Naufragati su un’isola deserta, si salvano grazie ad un Sos tracciato sulla sabbia
05/08/2020 Archiviato in: LiguriaNautica
Una avventura degna di un romanzo di Emilio Salgari, quella capitata a tre marinai della Micronesia
L'aereo dell'Us Air Force avvista l'Sos tracciato sulla sabbia dell'atollo dai tre naufraghi
Sono naufragati su un’isola deserta della Micronesia e sono stati salvati grazie ad un’aereo che ha notato il grande Sos che avevano tracciato sulla spiaggia. Sembra la trama di un romanzo di avventure marinare ed invece è accaduto davvero. La notizia viene dalla Cnn. I tre naufraghi sono tutti cittadini degli Stati Federati di Micronesia.
Erano salpati il 30 luglio verso l’atollo Pulap, nelle isole Caroline, quando, per cause non specificate, hanno perso la rotta e hanno vagato nell’oceano Pacifico sino ad esaurire la scorta di carburante. A questo punto, hanno deciso di fermarsi nella prima isola sconosciuta che hanno trovato e che, come hanno saputo dopo, era il piccolo isolotto di Pikelot, poco più di un lembo di sabbia disabitato a cento miglia marine dalla loro destinazione.
Soli in un’isola deserta, i tre micronesiani hanno fatto quello che si fa solo nei romanzi: tracciare un grande Sos nella spiaggia e sperare che qualche aereo lo veda. E, proprio come nei romanzi, un aereo di passaggio ha notato il segnale di aiuto ed ha allertato il soccorso marino.
“Sono stati fortunati – ha spiegato il tenente colonnello Jason Palmeir Yen, pilota dell’aereo dell’aeronautica militare Usa – un temporale ci ha fatto cambiare rotta e, per puro caso, siamo passati sopra l’isola. Quando abbiamo visto l’Sos sulla sabbia e, accanto, una imbarcazione spiaggiata, non credevamo ai nostri occhi”.
I tre naufraghi sono stati recuperati il giorno stesso dell’avvistamento, il 2 agosto, da due elicotteri dell’esercito australiano. Erano affamati e assetati, perché a Pikelot non si trova acqua potabile, ma ancora vivi e, tutto sommato, in buona salute. In fondo, i tre Robinson Croseau sono stati doppiamente fortunati: per essere stati avvistati in tempo dall’aereo e per aver vissuto una di quelle avventure che tutti quanti, nei nostri sogni di ragazzini, abbiamo sempre sognato di vivere!
L'aereo dell'Us Air Force avvista l'Sos tracciato sulla sabbia dell'atollo dai tre naufraghi
Sono naufragati su un’isola deserta della Micronesia e sono stati salvati grazie ad un’aereo che ha notato il grande Sos che avevano tracciato sulla spiaggia. Sembra la trama di un romanzo di avventure marinare ed invece è accaduto davvero. La notizia viene dalla Cnn. I tre naufraghi sono tutti cittadini degli Stati Federati di Micronesia.
Erano salpati il 30 luglio verso l’atollo Pulap, nelle isole Caroline, quando, per cause non specificate, hanno perso la rotta e hanno vagato nell’oceano Pacifico sino ad esaurire la scorta di carburante. A questo punto, hanno deciso di fermarsi nella prima isola sconosciuta che hanno trovato e che, come hanno saputo dopo, era il piccolo isolotto di Pikelot, poco più di un lembo di sabbia disabitato a cento miglia marine dalla loro destinazione.
Soli in un’isola deserta, i tre micronesiani hanno fatto quello che si fa solo nei romanzi: tracciare un grande Sos nella spiaggia e sperare che qualche aereo lo veda. E, proprio come nei romanzi, un aereo di passaggio ha notato il segnale di aiuto ed ha allertato il soccorso marino.
“Sono stati fortunati – ha spiegato il tenente colonnello Jason Palmeir Yen, pilota dell’aereo dell’aeronautica militare Usa – un temporale ci ha fatto cambiare rotta e, per puro caso, siamo passati sopra l’isola. Quando abbiamo visto l’Sos sulla sabbia e, accanto, una imbarcazione spiaggiata, non credevamo ai nostri occhi”.
I tre naufraghi sono stati recuperati il giorno stesso dell’avvistamento, il 2 agosto, da due elicotteri dell’esercito australiano. Erano affamati e assetati, perché a Pikelot non si trova acqua potabile, ma ancora vivi e, tutto sommato, in buona salute. In fondo, i tre Robinson Croseau sono stati doppiamente fortunati: per essere stati avvistati in tempo dall’aereo e per aver vissuto una di quelle avventure che tutti quanti, nei nostri sogni di ragazzini, abbiamo sempre sognato di vivere!