Cervia
Da Cervia a Venezia lungo la Rotta del Sale per rinnovare un’antica alleanza marinara
25/04/2018 Archiviato in: LiguriaNautica
La tradizione vuole che ogni estate decine di imbarcazioni al terzo salpino dal porto di Romagna per raggiungere la Serenissima e portare in omaggio un carico di oro bianco
Sulla Rotta del Sale, da Cervia a Venezia su vele al terzo.
Scritto per LiguriaNautica - Sin dalla fine del XII secolo la rotta che collegava Venezia a Cervia divenne una delle principali arterie commerciali marittime dell’Adriatico. Sulle loro tipiche imbarcazioni armate al terzo, i marinai cervesi salivano a nord per riempire i magazzini della Repubblica Serenissima con i loro carichi di prezioso sale. Alimento indispensabile, oltre che per insaporire i cibi, anche per conservare le provviste a bordo e consentire alle galee veneziane di salpare per lunghi viaggi sino ai porti d’Oriente o ai gelidi mari del Nord Europa.
Non è un sale qualsiasi, quello di Cervia, che viene ricavato filtrando l’acqua marina in quella che è la salina più a nord della nostra penisola. E’ un sale dolce, purissimo, ad altissima solubilità, non filtrato artificialmente. Un sale dal sapore inconfondibile, leggermente speziato e tendente all’amarognolo, che tutt’ora viene prodotto in quantità limitata, secondo antichi procedimenti, non essiccato, non sbiancato. Continua
Sulla Rotta del Sale, da Cervia a Venezia su vele al terzo.
Scritto per LiguriaNautica - Sin dalla fine del XII secolo la rotta che collegava Venezia a Cervia divenne una delle principali arterie commerciali marittime dell’Adriatico. Sulle loro tipiche imbarcazioni armate al terzo, i marinai cervesi salivano a nord per riempire i magazzini della Repubblica Serenissima con i loro carichi di prezioso sale. Alimento indispensabile, oltre che per insaporire i cibi, anche per conservare le provviste a bordo e consentire alle galee veneziane di salpare per lunghi viaggi sino ai porti d’Oriente o ai gelidi mari del Nord Europa.
Non è un sale qualsiasi, quello di Cervia, che viene ricavato filtrando l’acqua marina in quella che è la salina più a nord della nostra penisola. E’ un sale dolce, purissimo, ad altissima solubilità, non filtrato artificialmente. Un sale dal sapore inconfondibile, leggermente speziato e tendente all’amarognolo, che tutt’ora viene prodotto in quantità limitata, secondo antichi procedimenti, non essiccato, non sbiancato. Continua