Nella Laguna di Venezia l’isola più “infestata” del mondo

Spettri e presenza demoniache si aggirano di notte a Poveglia, nel cuore della laguna veneta. Ma è tutta colpa di una trasmissione americana

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La maschera del dottore della peste. Il lungo becco serviva a tenere a distanza di sicurezza il malato mentre gli si esaminavano le piaghe

La mattina del 18 luglio del 2016, scorrendo le pagine di cronaca locale del Gazzettino e delle Nuova, i veneziani appresero, e non senza un certo sgomento, che l’isola più infestata da
fantasmi e presenze demoniache di tutta la terra, se ne stava tranquilla e beata nel bel mezzo della loro laguna, a 15 minuti di voga da calli e campielli.
Proprio così. L’isolotto di Poveglia, ad un tiro di schioppo da Malamocco, era abitato da spaventosi spettri. Quell’isola disabitata dove tutti coloro che abitano in laguna vi sono sbarcati perlomeno una volta nella loro vita in compagnia di amici per grigliare branzini appena pescati o per saltare i “peoci” (come li chiamate in terraferma? Cozze, giusto?), beh… quell’isola dove hanno trascorso tante serate spensierate ad intonare canzonacce sotto la luna, è in realtà un mistico portale di comunicazione tra il nostro universo e quello dominato dalle potenze infernali. E la cosa più incredibile di tutta la faccenda è che tutto il mondo era a conoscenza di questa truce reputazione, tranne i… padroni di casa!
Ma cosa era successo di così tremendo da squarciare il velo del mistero, in quella fatidica notte? Era successo che un gruppo di cinque ragazzotti del Colorado armati di registratori ad alta sensibilità, macchine fotografiche con pellicole ad infrarossi e scanner capaci di rilevare ogni aura spiritistica, si era fatto portare da un tassista nostrano sull’isola, con il coraggiosissimo intento di passarci l’intera nottata, documentare le presenze ultraterrene e potersi poi vantare dell’intrepida impresa una volta tornati negli States.
Se non che qualcosa è andato storto. Non era neanche passata la mezzanotte, che per antonomasia è l’ora dei fantasmi, che un velista che se ne tornava a Malamocco ha sentito delle urla inumane provenire dall’isola. “Mi sono avvicinato – ha spiegato – e ho visto questi ragazzi in preda al panico sulla fondamenta dell’isola che gridavano con tutto il fiato che avevano in gola: ’Ghosts, ghosts’ (spettri.ndr). Era chiaro che non ci stavano più con la testa ed ho chiamato i pompieri”.
I soccorritori non hanno neppure fatto in tempo ad ormeggiare che i cinque “boys” del Colorado sono saltati a bordo urlando come ossessi che bisognava scappare subito dall’isola. Neanche le costosissime attrezzature “scientifiche” che si erano portati nell’isola si sono curati di portare via.
La mattina dopo, quando i ragazzi, trasportati al pronto soccorso di Chioggia, riuscirono a calmarsi un po’ e raccontarono ai giornalisti di aver avuto un incontro ravvicinato con i fantasmi dell’isola e di essere stati presi dal panico dopo aver sentito, nel buio della notte lagunare, rumori sinistri, catene che stridevano, voci e lamenti (in inglese o in veneziano? boh?), risate malefiche che senza dubbio alcuno provenivano dall’aldilà infernale.

Poveglia
L’isola veneziana di Poveglia che non si merita la triste fama che ha!

E così, come abbiamo scritto all’inizio, quella mattina i veneziano scoprirono che
Poveglia, l’isola delle grigliate di pesce estive, era in realtà un’isola infestata. Anzi, l’isola più infestata del mondo. E c’è da dire che di isole infestate da fantasmi di marinai annegati o da spiriti di appestati, non ne mancano in laguna! Ricordiamo solo l’isola dei Sette Morti o il Lazzareto Vecio, o, Sant’Ariano, l’isola delle anime perse, ancora oggi seminata dalle ossa dei morti durante la grande pestilenza. Qui nessuno si sognerebbe mai di andarci a grigliare branzini! Ma Poveglia no. Chi l’aveva mai sentita una storia di spettri a Poveglia?
La faccenda mi incuriosì talmente che ci raccolsi una corposa inchiesta per il Cicap, il comitato italiano per il controllo delle affremazioni sulle pseudoscienze, con tanto di ricerca di testi alla biblioteca Marciana ed interviste ai più noti esperti di tradizioni lagunari come Alberto Toso Fei. Se siete interessati potete andarvela a leggere su questa pagina, ma il riassunto della storia è questo.
Tutto nasce da una trasmissione americana mandata in onda da Fox Family Channel che si chiamava “Scariest Places on Earth”, i posti più spaventosi della terra, condotta dalla celeberrima Linda Blair. Come “chi è”? Ma la ragazzina del film L’Esorcista! La nostra attrice di film “di paura” girava per i cinque continenti in compagnia di improbabili medium e sensitivi sbarellati, visitando i luoghi più infestati per registrare ululati maligni e filmare terrorizzanti sagome evanescenti. Un po’ come “Turisti per caso”, solo che “Turisti per caso” è scientificamente più attendibile.
Poteva mancare in una trasmissione così una bella “location” veneziana? Certo che no! Ma siccome Sant’Ariano non era scenograficamente soddisfacente, per il Lazzareto ci volevano i permessi della Soprintendenza e i Sette Morti è solo un fazzoletto di terra, il regista decise di girare la puntata a Poveglia.
Per chi vive, a Venezia è un’isola che sta dall’altra parte della laguna rispetto a Sant’Ariano e che con gli spettri non ha nulla a che fare, ma per chi la vede dagli Stati Uniti, e per di più dalla televisione, fa sempre parte dello stesso brodo. Il brodo in questione è stato poi condito con un pizzico di tradizioni veneziane ed un bel po’ di storie partorite della fantasia hollywoodiana del regista. Il tutto è stato amalgamato da una carrellata di effetti speciali da incubo notturno, ed ecco che Poveglia è diventata l’isola più infestata del mondo.
Non ci credete? Provate a battere sulla pagina di ricerca di Google “The most haunted isle of the world” e vedrete comparire ai primi posti del feed, Poveglia. E ancora adesso, passeggiando per le calli di Venezia, trovi qualche turista a stelle e strisce che ti chiede se non hai paura a vivere così vicino all’isola più infestata della terra!