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Il “battello dei sogni” di Venezia: la casa sull’acqua della famiglia danese che sconfisse la burocrazia italiana

Nell’isola della Giudecca una famiglia danese ha trasformato in casa un vaporetto di linea abbandonato

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La prua del battello dei sogni trasformato in casa da una famiglia danese

Se lo cerchi non lo trovi. Neanche con Google Maps. Ci si arriva, per lo più, per sbaglio, perdendosi tra le calli e le fondamente della Giudecca. “Ma tu guarda! Un vaporetto della Linea 1″, ti vien da chiederti quando te lo trovi davanti. “Come avrà fatto a finire qua, incastrato su questo canale, così lontano dai consueti approdi di navigazione?”. Quando ci sei più vicino, ti accorgi che c’è qualcosa di strano. Di molto strano.
Il bottazzo è stato trasformato in una fioriera per i gerani. Agli oblò ed ai finestrini sono appese tendine colorate. Nel ponte di comando fa bella mostra di sé un accogliente divano con tavolino. Spinto dalla curiosità, ti avvicini alla passerella d’entrata, con tanto di tappetino per pulirti le suole, e subito capisci che la faccenda è ancora più strana di quel che potevi immaginare. Il battello ha un numero civico! Su un cartello in legno, inchiodato su una “bricola” di ormeggio, si legge: “399a”. Continua