Immergersi tra Varazze e Arezzano: la guida di Liguria Nautica
10/11/2017 Archiviato in: LiguriaNautica
La guida di Liguria Nautica alle immersioni tra Varazze ed Arenzano
Un parcheggio in fondo al mare!
Scritto per LiguriaNautica - La costa ligure presenta parecchi punti di immersione particolarmente interessanti per chi cerca la spettacolarità nei fondali ma anche per chi ama i relitti e l’archeologia sommersa. Vediamo in questo articolo, procedendo lungo la costa da ovest verso est, le migliori “pinneggiate” subacquee tra Varazze e Arenzano, località servite da ottimi diving che facilitano l’attività subacquea e garantiscono elevati standard di sicurezza a chi ci si affida.
IL CIMITERO DELLE AUTO
Cominciamo subito con una chicca imperdibile, anche se poco conosciuta dai subacquei: un cimitero di automobili in fondo al mare! Siamo ad est di Varazze, in prossimità della costa. Le auto si trovano accatastate alla rifusa ad una profondità compresa tra i 36 e i 50 metri ed oltre. Si tratta quindi di una immersione riservata ai subacquei più esperti.
Le automobili in questione sarebbero state danneggiate durante le alluvioni che hanno devastato la Liguria tra il ’67 e il ’70 ed i proprietari se ne sarebbero sbarazzati gettandole in mare. Questo perlomeno è quanto riportano i giornali locali che, periodicamente, pubblicano articoli con titoli come “Trovato un cimitero di auto in fondo al mare” oppure gridano allo scandalo di un fondale marino trasformato in una discarica.
Certamente, gettare oggetti inquinanti come le batterie dell’auto in mare non fa bene all’ambiente ma bisogna anche notare che le carcasse delle automobili si sono nel tempo trasformate in una vera e propria oasi di ripopolamento ittico. L’immersione, pur se impegnativa per la profondità, è molto bella, la visibilità sempre buona e la corrente leggera. E quelle auto adagiate sul fondo del mare poi, con i gronghi che si affacciano dai finestrini rotti come dalle finestre di casa loro, sono davvero uno spettacolo unico.
SECCA DELLE CAMPANE
Immersione tanto facile, quanto spettacolare. Si tratta di una tipica secca a panettone che comincia a 6 metri e scende a 13. Un vero a proprio laboratorio di biologia marina con un campionario prerssoché completo delle specie sessili del Tirreno. Un piccolo paradiso per gli appassionati di macro fotografia e un’utile palestra per i neo brevettati, considerando che la profondità è poca, la visibilità sempre buona e la corrente nulla. Cosa chiedere di più?
SECCA DI BEDIN
A poca distanza dalla secca delle Campane ma a profondità assai più impegnative (dai 38 ai 45 metri), troviamo la secca detta di Bedin. Oltre alle specie sessili già viste nella secca precedente, questo tratto di mare è frequentato anche da pesce di passo mentre nelle fenditure delle rocce trovano casa belle aragoste.
SECCA DEL FORNO DI NAPOLEONE
Nella costa di Varazze c’è una grotta che è stata chiamata Forno di Napoleone. Non ho la minima idea dell’origine del nome e mi piacerebbe tanto se qualche lettore mi aiutasse a fare chiarezza. Fatto sta che questa grotta ha dato il suo nome ad una splendida e grandissima secca che si trova nel tratto di mare antistante.
E’ un’immersione di media difficoltà. La secca comincia a 30 metri e scende a 38 nel suo punto più basso. Le notevoli dimensioni della secca offrono la possibilità di effettuarci molte immersioni. Scorfani, aragoste, enormi gorgonie rosse, saraghi e grosse cernie e, addirittura, nei suoi punti più bassi, anche del corallo! Inutile ricordare che il corallo va ammirato, fotografato e lasciato dov’è!
SCOGLI DI TERRA
Gli appassionati di macro fotografia non possono non fare una capatina agli scogli di Terra per immortalare i coloratissimi e tutti diversi nudibranchi che nuotano tra le fenditure di questa scogliera sommersa. L’immersione la cataloghiamo facile, essendo la profondità compresa tra i 19 e i 27 metri. Attenzione, però, che qualche volta tira corrente! In primavera e in autunno, buttate l’occhio verso il mare aperto per ammirare i grandi pesci di passo.
CAPO ARENZANO
Concludiamo con il sito più famoso delle acque antistanti le cittadina di Arenzano, ricordando la serie di piccole e medie secche che offrono vari percorsi subacquei a varie profondità comprese tra i 18 e i 37 metri. Ma non serve scendere tanto per imbattersi in gronghi, scorfani, saraghi e polpi giocherelloni.
Un parcheggio in fondo al mare!
Scritto per LiguriaNautica - La costa ligure presenta parecchi punti di immersione particolarmente interessanti per chi cerca la spettacolarità nei fondali ma anche per chi ama i relitti e l’archeologia sommersa. Vediamo in questo articolo, procedendo lungo la costa da ovest verso est, le migliori “pinneggiate” subacquee tra Varazze e Arenzano, località servite da ottimi diving che facilitano l’attività subacquea e garantiscono elevati standard di sicurezza a chi ci si affida.
IL CIMITERO DELLE AUTO
Cominciamo subito con una chicca imperdibile, anche se poco conosciuta dai subacquei: un cimitero di automobili in fondo al mare! Siamo ad est di Varazze, in prossimità della costa. Le auto si trovano accatastate alla rifusa ad una profondità compresa tra i 36 e i 50 metri ed oltre. Si tratta quindi di una immersione riservata ai subacquei più esperti.
Le automobili in questione sarebbero state danneggiate durante le alluvioni che hanno devastato la Liguria tra il ’67 e il ’70 ed i proprietari se ne sarebbero sbarazzati gettandole in mare. Questo perlomeno è quanto riportano i giornali locali che, periodicamente, pubblicano articoli con titoli come “Trovato un cimitero di auto in fondo al mare” oppure gridano allo scandalo di un fondale marino trasformato in una discarica.
Certamente, gettare oggetti inquinanti come le batterie dell’auto in mare non fa bene all’ambiente ma bisogna anche notare che le carcasse delle automobili si sono nel tempo trasformate in una vera e propria oasi di ripopolamento ittico. L’immersione, pur se impegnativa per la profondità, è molto bella, la visibilità sempre buona e la corrente leggera. E quelle auto adagiate sul fondo del mare poi, con i gronghi che si affacciano dai finestrini rotti come dalle finestre di casa loro, sono davvero uno spettacolo unico.
SECCA DELLE CAMPANE
Immersione tanto facile, quanto spettacolare. Si tratta di una tipica secca a panettone che comincia a 6 metri e scende a 13. Un vero a proprio laboratorio di biologia marina con un campionario prerssoché completo delle specie sessili del Tirreno. Un piccolo paradiso per gli appassionati di macro fotografia e un’utile palestra per i neo brevettati, considerando che la profondità è poca, la visibilità sempre buona e la corrente nulla. Cosa chiedere di più?
SECCA DI BEDIN
A poca distanza dalla secca delle Campane ma a profondità assai più impegnative (dai 38 ai 45 metri), troviamo la secca detta di Bedin. Oltre alle specie sessili già viste nella secca precedente, questo tratto di mare è frequentato anche da pesce di passo mentre nelle fenditure delle rocce trovano casa belle aragoste.
SECCA DEL FORNO DI NAPOLEONE
Nella costa di Varazze c’è una grotta che è stata chiamata Forno di Napoleone. Non ho la minima idea dell’origine del nome e mi piacerebbe tanto se qualche lettore mi aiutasse a fare chiarezza. Fatto sta che questa grotta ha dato il suo nome ad una splendida e grandissima secca che si trova nel tratto di mare antistante.
E’ un’immersione di media difficoltà. La secca comincia a 30 metri e scende a 38 nel suo punto più basso. Le notevoli dimensioni della secca offrono la possibilità di effettuarci molte immersioni. Scorfani, aragoste, enormi gorgonie rosse, saraghi e grosse cernie e, addirittura, nei suoi punti più bassi, anche del corallo! Inutile ricordare che il corallo va ammirato, fotografato e lasciato dov’è!
SCOGLI DI TERRA
Gli appassionati di macro fotografia non possono non fare una capatina agli scogli di Terra per immortalare i coloratissimi e tutti diversi nudibranchi che nuotano tra le fenditure di questa scogliera sommersa. L’immersione la cataloghiamo facile, essendo la profondità compresa tra i 19 e i 27 metri. Attenzione, però, che qualche volta tira corrente! In primavera e in autunno, buttate l’occhio verso il mare aperto per ammirare i grandi pesci di passo.
CAPO ARENZANO
Concludiamo con il sito più famoso delle acque antistanti le cittadina di Arenzano, ricordando la serie di piccole e medie secche che offrono vari percorsi subacquei a varie profondità comprese tra i 18 e i 37 metri. Ma non serve scendere tanto per imbattersi in gronghi, scorfani, saraghi e polpi giocherelloni.