Jacques-Yves Cousteau, l’uomo che ci ha regalato le profondità del mare
25/06/2018 Archiviato in: LiguriaNautica
Dall’invenzione dell’erogatore a quella del sommergibile biposto, sino alle sue battaglie in difesa degli oceani. Oceanografo, esploratore, documentarista, Le Commandant è stato tutto questo e molto di più
Le Commandant Jacques-Yves Cousteau al timone
Scritto per LiguriaNautica - Ventun anni fa, più precisamente il 25 giugno del 1997, a Parigi, se ne andava per sempre l’uomo che ci ha regalato un continente. I più lo ricordano per gli splendidi documentari, come Il mondo del silenzio, premiato con l’Oscar e realizzato a bordo del mitico dragamine Calypso che un miliardario irlandese gli aveva noleggiato per la simbolica cifra di un franco all’anno, ma Jacques-Yves Cousteau è stato molto, molto di più. Scienziato, inventore, scrittore, regista, esploratore, divulgatore, navigatore, oceanografo, ambientalista e tante altre cose ancora.
“Le missioni impossibili -diceva- sono le sole ad avere successo”. Tante sfaccettature di un personaggio unico con un solo comune denominatore: l’amore per il mare. Cousteau è l’uomo che ha aperto all’umanità le porte dell’ultimo continente inesplorato: le profondità dell’oceano. Continua
Le Commandant Jacques-Yves Cousteau al timone
Scritto per LiguriaNautica - Ventun anni fa, più precisamente il 25 giugno del 1997, a Parigi, se ne andava per sempre l’uomo che ci ha regalato un continente. I più lo ricordano per gli splendidi documentari, come Il mondo del silenzio, premiato con l’Oscar e realizzato a bordo del mitico dragamine Calypso che un miliardario irlandese gli aveva noleggiato per la simbolica cifra di un franco all’anno, ma Jacques-Yves Cousteau è stato molto, molto di più. Scienziato, inventore, scrittore, regista, esploratore, divulgatore, navigatore, oceanografo, ambientalista e tante altre cose ancora.
“Le missioni impossibili -diceva- sono le sole ad avere successo”. Tante sfaccettature di un personaggio unico con un solo comune denominatore: l’amore per il mare. Cousteau è l’uomo che ha aperto all’umanità le porte dell’ultimo continente inesplorato: le profondità dell’oceano. Continua
Bahía del Correo, alle Galapagos la cassetta delle poste più incredibile del mondo
18/06/2018 Archiviato in: LiguriaNautica
Nell'isola più occidentale delle Galapagos abbiamo trovato lo strano "ufficio postale" dei bucanieri del Pacifico
Bahia del Correo, l'ufficio postale dei bucanieri a Floreana, Galapagos
Scritto per LiguriaNautica - Lontano. Dietro le Americhe. A tre giorni di mare – tempeste permettendo – da Puerto Baquerizo Moreno, ultimo avamposto umano di quello stupefacente arcipelago di meraviglie che sono le Galapagos, troviamo l’isola che chiamano Floreana, l’isola fiorita. Il suo vero nome, per la verità, sarebbe Santa Maria, in onore della caravella che trasportò Cristoforo Colombo. Ma El Descubridor, lo scopritore delle Americhe, da questo lato del mondo non è particolarmente amato. Vai a capire il perché ma i nativi americani continuano a pensare che non avevano nessun bisogno di essere “scoperti” da un avventuriero europeo per esistere.
Così preferiscono chiamare la loro isola Floreana per gli incantevoli colori della vegetazione. Su queste sabbie dorate, circondate da una foresta verde brillante sparpagliata di grandi fiori multicolori, approdavano i marinai per le ultime riserve d’acqua prima della grande traversate oceanica. Floreana era l’ultima pennellata di colore per occhi che, per i lunghi mesi a venire, avrebbero vagato tra l’azzurro profondo del mare e l’azzurro terso del cielo. Continua
Bahia del Correo, l'ufficio postale dei bucanieri a Floreana, Galapagos
Scritto per LiguriaNautica - Lontano. Dietro le Americhe. A tre giorni di mare – tempeste permettendo – da Puerto Baquerizo Moreno, ultimo avamposto umano di quello stupefacente arcipelago di meraviglie che sono le Galapagos, troviamo l’isola che chiamano Floreana, l’isola fiorita. Il suo vero nome, per la verità, sarebbe Santa Maria, in onore della caravella che trasportò Cristoforo Colombo. Ma El Descubridor, lo scopritore delle Americhe, da questo lato del mondo non è particolarmente amato. Vai a capire il perché ma i nativi americani continuano a pensare che non avevano nessun bisogno di essere “scoperti” da un avventuriero europeo per esistere.
Così preferiscono chiamare la loro isola Floreana per gli incantevoli colori della vegetazione. Su queste sabbie dorate, circondate da una foresta verde brillante sparpagliata di grandi fiori multicolori, approdavano i marinai per le ultime riserve d’acqua prima della grande traversate oceanica. Floreana era l’ultima pennellata di colore per occhi che, per i lunghi mesi a venire, avrebbero vagato tra l’azzurro profondo del mare e l’azzurro terso del cielo. Continua
Blu Frontiers, la nave-isola del signor PayPal
08/06/2018 Archiviato in: LiguriaNautica
A Tahiti sono cominciati i lavori di costruzione di una enorme piattaforma galleggiante che diventerà una nazione a sé stante, capace di fluttuare per l'oceano
Così i progettisti immaginano Blue Frontiers, l'isola Stato di Mister PayPal
Scritto per LiguriaNautica - Sarà una grande isola artificiale, libera di fluttuare per gli oceani, dal nome alquanto evocativo, “Blu Frontiers”. Un’isola capace di scegliere la sua rotta e di navigare, come una qualsiasi imbarcazione, libera ed indipendente, in acque internazionali, un’isola – Stato, con la sua bandiera e con le sue leggi, autonoma da qualsiasi nazione costituita ed al di la di qualsiasi ordinamento giuridico oggi esistente. Nella Polinesia francese, dove l’isola sarà varata, i lavori sono già cominciati e Nathalie Mezza Garcia, scienziata e direttrice del progetto chiamato “Floating Island”, assicura che il sogno diventerà realtà entro il 2022. Continua
Così i progettisti immaginano Blue Frontiers, l'isola Stato di Mister PayPal
Scritto per LiguriaNautica - Sarà una grande isola artificiale, libera di fluttuare per gli oceani, dal nome alquanto evocativo, “Blu Frontiers”. Un’isola capace di scegliere la sua rotta e di navigare, come una qualsiasi imbarcazione, libera ed indipendente, in acque internazionali, un’isola – Stato, con la sua bandiera e con le sue leggi, autonoma da qualsiasi nazione costituita ed al di la di qualsiasi ordinamento giuridico oggi esistente. Nella Polinesia francese, dove l’isola sarà varata, i lavori sono già cominciati e Nathalie Mezza Garcia, scienziata e direttrice del progetto chiamato “Floating Island”, assicura che il sogno diventerà realtà entro il 2022. Continua