October 2019
La storia vera di Sean Smyrichinsky, il subacqueo che cercava cetrioli di mare e trovò una bomba atomica
25/10/2019 Archiviato in: LiguriaNautica
L’ordigno nucleare era caduto in mare da un aereo della US Air Force per colpa di una manovra sbagliata
Sean Smyrichinsky, il sub che ha trovato una bomba atomica persa da un aereo Usa
“Credevo di aver trovato un ufo”. Così, il subacqueo canadese Sean Smyrichinsky ha raccontato alla Bbc il suo, a dir poco, sorprendente ritrovamento in mare. La vicenda risale all’autunno del 2016, quando il nostro Smyrichinsky aveva infilato le pinne per immergersi al largo dell’isola di Banks, nel mar Glaciale Artico, a nord del Canada. Uno di quei mari dove, tanto per capirci, sotto la muta stagna devi infilarti un impianto di riscaldamento, se non vuoi morire assiderato. Il suo obiettivo era quello di raccogliere oloturie, organismi marini volgarmente conosciuti col nome di “cetrioli di mare”.
Per un motivo che esula completamente dalle mie capacità comprensive, questi echinodermi sono considerati una “ghiottoneria” in certi posti del mondo. E proprio mentre pinneggiava sul fondo alla ricerca di cetrioli, il nostro subacqueo si imbatté in un bizzarro oggetto metallico. “Era grande come una letto matrimoniale e aveva la forma di un bagel”, ha spiegato il sub canadese. I bagel sono quei panini a forma di ciambella, molto comuni nel nord America.
“Vuoi vedere che mi sono imbattuto in un ufo? Mi sono detto. E così, dopo averci girato un po’ attorno, sono risalito e ho immediatamente comunicato alle autorità il mio strano ritrovamento”, ha raccontato Smyrichinsky. La faccenda è passata così nelle mani della Marina Canadese che ha studiato lo strano oggetto, senza peraltro venire a capo del mistero che racchiudeva. L’ipotesi più probabile è anche la più incredibile: si tratta di una bomba atomica “persa” da un aereo statunitense in seguito ad un incidente di volo. Continua
Sean Smyrichinsky, il sub che ha trovato una bomba atomica persa da un aereo Usa
“Credevo di aver trovato un ufo”. Così, il subacqueo canadese Sean Smyrichinsky ha raccontato alla Bbc il suo, a dir poco, sorprendente ritrovamento in mare. La vicenda risale all’autunno del 2016, quando il nostro Smyrichinsky aveva infilato le pinne per immergersi al largo dell’isola di Banks, nel mar Glaciale Artico, a nord del Canada. Uno di quei mari dove, tanto per capirci, sotto la muta stagna devi infilarti un impianto di riscaldamento, se non vuoi morire assiderato. Il suo obiettivo era quello di raccogliere oloturie, organismi marini volgarmente conosciuti col nome di “cetrioli di mare”.
Per un motivo che esula completamente dalle mie capacità comprensive, questi echinodermi sono considerati una “ghiottoneria” in certi posti del mondo. E proprio mentre pinneggiava sul fondo alla ricerca di cetrioli, il nostro subacqueo si imbatté in un bizzarro oggetto metallico. “Era grande come una letto matrimoniale e aveva la forma di un bagel”, ha spiegato il sub canadese. I bagel sono quei panini a forma di ciambella, molto comuni nel nord America.
“Vuoi vedere che mi sono imbattuto in un ufo? Mi sono detto. E così, dopo averci girato un po’ attorno, sono risalito e ho immediatamente comunicato alle autorità il mio strano ritrovamento”, ha raccontato Smyrichinsky. La faccenda è passata così nelle mani della Marina Canadese che ha studiato lo strano oggetto, senza peraltro venire a capo del mistero che racchiudeva. L’ipotesi più probabile è anche la più incredibile: si tratta di una bomba atomica “persa” da un aereo statunitense in seguito ad un incidente di volo. Continua
Un mare di bombe. Ogni anno i palombari della Marina Militare disinnescano decine di migliaia di ordigni esplosivi abbandonati nelle nostre acque
04/10/2019 Archiviato in: LiguriaNautica
I manufatti bellici risalgono alle due guerre mondiali e possono rivelarsi molto pericolosi per i subacquei ed i marinai dei pescherecci
Gli artificieri della marina Militare fanno brillare l'ordigno trovato dal pescereccio di Bari
Oltre 35 mila grossi ordigni esplosivi recuperati soltanto quest’anno. Senza contare 18.826 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm. E’ davvero incredibile la quantità di manufatti potenzialmente pericolosi che i reparti subacquei della Marina Militare Italiana hanno trovato e recuperato nelle nostre acque. Mari, fiumi e laghi italiani sono infatti ancora “seminati” con bombe e proiettili inesplosi, rimasti in eredità dalle guerre mondiali. Bombe che ancora oggi possono rivelarsi pericolosissime tanto per i subacquei quanto per i marinai dei pescherecci. Lo scorso anno, gli ordigni bonificati sono stati oltre 44 mila. Ma tutto lascia presagire che alla fine di questo 2019, i manufatti bellici saranno assai di più.
Una delle ultime operazioni compiute dagli artificieri e dagli esperti palombari del Comsubin – il raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei” della Marina – riguarda la mina navale che i pescatori del motopeschereccio Aquila Reale di Bari, avevano inavvertitamente issato sul ponte della loro barca con la rete. Gli artificieri della Marina, prontamente avvertiti dalla prefettura, sono intervenuti rimuovendo con la massima delicatezza l’ordigno, risalente alla seconda Guerra Mondiale, per poi rimorchiarlo lontano e farlo brillare in un’area sicura, usando la massima attenzione per non provocare danni all’ecosistema marino. La manovra è stata portata a termine il 18 settembre, con pessime condizioni di tempo e di mare. Continua
Gli artificieri della marina Militare fanno brillare l'ordigno trovato dal pescereccio di Bari
Oltre 35 mila grossi ordigni esplosivi recuperati soltanto quest’anno. Senza contare 18.826 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm. E’ davvero incredibile la quantità di manufatti potenzialmente pericolosi che i reparti subacquei della Marina Militare Italiana hanno trovato e recuperato nelle nostre acque. Mari, fiumi e laghi italiani sono infatti ancora “seminati” con bombe e proiettili inesplosi, rimasti in eredità dalle guerre mondiali. Bombe che ancora oggi possono rivelarsi pericolosissime tanto per i subacquei quanto per i marinai dei pescherecci. Lo scorso anno, gli ordigni bonificati sono stati oltre 44 mila. Ma tutto lascia presagire che alla fine di questo 2019, i manufatti bellici saranno assai di più.
Una delle ultime operazioni compiute dagli artificieri e dagli esperti palombari del Comsubin – il raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei” della Marina – riguarda la mina navale che i pescatori del motopeschereccio Aquila Reale di Bari, avevano inavvertitamente issato sul ponte della loro barca con la rete. Gli artificieri della Marina, prontamente avvertiti dalla prefettura, sono intervenuti rimuovendo con la massima delicatezza l’ordigno, risalente alla seconda Guerra Mondiale, per poi rimorchiarlo lontano e farlo brillare in un’area sicura, usando la massima attenzione per non provocare danni all’ecosistema marino. La manovra è stata portata a termine il 18 settembre, con pessime condizioni di tempo e di mare. Continua
A Rapallo va in scena l’Euditek, la più grande convention mediterranea dedicata alla subacquea tecnica
03/10/2019 Archiviato in: LiguriaNautica
Il salone che si svolgerà venerdì 11 e sabato 12 ottobre sarà affiancato da un ricco programma di immersioni
A Rapallo va in scena la subacquea tecnica
L’Euditek è senza dubbio il più importante e formativo evento dedicato alla subacquea tecnica che viene organizzato in Italia. L’appuntamento con la seconda edizione del salone è a Rapallo, venerdì 11 e sabato 12 ottobre. Stando alla quantità e alla qualità degli sponsor, così come degli eventi già in programma, gli organizzatori sono sicuri che Euditek 2019 bisserà il già notevole successo ottenuto nella precedente edizione. Continua
A Rapallo va in scena la subacquea tecnica
L’Euditek è senza dubbio il più importante e formativo evento dedicato alla subacquea tecnica che viene organizzato in Italia. L’appuntamento con la seconda edizione del salone è a Rapallo, venerdì 11 e sabato 12 ottobre. Stando alla quantità e alla qualità degli sponsor, così come degli eventi già in programma, gli organizzatori sono sicuri che Euditek 2019 bisserà il già notevole successo ottenuto nella precedente edizione. Continua