polpo
La temibile piovra gigante, il più famoso mostro degli oceani – Parte 2
16/06/2020 Archiviato in: LiguriaNautica
Cosa c’è di vero e cosa c’è di leggendario nella mitologica creatura che ha terrorizzato i marinai di tutti i secoli
Il più pericoloso dei mostri del mare nella fantasie degli scrittori: il kraken
Il polpo, come abbiamo già intuito nella prima parte di questo nostro racconto, non è mai stato un animale capace di attirarsi le simpatie dell’uomo. Alle leggende antiche, come quella di Plinio il Vecchio di cui abbiamo scritto, si sono aggiunte le fantasie dei cartografi medioevali che, quando si trattava di adornare le loro mappe con i presunti mostri che, a loro dire, abitavano gli oceani, non mancavano mai di disegnare mostruosità tentacolate dalle enormi e zannute fauci.
Questi fantasiosi cartografi, altro non facevano che ripercorrere le antiche mitologie in cui la piovra veniva sempre rappresentata come un essere abominevole scaturito dagli abissi infernali. Così era il Kraken che incuteva timore anche agli impavidi marinai vichinghi o il meno conosciuto alle nostre longitudini, ma non per questo meno terrificante, dio Akkorokamui, al quale il popolo ainu, che vive nel nord dell’arcipelago giapponese, dedica ancora oggi santuari e cerimonie sacrificali affinché non trascini negli abissi gli incolpevoli pescatori, ghermendoli con i suoi lunghi tentacoli. Continua
Il più pericoloso dei mostri del mare nella fantasie degli scrittori: il kraken
Il polpo, come abbiamo già intuito nella prima parte di questo nostro racconto, non è mai stato un animale capace di attirarsi le simpatie dell’uomo. Alle leggende antiche, come quella di Plinio il Vecchio di cui abbiamo scritto, si sono aggiunte le fantasie dei cartografi medioevali che, quando si trattava di adornare le loro mappe con i presunti mostri che, a loro dire, abitavano gli oceani, non mancavano mai di disegnare mostruosità tentacolate dalle enormi e zannute fauci.
Questi fantasiosi cartografi, altro non facevano che ripercorrere le antiche mitologie in cui la piovra veniva sempre rappresentata come un essere abominevole scaturito dagli abissi infernali. Così era il Kraken che incuteva timore anche agli impavidi marinai vichinghi o il meno conosciuto alle nostre longitudini, ma non per questo meno terrificante, dio Akkorokamui, al quale il popolo ainu, che vive nel nord dell’arcipelago giapponese, dedica ancora oggi santuari e cerimonie sacrificali affinché non trascini negli abissi gli incolpevoli pescatori, ghermendoli con i suoi lunghi tentacoli. Continua