22:00 PM

nicola peluchetti wrote ...
Questa tua avversione per la Meloni mi fa pensare che tu abbia paura che lei funzioni, in qualche modo ( è complesso visto quelli con cui si accompagna, ma in politica fanno quasi tutti schifo ). Con Berlusconi avevi una paura diversa, con Salvini giustamente non avevi paura, è un ritardato, ma qua colgo un'ansia diversa
11/3/2022, 8:54:00 PM

mauro wrote ...
Con il 15% aa Meloni governa il 100% del Paese (è la democrazia, bellezza) ; l'Unione Popolare (chi?) - percentuale non pervenuta - non disturba il sonno di nessuno.
11/1/2022, 7:11:00 PM

mauro wrote ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
11/1/2022, 7:06:00 PM

marcell_o wrote ...
Questa è una cosa buona: che torni a parlare di politica. In poche righe hai spiegato 'sta cosa del maiale e del rossetto. Penso tu abbia centrato il punto.
Io non arrivo a sperare che faccia bene (il suo bene temo sia ben differente da mio bene), spero non faccia troppi danni.
La composizione del governo (sottosegretari compresi) non lascia intravvedere un luminoso futuro.
Personalmente spero che rimanga questa legge elettorale che costringe i partiti a coalizzarsi, a scendere a compromessi prima delle elezioni. Se stiamo a sottolineare che solo il 15% degli italiani ha votato il signor pdc aa Meloni, quale è la percentuale di italiani a cui è piaciuto Unione Popolare?
Io c'ero quando Berlinguer proponeva il compromesso storico e siamo ancora a quel punto.
Quindi spero che il governo del signor pdc aa Meloni ci insegni qualcosa, prima di distruggere quel poco di buono che c'è in Italia
11/1/2022, 9:10:00 AM

Anonymous wrote ...
Ben tornato Leonardo!
10/31/2022, 10:03:00 AM