Un tesoro dentro la balena. Ed i poveri pescatori diventano miliardari
18/07/2021 Archiviato in: LiguriaNautica
Nello stomaco di un capodoglio, un gruppo di pescatori yemeniti ha trovato un miliardo e mezzo di dollari in ambra grigia
Un pescatore yemenita fa festa. Non capita tutti i giorni di trovare un milione e mezzo di dollari nel ventre di una balena!
Il ventre di una balena è un luogo sempre pieno di sorprese. Puoi trovarci dentro Pinocchio o il profeta Giona. O anche un tesoro da un milione e mezzo di dollari, se sei un po’ più fortunato! E questo è, per l’appunto, quanto accaduto ad un gruppo di fortunatissimi, è proprio il caso di dirlo, pescatori del villaggio di al-Khaisah, sulla costa dello Yemen.
Un’angolo di mondo, tra l’altro, sconvolto da guerre e carestie dove hanno trovato un effimero rifugio molti scampati dalla città di Hodeidah, massacrata da incessanti bombardamenti aerei. La pesca è l’unica fonte di sopravvivenza per gli abitanti di al-Khaisah, che ogni giorno salgono sulle loro fragili imbarcazioni e si avventurano nel golfo di Aden per gettare le loro reti e pregare dio di riempirle con qualcosa. Una volta tornati sulla spiaggia del villaggio, il pesce viene diviso con tutti gli abitanti e i primi a prendere la loro parte sono coloro che, per età, per malattia o per ferite di guerra, non possono uscire in mare per lavorare come pescatori.
Una pescata anche di poco superiore al consueto è già motivo di festa per questa gente che mai avrebbe immaginato il regalo che il mare gli avrebbe fatto. E tutto comincia con una puzza fetente. “Stavano tornando a riva quando abbiamo visto la carcassa di una balena galleggiare vicino alla costa – ha raccontato alla BBC uno di loro – e subito ci ha colpito il cattivo odore che emanava anche alla distanza. Abbiamo subito pensato che la balena doveva essere morta per aver mangiato qualcosa di inconsueto”.
I pescatori hanno trascinato la carcassa a riva e le hanno aperto lo stomaco. Non c’era Pinocchio e neppure il profeta Giona, ma un tesoro in ambra grigia dal valore di un milione e mezzo di dollari.
Così si presenta l’ambra grigia dopo essere stata seccata al sole
Cosa è l’ambra grigia? E’ probabilmente la più preziosa fragranza di derivazione animale, ricercatissima dalle industrie di cosmetici per la sua proprietà di fissare i profumi. In altre parole, è un elemento unico, indispensabile ed insostituibile per produrre profumi di alta marca. Una sostanza ricercatissima in passato ed ancora più ricercata oggi che la caccia ai capodoglio è, giustamente, vietata in quasi tutti i mari del mondo. Il suo valore commerciale è stimato attorno ai 50 mila dollari al chilo.
Gli animali spiaggiati vengono sempre ispezionati dai cercatori di ambra che si reputano fortunati se ne ricavano qualche grammo. Ma mai ne sono stati trovati una trentina di chili in un solo esemplare, come è accaduto a questi pescatori yemeniti. L’ambra fresca è dura, scura e ha, piuttosto stranamente visto che se ne ricavano profumi, un odore terribile. Una volta seccata al sole, assume una colorazione grigiastra, diventa morbida come la cera e profuma leggermente di tabacco.
L’ambra si produce naturalmente nell’apparato digerente del capodoglio e va ad accumularsi nell’intestino. E’ una sostanza che l’organismo del mammifero secerne per evitare le infiammazioni dovute all’ingerimento di crostacei o altri animali con corazza cornea. In qualche rarissimo caso però, l’intestino produce troppa ambra che si incrosta rapidamente e, come nel caso di cui stiamo parlando, causa la morte dell’animale. L’ambra grigia, in altre parole, è l’equivalente per le balene delle perle per le ostriche: una patologia per l’animale, una fortuna per chi le raccoglie. Più che una balena, quella che hanno trascinato a riva i pescatori yemeniti, era una miniera d’oro galleggiante.
Una miniera d’oro che non hanno tenuto solo per loro ma che hanno diviso con tutto il villaggio. “Che senso ha essere ricchi – ha spiegato uno di loro alla BBC – quando il tuo vicino muore di fame?”.
Foto di copertina: BBC Foto dell’ambra: Wiki
Un pescatore yemenita fa festa. Non capita tutti i giorni di trovare un milione e mezzo di dollari nel ventre di una balena!
Il ventre di una balena è un luogo sempre pieno di sorprese. Puoi trovarci dentro Pinocchio o il profeta Giona. O anche un tesoro da un milione e mezzo di dollari, se sei un po’ più fortunato! E questo è, per l’appunto, quanto accaduto ad un gruppo di fortunatissimi, è proprio il caso di dirlo, pescatori del villaggio di al-Khaisah, sulla costa dello Yemen.
Un’angolo di mondo, tra l’altro, sconvolto da guerre e carestie dove hanno trovato un effimero rifugio molti scampati dalla città di Hodeidah, massacrata da incessanti bombardamenti aerei. La pesca è l’unica fonte di sopravvivenza per gli abitanti di al-Khaisah, che ogni giorno salgono sulle loro fragili imbarcazioni e si avventurano nel golfo di Aden per gettare le loro reti e pregare dio di riempirle con qualcosa. Una volta tornati sulla spiaggia del villaggio, il pesce viene diviso con tutti gli abitanti e i primi a prendere la loro parte sono coloro che, per età, per malattia o per ferite di guerra, non possono uscire in mare per lavorare come pescatori.
Una pescata anche di poco superiore al consueto è già motivo di festa per questa gente che mai avrebbe immaginato il regalo che il mare gli avrebbe fatto. E tutto comincia con una puzza fetente. “Stavano tornando a riva quando abbiamo visto la carcassa di una balena galleggiare vicino alla costa – ha raccontato alla BBC uno di loro – e subito ci ha colpito il cattivo odore che emanava anche alla distanza. Abbiamo subito pensato che la balena doveva essere morta per aver mangiato qualcosa di inconsueto”.
I pescatori hanno trascinato la carcassa a riva e le hanno aperto lo stomaco. Non c’era Pinocchio e neppure il profeta Giona, ma un tesoro in ambra grigia dal valore di un milione e mezzo di dollari.
Così si presenta l’ambra grigia dopo essere stata seccata al sole
Cosa è l’ambra grigia? E’ probabilmente la più preziosa fragranza di derivazione animale, ricercatissima dalle industrie di cosmetici per la sua proprietà di fissare i profumi. In altre parole, è un elemento unico, indispensabile ed insostituibile per produrre profumi di alta marca. Una sostanza ricercatissima in passato ed ancora più ricercata oggi che la caccia ai capodoglio è, giustamente, vietata in quasi tutti i mari del mondo. Il suo valore commerciale è stimato attorno ai 50 mila dollari al chilo.
Gli animali spiaggiati vengono sempre ispezionati dai cercatori di ambra che si reputano fortunati se ne ricavano qualche grammo. Ma mai ne sono stati trovati una trentina di chili in un solo esemplare, come è accaduto a questi pescatori yemeniti. L’ambra fresca è dura, scura e ha, piuttosto stranamente visto che se ne ricavano profumi, un odore terribile. Una volta seccata al sole, assume una colorazione grigiastra, diventa morbida come la cera e profuma leggermente di tabacco.
L’ambra si produce naturalmente nell’apparato digerente del capodoglio e va ad accumularsi nell’intestino. E’ una sostanza che l’organismo del mammifero secerne per evitare le infiammazioni dovute all’ingerimento di crostacei o altri animali con corazza cornea. In qualche rarissimo caso però, l’intestino produce troppa ambra che si incrosta rapidamente e, come nel caso di cui stiamo parlando, causa la morte dell’animale. L’ambra grigia, in altre parole, è l’equivalente per le balene delle perle per le ostriche: una patologia per l’animale, una fortuna per chi le raccoglie. Più che una balena, quella che hanno trascinato a riva i pescatori yemeniti, era una miniera d’oro galleggiante.
Una miniera d’oro che non hanno tenuto solo per loro ma che hanno diviso con tutto il villaggio. “Che senso ha essere ricchi – ha spiegato uno di loro alla BBC – quando il tuo vicino muore di fame?”.
Foto di copertina: BBC Foto dell’ambra: Wiki